mercoledì 11 gennaio 2012

Roma, morto procuratore aggiunto Saviotti

Roma, 11 gen. (Adnkronos/Ign) - E' morto all'improvviso a Roma il procuratore aggiunto Pietro Saviotti, capo del pool antiterrorismo della Procura della capitale.
Pietro Saviotti ha seguito negli anni le principali inchieste sul terrorismo. Ultime le indagini sulle lettere minatorie indirizzate a politici, sugli scontri avvenuti nella capitale il 15 ottobre scorso e sui sequestri delle navi italiane finite nelle mani dei pirati.
Il procuratore aggiunto aveva trascorso la giornata in Procura dove aveva partecipato a una riunione con il procuratore vicario Giancarlo Capaldo e gli altri sostituti. Saviotti sarebbe stato colto da un malore mentre lasciava piazzale Clodio. Inutili i soccorsi.
"Ho appreso con profondo dispiacere dell'improvvisa scomparsa del procuratore aggiunto di Roma, Pietro Saviotti - ha dichiarato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno - Ho avuto modo di conoscerlo personalmente e di apprezzarne le capacità, la professionalità e la grande umanità. Con Saviotti, con cui condividevo anche la passione per la montagna, la procura di Roma perde un punto di riferimento importante".

Iran: il marchio del Mossad su omicidio scienziato nucleare


Iran: il marchio del Mossad su omicidio scienziato nucleare
PARIGI - Porta il marchio del Mossad, il servizio segreto israeliano, l'omicidio dello scienziato nucleare iraniano ucciso da un ordigno oggi a Tehran. Lo scrive il quotidiano francese Le Figaro, sottolineando come l'esecuzione ricalchi il ''modus operandi'' degli israeliani, che anche senza mai rivendicare direttamente le proprie azioni hanno spesso eliminato persone considerate pericolose sul territorio nemico. Secondo fonti della sicurezza interpellate a Baghdad da Le Figaro, la presenza di agenti del Mossad nel kurdistan iracheno si sarebbe intensificata. La loro missione consiste nel reclutamento e nell'addestramento dei dissidenti iraniani che hanno trovato rifugio nella zona per utilizzarli contro il governo di Tehran. Ed e' probabile che l'attentato di oggi, costato la vita a Mostafa Ahmadi Roshan, docente unviversitario che lavorava al sito di arricchimento nucleare di Natanza, sia avvenuto anche grazie alle informazioni raccolte da questi agenti infiltrati. Lo scienziato viaggiava a bordo di una Peugeot 405 insieme ad altre due persone, quando due uomini in motocicletta hanno attaccato un ordigno magnetico alla vettura facendola esplodere davanti a un campus universitario nella zona est della capitale. Ahmadi Roshan, 32 anni, e' morto sul colpo. L'Iran non ha esitato ad accusare Israele. Il vice presidente Mohammad Reza Rahimi ha detto alla tv nazionale che l'assassinio dello scienziato non fermera' i programmi nucleari della Repubblica Islamica. L'episodio non e' senza precedenti. Nel 2010 due ricercatori del programma nucleare iraniano sono stati vittime di due diversi attentati-bomba e nel luglio scorso Daryoush Rezaie, fisico nucleare, e' stato ucciso a colpi d'arma da fuoco davanti alla propria abitazione. Anche la collaborazione fra il Mossad e i servizi curdi iracheni non e' una novita'. Approfittando dell'invasione americana in Iraq nel 2003, gli agenti israeliani si sono infiltrati nella zona, con l'avallo delle autorita' locali.

Cina, sforzo diplomazia su nucleare Iran


Cina, sforzo diplomazia su nucleare Iran
PECHINO - La Cina ha chiesto a tutte le parti in causa di rafforzare gli sforzi diplomatici per una completa, propria e a lungo termine soluzione del programma nucleare iraniano. Lo ha detto oggi in conferenza stampa il portavoce del ministero degli esteri cinese Liu Weimin. ''La priorita' per risolvere la questione nucleare iraniana e' di intensificare gli sforzi diplomatici e riprendere il dialogo e la negoziazione tra l'Iran e il gruppo 5 piu' 1 al piu' presto''.

Nucleare, Russia contraria a embargo petrolifero contro Iran


Nucleare, Russia contraria a embargo petrolifero contro Iran
MOSCA - La Russia è contraria a possibili sanzioni da parte degli Usa o dell'Europa sul petrolio iraniano, anche nel caso in cui Teheran dovesse portare avanti l'arricchimento dell'uranio che secondo l'Occidente ha fini militari. Lo ha detto oggi il vice-ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov. "Indipendentemente dalle condizioni...che siano un'espansione del programma nucleare iraniano o altre, noi siamo contrari all'applicazione di queste misure contro l'Iran", ha detto Ryabkov, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa statale Itar-Tass. Il vice-ministro degli Esteri ha aggiunto che le nuove sanzioni non rafforzerebbero la non proliferazione nucleare. Gli Usa hanno imposto nuove sanzioni sull'Iran lo scorso mese, mentre l'Unione Europea dovrebbe raggiungere un accordo sull'embargo alle importazioni di petrolio iraniano verso la fine mese.

Guantanamo: 10 anni di torture e menzogne. In Usa monta la protesta


L'11 gennaio del 2002 veniva aperta la prigione di massima sicurezza americana. Una vergogna anche per l'amministrazione Obama
E' il 22 gennaio del 2009. Barak Obama è da due giorni presidente degli Stati Uniti d'America quando emette un ordine esecutivo lapidario: "Il centro di detenzione di Guantánamo sarà chiuso appena possibile e non oltre un anno dalla data di questo ordine". Ma non solo: il presidente della "più grande democrazia del mondo" ordina anche una revisione di tutti i casi dei detenuti e delle loro condizioni di vita. Oggi, a quasi due anni di distanza, l'ordine di quello che viene considerato l'uomo più potente della terra è ancora inevaso: 171 persone provenienti da oltre 20 paesi restano detenute a Guantánamo, la maggior parte delle quali senza accusa né processo.
Ma cos'è Guantanamo? Si tratta di prigione di massima sicurezza situata su una base militare americana di Cuba. Venne aperta ufficialmente l'11 gennaio di 10 anni fa, quando arrivarono i primi detenuti provenienti dall'Afghanistan, chiusi in una gabbia di filo metallico di una sezione chiamata X-Ray.
La "missione di pace" nel Paese orientale era appena iniziata. George Bush aveva bisogno di mostrare all'opinione pubblica il suo pugno di ferro contro i terroristi che avevano attentato alle Torri Gemelle, che secondo i servizi segreti si rifugiavano in Afghanistan. Semplificando, e non poco, tutti i media spiegarono che un gruppo denominato AlQaeda aveva le sue principali cellule tra le montagne afgane. Una gran parte dei presunti terrosristi catturati vennero condotti a Guantanamo.
E' il 7 febbraio del 2002 quando il presidente degli Stati Uniti firma un memorandum secondo il qualenessuno dei detenuti verrà considerato "prigioniero di guerra". Nei loro confronti, si legge, verrà anche sospeso il rispetto dell'articolo 3 della Convenzione di Ginevra, che proibisce l'uso della tortura e "l'oltraggio alla dignità personale, in particolare i trattamenti umilianti e degradanti".
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Bari, quando la coppia suicida scriveva «La politica ci dia una mano»


L'atto d'accusa: «Perché illudere due disperati per poi abbandonarli?»

MILANO - «Ave Silvio, morituri te salutant». E poi ancora: «All’Illustre Cavaliere Berlusconi dedichiamo il nostro ultimo saluto». A sei mesi di distanza da quelle parole, l'ex agente di commercio Salvatore De Salvo, 64 anni, da sette anni senza un lavoro, e la moglie Antonia Azzolini, domenica sono stati trovati morti suicidi a Bari.
LE LETTERE - Il settimanale «Oggi» (ecco il testo online)ospitava già a luglio le mail inviate pochi giorni prima dalla coppia alla Santanché nelle quali chiedevano all'onorevole di interessarsi alla loro storia. Anzi Salvatore e Antonia volevano di più: chiedevano che l'ex sottosegretario segnalasse il loro caso all'allora presidente del Consiglio. «Perché illudere due disperati per poi abbandonarli (mia email del 15/6 rimasta senza Sua risposta) al loro destino? Forse il Presidente si è rifiutato di intervenire perché, quando annuncia che "aiuta sempre chi è in difficoltà", intende riferirsi unicamente ad amici o persone che procurino piaceri e profitti? Leggerete sui giornali con quanta dignità sanno morire due cittadini italiani disgustati dall’ipocrisia e dalla crudeltà di voi politici». Dure parole apparse nella rubrica C'è posta per noi sotto il titolo «Elettori delusi di Berlusconi», sul sito di «Oggi». Eppure l'onorevole Santanché aveva fatto telefonare da un suo collaboratore, che si definì isuo «segretario particolare» per scoprire che la coppia chiedeva aiuto perché l’assessorato al Welfare del Comune di Bari voleva «rinchiuderli» in una casa di riposo. «Che non accetta di farci vivere nella stessa stanza», scrivevano. E criticavano la soluzione amaramente: «Per noi due che abbiamo vissuto per 45 anni nella buona e nella cattiva sorte sempre insieme, significherebbe cadere dalla padella nella brace. A questo punto meglio la morte!».
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Ai distributori tabacchi e alimentari Scompare l'esclusiva per le compagnie


Meno rigidità per le farmacie, più sedi e più concorsi

MILANO - Un testo unico sulle Liberalizzazioni. Lo ha confermato il presidente del Consiglio Mario Monti, da Berlino: «Nei prossimi giorni dovremmo arrivare a un provvedimento molto ampio per quanto riguarda le liberalizzazioni. Ho illustrato alla cancelliera i principali aspetti della nostra politica». Le liberalizzazioni sono stati uno degli argomenti della discussione con la cancelliera Angela Merkel a Berlino. Ma già da tempo monopolizzano l'attenzione della pubblica opinione.
UNA PRIMA BOZZA - Nella prima bozza del decreto legge, che già circola negli ambienti governativi, si parla soprattutto dei distributori di carburante. Allo studio l'ipotesi di consentire la vendita di alimentari e tabacchi ai distributori, mettendo fine ai contratti di esclusiva tra gestori e compagnie, con la possibilità di rifornirsi «da qualsiasi produttore».
IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE IN VENDITA - Nella bozza si ipotizza anche la possibilità di vendere fino a un terzo degli impianti delle compagnie e un rapporto di esclusiva con i petrolieri che non potrà superare il 50% della fornitura.
LE POLEMICHE SULLE FARMACIE - Per le farmacie, un altro capitolo della bozza liberalizzazioni, si prevedono meno rigidità, più concorsi e un maggior numero di esercizi aperti sul territorio. Lo ha confermato il ministro della Salute Renato Balduzzi, al termine di una riunione con i rappresentanti delle parafarmacie, che chiedono il via libera definitivo alla vendita dei farmaci di fascia C (a carico del cittadino) al di fuori del circuito delle farmacie. Sono almeno sette mila le nuove farmacie che si dovrebbero aprire per garantire una distribuzione capillare dei farmaci, hanno affermato i rappresentanti dei parafarmacisti al termine della riunione con il ministro.
LE MINACCE A FEDERFARMA - Dopo le minacce ricevute dalla presidente Annarosa Racca, Federfarma ha chiesto un incontro al ministro Cancellieri. «Un «incontro urgente vista la gravità della situazione e per salvaguardare l'incolumità dei farmacisti, di coloro che lavorano nelle farmacie e degli stessi cittadini utenti del servizio farmaceutico».

Ecco come cervello 'vede' i volti

(ANSA) - ROMA - A volte sembra di riconoscere un volto umano in una nuvola o nel profilo di una montagna, ma il nostro cervello è in grado di capire che non si tratta di una faccia vera grazie a un meccanismo che 'accende' la parte sinistra e poi la destra di una struttura cerebrale chiamata giro fusiforme. Lo hanno scoperto i neuroscienziati del Massachusetts Institute of Technology (Mit), il cui studio e' pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B.

Nasa vede tumulto nascita stelle


(ANSA) - ROMA - Bolle di gas che si staccano da stelle massicce, colonne di nuove stelle, embrioni stellari dalle sembianze di filamenti scuri: è il tumulto che si vede in una delle regioni di formazione stellare più attive della Via Lattea, nelle immagini inviate dal telescopio spaziale Spitzer della Nasa.

Vallettopoli: Questura Milano ritira passaporto a Fabrizio Corona

Milano, 11 gen. (Adnkronos) - La Questura di Milano ha ritirato il passaporto a Fabrizio Corona. Il provvedimento, stando a quanto si apprende, e' stato deciso dal Questore come atto dovuto dopo che nel dicembre scorso e' passata in giudicato la sentenza a due anni e otto mesi inflitta all'ex agente dei paparazzi dei vip nell'ambito del caso Vallettopoli.

Germania: imputato uccide pubblico ministero in aula

Dachau, 11 gen. (Adnkronos) - Un pubblico ministero tedesco e' stato ucciso da un imputato che gli ha sparato in un'aula del tribunale amministrativo di Dachau, in Baviera. L'imputato ha fatto fuoco prima contro il giudice, poi ha colpito il rappresentante dell'accusa, colpendolo al ventre, al braccio e alla spalla. L'aggressore, un 54enne accusato di appropriazione indebita di stipendi, e' stato poi bloccato e arrestato. Fonti non confermate, si legge sul sito della Bbc, riferiscono che la vittima, morta in ospedale per le ferite, aveva 31 anni e lavorava solo da un anno nell'ufficio della procura.

Mafia: trattativa tra Stato e boss, domani pm sentiranno De Mita

Palermo, 11 gen. - (Adnkronos) - L'ex presidente del Consiglio Ciriaco De Mita e l'ex leader Dc Arnaldo Forlani verranno ascoltato dai pm di Palermo nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta trattativa tra lo Stato e Cosa nostra. Domani sara' sentito a Roma Ciriaco De Mita, oggi 80enne, e tra domani e venerdi' Arnaldo Forlani. Nel periodo della presunta trattativa, cioe' subito dopo la strage di Capaci nell'estate del '92, De Mita era presidente della Dc e Forlani segretario del partito.

Caso Straccia, Procura di Bari: ''Cadavere rinvenuto è di Roberto''

Bari, 11 gen. (Adnkronos/Ign) - La Procura di Bari ritiene, in base alle indagini svolte, ''con sufficiente grado di verosimiglianza che il cadavere rinvenuto sia quello di Roberto Straccia''.
La Procura di Bari, che conduce le indagini sul cadavere trovato sulla costa di Bari-Palese il 7 gennaio scorso in stretto collegamento con la Procura di Pescara, conferma anche che ''sono stati conferiti incarichi di consulenza ad elevato livello di specializzazione per l'esame autoptico e tossicologico''.
''E' stato anche disposto - continua la Procura nella nota - l'esame del Dna per corroborare l'identificazione. I consulenti hanno avuto termini dai trenta ai sessanta giorni, per cui non è possibile avanzare prima del deposito delle relazioni ipotesi giuridicamente apprezzabili''. Oltre all'esame del Dna e all'autopsia, sono stati eseguiti anche accertamenti odontologico-forensi.
Il ragazzo di 24 anni, marchigiano, era sparito da Pescara, dove studiava all'Università, lo scorso 14 dicembre quando era uscito per andare a fare jogging sul lungomare.
Stamane i genitori, Mario e Rita Straccia, sono arrivati a Bari intorno alle 9 e hanno raggiunto l'istituto di medicina legale del Policlinico per dare l'ultimo saluto a Roberto.
L'autopsia consentirà di capire se Roberto è morto annegato o se il decesso è avvenuto per altre cause. I medici verificheranno l'eventuale presenza di traumi o ematomi cerebrali o di altre lesioni che potrebbero far pensare ad una morte violenta. L'ipotesi al momento più probabile è quella del suicidio o dell'incidente a seguito di un malore. Presenti all'autopsia anche i consulenti tecnici nominati dalla famiglia.

Legge elettorale, la Consulta decide domani sul referendum per abrogare il 'Porcellum'

