domenica 2 ottobre 2011

La violenza fascista blocca il Gay Pride

Le autorità di Belgrado vietano il corteo omosessuale per paura della reazione dell’estrema destra serba

Niente marcia del Gay Pride a Belgrado: le autorità cittadine e statali hanno imposto il no alla manifestazione di orgoglio omosessuale. Dopo iviolenti scontri dell’anno scorso, causati da frange di estrema destra, il governo serbo e l’amministrazione della capitale hanno voluto evitare la ripetizione di un simile problema, privando così però migliaia di persone di un loro diritto fondamentale. La Chiesa ortodossa e gli ultrà di estrema destra possono così esultare: grazie alla propaganda degli uni e alla minacciata violenza degli altri una minoranza di cittadini è stata ancora sconfitta.

GAY PRIDE VIETATO PER PAURA – Le autorità serbe erano terrorizzate dalla replica di episodi di violenza, successi durante il Gay Pride dell’anno passato.

Il ministro degli Interni, Ivica Dacic, ha deciso di cancellare il Prideper evitare “un bagno di sangue”. Troppo fresco il ricordo delle violenze che l’anno scorso terrorizzarono Belgrado, con oltre 100 feriti; ma la decisione del governo, sostenuta dal presidente Tadic, rappresenta una vittoria per le forze retrograde, ultranazionaliste e fondamentaliste cristiane, che sin dal primo momento si sono battute – senza risparmiare minacce – per impedire la marcia dei diritti per le persone omosessuali, bisessuali e trans.Secondo il Patriarca Ireneo – primate della chiesa ortodossa – il Gay Pride è una “marcia della vergogna, estranea alla nostra storia, tradizione e cultura”; e infatti il gruppo ultranazionalista Obraz (Onore) esulta alla notizia della cancellazione e la legge come “una vittoria dei patrioti serbi”.
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Mercato nero e tour della speranza per l'«anticancro» dello scorpione

In 35 mila dall'Italia a Cuba. Il Vidatox contrabbandato come un rimedio omeopatico, si trova su web e in Albania

WASHINGTON - Il messaggio è lanciato su un forum Internet: «Sapete dove posso trovare il Vidatox ? È per mia sorella, ammalata di cancro...». La risposta è rapida: «Vai a questo sito, loro ti aiuteranno di sicuro». Il dialogo è reale. E riguarda un cittadino americano preoccupato di poter ottenere un medicinale omeopatico - controverso - prodotto a Cuba e vietato negli Stati Uniti.

Il Vidatox , noto anche come Escozul , è realizzato con il veleno dello scorpione azzurro. Per alcuni medici dell'isola di Fidel si tratta di una risposta efficace contro alcuni tipi di tumore. Molti oncologi, invece, mettono in guardia sui rischi e non nascondono il loro scetticismo. Moniti che non scoraggiano chi è alla disperata ricerca di qualcosa che fermi la malattia. Tra questi vi sono molti italiani: almeno 35 mila nostri connazionali si sono recati a Cuba per acquistarlo. Il dato, impressionante, è stato rivelato in un'intervista al canale AdnKronos Salute da Antonio Fraga Castro, responsabile del laboratorio Labiofam , il centro situato non lontano dall'Avana dove è realizzato il medicinale. Fino a poco tempo fa, il Vidatox era distribuito gratuitamente. Poi i cubani hanno deciso di cambiare. Chi lo vuole deve recarsi in una delle farmacie internazionali sull'isola. Costo: 160 euro circa (in valuta locale) accompagnati dalla documentazione medica. Tutto più semplice per un locale. Ne entra in possesso con appena un euro. Basta poco, dunque, per crearsi un giro di acquirenti. E infatti l'offerta ha attirato persone da tutto il mondo.

