Intanto la terra continua a tremare: una nuova scossa di magnitudo 6,1 nel Sud-Ovest del Giappone.
Roma, 9 apr. (TMNews) - Il gruppo industriale giapponese Toshiba ha presentato una proposta per smantellare "in dieci anni" i quattro reattori danneggiati della centrale nucleare di Fukushima. Negli Stati Uniti, per smantellare la centrale di Three Mile Island 2, dove nel 1969 si fuse il nucleo di un reattore, furono necessari 14 anni.
Il portavoce del governo, Yukio Edano, ha detto però che la situazione a Fukushima "è ancora troppo instabile" per fissare un calendario. Toshiba, che assieme a Hitachi è uno dei due fabbricanti giapponesi di centrali nucleari, ha presentato la sua proposta tanto alle autorità nipponiche che alla Tokyo Electric Power (Tepco), gestore e proprietario della centrale Fukushima Daiichi (N°1).
Da oltre un mese gli operai della Tepco cercano di riparare la rete elettrica per riavviare il circuito di raffreddamento dei quattro reattori danneggiati dal gigantesco tsunami dell'11 marzo. Situata sull'Oceano Pacifico, la centrale di Fukushima Daiichi è una delle più vecchie del Giappone, avviata all'inizio degli anni Settanta.
Intanto una scossa magnitudo 6,1 è stata registrata al largo delle regioni sud-occidentali del Giappone. Il terremoto ha colpito l'isola di Tanegashima, circa 1.000 chilometri a sud-ovest di Tokyo alle 21.58 locali, le 14.58 in Italia, a una profondità di 21 chilometri, secondo l'Istituto di geofisica americano.
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