Roma, 11 gen. (Adnkronos) - Conto alla rovescia per l'attesa decisione della Corte costituzionale sull'ammissibilità dei referendum abrogativi della legge elettorale. E' stata aggiornata a domani mattina alle 9.30 la camera di Consiglio della Corte costituzionale, chiamata a decidere sull'ammissibilita' dei referendum sull'attuale legge elettorale.
In mattinata la Consulta si è riunita in Camera di Consiglio: i 15 giudici dovevano decidere dei quesiti firmati da 1,2 milioni di cittadini per l'abrogazione dell'attuale legge. Ma alla Corte costituzionale non sono bastate le quasi sei ore di Camera di Consiglio per la decisione sull'ammissibilità dei referendum sull'abrogazione, totale o parziale, della attuale legge elettorale, in vigore dal 2005. Una discussione molto approfondita, quella di oggi alla Consulta, che proseguirà domani mattina fino a giungere all'attesa pronuncia dei magistrati. La riunione a porte chiuse era iniziata questa mattina intorno alle 11.30, subito dopo la Camera di Consiglio 'partecipata' per l'audizione dei rappresentanti legali del Comitato referendario per i collegi uninominali -Alessandro Pace, Vincenzo Palumbo, Federico Sorrentino, Nicolo' Lipari- e dell'Associazione nazionale giuristi democratici -gli avvocati Pietro Adami, Paolo Solimeno, Roberto Passini- durata circa un'ora e mezzo.
In attesa di sciogliere il verdetto, tra suspence e fiaccolate dei promotori del referendum, tra le forze politiche si registra un generale accordo sulla necessità di mandare in soffitta il 'Porcellum', disinnescando la miccia di altre polemiche.
Gli occhi sono puntati dunque su Piazza del Quirinale. I giudici della Consulta dovranno valutare anzitutto se la richiesta referendaria è ammissibile o meno. Vanno verificate le condizioni di chiarezza, omogeneità o non contradditorietà dei quesiti e anche la matrice unitaria della richiesta. Il giudizio, come da prassi, avviene in camera di consiglio. Prima di iniziare, gli avvocati dei comitati promotori tengono le loro conclusioni sostenendo l'ammissibilità dei referendum e ribadendo le memorie già presentate alla Corte. Dopo queste esposizioni, si allontanano dalla camera di consiglio e i 15 giudici decidono con un 'si' o un 'no' sull'ammissibilità della richiesta.
Il verdetto slitta a giovedì mattina. La Corte decide con sentenza da pubblicarsi entro il 10 febbraio, in base alla legge 25 maggio 1970, n. 352.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Legge-elettorale-la-Consulta-decide-domani-sul-referendum-per-abrogare-il-Porcellum_312843345907.html

Antitrust: istruttoria su 12 ordini avvocati

Roma, 11 gen. - (Adnkronos) - L'Antitrust ha avviato un'istruttoria per verificare se dodici Ordini degli avvocati stiano ostacolando l'esercizio della professione in Italia da parte di colleghi qualificati in un altro Stato dell'Unione Europea, ponendo in essere intese restrittive della concorrenza.

Morto Spatola: doveva deporre nel processo per l'omicidio Rostagno


La notizia del decesso del collaboratore 

di giustizia è stata data dal pm della Dda 

Francesco Del Bene

Rosario Spatola
Rosario Spatola
PALERMO - Rosario Spatola, pentito di Cosa Nostra, è morto. La notizia è stata comunicata stamani dal pm della Dda di Palermo, Francesco Del Bene, in apertura del processo per l'omicidio del giornalista e sociologo Mauro Rostagno, assassinato a Valderice il 26 settembre 1988. Due gli imputati: il boss di Trapani Vincenzo Virga, accusato di essere il mandante e Vito Mazzara, ritenuto componente del gruppo di fuoco. Spatola, stamani avrebbe dovuto deporre in videoconferenza, come teste, nel processo. Il pm non ha reso nota la data del decesso del pentito che collaborò, tra gli altri, anche con il giudice Paolo Borsellino.

Teheran, bomba vicino all'università Ucciso uno scienziato nucleare


Esplode un ordigno piazzato sotto l'auto della vittima
I media iraniani: lavorava nella centrale di Isfahan

