martedì 9 novembre 2010

Emergenza Rifiuti in Campania? 20 anni di gestione Impregilo

Campania, che affare. 20 anni di lobby hanno devastato una regione: «La motivazione reale per la quale non vengono attuate misure di risoluzione come la raccolta differenziata risiede nel fatto che grosse lobby, del calibro di Impregilo, hanno interessi nella costruzione degli inceneritori, derivati dai famosi Cip6, i quali garantiscono ingenti finanziamenti per le fonti rinnovabili. Questo tecnicismo legislativo, tutto italiano, fa passare per fonti rinnovabili anche le “ecoballe” con i derivati inceneritori, che non lo sono per niente». ( ami) Le intercettazioni. Catenacci: «Fanno un affare da 1.325 miliardi» Bertolaso esclamò al telefono: «Mortacci» – Il calcolo delle ecoballe accatastate in giro per la Campania lo fa Corrado Catenacci. È il 7 marzo 2005, e alle 18.59 l’ex commissario telefona al capo della protezione civile Guido Bertolaso. Catenacci: «Ci sono almeno due milioni e mezzo di balle in tutta la Campania. Per quanto riguarda gli importi, secondo me sono circa 400 miliardi di lire».Bertolaso: «Perché loro bruciandoli ricavano energia elettrica, no?».
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Il bunganiere e un popolo di santi, poeti e navigatori. Alla pecorina.

La proposta di Fini

Dai gay ai fondi alla cultura

Alcune definizioni del popolo italiano (legge Fabio Fazio) - L'italiano ha un tale culto per la furbizia che arriva persino ad ammirare chi se ne serve a suo danno (Giuseppe Prezzolini) - Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre (Winston Churchill) - Un popolo di eroi di santi di poeti di artisti di navigatori di colonizzatori di trasmigratori (Benito Mussolini) - Questo popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti, di cognati... (Ennio Flaiano) - Popolo di navigatori che sbarca il lunario (Leo Longanesi) - Gli italiani guadagnano netto, ma vivono lordo (Giuseppe Saragat) - Gli italiani sono fatti così: vogliono che qualcuno pensi per loro. E poi, se va bene va bene. Se va male, ecco che lo impiccano a testa sotto" (Mario Monicelli) Leggi tutto.

Berlusconi contestato ovunque: Padova, Vicenza e L'Aquila

L'AQUILA - Non è una giornata positiva per il Presidente del Consiglio SIlvio Berlusconi: tra Veneto e Abruzzo sta facendo il pieno di contestazioni. Quando questa mattina è arrivato tra gli alluvionati, ha trovato molti gruppi che lo contestavano sia a Vicenza che a Padova, al grido di "Dimettiti, mafioso" o con striscioni come "Voi donne & festoni, noi fango e alluvioni". La Polizia è intervenuta per disperderli, ma non prima che fotografi e TV immortalassero sia la rumorosa ma pacifica protesta che la carica violenta dei poliziotti. SItuazione simile si prospetta a L'Aquila, dove il premier è atteso tra poco. Nei pressi della caserma della Guardia di Finanza di Coppito, a poca distanza dal capoluogo abruzzese, si sono radunati molti manifestanti, con carriole piene di mattoni e cartelli come "Tu bunga-bunga, noi macerie macerie" o "Macerie di Democrazia - L'Aquila chiama Italia il 20 novembre". Ma anche uno striscione contro i poliziotti, messo davanti al cordone che gli stessi hanno formato per impedire alle persone di arrivare vicino alla caserma. Lo striscione riporta la scritta "Paramilitari in polo blu", ed è un chiaro riferimento alle tante aggressioni che gli aquilani hanno subito ogni volta che hanno provato a manifestare pacificamente (l'ultima volta a Roma, dove una ingiustificata carica provocò diversi feriti tra gli aquilani). L'unico incidente successo è stato quello ad Antonio Cicchetti, vicecommissario all'emergenza terremoto. La sua macchina è stata fermata da alcuni manifestanti; lui ha reagito con insulti ed uno dei manifestanti ha sferrato un calcio nella portiera, danneggiando l'auto. Poi la Polizia ha ristabilito la calma

Berlusconi e Bossi contestati a Padova

(ANSA) - ROMA - Tensioni davanti alla Prefettura di Padova con manifestanti che ha contestato l'arrivo del premier Berlusconi e del leader leghista Bossi, in citta' per l'emergenza maltempo. 'Mafioso, mafioso' e 'Dimissioni, dimissioni' sono stati alcuni degli slogan urlati dai manifestanti. Dai dimostranti e' anche partito un potente petardo, al quale le forze dell'ordine hanno risposto fronteggiando decisamente il corteo. Le forze dell'ordine hanno anche rimosso uno striscione di contestazione al governo.

