L'ex ministro deve rispondere di violazione della legge sul finanziamento illecito dei partiti.
MILANO - Scajola nei guai per la casa comprata «a sua insaputa». La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati l'ex ministro dello Sviluppo economico per violazione della legge sul finanziamento illecito dei partiti politici. La vicenda che ha portato all'apertura di un fascicolo riguarda l'acquisto dell'appartamento a pochi metri dal Colosseo al centro di una lunga polemica. L'immobile in via del Fagutale, secondo l'ipotesi degli inquirenti, è stato pagato in parte, anche se l' ex ministro sostiene di esserne stato all'oscuro, dall'imprenditore Diego Anemone, uno dei personaggi chiave dell'inchiesta sugli appalti del G8. L'ex ministro in giornata ha commentato: «Sono sereno, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo su una vicenda per la quale la Procura di Perugia, dopo un anno e mezzo di indagini, non ha ritenuto di dovermi indagare. Attendo, comunque, con la stessa serenità e la medesima riservatezza che hanno sin'ora contraddistinto il mio comportamento, che i magistrati romani portino a termine il loro lavoro, nella convinzione che verrà certamente chiarita la mia estraneità ai fatti».Continua ...
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