Nel pomeriggio di sabato le forze dell'ordine hanno aperto il fuoco sulla folla radunata vicino alla moschea di Omari, nella città del sud diventata l'epicentro delle proteste contro il presidente Bashar al-Assad. Canale di Stato iraniano: "Usa, Israele, Giordania e Arabia Saudita coordinano i disordini"
DAMASCO - E' di 26 persone uccise il bilancio degliscontri di ieri a Daraa 1, nel sud della Siria, quando le forze dell'ordine hanno sparato contro i manifestanti per disperderli. Altre due persone sono invece morte a Homs, durante una manifestazione pacifica. Lo ha denunciato oggi un militante per i diritti umani appartenente a una rete di Ong siriane e curde: "La polizia ha usato nelle diverse province della Siria un'eccessiva e ingiustificata violenza sparando sulla folla". Nel pomeriggio di sabato le forze dell'ordine hanno aperto il fuoco sulle persone che si erano radunate vicino alla moschea di Omari a Daraa, la città del sud diventata l'epicentro delle proteste contro il presidente Bashar al-Assad: si era da poco concluso il funerale di massa di diversi manifestanti uccisi il giorno precedente 2, quando, secondo due testimoni, gli agenti hanno cominciato a prendere a bersaglio un gruppo che intonava canti e slogan contro il regime.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento