venerdì 6 febbraio 2009

Bus atei, non se ne può più

Gheddafi: "Tutta l'Africa chiederà risarcimenti agli ex colonizzatori"

Roma, 6 febbraio 2009 - Il neopresidente dell’Unione africana (Ua), Muammar Gheddafi, punta il dito contro gli occidentali e difende la pirateria al largo della Somalia. Citato oggi dal quotidiano keniano Daily Nation, il colonnello libico ha annunciato che sarà sua priorità chiedere risarcimenti agli ex colonizzatori dei Paesi africani, in linea con quanto ottenuto da Tripoli dall’Italia. La pirateria "è una risposta all’avidità dei Paesi occidentali, che invadono e sfruttano illegalmente le risorse ittiche della Somalia - ha detto Gheddafi durante la sua visita al quartier generale dell’Ua -. Non è pirateria, è autodifesa. Difendono il cibo dei bambini somali”. Gheddafi ha quindi accusato le flotte europee, americane e cinesi che entrano nelle acque somale approfittando dell’assenza di una moderna forza di difesa africana, capace di respingerle. Oggi, i somali stanno reagendo per avere giustizia e difendere il loro Paese dallo sfruttamento illegale delle sue risorse, ha proseguito, e i Paesi occidentali bollano tale iniziativa come pirateria. Incontrando il personale Ua, Gheddafi ha quindi presentato il suo programma per la guida dell’organizzazione, sottolineando che cercherà di persuadere gli altri leader africani a chiedere risarcimenti per i crimini commessi e lo sfruttamento subiti dai loro ex colonizzatori. Il leader libico ha portato ad esempio quanto ottenuto da Tripoli dall’Italia: Roma pagherà 250 milioni di dollari all’anno per 20 anni. “Durante il mio mandato all’Ua, avvierà una procedura per il risarcimento dell’Africa e lotterò per far sentire sentire con più forza la voce dell’Africa al Consiglio di sicurezza dell’Onu”, ha aggiunto. Gheddafi è stato eletto lunedì scorso alla presidenza annuale dell’Ua, nonostante l’opposizione di alcuni Paesi.
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/02/06/149659-gheddafi_tutta_africa_chiedera.shtml

Dl su Eluana, Berlusconi sfida Napolitano - E minaccia: "Cambio la Costituzione"

ROMA - Sulla vicenda - delicatissima - di Eluana Englaro, Silvio Berlusconi sfida il Quirinale, ingaggiando una sfida senza precedenti tra governo e presidenza della Repubblica. Il premier decide infatti di ignorare la lettera inviatagli oggi da Giorgio Napolitano, che esprimeva la sua contrarietà verso il decreto legge e lo avvisava di fatto che non lo avrebbe controfirmato perché incostituzionale, e coi suoi ministri dà comunque il via libera al provvedimento. Ma non basta.
Perché in conferenza stampa il presidente del Consiglio annuncia la sua volontà di cambiare la Costituzione.
E sfida apertamente il Colle.
LEGGI TUTTO: http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/cronaca/eluana-englaro/berlusconi-dl/berlusconi-dl.html

Eluana: Veltroni, "Berlusconi vuole creare incidente costituzionale"

DERUTA (Perugia) - "Credo che il Presidente del Consiglio voglia deliberatamente creare un incidente istituzionale''. Cosi' il segretario del Partito Democratico, Walter Veltroni, a Deruta, in provincia di Perugia, commenta il via libera del Consiglio dei ministri al decreto sulla vicenda di Eluana Englaro. Veltroni ha poi aggiunto: ''Esprimo a Napolitano tutta la mia solidarieta'. Per fortuna c'e' chi, come il Capo dello Stato, garantisce il rispetto della Costituzione e delle istituzioni, mentre c'e' chi vuole farle saltare''. (Agr)
http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id={D4438377-76C2-424D-A56E-3526A85FFED1}