La centrale nucleare di Isfahan (Ansa)La centrale nucleare di Isfahan (Ansa)
MILANO - Una bomba uccide a Teheran uno scienziato nucleare. Secondo i media iraniani, l'esplosivo - un ordigno magnetico - è stato piazzato sotto l'auto della vittima, una Peugeot 405, da un motociclista, ferendo anche altre due persone a bordo. L'attentato è avvenuto intorno alle 8.30 del mattino di mercoledì (le 6 in Italia), nella parte nord della capitale, vicino all'università.
LA VITTIMA - L'agenzia di stampa Fars ha identificato la vittima come Mostafa Ahmadi-Roshan, riferendo che lavorava al sito di arricchimento dell'uranio di Natanz, nella provincia di Isfahan. I due feriti sono stati trasportati in due diversi ospedali di Teheran. Già diversi scienziati nucleari sono stati assassinati in Iran negli anni scorsi.
ACCUSE - Il vicepresidente iraniano Mohammad Reza Rahimi accusa gli Stati Uniti e Israele di essere dietro l'attentato. «Questa azione terroristica commessa dagli agenti dell'oppressione (termine usato dai politici iraniani per gli Stati Uniti, ndr) e dal regime sionista punta a impedire ai nostri scienziati di servire» il loro Paese, ha detto Rahimi. «Oggi, quelli che pretendono di combattere il terrorismo prendono di mira i nostri scienziati - ha proseguito - ma costoro devono sapere che quelli sono più determinati che mai ad avanzare sulla strada del progresso scientifico».

Istat, deficit-Pil ai minimi dal 2008


A trainare il dato al ribasso soprattutto il terzo trimestre, quando il rapporto deficit/Pil si è attestato al 2,7%

Deficit/Pil al ribasso secondo i dati IstatDeficit/Pil al ribasso secondo i dati Istat
MILANO - Nei primi nove mesi 2011 il rapporto tra deficit e Pil è stato pari al 4,3%, inferiore di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010 (era al 4,6%). Lo comunica l'Istat diffondendo i dati grezzi sull'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche. È il miglior dato dai primi nove mesi del 2008.
IL TERZO TRIMESTRE - Ma è soprattutto il terzo trimestre 2011 a influenzare il dato annuale, perché il rapporto tra deficit e Pil è stato pari al 2,7%, inferiore di 0,8 punti percentuali sullo stesso periodo del 2010 (era al 3,5%)

Monti vola a Berlino da Merkel:

Il premier Mario Monti (Adnkronos)
Roma, 11 gen. (Adnkronos) - Nuova missione in Europa per il presidente del Consiglio Mario Monti, che oggi sarà a Berlino per incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel. Un faccia a faccia alla cui preparazione il premier ha dedicato gran parte della giornata di ieri, dopo aver accettato nella tarda mattinata le dimissioni del sottosegretario all'Editoria Carlo Malinconico, in seguito alle polemiche suscitate da notizie relative ad una sua vacanza all'Argentario.
Nel viaggio in terra tedesca, il capo dell'esecutivo proseguirà nell'azione diplomatica iniziata all'indomani del suo insediamento a palazzo Chigi, tesa a sottolineare la volontà e gli sforzi dell'Italia finalizzati a mettere in sicurezza i conti pubblici,ma anche a realizzare riforme in grado di garantire la crescita.
Ma al centro dell'attenzione saranno soprattutto i temi sviluppati negli incontri dei giorni scorsi tra Monti e il presidente francese Nicolas Sarkozy, tra quest'ultimo e la stessa Merkel e in vista del trilaterale in programma a Roma il prossimo 20 gennaio, prima dell'Eurogruppo del 23 e del Consiglio europeo del 30.
Primo punto in agenda quindi il 'fiscal compact', vale a dire le nuove regole di bilancio per i Paesi dell'Eurozona, che, come ribadito ieri, Germania e Francia vogliono chiudere entro marzo. Un orientamento condiviso anche dall'Italia, per poter giungere rapidamente ad un'intesa sulla disciplina di bilancio e poi avviare iniziative per la crescita economica, in grado di garantire il superamento della crisi.
Se quindi c'è l'accordo sul metodo, restano però da chiarire alcune questioni sui contenuti del patto. La Germania è infatti intenzionata a inserire una norma in base alla quale i Paesi con un debito superiore al 60 per cento del pil debbono subito ridurre l'extra stock di un ventesimo ogni anno. Un vincolo che potrebbe costringere l'Italia a varare nei prossimi mesi altre pesantissime manovre.
Di qui l'azione diplomatica del governo Monti per poter inserire clausole che consentano di tener conto anche di altri fattori, come ad esempio l'ammontare dell'esposizione privata e la sostenibilità del sistema pensionistico, prima che scatti immediatamente l'obbligo di rientro.
Del resto i notevoli sforzi compiuti in queste settimane, dimostrano la volonta' dell'Italia di perseguire politiche di bilancio rigorose, che nelle prossime settimane saranno accompagnate da interventi per la crescita.
Al rientro in Italia infatti l'intenzione del presidente del Consiglio è quella di dare un forte colpo di acceleratore al dossier sulle liberalizzazioni, per arrivare al varo di provvedimenti concreti prima del 20 gennaio, come annunciato lunedì dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà.
Venerdì, poi, il premier incontrerà a palazzo Chigi i leader di Pd, Pierluigi Bersani, Pdl, Angelino Alfano e dell'Udc, Pier Ferdinando Casini per fare il punto su liberalizzazioni e riforme.