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http://www.corriere.it/esteri/11_ottobre_02/Mercato-nero-e-tour-della-speranza-per-l-anticancro-dello-scorpione_000e6d46-ecce-11e0-9c5b-49e285760169.shtml

Annuncio choc di Ivano Fossati: « Ho 60 anni, Decadance sarà l'ultimo disco»

Il cantautore a «Che tempo che fa»: «È una decisione serena, presa da molto tempo»

Ivano Fossati
Ivano Fossati
MILANO - Con il suo ultimo disco «Decadance», Ivano Fossati porrà fine alla sua carriera. Lo ha detto lo stesso cantante durante «Che tempo che fa», in onda domenica sera su Rai3. «Ho pensato, non in questi due giorni, ma in due o tre anni, che con questo Decadance, non farò altri dischi, altri concerti». «Fine della carriera?», ha chiesto Fabio Fazio al cantautore genovese. «Sì», ha risposto Fossati il quale ha aggiunto che si tratta di «una decisione serena, presa in tanto tempo». «Ho sempre pensato che, alla mia età, ho compiuto da poco 60 anni - ha proseguito Fossati - avrei voluto cambiare». «Mi sono sempre chiesto - ha concluso - se al prossimo disco avrei potuto garantire la stessa passione che mi ha portato fino a qui. Non credo che potrei ancora fare qualcosa che aggiunga altro rispetto a quello che ho fatto fino ad ora». (Ansa)

Uomo paralizzato'danno sessuale'a moglie

(ANSA) - TRIESTE - Rimane in sedia a rotelle per un errore dei medici che non diagnosticarono una malattia al midollo spinale, e i giudici risarciscono anche la moglie, per il danno alla vita sessuale che ne e' conseguito. La decisione e' del Tribunale di Tolmezzo (Udine), che ha imposto all'Azienda sanitaria ''Alto Friuli'' il doppio risarcimento a una coppia di Arta Terme (Udine), a causa del ritardo nella diagnosi della malattia, la sindrome della 'cauda equina' che ha portato l'uomo alla paralisi.

Orrore in chiesa, si strappa gli occhi davanti ai fedeli: "Me l'ha detto una voce"

Viareggio, 2 ott. (Adnkronos) - "Me lo ha detto una voce". Questa la spiegazione addotta per giustificare il suo folle gesto da un uomo di 46 anni che questa mattina si è strappato entrambi gli occhi nella chiesa di Sant'Andrea a Viareggio (Lucca), durante la messa. L'uomo, che soffre di problemi psichici, è stato soccorso da alcuni fedeli, e poi portato d'urgenza all'ospedale Versilia di Lido di Camaiore. Qui è in corso un intervento chirurgico, anche se gli oculisti disperano di poter reimpiantare i bulbi oculari recuperati sul pavimento dai carabinieri.

Il 46enne rimarrà quasi sicuramente cieco. L'uomo non ha mai perso conoscenza, secondo quanto riferiscono i carabinieri, ed è stato lui stesso a spiegare ai militari e ai soccorritori che una voce gli aveva ordinato di compiere quel gesto. Sotto choc tanti fedeli e lo stesso parroco, don Antonio Tanganelli: "E' stato choccante, ed è avvenuto tutto all'improvviso -spiega il sacerdote- mentre stavo iniziando a pronunciare l'omelia, quell'uomo si è alzato in piedi e si è strappato gli occhi davanti a tutti".

Messico: 117 funzionari e agenti polizia arrestati per traffico droga

Citta' del Messico, 2 ott. (Adnkronos/Dpa) - Circa 117 funzionari e agenti di polizia sono stati arrestati nel nord del Messico, nella regione di Monterrey, in connessione al traffico di stupefacenti. Solo nella citta' di Apodaca, sono stati 85 gli agenti arrestati. Lo scorso settembre, cento agenti erano stati arrestati per rapporti con le gang del narcotraffico a Santa Catarina.

Legge elettorale: Di Pietro, referendum o elezioni subito

Roma, 2 ott. (Adnkronos) - "Una volta tanto sono d'accordo sia con Casini sia con Maroni: i tempi sono maturi per andare ad elezioni. D'altronde, non ci sono alternative se non si riesce a cambiare la legge elettorale in questa legislatura. Quindi le strade sono due: o elezioni subito o referendum. L'Italia dei Valori e' disponibile ad entrambe le soluzioni. Da tempo questo Parlamento, screditato e senza dignita', non rappresenta piu' gli italiani". Lo afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

La modella che querela Emilio Fede

Imane Fadil contro il conduttore del Tg4

Domani ricomincia il processo Ruby. E a quanto pare ne vedremo delle belle. In particolare, secondo il racconto di Piero Colaprico su Repubblica, dal punto di vista dei testimoni. Tra i quali ci sarà anche Imane Fadil, la modella marocchina che ha deciso anche di costituirsi parte civile:

Ma — questo è il punto cruciale del «processo perfetto» — qualsiasi cosa potrà accadere al processo Ruby-Berlusconi, che gli avvocati tenteranno di ritardare in attesa della Corte, andrà nel frattempo avanti il processo Ruby-Fede (più Mora e Minetti). E siccome i testimoni sono in gran parte gli stessi, siccome il sostituto Antonio Sangermano dovrà affiancare Boccassini melò processo al premier e Pietro Forno nel processo agli altri tre, non può essere impedito quello che Berlusconi teme più di qualsiasi altra cosa: la sfilata delle ragazze davanti ai giornalisti di mezzo mondo, in un’aula dove anche i suoi sostenitori potranno ascoltare gli interrogatori e le ricostruzioni dei fatti. Dove le accuse di concussione e sesso con minori a pagamento possono trovare nuovi riscontri «in diretta».
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Non paghi le tasse? Ti pignoro la casa

Equitalia e l’Agenzia delle entrate calano l’asso contro i contribuenti

E’ l’arma finale, secondo i critici. L’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare nella quale si cambiano i criteri di applicazione del regolamento per i contribuenti morosi (imposte sui redditi, Iva, Irap). Ora Equitalia potra:

Senza muovere un passo, potrà iscrivere ipoteca sull’artigiano considerato infedele (facendo scattare una comunicazione alla centrale rischi delle banche con conseguente chiusura dei fidi), potrà pignorare il suo conto corrente (rendendo impossibile il pagamento di dipendenti e fornitori), avviare i pignoramenti presso terzi (sono i crediti dei clienti, Equitalia ha il potere di arrivare anche lì) e far partire le ganasce fiscali su auto e van posseduti. Da ieri, il “titolo di debito” è immediatamente esecutivo: basta un avviso per considerarti in mora. Non c’è più bisogno di istruire una cartella esattoriale che, ricorsi compresi, portava al saldo dell’eventuale debito entro 15-18 mesi.

Il problema è che in quattro casi su dieci i ricorsi davano ragione al contribuente:
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Sondaggi: centrosinistra 10 punti avanti Pd al 27-28%, Pdl al 26. Terzo polo decisivo. Il 44% auspica elezioni anticipate, fra loro anche centrodesra

Ormai, la maggioranza relativa degli italiani auspica che si vada subito alle elezioni anticipate. Secondo gli ultimi studi, questa soluzione è auspicata dal 44% dei cittadini, compresa una quota, seppure contenuta, di elettori del centrodestra. Ma quale potrebbe essere l'esito di queste consultazioni se, per ipotesi, si votasse domenica prossima? Quasi tutti gli istituti di ricerca hanno divulgato di recente dati sulle intenzioni di voto. Questi ultimi non sembrano mutati granché nelle ultime settimane, salvo variazioni minime, spesso irrilevanti (uno spostamento dello 0,5% tra un sondaggio e l'altro può essere puramente casuale).

Tra gli altri, appare mantenere bene il proprio consenso il Pd, con un seguito pari al 27-28%: un dato ancora inferiore a quello ottenuto alle ultime Politiche (33%), ma che supera quello delle Europee che si svolsero un anno dopo (26%). Sull'altro fronte, il Pdl continua a subire un lieve ma costante calo di voti virtuali e si attesta oggi poco sopra il 26%: circa 10 punti meno del risultato delle Politiche e delle Europee, segno della crisi che, specie in queste settimane, attraversa il partito del Cavaliere. La Lega è una delle poche forze che rimane stabile rispetto al passato: il suo consenso è infatti da molto tempo collocabile tra il 9 e il 10% (grossomodo il risultato delle Europee), senza che la crescente disaffezione verso il governo rilevabile anche nell'elettorato di centrodestra (e, specialmente, in quello della Lega) abbia minato significativamente il suo seguito elettorale.

Nell'insieme, il complesso delle forze di centrosinistra sopravanza di gran lunga (all'incirca di 10 punti, anche senza considerare Grillo) quello dei partiti di governo. Solo se questi ultimi riuscissero a realizzare una alleanza con le forze di centro (che superano il 10%), potrebbero competere con il centrosinistra e, forse, anche in questo caso, soccomberebbero. Se poi, viceversa, Udc, Fli e Api si coalizzassero, anche solo in parte, con tutti o alcuni dei partiti di centrosinistra, la supremazia di questi ultimi verrebbe ancora più rafforzata. Ancora una volta, dunque, la posizione delle forze di centro - e le possibili alleanze - risultano determinanti per il risultato.

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http://www.corriere.it/politica/11_ottobre_02/Centrosinistra-10-punti-avanti_0d8bf9e0-ecc7-11e0-9c5b-49e285760169.shtml?fr=box_primopiano

Mafia, niente Padova per Riina jr. Uscito dal carcere, a sorpresa torna a Corleone

Palermo, 2 ott. (Adnkronos/Ign) - Niente Padova ma ritorno a Corleone per Riina jr. A sorpresa Salvatore Giuseppe Riina, figlio del boss mafioso Salvatore Riina, uscito ieri dal carcere non è più andato a Padova, come si era detto in un primo momento, ma è tornato nel paese natale di Corleone, dove è sottoposto a regime di prevenzione.

Riina junior ha finito di scontare una pena di 8 anni e 10 mesi di reclusione per associazione mafiosa. La circostanza viene confermata da fonti qualificate. Il cambio di rotta di Riina è arrivato nel tardo pomeriggio di ieri.

Un cambio di programma che non sembra incontrare il favore del sindaco di Corleone. ''La posizione del sindaco e dell'intero Comune non muta:Riina junior non è persona gradita qui", dice all'Adnkronos il primo cittadino di Corleone, Antonino Iannazzo.

"Mi è stato spiegato -ha proseguito il sindaco-che la presenza di Salvatore Giuseppe Riina in paese è dovuta a un aspetto procedurale legato alla vecchia norma di prevenzione emessa dal Tribunale di Palermo e che prevedeva l'obbligo di dimora a Corleone''.

"Io non l'ho ancora visto in paese - aggiunge -. Se nostro malgrado dovesse rimanere qui, allora non potremo fare altro che innalzare il livello di attenzione per garantire che il percorso di legalita' e trasparenza intrapreso dal Comune vada avanti".

Riina junior aveva chiesto ed ottenuto dal giudice di trascorrere la libertà vigilata lavorando per una onlus di Padova. Una decisione che aveva provocato l'ira della Lega.

Il giovane figlio del capo dei capi per andare a Padova avrebbe avuto bisogno di un provvedimento di sorveglianza speciale, che, però, non è arrivato. A questo punto il giovane è tornato nella 'sua' Corleone dove vivono la madre e i fratelli. Ma non è una scelta definitiva. Sembra che il legale di Riina farà ricorso per ottenere il trasferimento a Padova.

Berlusconi sparisce dal simbolo elettorale "Ora fa perdere voti"

Molise alle urne tra 15 giorni: per la prima volta nome eliminato dal logo, niente comizi del leader

GIUSEPPE SALVAGGIULO

CAMPOBASSO Per la prima volta dal simbolo del Pdl scompare il nome di Berlusconi. Omesso poiché ritenuto auspicio di sventura elettorale. Accade in Molise, unica regione dove si vota tra 15 giorni. Segno dei tempi, malinconico crepuscolo del mito del «partito personale». Pare trascorso un secolo dal 2008-2009, quando «BERLUSCONI» campeggiava da solo a caratteri cubitali in Abruzzo e Sardegna (ignorati i candidati locali), ma anche dal 2010 e dalla scorsa primavera, quando ancora sovrastava i nomi di sindaci e governatori, piccini e relegati nella parte bassa del simbolo, a testimoniare l’effetto taumaturgico del Cavaliere. Mentre cinque anni fa il premier piombò in Molise quattro volte in un mese, per sostenere il governatore Michele Iorio, questa volta non si è fatto vedere, né sono in agenda comizi, videomessaggi, collegamenti telefonici. Nulla di nulla. Peggio: nelle manifestazioni pubbliche il nome di Berlusconi non viene pronunciato come si faceva per sollecitare ovazionie mobilitare le masse moderate, se non in senso opposto da Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, che per giustificare l’alleanza con il Pdl ha proclamato: «Iorio non è Berlusconi». In privato, invece, raccontano che i colonnelli del Pdl abbiano sì evocato il Cavaliere, ma per bandirlo dalla campagna elettorale: «Ora fa solo perdere voti».

