"Il problema è europeo", ha detto il premier, confermando comunque che un'intesa con Francia e Germania non è ancora stata raggiunta. "Se non fosse possibile arrivare ad una visione comune, meglio dividersi". Poi ribadisce che chiederà il Nobel per l'isola e torna sui giudici: "Mi costringono a non occuparmi del bene del Paese chiamandomi continuamente in tribunale, una cosa dissennata"
LAMPEDUSA - Il premier sbarca a Lampedusa e, tra promesse, annunci di nobel per la Pace all'isola siciliana, acquisti di ville e ristrutturazioni, ribadisce che la "situazione immigrati è sotto controllo e che tutti i profughi arrivati sono stati portati via". Annuncio praticamente smentito dai fatti, con l'arrivo di altre carrette del mare1cariche di fuggiaschi dalla Tunisia e dalla Libia. Non solo. Il Cavaliere è costretto ad ammettere che il problema dei rapporti con Francia e Germania è ancora in piedi e che sull'applicazione dei permessi temporanei e sulle regole stabilite dal trattato di Schengen va ancora trovata un'intesa.
Sull'interpretazione delle regole di Schengen, dichiara il premier "deve essere trovato un accordo" perchè "il problema è europeo". L'immigrazione in Italia dal Nord-Africa è un "problema che deve essere europeo. Non tanto - ha sottolineato Berlusconi - per i 25mila migranti già accolti, quanto perché ci troviamo di fronte ad una situazione che produrrà certamente nuove partenze, soprattutto dalla Libia". "La Francia - ha aggiunto - credo si debba rendere conto che l'80 per cento di questi migranti dichiarano di voler raggiungere parenti e amici d'Oltralpe.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento