martedì 15 marzo 2011

Catastrofe

Libia, avanzano le truppe del raìs: bandiera verde libica sventola da Tobruk a Sallum

Tripoli, 15 mar. (Adnkronos/Aki/Ign) - Continuano ad avanzare le truppe fedeli a Muammar Gheddafi. I ribelli libici si starebbero ritirando dalla città di Ajdabiya, nella Cirenaica, ormai in mano alle brigate del Colonnello. Lo riferisce la tv satellitare 'al-Arabiya'. "Abbiamo ripulito la città di Ajdabiya dai mercenari e dai terroristi legati all'organizzazione di al-Qaeda", ha detto la tv di Stato libica annunciando la riconquista della città. I ribelli avrebbero trovato riparo a Bengasi. Ma due caccia guidati da piloti fedeli ai ribelli hanno affondato due navi militari del regime proprio al largo di Ajdabiya.

Intanto, secondo la tv di Stato, "la bandiera verde libica sventola da Tobruk a Sallum" ha annunciato l'emittente, secondo la quale le truppe fedeli a Gheddafi controllerebbero già buona parte della Cirenaica, in particolare l'area che va da Tobruk verso il valico di Sallum, al confine con l'Egitto.

Le truppe fedeli al raìs sono entrate stamani anche nel centro della città di Zuara, in Tripolitania, a pochi chilometri dal confine con la Tunisia. All'alba le brigate di Gheddafi hanno dato il via all'offensiva finale con violenti cannoneggiamenti e raid aerei.

Un convoglio composto da cinque auto civili è stato colpito in un raid sulla strada che porta da Ajdabiya verso Brega. Secondo quanto riferisce 'al-Jazeera' si contano tra i passeggeri diverse vittime. Le forze della brigata Khamis, fedele a Gheddafi, sta cercando via terra di entrare all'interno di Brega e ha già raggiunto la zona industriale della città. Nonostante gli attacchi i ribelli sostengono di avere ancora il controllo.

Il Consiglio degli insorti di Bengasi avrebbe poi chiesto ai Paesi occidentali di eliminare Muammar Gheddafi e di lanciare un attacco militare contro le milizie fedeli al Colonnello. Lo rivela il portavoce dell'autorità di governo parallelo dei rivoltosi, Mustafa Gheriani, citato dal quotidiano britannico 'Guardian', spiegando che tali richieste sono state fatte da una delegazione di ribelli durante un incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy e il segretario di Stato Hillary Clinton lunedì a Parigi.
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Marcello Pamio a Radio Italia dell'IRIB: obiettivo di case farmaceutiche non e' curare ma accumulare soldi

Marcello Pamio a Radio Italia dell'IRIB: obiettivo di case farmaceutiche non e' curare ma accumulare soldi
"Se si analizzano le spese delle prime dieci case farmaceutiche mondiali per le ricerche e lo sviluppo di un farmaco e se andiamo a vedere i soldi che investono nel marketing vedremo che e' piu' del doppio e stiamo parlando di miliardi di dollari che sono spesi in marketing cioè in pubblicita', in corruzione di medici ecc. Quindi l'obiettivo di una casa farmaceutica non e' stato mai quello di curare ma e' quello di investire soldi ed avere un ricavato dai soldi". Queste le parole di Marcello Pamio, direttore responsabile del sito Disinformazione intervistato da Radio Italia dell'IRIB. Il giornalista italiano prosegue: "Noi non ci rendiamo conto ma negli Stati Uniti la pubblicita' che arriva attraverso i media sui farmaci e' qualcosa d'incredibile e questa pubblicita' e' martellante per le persone normali e poi c'e' una pubblicita' piu' occulta che e' quella di convincere i medici a prescrivere i farmaci".

'Scontro' Assange-Gillard

Il colpo di scena è stato alquanto teatrale: durante una trasmissione di intervista al Primo Ministro Australiano Julia Gillard con domande in arrivo dal pubblico (in sala e via mail/webcam), ad un certo punto è apparsa la faccia di Julian Assange. Il fondatore di Wikileaks – attraverso un messaggio video registrato e messo in onda dalla trasmissione – ha chiesto alla Gillard per quale motivo il governo di Canberra abbia dato informazioni a “potenze straniere” relative a cittadini australiani coinvolti in Wikileaks (a quanto ne sappiamo l’unico australiano direttamente coinvolto in Wikileaks ad oggi è lo stesso Assange). “Tutto questo ci risulta da informazioni di intelligence in nostro possesso” ha detto Assange alla Gillard con un tono che sottintendeva che tale informazioni avrebbero potuto esser rese pubbliche se del caso, concludendo con la retorica domanda: “Non dovrebbe forse essere lei a essere accusata di tradimento?”
L’applauso in studio all’intervento non è stato entusiastico (l’antisistema Assange che parla come uno del sistema non è piaciuto granché) e la Gillard se l’è potuta cavare dicendo che non sapeva a cosa si riferisse nella fattispecie (ovvero su Wikileaks) ma che su base generale da sempre il passaggio di informazioni fra governi avviene se ci sono fondati sospetti di attività criminali.
Il tono volutamente fra l’ambiguo e il minaccioso di Assange (che è chiaramente sembrato voler provocare una risposta dalla Gillard che in futuro le potrebbe essere rinfacciata) e la sensazione comunque di sensibile disagio che il linguaggio corporeo della Gillard stessa ha lasciato trasparire lasciano presumere che la questione delle “informazioni a potenze straniere su cittadini australiani” potrebbe non esser finita ieri sera.

Quegli strani intrecci tra la Lega e i gruppi dell’estrema destra europea

il fatto12 Quegli strani intrecci tra la Lega  e i gruppi dell’estrema destra europeaCome nascono e si evolvono i contatti. Sempre con la regia e la supervisione del senatùr Umberto Bossi. Famiglia, gay e immigrati gli obiettivi comuni. Una strana coppia, sicuramente, ma non una coppia strana, visto le posizioni politiche: lei si chiama Marine Le Pen, lui Mario Borghezio. Lei è leader dell’estrema destra francese, candidata – per giunta tra i favoriti – alle prossime elezioni presidenziali in Francia, lui è un eurodeputato della Lega nord con posizioni che vanno ben oltre l’estrema destra.

I due si sono presentati oggi, tra proteste e sit in, al centro di prima accoglienza a Lampedusa. Molto cauti, in realtà Le Pen e Borghezio una loro idea di frontiera ce l’hanno. Netta e radicale. E si riassume facilmente in una sola parola: muro. Ma come nascono i rapporti tra Borghezio, la Lega e l’estrema destra europea? Non è storia recente. Le prime convergenze risalgono alla fine degli anni Novanta, più precisamente tra la fine del 1997 e i primissimi mesi del 1998. Tutto ha inizio quando il movimento guidato da Umberto Bossi iniziò con Borghezio e i funzionari del Carroccio come Giorgio Mussa e il defunto Archimede Bontempi, uomo con un passato in “Servire il Popolo”, a stringere rapporti e alleanze con movimenti politici e culturali vicini al mondo neonazista.

I primissimi contatti fuori dalla Padania sono con il Vlaams Blok fiammingo (oggi diventato Vlaams Belang dopo che un giudice ne ha sciolto il vecchio partito per incitamento all’odio razziale) invitato in alcuni congressi della Lega a partire dal 1998. Poi ci fu un’infatuazione per l’Fpoe di Joerg Haider, in Austria, Carinzia in particolare, i cui contatti iniziarono tra il 1997 ed il 1998 e furono sanciti con accordi a Venezia nel 1999 e visite ufficiali di Haider a Vicenza. Non mancarono, sempre in quegli anni, contatti del Fronte Nazionale francese di Jean Marie Le Pen ed il Club dell’Horloge di Parigi, fucina intellettuale dell’estrema destra d’oltralpe.

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Rischio nucleare in Giappone: in Italia si minimizza. Associazioni ambientaliste chiedono dimissioni dell’Agenzia Nucleare Italiana

Agenzia sicurezza nucleare 300x155 Rischio nucleare in Giappone: in Italia si minimizza. Associazioni ambientaliste chiedono dimissioni dell’Agenzia Nucleare ItalianaDopo il sisma giapponese e gli incidenti alle centrali nucleari nipponiche, il mondo inizia ad interrogarsi seriamente sul nucleare e a temerne i rischi, ad eccezione del governo italiano, che insieme alle lobby di settore, continua a rassicurare gli italiani sulla sicurezza delle centrali, nel penoso tentativo di coprire l’evidente realtà e gli effettivi rischi del nucleare.

Con questa consapevolezza, le associazioni ambientaliste italiane GreenpeaceItalia,Legambiente e il WWF, si sono unite per chiedere all’unanimità le dimissioni dei responsabili dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, che tenta di spacciare per sicuro ciò che sicuro non è. Dopo la pessima figura con la trovata pubblicitaria della partita a scacchi lanciata dal Forum Italiano Nucleare (bollata nelle scorse settimana come ingannevole) i sostenitori del nuclearenon si arrendono e continuano imperterriti a sostenere l’opportunità di questa scelta. Ma a quanto pare, i porta voce dell’Agenzia del nucleare non fanno in tempo a rassicurare gli italiani che dall’estero arriva subito una nuova notizia che smentisce i loro dati.

Se le lobby nucleariste e politiche italiane ci vogliono far credere che la realtà sul rischio nucleare in Giappone è lontana – fa sapere il WWF in una nota - e non paragonabile alla tecnologia a nostra disposizione, c’è il mondo intero, e l’Europa in particolare, che in queste ore si sta domandando se la scelta nucleare sia ancora sicura e conveniente. Dalla Francia alla Germania, dall’Austria alla Svizzera i politici stanno agendo non sull’onda emotiva, ma razionale della revisione dei propri piani alla luce dell’evidente insicurezza degli impianti nucleari. Quello che sta accadendo in queste ore è drammatico : se le notizie sono confermate, le barre di uranio della centrale di Fukushima sarebbero già parzialmente fuse, ovvero, sta accadendo quello che tutti noi speravamo (e speriamo ancora) non accadesse mai”.

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Radiazioni da Fukushima a Tokyo, l'ambasciatore: Italiani via

I tecnici hanno dovuto abbandonare la control room del reattore 4 a causa delle radiazioni.

Roma, 15 mar. (TMNews) - Le vittime del terremoto di venerdì si contano a migliaia ma a preoccupare il Giappone è sempre più il rischio nucleare, dopo le nuove esplosioni ed incendi nella centrale di Fukushima. E l'ambasciatore italiano, Vincenzo Petrone, ha invitato i connazionali a lasciare il Paese. Mentre fortissime repliche sismiche si sono susseguite ancora.
"Molti nostri connazionali sono a Osaka e in altre città del Giappone: per chi lavora qui il consiglio di base è mandare via i familiari, anche in Italia" perché il rischio contaminazione c'è, anche a Tokyo, soprattutto dopo le ultime esplosioni alla centrale di Fukushima, ha aggiunto l'ambasciatore.
Intanto il governo nipponico ha rassicurato la popolazione ma il livello di radiazioni nei pressi dell'impianto sta salendo e i primi segnali di radioattività arrivano anche a Tokyo. Tra l'altro sono stati individuati "buchi" nel reattore numero 4, lo stesso da cui la notte scorsa c'è stato lo scoppio e sono fuoriuscite radiazioni. Inoltre, non si riesce a raffreddare la materia in almeno uno degli impianti: l'acqua di raffreddamento è a temperature altissime. I tecnici hanno dovuto abbandonare la control room del reattore 4 a causa delle radiazioni.
"Contrariamente a quanto accaduto finora, non vi è più dubbio che i livelli raggiunti possono danneggiare la salute: abbiamo registrato un livello di 30 millisieverts tra i reattori due e tre, 400 mSv al reattore tre e 100 mSv al reattore quattro", ha precisato il portavoce del governo, Yukio Edano. Una dose di 100 mSv è sufficiente ad aumentare i rischi di tumore, mentre un sievert viene considerato come contaminazione vera e propria e necessita di ricovero in ospedale; l'esposizione alle radiazioni considerata normale è di circa un mSv all'anno.
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NUCLEARE: GERMANIA CHIUDE 7 CENTRALI, IN RUSSIA ANALISI SU IMPIANTI

(AGI) Roma, 15 mar. - Continua l'effetto Giappone sul nucleare mondiale. In Germania il cancelliere, Angela Merkel, ha annunciato la temporanea chiusura per tre mesi di 7 reattori, in attesa delle verifiche sugli standard di sicurezza. Ieri erano state chiuse in via definitiva altre due vecchie centrali. Anche la Russia rivede la sua politica. Il primo ministro Vladimir Putin ha ordinato una completa revisione del settore nucleare nazionale. "Ho chiesto al ministero dell'Energia, a quello dell'Ambiente e all'Agenzia Nucleare di condurre un'analisi delle attuali condizioni del nostro settore atomico e una revisione dei progetti per lo sviluppo futuro dello stesso", ha annunciato Putin dalla sua dacia di Novo-Ogaryovo, alle porte di Mosca. "Entro un mese", ha puntualizzato, "i risultati delle indagini dovranno essere consegnati al governo federale".
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“Se il Pm bara il reato decade”: l’ennesima legge ad personam?

Se l’emendamento della maggioranza fosse approvato, si potrebbero far sparire tutti i processi adducendo “il dolo o la colpa” del magistrato.

