Imponente corteo contro il governo Cameron. Fra i manifestanti anche il leader laburista Ed Miliband. A ferro e fuoco il centro della capitale: ore di incidenti e assalti con una trentina di feriti
LONDRA - Un fiume di persone, 300.000 secondo gli organizzatori, ha partecipato a Londra alla manifestazione contro i tagli alla spesa pubblica, decisi dal governo del primo ministro conservatore David Cameron. Secondo gli osservatori è probabilmente la più imponente manifestazione che abbia invaso la capitale. E, a un tratto, sono partiti anche gli incidenti: almeno ventisette manifestanti sono rimasti feriti negli scontri innescati da un piccolo gruppo di anarchici e anti-capitalisti che hanno messo a ferro e fuoco il West End, tentando di occupare negozi e filiali di banche. Nel mirino sono finite le filiali di HSBC, Lloyds e Santander, ma anche popolari catene come McDonalds, Topshop e Dorothy Perkins. Fracassate anche le finestre dell'hotel Ritz, a Mayfair, e un negozio Ann Summers a Soho. In particolare preso di mira un
bastione della Vecchia Inghilterra: Fortnum and Mason, l'esclusivo negozio di tè e specialità gastronomiche fondato nel 1707 su Piccadilly.
La "marcia per l'alternativa" è stata organizzata dai sindacati, ma a loro si sono uniti ong, volontari e gruppi religiosi, così come studenti, poliziotti (fuori servizio), medici e infermieri. "C'è una partecipazione straordinaria che dimostra la rabbia della gente e il governo non potrà non tenerne conto" ha dichiarato Len Mccluskey, il segretario generale di Unite, il principale sindacato inglese.
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