GERMANIA - Verdi Bundestag: legalizzare le droghe per sconfiggere le mafie

La violenza infinita che colpisce il Messico scuote anche i politici tedeschi. Il deputato dei Verdi al Bundestag (Camera), Tom Koenigs, chiede che si legalizzino tutte le droghe per riportare la pace in quel Paese e in altri Stati del Centro America. Solo una decisa e progressiva depenalizzazione su scala mondiale di coltivazione, commercio e consumo delle droghe può porre fine a questa guerra, scrive Koenigs su Frankfurter Rundschau. "Una guerra che non può essere vinta dalla repressione militare, poliziesca, giudiziaria". L'esponente dei Verdi, che presiede la commissione dei Diritti Umani, scrive che nei Paesi produttori i governi vengono corrotti dalle mafie. Dopo decenni di infruttuose politiche antidroga è necessario un ripensamento radicale visto che il proibizionismo garantisce solo profitti alla criminalità. "Qualsiasi nuova misura militare, di polizia o penale aumenta il premio-rischi dei trafficanti", sostiene. Una politica sulle droghe drasticamente diversa non costituirebbe un pericolo per la Germania, scrive ancora Koenigs. La depenalizzazione non si tradurrebbe in più consumo o più morti per droga. "Il Portogallo, che nel 2001 è stato il primo Stato europeo a depenalizzarne il consumo, non è affatto divenuto quel paradiso per drogati paventato dagli apologeti di scenari apocalittici", conclude il deputato.

"Macerie di democrazia". Berlusconi arriva a L'Aquila tra le proteste

L'Aquila, 9 nov. (Adnkronos) - Alcune decine di persone stanno manifestando a L'Aquila a circa un chilometro dalla scuola sottufficiali della Guardia di Finanza di Coppito, dove è atteso il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per la cerimonia di consegna delle pubbliche benemerenze di prima classe ai vertici delle strutture operative impegnate durante l'emergenza che ha fatto seguito al terremoto del 2009. "Macerie di democrazia", "processo breve per lui ricostruzione lenta per noi" recitano alcuni degli striscioni esposti. Poi il manifesto "L'Aquila chiama Italia", per annunciare la manifestazione che si svolgerà nel capoluogo abruzzese il prossimo 20 novembre. Il presidente del Consiglio potrebbe seguire un percorso alternativo per evitare i dimostranti.

Italia-Libia, il governo va sotto alla Camera: Fli vota con l'opposizione

Roma, 9 nov. - (Adnkronos) - Il governo è stato battuto alla Camera nelle votazioni sulla revisione del trattato di amicizia Italia-Libia. L'emendamento di Matteo Mecacci, deputato dei Radicali del gruppo del Pd, sul quale il governo aveva espresso parere contrario, è stato approvato con 274 voti a 261. A votare a favore, oltre a tutte le opposizioni, anche Futuro e libertà. Era stato il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica a esprimere parere negativo sull'emendamento Mecacci, che sostanzialmente chiede di inserire nel trattato Italia-Libia la ratifica della convenzione Onu sugli immigrati. "L'azione del governo si muove in linea con l'accordo firmato tra l'Unione europea e la Libia lo scorso 24 ottobre, e la ratifica della convenzione Onu non è stata richiesta dall'Unione europea alla Libia. Sarebbe un di più", aveva spiegato Mantica. Mecacci, però, ha insistito sulla votazione e subito dopo, giudicando "condivisibili" le finalità dell'emendamento, era stato Benedetto Della Vedova, di Fli, ad annunciare il sostegno. Linea sposata subuito dall'Udc, con Luca Volonté, Pd, con Antonio Tempestini e dall'Idv. Immediata la reazione del Pdl: ''E' un voto irresponsabile che rischia di incentivare l'immigrazione clandestina - afferma il capogruppo a Montecitorio Fabrizio Cicchitto - . Questo voto èavvenuto anche per la responsabilita' determinante dei parlamentari del Fli". http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Italia-Libia-il-governo-va-sotto-alla-Camera-Fli-vota-con-lopposizione_311228459819.html