Facile. Molto facile. La proposta della maggioranza salverebbe molte situazioni. Una, in particolare. Si tratta di una vera e propria tenaglia, quella che i Responsabili – ma potrebbeessere stato chiunque altro – hanno in mente, questa volta. Una minestra che si compone di vari ingredienti. Ad esempio la viscerale e ultradecennale campagna del centrodestra contro la magistratura inquirente, accusata di avercela con il premier – o, di volta in volta, con molti altri – in maniera intenzionale e personale: come intendano sfruttare la situazione, lo vedremo fra un attimo.

LA NUOVA NORMA – Senza dimenticare la necessità di proteggere a tutti i costi il capo, il premier, Silvio Berlusconi. Evitando che lui possa rispondere prima di tutto in tribunale delle sue azioni, provvedendo a far decadere i reati, o ad allontanarlo in ogni modo dalle aule di Tribunale. Si mettano insieme questi due elementi e si arriverà, vicini ma non troppo, a quanto hanno proposto i responsabili alla Camera dei Deputati. Facile, dicevamo: se riesci a provare che il Pm ce l’ha con te, il reato per cui sei imputato semplicemente decade.

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Quasi maggiorenne? “Ruby si è prostituita con Silvio a 16 anni”

L’avviso di conclusione delle indagini a carico di Emilio Fede,Lele Mora e Nicole Minetti fa emergere una serie di nuove rivelazioni.

“Appena minorenne”; “maggiorenne meno qualcosa”; “sembrava un’adulta”: questo è tanto altro è stato detto di Ruby Rubacuori, ovvero Karima El Marough, pietra dello scandalo del caso che sta affollando di faldoni la procura di Milano. Imputati, di pregio, Silvio Berlusconi con il reato di favoreggiamento della prostituzione minorile e concussione; e Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede per i soli reati collegati alla prostituzione minorile.

SEDICENNE – Proprio dal deposito dell’avviso di chiusura delle indagini a carico di Lele Mora, Fede e Nicole Minetti, la cui posizione è stata stralciata da quella di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, emergono nuove verità sull’età della ragazza. Il punto è presto detto: i pubblici ministeri di Milano ritengono che la ragazza non si sia prostituita a “18 anni meno qualcosa”, come era stato finora raccontato, ma ben prima: nel settembre 2009. Data in cui Ruby aveva addirittura 16 anni.

La procura di Milano contesta la prostituzione minorile a partire dal settembre 2009. Secondo i Pm milanesi dunque Ruby sarebbe stata ad Arcore la prima volta quando ancora aveva 16 anni e non 17 come era stato supposto quando si era parlato del suo arrivo a Villa San Martino a partire dal febbraio 2010. Per quanto riguarda invece le accuse di induzione e favoreggiamento della prostituzione, i fatti, sempre secondo l’accusa, si riferirebbero al periodo tra l’inizio del 2009 e il gennaio del 2010.

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Fukushima: reattore nucleare spaccato, la radioattività arriva a Tokyo

Fukushima: reattore nucleare spaccato, la radioattività arriva a Tokyo

Le elezioni amministrative rimandate di 6 mesi.

FUKUSHIMA (GIAPPONE) - Comincia a serpeggiare la paura tra la popolazione giapponese, per quanto sta accadendo nella centrale nucleare di Fukushima. Secondo le ultime rilevazioni, il guscio del reattore numero 2 non sarebbe più a tenuta stagna, si sarebbe lesionato a causa delle esplosioni e dell'alta temperattura del materiale nucleare. Questo significa che la radioattività sta diventando sempre più letale nella zona. Al punto che la sala controllo della centrale nucleare è stata abbandonata: i contatori geiger indicano che le radiazioni assorbite da chi sono lì rischiano di essere letali in tempi brevi, e quindi la sala è stata evacuata. Inoltre l'aria, entrando a contatto col materiale nucleare, diventa radioattiva e porta via microparticelle. Per questo la radioattività sta salendo in tutta la zona, al punto che sono state evacuate tutte le persone presneti nel raggio di 30 km. dalla centrale. E' l'evacuazione più massiccia mai fatta in Giappone. E non è finita qui: a Tokyo la radioattività è 10 volte superiore al normale, secondo i contatori geiger. Una quantità troppo bassa per essere letale o anche solo periucolosa, ma stiamo parlando pur sempre di una distanza di 250 Km. in linea d'aria. Inoltre per tutta la mattinata è divampato un incendio del materiale nucleare nel reattore 4; incendio che è stato spento con l'aiuto dei soldati statunitensi intervenuti per aiutare la popolazione giapponese.
E che la situazione cominci ad essere a rischio, lo dimostrano altri dati. Per esempio il fatto che la Lufthansa abbia deciso di cancellare tutti i voli da e per il Giappone, almeno fino a domenica compresa, come ha dichiarato la compagnia aerea in un comunicato. Inoltre la Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) specifica che l'incidente adesso è classificabile come di livello 5 su una scala di 7, mentre l'omologo francese parla addirittura di livello 6.
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Caso Ruby: indagini chiuse per Minetti, Fede e Mora

Milano, 15 mar. (Adnkronos) - La Procura di Milano ha chiuso le indagini a carico di Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora indagati nell'ambito del caso Ruby. I tre rispondono di induzione e favoreggiamento della prostituzione e di prostituzione minorile. Secondo la procura i tre indagati avrebbero commesso i reati contestati dall'inizio del 2009 fino al gennaio 2011.

Giappone: negli Usa corsa all'acquisto di pasticche di iodio

Washington, 15 mar. (Adnkronos/Dpa) - Le riserve di pasticche di iodio negli Stati Uniti sono quasi esaurite: molti cittadini americani si sono infatti procurati le pillole per tutelarsi da eventuali effetti del disastro che ha colpito il Giappone causando danni alle sue centrali nucleari. Ieri l'autorita' nucleare americana ha cercato di placare gli animi spiegando che e' assai improbabile che radiazioni dannose possano raggiungere le Hawaii e quindi il resto degli Stati Uniti. E il Dipartimento della Sanita' della California ha avvertito del rischio legato all'assunzione di pasticche di iodio, che potrebbero causare reazioni allergiche e pertanto non vanno assunte senza una valida ragione.

Partorire in manette? Succede in Israele

Questo accade alle donne palestinesi detenute nelle carceri, alle quali vengono negate assistenza legale e cure mediche. In più vivono in condizioni igieniche spaventose e dividono la cella con i topi.

Il Comitato per i Diritti Umani Femminili delle Nazioni Unitedenuncia la situazione di degrado in cui vengono costrette a vivere le donne palestinesi nelle carceri di Israele. Dal 1967 più di 700.000 palestinesi sono stati nelle prigioni e nei centri di detenzione israeliani. Di questi prigionieri almeno 10.000 sono donne. Attualmente i prigionieri – quasi tutti membri del Consiglio Legislativo Palestinese – sono 7.500, di cui 37 sono donne.

CONVENZIONE DI GINEVRA – Fabrizia Falcione, membro del Comitato , spiega come sia assolutamente urgente affrontare la questione relativa ai diritti di queste detenute. “La situazione delle donne e dei minori di origine palestinese nelle carceri israeliani è davvero pessima. In termini di numeri, le donne sono poche rispetto agli uomini palestinesi ospiti delle prigioni di Israele, ma la loro condizione è peggiore. Le loro esigenze sono neglette, i loro diritti costantemente violati. Le donne si trovano nelle prigioni di Hasharon and Damon, entrambe site fuori dal territorio palestinese occupato, in aperta violazione dell’Articolo 76 della Quarta Convenzione di Ginevra.”

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Gheddafi : “Potrei allearmi con Al Qaeda”

Gheddafi : “Potrei allearmi con Al Qaeda”
TRIPOLI - “Non farò la fine di Saddam. Se l’Occidente si comporterà come in Iraq, la Libia uscirà dall’Alleanza internazionale contro il terrorismo, per unirsi ad Al-Qaeda e dichiarare guerra santa”: parola di Muammar Gheddafi, che dalla cittadella Bab al Azizya, al centro di Tripoli, da dove guida come un deus ex machina l’offensiva contro i ribelli, rilascia un’intervista esclusiva a “Il Giornale”. Parole dure quelle del rais e al contempo convinte: il leader libico non intende mollare la presa, auspica che il popolo libico possa riconsiderare i legami economici, finanziari e anche quelli nel campo della sicurezza con l’Occidente e si dice “scioccato e tradito” da Silvio Berlusconi. E mentre il rais, dall’alto della sua fortezza, si lascia ad esternazioni piuttosto massicce, il tempo sembra giocare a sfavore dei ribelli libici. Sia sul campo, dove si continua a combattere, sia sul piano diplomatico. La riunione del G8 a Parigi ha di fatto escluso la possibilità di un intervento militare a difesa degli insorti, mentre sul campo le truppe di Gheddafi si spingono sempre più verso Bengasi. A Parigi, in ultima analisi, il G8 ha deciso di non decidere. Il summit ha rinviato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu ogni scelta sulle misure da prendere in Libia, compresi un eventuale no-fly zone o l’intervento militare. Il titolare della Farnesina, Franco Frattini, ha così spiegato: “Il G8 concorda sulla necessità che in tempi rapidissimi, spero già questa settimana, il Consiglio di sicurezza riapra la discussione sulla Libia per esaminare misure ulteriori” alla luce soprattutto del “rifiuto di Muammar Gheddafi di cessare il fuoco e le violenze”. Tempi rapidissimi che però potrebbero essere comunque troppo lenti e troppo lunghi per gli insorti, messi con le spalle al muro da Gheddafi. Sul campo, infatti, la situazione è drammatica. Le brigate fedeli a Muammar Gheddafi sono entrate stamani nel centro della città di Zuara, in Tripolitania, a pochi chilometri dal confine con la Tunisia. Secondo notizie provenienti dalla Libia, i soldati del regime controllano il centro della città. Sono ormai terminati gli scontri a fuoco iniziati ieri e proseguiti fino a questa mattina. All’alba di oggi le brigate di Gheddafi, che ieri erano già giunte nei quartieri periferici della città, hanno dato il via all’offensiva finale con violenti cannoneggiamenti e raid aerei contro le postazioni dei ribelli.