Englaro; Cdm vara decreto, Berlusconi sfida Napolitano

Roma, 6 feb. (Apcom) - E' scontro fra il premier Silvio Berlusconi e il capo dello Stato Giorgio Napolitano: nonostante il parere negativo fatto pervenire "tempestivamente" dal Quirinale, il governo vara comunque il decreto per vietare la sospensione dell'alimentazione ad Eluana Englaro e il presidente del Consiglio avverte: "Senza la possibilità di decreti, torno dal popolo per cambiare la Costituzione". Napolitano risponde prima con una nota, ufficializzando il no al decreto in quanto "incostituzionale". Poi rendendo noto il testo della lettera fatta pervenire al Cdm quando ancora il decreto non era stato approvato: lettera inviata "per evitare un contrasto formale" con il governo, e in cui si sottolineava che la sentenza della Corte d'Appello su Eluana "va rispettata" e "non è impugnabile". Annotazioni fatte avendo "come unica guida la Costituzione". Con il capo dello Stato si schiera il presidente della Camera Gianfranco Fini: "Preoccupa fortemente che il Cdm non abbia accolto l'invito del capo dello Stato, ampiamente motivato sotto il profilo costituzionale e giuridico". L'escalation in sette ore, dall'avvio della riunione di governo fino all'annuncio del Cavaliere in conferenza stampa: "Abbiamo approvato il decreto, se Napolitano non lo firma il Parlamento dovrà riunirsi ad horas e approvare in 2-3 giorni la legge che è già in itinerario legislativo".
CONTINUA ...
http://www.apcom.net/newspolitica/20090206_172500_3b12c85_55743.shtml

Maltempo: gravi disagi a Pisa

Violento temporale, centinaia di chiamate ai vigili del fuoco (ANSA) - PISA, 6 FEB - Sono gia' 200 le richieste di intervento ai vigili del fuoco di Pisa, per il violento temporale che si e' abbattuto in citta' e in provincia. Le situazioni maggiormente critiche riguardano il centro, ma anche la provincia nelle zone di Cascina, Riglione e Oratoio. Disagi anche per la viabilita' nella zona del Biscottino che collega Pisa a Livorno e lungo la strada dell'Arnaccio, che in quel punto e' stata chiusa per il timore che il fosso che costeggia la carreggiata possa esondare.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2009-02-06_106311447.html

Cina: protesta operai ditta italiana

Mobilificio lusso colpito da crisi Usa, interviene governo (ANSA) - PECHINO, 6 FEB - Oltre 2.000 operai cinesi della italiana DeCoro sono scesi in piazza nei giorni scorsi per chiedere il pagamento di alcuni arretrati. Il denaro alla fine e' stato pagato dal governo locale di Shenzhen, dove la DeCoro produce mobili di lusso dal 1997. Secondo alcuni l' impresa aveva problemi di liquidita' fin da ottobre e i suoi vertici sarebbero introvabili dopo i forti problemi causati dalla crisi economica iniziata negli Usa, dove e' concentrato il suo bacino di consumo.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-02-06_106313962.html

Usa: picco soldati suicidi a gennaio

Esercito in allarme, cifre confermano urgenza problema (ANSA) - WASHINGTON, 6 FEB - Nell'esercito Usa il numero dei suicidi, 24 in gennaio, ha superato quello dei soldati caduti in azione, 10 tra Iraq e Afghanistan. L'esercito Usa esprime preoccupazione perche' se questi numeri saranno confermati dalle inchieste ufficiali (su 17 casi di probabili suicidi sono in corso indagini), si tratterebbe del piu' alto tasso di suicidi dal 1980. Per il 4/o anno consecutivo i militari suicidi continuano ad aumentare. Nel 2008 erano stati 128 (+25%), senza contare 15 casi sospetti.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-02-06_106312810.html

Somalia, Gheddafi si schiera con i pirati: ''Difendono il cibo per i figli''