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http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/422941/

Barroso, altolà ai paesi europei, la crisi è senza precedenti

Barroso, altolà ai paesi europei, la crisi è senza precedenti

Sono indubbiamente significative le dichiarazioni del presidente della commissione Ue Jose' Manuel Barroso fatte recentemente nell’intervista con il quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung che mirano di essere rilette e analizzate.

Secondo Barroso, infatti, la crisi dei debiti è la sfida più grande che si sia presentata dinanzi all’Europa Unita dalla nascita di questa organizzazione. “Solo con una azione coordinata e serie dei governi e delle istituzioni europee c’è la possibilità di uscire da questa condizione”.

Il presidente della commissione europea ha ribadito: “I paesi dell’Euro possono riacquistare il loro prestigio solo con maggiore compattezza e con il rispetto delle regole”. Secondo Barroso un problema importante è che oggi in tutta Europa, la gente si fida sempre meno dei politici.

Il monito di Barroso giunge mentre nei mesi di Agosto e Settembre, la disoccupazione del 10% ha colpito l’intera zona Euro secondo quanto ha annunciato Eurostat. Il che significa che 15700 mila persone, nel mese di Agosto, hanno cercato lavoro senza trovarne uno.

È cresciuta anche l’inflazione che su base annua, sempre nella zona euro, nel Settembre 2011, ha toccato la quota del 3%.

La novità, sullo scenario europeo, è che per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, anche la Francia ha presentato un budget in calo con notevoli tagli, un segnale che testimonia che pure i francesi ora si sentono in pericolo.

Nella locomotiva dell’Europa, la Germania, l’esito degli ultimi sondaggi rivela la scetticità della gente nei confronti del governo e la maggiorparte degli interpellati credono che il governo di Berlino stia nascondendo verità sulla gravità della crisi all’opinione pubblica. L’84% dei tedeschi hanno detto che il governo nasconde loro le verità sulla crisi e solo il 12% si fidano dell’amministrazione Merkel.

Considerata la situazione attuale, molti esperti sottolineano che c’è bisogno della centralizzazione dei poteri in Europa e la trasformazione di questa unione in un qualcosa come il sistema federale americano. Al contrario, c’è chi indica la fine dell’Unione come l’unica via d’uscita.

Iran: la quinta Conferenza di Sostegno all’Intifada Palestinese

Iran: la quinta Conferenza di Sostegno all’Intifada Palestinese
TEHRAN – La quinta Conferenza di Sostegno all’Intifada Palestinese, innaugurata ieri con il discorso della Guida Suprema della rivoluzione islamica è stata ripresa oggi a Tehran. La quinta conferenza internazionale di Intifada palestinese, è presieduta da Ali Larijani presidente del Majlis iraniano. prendono parte 50 delegazioni parlamentari, esponenti politci, autorita' religiose, giornalisti, giuristi e rappresentanti di associazioni non-governatice provenienti da diversi paesi del mondo fra cui Indonesia, Afghanistan, Qatar, Kuwait, Siria, Libano, Algeria, Comore, Paraguai ecc. Ieri il sommo ayatollah Ali Khamenei, nel suo discorso in occasione dell’innaugurazione della conferenza aveva ribadito che la soluzione di due Stati rappresenta l'accettazione del regime sionista e ignora i diritti del popolo palestinese a tornare nella sua terra come era prima del 1948. Sempre ieri e a margine della conferenza, il capo dell'ufficio politico di Hamas Khaled Mesha'al, in un suo intervento al riguardo ha definito “storiche” e “ragionevoli”, le dichiarazioni della Guida Suprema e ha sottolineato l’importanza della resistenza palestinese per la liberazione dei territori palestinesi occupati dal regime israeliano da decenni. Lo ha rivelato l’agenzia stampa Mehrnews.

Pakistan, attacco militari contro mezzi Nato

Pakistan, attacco militari contro mezzi Nato
ISLAMABAD - Sconosciuti armati hanno attaccato due veicoli che trasportavano i rifornimenti per il contingente Nato nella provincia del Balochistan, in Pakistan. I camion destinati al rifornimento delle forze dell’Alleanza Atlantica sono stati dati alle fiamme ieri a Quetta, a 700 chilometri della capitale pakistana Islamabad. Tuttavia, secondo la Reuters nessuno è rimasto ferito nella sparatoria. Loha rivelato la rete satellitare iraniana PressTv.

Tensione tra Turchia, Cipro e Israele preoccupa la Nato

Tensione tra Turchia, Cipro e Israele preoccupa la Nato

BRUXELLES - S’inasprisce il confronto tra Turchia e Repubblica di Cipro sulle acque del Mediterraneo. Ankara ha inviato una nave per prospezioni petrolifere, scortata da imbarcazioni militari, non lontano da dove opera un’altra nave per conto del governo greco-cipriota. Contemporaneamente, anche Israele è impegnato nella ricerca di giacimenti di gas nella zona.D’intesa con la Repubblica turco-cipriota che controlla la parte nord dell’isola, la Turchia insiste per un accordo internazionale preventivo e considera l’iniziativa greco-cipriota una provocazione, come conferma il vicepremier Bulent Arinc: “La Turchia non può starsene ferma a osservare quello che succede. Anche noi abbiamo interessi economici. Intendiamo esercitare il nostro diritto a cercare risorse petrolifere”. L’imbarcazione turca Piri Reis è partita venerdì da Smirne, con la missione di esplorare la zona offshore oltre le acque territoriali di Cipro del nord. Una missione che rischia di portare una tempesta non solo politica nella zona. Nel frattempo Adreas fog Rasmussen esprime le preoccupazione dell’Alleanza Atlantica per ciò che sta accadendo tra Turchia, membro della Nato, e Cipro del nord auspicando che le ultime tensioni non portino al conflitto i due paesi.

Brunetta: tagliati 300mila statali entro il 2014 per effetto delle manovre

Renato Brunetta

ROMA - Il ministro Renato Brunetta in un intervento pubblicato sul Foglio annuncia che tra il 2008 e il 2014 i lavoratori della pubblica amministrazione diminuiranno di 300.000 unità, con un taglio pari all'8%. Il ministro della Funzione pubblica precisa che la riduzione sarà l'effetto della manovra del 2010 (che blocca il turn over al 20% delle uscite) e della manovra del 2011 con la quale sono state prorogate fino al 31 dicembre 2014 il blocco delle retribuzioni e le limitazioni alle assunzioni nelle amministrazioni dello stato, nelle agenzie fiscali e negli enti pubblici non economici.