Governo: anche Giovanardi minaccia di lasciare

Governo: anche Giovanardi minaccia di lasciare
ROMA - Ancora non si è sistemata la grana Scajola, con l'ex ministro che minaccia di creare un gruppo tutto suo e di lasciare il Pdl, che sulla maggioranza si leva un'altra voce di scontento. E' quella di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla famiglia. La spiegazione la dà lo stesso Giovanardi: "A fronte della decurtazione del fondo per la famiglia di più del 90% in tre anni, non sono in grado di esercitare la mia delega". Sì, perchè le forbici di Tremonti hanno colpito duro il settore del welfare, e quindi anche la famiglia. E così per il 2011 la dotazione per Giovanardi è di soli 20 milioni di euro. Troppo poco per "le azioni di coordinamento e promozione" del dipartimento. Per lo stesso motivo, ieri si è dimesso Andrea Carandini, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, altro settore spaventosamente depauperato da Tremonti, come dimostra il caso del Fondo unico dello Spettacolo (Fus) che quest'anno può contare su meno di 200 milioni; meno della metà di quanto era disponibile nel 2008 e il 10% di un Paese a noi vicino come la Francia.

Giappone: esplosione e fusione del nocciolo a Fukushima

Giappone: esplosione e fusione del nocciolo a Fukushima

A rischio anche i reattori 5 e 6.

FUKUSHIMA (GIAPPONE) - Peggiora di ora in ora la situazione della centrale nucleare di Fukushima 1. Verso le 6 ora italiana (le 14 in Giappone) una nuova esplosione si è sentita dall'interno della centrale. A quanto si è appreso, è dipeso dal fatto che è finito il gasolio per alimentare i gruppi elettrogeni. Così l'energia è mancata e le pompe che stavano inondando il reattore di acqua di mare si sono fermate. L'altissima temperatura del nucleo radioattivo ha fatto evaporare gran parte di quello presente e provocato l'esplosione, seguita da un incendio, che sta liberando in atmosfera iodio e cesio radioattivi e molto inquinanti. Un altro incendio ha riguardato anche il reattore 4, dove l'altissima temperatura (anche qui il nocciolo non è refrigerato nella maniera adeguata) ha provocato un incendio del materiale nucleare. Si tratta dello stesso tipo di incidente successo a Chernobyl: allora bruciò la grafite, qui brucia direttamente il materiale radioattivo. E anche in questo caso c'è il rilascio di grandi quantità di materiale radioattivo tra i fumi della centrale. E che ci sia una grande quantità si materiale radioattivo nell'atmosfera non è solo una opinione. Sono ormai 17 i marines della portaerei Ronald Reagan contaminati, al punto che la portaerei stessa si è allontanata dalla zona, andandosi a mettere sopravvento. Non solo: a Maebashi, città a 150 Km. dalla centrale di Fukushima, si registra un aumento notevole della radioattività, anche se siamo entro limiti ragionevoli; ma anche a Tokyo, 250 Km. dalla centrale nucleare i contatori geiger stanno cominciando a registrare un aumento della radioattività dell'atmosfera. Al punto che il governo, secondo quanto riferisce Repubblica, sta studiando un piano per evacuare l'intera capitale, se fosse necessario. L'unica buona notizia è il ritrovamento di 1300 persone, date per disperse, sull'isola di Oshima, nella prefettura di Miyagi. Nonostante il terremoto e lo tsunami, sono riuscite a sopravvivere alla distruzione avvenuta intorno a loro

Giappone: radioattivita' verso oceano

(ANSA) - GINEVRA - I venti per ora spingono la nube radioattiva fuoriuscita dalla centrale di Fukushima verso l'oceano, quindi via dalla terraferma giapponese: lo ha detto da Ginevra l'Organizzazione Meteorologica Mondiale. Intanto il premier russo Vladimir Putin incarica l'agenzia atomica russa di analizzare la situazione nel settore atomico russo alla luce dell'incidente nucleare in Giappone, mentre il cancelliere tedesco Angela Merkel annuncia la chiusura provvisoria di sette vecchi reattori nucleari.

