Arcore (Mb), 29 ago. (Adnkronos) - Abolizione delle Province e dimezzamento del numero dei parlamentari da inserire in un disegno di legge costituzionale; stop al contributo di solidarietà, che resta però a carico di deputati e senatori, sostituito da misure antielusione e dalla riduzione dei vantaggi fiscali previsti per le cooperative; piccoli Comuni salvi, anche se verranno unite le loro funzioni fondamentali; regime previdenziale inalterato per chi ha maturato quarant'anni di anzianità, senza considerare però il riscatto del servizio militare e della laurea, che tuttavia verrà considerato nel calcolo della pensione.Sono le modifiche alla manovra decise "all'unanimità" nel vertice di maggioranza svoltosi ad Arcore e durato sette ore e illustrate in un comunicato diffuso dalla presidenza del Consiglio."La riunione di maggioranza presieduta dal presidente Silvio Berlusconi - riferisce la nota di palazzo Chigi - si è conclusa con le seguenti unanimi determinazioni: interventi di natura costituzionale" con "dimezzamento del numero dei parlamentari" e "soppressione delle Province quali enti statali e conferimento alle Regioni delle relative competenze ordinamentali"."Il decreto - prosegue la nota - dovrà essere approvato nei tempi previsti e a saldi invariati con le seguenti principali modifiche: sostituzione dell'articolo della manovra relativo ai piccoli Comuni con un nuovo testo che preveda l'obbligo dello svolgimento in forma di unione di tutte le funzioni fondamentali a partire dall'anno 2013 nonché il mantenimento dei Consigli comunali con riduzione dei loro componenti senza indennità o gettone alcuno per i loro membri. Riduzione dell'impatto della manovra -prosegue la nota- per Comuni, Province, Regioni e Regioni a statuto speciale. Attribuzione agli Enti territoriali di maggiori poteri e responsabilità nel contrasto all'evasione fiscale con vincolo di destinazione agli stessi del ricavato delle conseguenti maggiori entrate".
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