Nel 2010 in Italia il numero delle vittime su strada è sceso al di sotto dei 4000. "Ma l'utilizzo del cellulare vanifica in parte questi traguardi", spiega il presidente dell'Asapsdi SARA FICOCELLI
In materia di sicurezza stradale i francesi non scherzano: se guidi e contemporaneamente invii un sms ti becchi una multa di 1500 euro. Da noi la sanzione è dieci volte più bassa (152 euro più la perdita di cinque punti sulla patente). Eppure, secondo il presidente dell'Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) Giordano Biserni, l'utilizzo del telefonino alla guida rappresenta la "cifra oscura" degli incidenti: la causa meno verificabile e fra le più comuni, comunque la più difficile da contrastare.
Nel 2010 in Italia il numero delle vittime su strada è sceso sotto quota 4000, un ottimo risultato, impensabile fino a cinque anni fa. "Ma l'utilizzo del cellulare al volante vanifica in parte questi traguardi - spiega il presidente - : noi italiani siamo "campioni del mondo di lancio del telefonino": appena vediamo una pattuglia lo scaraventiamo sul sedile posteriore, ecco perché su fattori come questo è difficile esercitare un controllo". Biserni spiega che le cause di distrazione al volante rientrano in due categorie: quelle endogene, che tutti ci portiamo dietro a prescindere dalla volontà (ansie, preoccupazioni da famiglia e lavoro, sonnolenza), e quelle esogene, provocate direttamente da noi. In queste ultime noi italiani "inciampiamo" sempre più facilmente.
A una velocità media di 100km/h in auto si percorrono 28 metri al secondo. Gli esperti hanno dimostrato che distrarsi col cellulare fa rallentare il tempo di ripresa dai 2 ai 3 secondi, che significa che la capacità di controllo sull'auto si riduce al punto da far diventare la nostra berlina una Ferrari. "L'uso del telefono ci fa perdere spazio di manovra - spiega Biserni - come se andassimo a 300 km/h (3 secondi a 100 km/h, corrispondono al tempo di reazione di un secondo a 300 km/h)".
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