Legge elettorale, la Consulta decide oggi Referendum vuole abrogare il 'Porcellum'

Roma, 11 gen. (Adnkronos) - Conto alla rovescia per l'attesa decisione della Corte costituzionale sull'ammissibilità dei referendum abrogativi della legge elettorale. In mattinata la Consulta si è riunita in camera di consiglio: i 15 giudici decideranno dei quesiti firmati da 1,2 milioni di cittadini per l'abrogazione dell'attuale legge. In attesa di sciogliere il verdetto, tra suspence e fiaccolate dei promotori del referendum, tra le forze politiche si registra un generale accordo sulla necessità di mandare in soffitta il 'Porcellum', disinnescando la miccia di altre polemiche.
Gli occhi sono puntati dunque su Piazza del Quirinale. I giudici della Consulta dovranno valutare anzitutto se la richiesta referendaria è ammissibile o meno. Vanno verificate le condizioni di chiarezza, omogeneità o non contradditorietà dei quesiti e anche la matrice unitaria della richiesta. Il giudizio, come da prassi, avviene in camera di consiglio. Prima di iniziare, gli avvocati dei comitati promotori tengono le loro conclusioni sostenendo l'ammissibilità dei referendum e ribadendo le memorie già presentate alla Corte. Dopo queste esposizioni, si allontanano dalla camera di consiglio e i 15 giudici decidono con un 'si' o un 'no' sull'ammissibilità della richiesta.
Il verdetto potrebbe arrivare oggi stesso o al massimo slittare a giovedì mattina. La Corte decide con sentenza da pubblicarsi entro il 10 febbraio, in base alla legge 25 maggio 1970, n. 352.
Nei giorni scorsi sono trapelate alcune indiscrezioni sugli umori che aleggerebbero tra i giudici costituzionali. Ci sarebbe il rischio di una bocciatura del referendum elettorale per il timore che si crei un vuoto normativo se passassero i quesiti. Il punto è che abrogare una legge elettorale non comporta l'automatica reintroduzione del precedente sistema in uso, ovvero il Mattarellum. Il principio della 'riviviscenza' per dirla con Pierluigi Mantini, responsabile Riforme dell'Udc. La Consulta, 24 ore dopo, ha smentito le voci sui dubbi dei giudici costituzionali. "Fantasiose illazioni". Tuttavia, resta l'inquietudine tra i promotori del referendum. Arturo Parisi lo sottolinea così: "Anche a causa del ritardo della smentita, non è facile tuttavia dissipare l'idea sull'esito e ancor più sulla motivazione politica di una sentenza scritta prima del suo tempo". La motivazione 'politica' di cui parla Parisi sarebbe il pressing di Pdl, Pd e Udc per togliere di mezzo il referendum, che sostiene un sistema maggioritario, per andare a un riforma in senso proporzionale della legge elettorale.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Legge-elettorale-la-Consulta-decide-oggi-Referendum-vuole-abrogare-il-Porcellum_312843345907.html

Mafia: e' morto il pentito Rosario Spatola

Palermo, 11 gen. - (Adnkronos) - E' morto il pentito di mafia Rosario Spatola. A darne notizia, a inizio udienza, e' stato il pm della Dda di Palermo Francesco Del Bene nel processo per l'omicidio del giornalista e sociologo Mauro Rostagno, ucciso a Valderice il 26 settembre 1988 che si celebra davanti alla Corte d'assise di Trapani.

Equitalia, busta sospetta a sede di Milano

Milano, 11 gen. (Adnkronos) - Una busta con polvere sospetta è stata recapitata stamane in un'ufficio di Equitalia in via dell'Innovazione a Milano. Sul posto è al lavoro personale della Digos.

I GAY ???


ALL'ANIMA ...


REGOLE ...


GOVERNO MONTI ...