WASHINGTON - Migliaia di americani sono scesi ieri per le strade di New York per partecipare alla marcia contro la guerra. I manifestanti hanno criticato la politica estera del loro governo, condannado le numerose incursioni militari degli Usa contro altri paesi, chiedendo invece il miglioramento economico e sociale.
La parola d'ordine della marcia era la pace; gli attivisti hanno espresso la loro solidarietà con il popolo libico, ultima vittima della politica guerrafondaia della Casa Bianca, lo riferisce la Press TV.
I dimostranti hanno anche criticato il sostegno di Washington al regime d'Israele.
"Siamo con i popoli di Libia, Egitto, Yemen e Palestina. Siamo contro le guerre in Iraq, Afghanistan e Pakistan. Siamo vicini ai cinque milioni di abitanti della Libia ... ", ha detto l'attivista Vinie Burrows.
I manifestanti hanno chiesto anche al governo americano di creare nuove opportunità di lavoro nel tentativo di rilanciare la fragile economia del Paese.
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