Cannabis Terapeutica in Toscana. Intervento delle associazioni

Ieri mattina, giovedì 29 settembre si sono svolte nella Sala Affreschi del consiglio regionale toscano le consultazioni di addetti ai lavori e rappresentanti delle associazioni di medici e pazienti presso la 4° commissione (Sanità) sulle pdl 58 e 72 in materia di medicinali cannabinoidi. Ognuno dallo specifico punto di vista ha espresso le considerazioni sulle proposte in oggetto, ma abbiamo potuto riscontrare in quasi tutti gli interventi la necessità di non imporre per via legislativa la limitazione del loro utilizzo alla terapia del dolore o come cura palliativa, come invece è specificato nella pdl 58, o a poche altre indicazioni terapeutiche. Diversi medici hanno esposto le decine di diverse possibili applicazioni, per cui è prioritario che al medico sia riconosciuta ampia libertà di cura in scienza e coscienza per ogni singolo caso, come del resto permesso dall'attuale normativa nazionale, col consenso informato del proprio paziente. Sono state inoltre portate testimonianze personali di malati affetti da diverse patologie che non hanno nulla a che vedere con fasi terminali o per le limitate indicazioni proposte dalla pdl 58. È stato anche ricordato come la normativa nazionale non fa riferimento a nessuna lista di patologie “ammesse” ma semplicemente si è posto fin dal 2007, con il D.M. del 18 aprile, il principio attivo stupefacente nella tabella II b dei farmaci con riconosciute proprietà terapeutiche. C'è la necessità di non escludere a priori, per legge, alcuna tipologia di malato. Abbiamo registrato un notevole interesse e disponibilità da parte di tutti gli intervenuti, con la generale richiesta di partire dalla pdl 72 e di non tradirne lo spirito, per l'elaborazione del nuovo testo da parte della Commissione.
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OLANDA - Coffe-shop. Parte il divieto a Maastricht

Coffe-shop vietati ai turisti stranieri a Maastricht, cittadina olandese nei pressi del confine con il Belgio.Cosi' come deciso ai primi di agosto dall'associazione dall'associazione locale del settore per evitare gli strali comunali generalizzati, i gestori hanno deciso di mettere fine al via vai di turisti interessati ad acquistare marijuana e hashish nei famosi coffee shop, che a loro avviso mette a rischio l'ordine pubblico e crea problemi di traffico. I proprietari dei coffee shop da parte loro si sono lamentati per il provvedimento, affermando che non funzionerà ma colpirà ugualmente l'economica locale. Il divieto non riguarda però i cittadini tedeschi e belgi, che rappresentano la maggior parte dei turisti che giungono a Maastricht. Il divieto sarà comunque un test che potrebbe essere presto imitato da altre città, mentre il parlamento olandese si appresta a discutere un giro di vite a livello nazionale ai coffee shop.

- Biotestamento. Nasce Lega degli enti locali

Alcuni comuni italiani hanno deciso di unirsi nella 'Lega degli enti locali per il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento', per tutelare le dat espresse dai cittadini nei municipi, e far si' che abbiano valore giuridico, anche nel caso fosse approvato l'attuale ddl sul testamento biologico in discussione al Senato. Il nuovo ente, che ha tra i comuni capofila quello di Napoli, e' stato costituito questa mattina all'VIII Congresso dell'Associazione Luca Coscioni per la liberta' di ricerca. 'Si tratta di una rete di amministratori locali - si legge nel manifesto costitutivo - che si impegna a promuovere il servizio pubblico del Registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento, a tutelare il diritto all'autodeterminazione dei cittadini anche attraverso gli adeguati strumenti giudiziari e ad individuare i principi giuridici che permettono alle amministrazioni locali di intervenire, nonostante controversie interpretative anche da parte ministeriale'. Tra i primi Comuni ad aderire, oltre a quello partenopeo, ci sono Arba (Pn), Bentivoglio (Bo), Brusnengo (Bi), Carmignano (Po), Castel Focognano (Ar), Castelfranco Emilia (Mo), Castiglione dei Pepoli (Bo), Coriano (Rn), Giffoni Valle Piana (Sa), Ostuni (Br), San Giorgio (To), Scandicci (Fi), Torre Pellice (To). La segreteria della Lega sara' curata dalle associazioni Luca Coscioni (segretario Marco Cappato), A buon Diritto (presidente Luigi Manconi) e Gli Amici di Eleonora (segretario Claudio Lunghini). 'In questo momento e' piu' che mai necessario difendere l'autodeterminazione e la liberta' di scelta individuale - continua il manifesto - anche attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze sull'istituzione dei registri dei testamenti biologici e la loro attivazione. Unire le forze e' fondamentale anche per respingere i tentativi centralistici volti a contrastare indebitamente le competenze delle amministrazioni locali'.

