(ASCA) - Roma, 31 mar - Si apre in Libia il tredicesimo giorni di guerra e il regime di Muammar Gheddafi comincia a ''sgretolarsi'': oggi il ministro degli esteri libico Mussa Kussa, stretto consigliere del rais ed ex capo dell'intelligence, si e' dimesso ed e' volato in Gran Bretagna dove ha annunciato di non rappresentare piu' il regime diTripoli per protesta contro gli attacchi dei lealisti sui civili. Il ministro degli Esteri britannico William Hague, tuttavia, ha dichiarato che Kussa ''non godra' dell'immunita' britannica ne' di quella internazionale''.
Il vicario apostolico di Tripoli, mons.
Martinelli, ha denunciato intanto la morte di civili a Tripoli dopo i bombardamenti della coalizione internazionale.
''I raid cosiddetti umanitari hanno fatto decine di vittime tra i civili in alcuni quartieri di Tripoli. Ho raccolto diverse testimonianze di persone degne di fede al riguardo.
In particolare, nel quartiere di Buslim, a causa dei bombardamenti, e' crollata un'abitazione civile, provocando la morte di 40 persone'', ha detto Martinelli, precisando che ''se e' vero che i bombardamenti sembrano alquanto mirati, e' pur vero che colpendo obiettivi militari, che si trovano in mezzo a quartiere civili, si coinvolge anche la popolazione''. La Nato ha dunque deciso di aprire un'inchiesta sulla vicenda per verificare eventuali responsabilita'. Lo ha annunciato il generale Charles Bouchard, che ha assunto oggi il comando di tutte le operazioni dell'Alleanza in Libia.
Ieri i Tornado della Raf hanno bombardato carri, mezzi corazzati e una piattaforma missilistica nei pressi di Misurata, dove i ribelli sono assediati dalle forze del regime libico. Partiti dalla base italiana di Gioia del Colle, hanno lanciato missili Paveway IV e Brimstone contro i militari di Gheddafi distruggendo tre tank, due veicoli armati e il sito da cui venivano lanciati missili contro i ribelli. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa britannico.
Leggi tutto:
Nessun commento:
Posta un commento