Giappone, nuova scossa di 6.2 gradi Fukushima, esplosi altri due reattori

«Rilevati alti livelli di radiazioni»  riporta il quotidiano che sta leggendo questa donna a Osaka, nell'ovest del Paese (Ap)

Il premier Kan annuncia nuove restrizioni, coprifuoco nei 30 km da Fukushima. «Combustibile in ebollizione».

MILANO - Una nuova forte scossa di terremoto si è aggiunta alle tante di assestamento registrate in questi giorni. Attorno alle 22,30 ora locale (le 14,30 in Italia) i sismografi hanno registrato un evento di magnitudo 6.2, inferiore ai 9 del sisma di venerdì scorso ma superiore per intensità a quello che ha colpito L'Aquila nel 2009, che fu di 5.9. La scossa è stata così forte da essere avvertita anche a Tokyo, dove diversi edifici hanno tremato. L'epicentro è stato nella prefettura di Shizuoka. Secondo le previsioni degli esperti, citati dalla tv pubblica e da altri network, non ci dovrebbe essere in questo caso un rischio tsunami.

L'AREA DI SICUREZZA - Nel frattempo, il livello delle radiazioni nei pressi della centrale nucleare giapponese di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto di quatto giorni fa, è «considerevolmente aumentato» e per questo motivo la popolazione entro un raggio di 30 chilometri dall'impianto deve rimanere nelle proprie abitazioni: lo ha annunciato il premier nipponico, Naoto Kan, assicurando che il governo sta predisponendo tutti i necessari piani per l'assistenza della popolazione. I circa 200mila residenti nel raggio di 20 chilometri dall'impianto sono stati sgomberati mentre per quelli della fascia immediatamente successiva è stato imposto un vero e proprio coprifuoco per motivi precauzionali, anche se pure per i residenti in quest'area non viene esclusa l'opzione dell'allontanamento. Successivamente alcuni rappresentanti del governo hanno parlato di un livello di radiazioni in calo rispetto al momento in cui la radioattività ha raggiunto il suo culmine, ma le notizie che arrivano dal Giappone da questo punto di vista sono contraddittorie. L'attenzione resta alta e dall'estero si guarda con preoccupazione a quanto sta accadendo: l'autorità francese per la sicurezza nucleare sostiene che il livello di rischio è a quota 6 della scala di riferimento internazionale Ines che arriva ad un massimo di 7 (quello, per intendersi, registrato in occasione dell'incidente di Chernobyl). La valutazione dell'Ispra, l'istituto italiano che si occupa anche di sicurezza nucleare, valuta invece a 5 tale livello. Le autorità giapponesi avevano invece sempre parlato di un livello 4.

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http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_15/nuove-esplosioni-fukushima-fascia-sicurezza_00294cf4-4ece-11e0-9fbe-81b04f5e425c.shtml

Libia: fonti governo, presa Ajdabiya

(ANSA) - TRIPOLI - Secondo fonti del governo libico le forze militari hanno conquistato la citta' di Ajdabiya, ultimo bastione degli insorti sulla strada verso Bengasi. La popolazione, secondo le stesse fonti, avrebbe accolto con tripudio la liberazione scendendo in strada con i vessilli verdi. Ajdabiya e' stata teatro negli ultimi due giorni di un durissimo scontro tra i militari e gli insorti. Adesso l'esercito potrebbe puntare direttamente verso Bengasi.

Libia, ribelli a Occidente: uccidete il raìs.

Tripoli, 15 mar. (Adnkronos/Aki/Ign) - Le brigate fedeli a Muammar Gheddafi sono entrate stamani nel centro della città di Zuara, in Tripolitania, a pochi chilometri dal confine con la Tunisia. Lo riferisce l'inviato della tv araba 'al-Jazeera', secondo il quale i soldati del regime controllano il centro della città.