Blackout Poste. Come chiedere i danni

Nuovo blackout del sistema informatico delle Poste. Questa mattina in diversi uffici italiani ci sono state grandi code per il blocco e il ritardo dei servizi informatici elargiti da Poste spa. Ci giunge notizia che in diverse parti ci sono state proteste e disagi. Dopo quanto accaduto ai primi di giugno scorso, evidentemente l'azienda del ministero dell'Economia non ha ancora messo a posto le cose. E proprio in virtu' di quanto accaduto a giugno, quando il disservizio si protrasse per diversi giorni, non possiamo essere in questo caso ottimisti. Indipendentemente dal giudizio che si puo' dare sull'irresponsabilita' di chi gestisce servizi in regime di monopolio, sono migliaia le persone che hanno subito un danno, e siccome non si tratta di una situazione determinatasi in seguito a calamita' o casualita', i motivi per ottenere un rimborso ci sono tutti. I danni li ha subiti, per esempio: - chi doveva pagare una multa al codice della strada ed era l'ultimo giorno valido: gli importi sono raddoppiati; - chi doveva pagare una utenza e nella prossima bolletta gli verranno addebitati interessi e more; - chi doveva pagare una tassa comunale come Tosap, Ici o altro, dove le penali anche per un giorno di ritardo sono salatissime; - chi doveva ritirare la pensione e il 1 ottobre non lo ha potuto fare, il 2 le Poste sono chiuse e chissa' cosa succedera' da lunedi' (domenica non lavorano anche i tecnici del software delle Poste?); pensioni le cui minime sono da fame e che gia' negli ultimi giorni del mese lasciano gli anziani con le tasche vuote, per cui anche pochi giorni di ritardi provocano disagi terribili; - chiunque ha dovuto fare code incredibili, recandosi piu' volte alle Poste. La strada da seguire e' quella della messa in mora individuale: ognuno puo' fare una raccomandata A/R indirizzata alla Poste in cui fa presente cosa e' accaduto, magari inserendo in busta anche fotocopia dei numerini che ha preso per fare le diverse file, precisa al centesimo i danni subiti (materiali, fisici e psicologici), intima il pagamento entro 15 giorni, altrimenti si rivolgera' alle autorita' giudiziarie. Qui come fare la messa in mora Qui il modulo specifico L'Aduc mette come sempre i propri servizi gratuiti di consulenza a disposizione: - per telefono (usare il cellulare se il telefono fisso non e' abilitato): 8959697997 dal lunedi' al venerdi' ore 10/18 . via mail attraverso il web - nelle nostre sedi (la sede nazionale e' a Firenze, in via Cavour 68, orario consulenza dal lunedi' al venerdi' ore 15/18)

VegPride, ecco l'orgoglio vegetariano "A tavola possiamo salvare il pianeta"

Fino al 7 ottobre la International Vegetarian Week, con iniziative e manifestazioni in vari Paesi. In Italia seguono questo tipo di dieta sei milioni di persone

di MICOL LAVINIA LUNDARICarne e pesce banditi. Per molti, ma non per tutti, anche latte, uova e tutto ciò che è di derivazione animale. Tavole imbandite di verdure, legumi, frutta e cereali. Una scelta etica che si trasforma in un monito ambientalista. Fino al 7 ottobre in tutto il mondo si celebra la International Vegetarian Week 1, la manifestazione, nata nel 2008, nella quale decine di organizzazioni di vari Paesi hanno deciso di riunirsi per celebrare l'orgoglio vegetariano ma soprattutto lanciare messaggi univoci e più forti sull'opportunità di seguire questo tipo di dieta. Il motto di quest'anno è "Un futuro sostenibile dipende dalle nostre scelte alimentari". Benché vi siano ricerche scientifiche dalle conclusioni contrastanti, chi abbraccia questa cultura crede che un consumo eccessivo di carne non solo porti problemi di sovranutrizione nei Paesi sviluppati, ma accresca la sottonutrizione delle zone più povere del mondo, perché sempre maggiori estensioni agricole sono destinate alla coltivazione di cereali per gli allevamenti. Si calcola che 1,3 miliardi di persone potrebbero essere sfamate con il grano e la soia destinati al bestiame negli Stati Uniti: ovvero un miliardo di esseri umani in più della popolazione a stelle e strisce. Ci sono poi le pesanti conseguenze che l'allevamento del bestiame ha sull'ambiente.
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