All'alba di oggi le brigate di Gheddafi hanno dato il via all'offensiva finale con violenti cannoneggiamenti e raid aerei contro le postazioni dei ribelli. I caccia libici hanno colpito anche la città di Ajdabiya, in Cirenaica. Lo riferisce l'inviato della tv araba 'al-Jazeera'.

Un convoglio composto da cinque auto civili è stato colpito in un raid aereo sulla strada che porta da Ajdabiya verso Brega. Secondo quanto riferisce la tv satellitare 'al-Jazeera' si contano tra i passeggeri diverse vittime. Le forze della brigata Khamis, fedele a Gheddafi, stanno cercando via terra di entrare all'interno di Brega e hanno già raggiunto la zona industriale della città. Nonostante gli attacchi i ribelli sostengono di avere ancora il controllo del centro di Brega.

Il Consiglio degli insorti di Bengasi avrebbe chiesto ai paesi occidentali di eliminare Muammar Gaddafi e di lanciare un attacco militare contro le milizie fedeli al Colonnello. E' quanto rivela il portavoce dell'autorità di governo parallelo dei rivoltosi, Mustafa Gheriani, citato dal quotidiano britannico 'Guardian', spiegando che tali richieste sono state fatte da una delegazione dei ribelli durante un incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy e il segretario di Stato Hillary Clinton lunedì a Parigi
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Processi al premier, Berlusconi andrà dai giudici. Già in aula lunedì a Milano

Silvio Berlusconi (Adnkronos)
Roma, 15 mar. - (Adnkronos) - Silvio Berlusconi ''si presenterà a tutti i processi''. Ad assicurarlo è il parlamentare del Pdl e legale del premier Nicolò Ghedini, arrivando a Palazzo Grazioli. Ai microfoni di 'Ballaro'', Ghedini precisa che il primo processo a cui presenzierà il premier ''sarà quello del 21 marzo''.

Giappone: Fukushima, Tepco non riesce a versare acqua per reattore 4

Tokyo, 15 mar. (Adnkronos) - La Tepco non riesce a versare acqua nel bacino di stoccaggio per il combustibile nucleare esaurito presente all'interno del reattore numero 4 della centrale di Fukushima. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. Nel reattore, che era fermo per lavori di manutenzione al momento del sisma, si era verificato un incendio.

Giappone: autorita' sicurezza Francia, incidente nucleare di livello 6

Parigi, 15 mar. (Adnkronos/Dpa) - Per il capo dell'Autorita' per la sicurezza nucleare francese ASN, Andre'-Claude Lacoste, e' di livello 6 su una scala di 7 l'incidente nucleare registrato in Giappone. "Ora e' chiaro", ha affermato Lacoste a Parigi. Il livello 7 e' stato raggiunto finora solo una volta, con l'incidente di Chernobyl del 1986.

Giappone: nuova forte scossa di magnitudo 6,2

Tokyo, 15 mar. (Adnkronos) - Una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6,2 della scala Richter e' stata registrata alle 22,34, ora locale in Giappone, nella regione Kanto, secondo quanto riferito dall'agenzia Kyodo.

Esplosioni alla centrale di Fukushima, radiazioni in aumento

Migliaia di morti per il sisma in Giappone, paura per l'emergenza nucleare: segnali di radioattività a Tokyo. Crolla la borsa .
Roma, 15 mar. (TMNews) - Le vittime del terremoto di venerdì si contano almeno a migliaia ma a preoccupare il Giappone è sempre più il rischio nucleare, dopo le nuove esplosioni ed incendi nella centrale di Fukushima: il governo nipponico rassicura la popolazione ma il livello di radiazioni nei pressi dell'impianto sta salendo e i primi segnali di radioattviità arrivano anche a Tokyo."Contrariamente a quanto accaduto finora, non vi è più dubbio che i livelli raggiunti possono danneggiare la salute: abbiamo registrato un livello di 30 millisieverts tra i reattori due e tre, 400 mSv al reattore tre e 100 mSv al reattore quattro", ha precisato il protavoce del governo, Yukio Edano. Una dose di 100 mSv è sufficiente ad aumentare i rischi di tumore, mentre un sievert viene considerato come contaminazione vera e propria e necessita di ricovero in ospedale; l'esposizione alle radiazioni considerata normale è di circa un mSv all'anno.Un livello di radiazioni superiore al normale è stato rilevato anche nella prefettura giapponese di Ibaraki, situata tra quelle di Fukushima, dove si trova la centrale nucleare danneggiata dal sisma di venerdì scorso, e Tokyo: le autorità della capitale hanno reso noto che questa mattina il livello aveva superato la soglia normale pur senza costituire alcun rischio per al salute.
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