Nairobi, 6 feb. (Adnkronos/dpa) - Il neoeletto presidente dell'Unione Africana, Moammar Gheddafi, scende in campo in difesa dei pirati somali che hanno sequestrato decine di navi commerciali straniere a largo delle coste somale. "Non e' pirateria, e' autodifesa, stanno difendendo il cibo dei loro figli" ha dichiarato il leader libico al giornale keniota Daily Nation."E' una risposta all'avidita' delle nazioni occidentali che invadono e sfruttano illegamente le risorse delle acque territoriali somale" ha aggiunto il leader libico.
http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.2986022859

Eluana, Napolitano non firma decreto. Fini: ''Preoccupa no governo al Colle''

Udine, 6 feb. - (Adnkronos/Ign) - Il Quirinale non firma il decreto legge varato dal governo sul caso Englaro. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, "ha preso atto con rammarico della deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto-legge relativo al caso Englaro", comunica il Quirinale. "Avendo verificato che il testo approvato non supera le obiezioni di incostituzionalità" da lui "tempestivamente rappresentate e motivate", il Capo dello Stato ritiene di "non poter procedere alla emanazione del decreto".
LEGGI TUTTO:
http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.2985115383

StatiUniti: 626 mila posti di lavoro in meno nell'ultima settimana

WASHINGTON- Rimane allarmante la situazione economica negli StatiUniti e aumentano con una velocità inverosimile i disoccupati. Secondo i dati diffusi giovedi dal ministero statunitense per il lavoro, solo nell'ultima settimana almeno 626 mila americani hanno perso il posto di lavoro; questo, almeno, è il numero dei cittadini che per aver perso la professione ha fatto ricorso al ministero richiedendo di ricevere la paga mensile di disoccupazione. Attualmente sarebbero complessivamente 12 milioni gli americani senza lavoro.
http://italian.irib.ir/index.php?option=com_content&task=view&id=5730&Itemid=47

Spogli: "A rischio lo status dell'Italia"

L'ambasciatore degli Stati Uniti nel nostro Paese: "Non può mantenere lo status di potenza economica se i suoi risultati rimangono così bassi. Lenta crescita nel lungo periodo"
L’Italia "non può mantenere lo status di potenza economica se i suoi risultati rimangono così bassi". Non usa mezzi termini Ronald Spogli, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, alla vigilia del suo ritorno in patria. "Il cuore del problema", ha detto il capo della missione diplomatica americana, "risiede nelle politiche e nel clima economico. Il problema di fondo di una lenta crescita nel lungo periodo è molto più serio della recessione in atto". "L’Italia si colloca ripetutamente molto in basso nelle classifiche internazionali sulle condizioni per fare business ed investire" ha detto Spogli. Un’analisi impietosa e realistica che riflette lo spirito dei tre anni e mezzo passati alla guida della missione diplomatica in Italia. Quarantuno mesi che lo hanno visto affrontare tematiche "calde" come la vicenda della base aerea di Vicenza e ‘bacchettarè più volte l’economia e la politica italiane per i suoi mali congeniti. "Una burocrazia pesante, un mercato del lavoro rigido, la criminalità organizzata, la corruzione, la lentezza della giustizia, la mancanza di meritocrazia e un sistema di istruzione che non risponde ai bisogni del XXI secolo sono, secondo Spogli, le principali minacce al mantenimento dello status di potenza economica. Consapevole della durezza delle critiche mosse durante il pranzo di congedo con i giornalisti italiani, Spogli ha tenuto a sottolineare che "ogni critica è sempre stata scandita nel massimo rispetto" anche se le sue bacchettate gli hanno portato il soprannome di ‘ambasciator che porta pena'. Quello che Spogli, dimissionario dal 21 gennaio, giorno successivo all’insediamento di Barack Obama, fa è un appello agli italiani che "dovrebbero sollecitare i cambiamenti per far crescere il Paese". "Una missione non impossibile" secondo l’ambasciatore: "non sono pessimista" ha detto, "la mia è un’analisi dura, ma il lavoro che ho fatto in tre anni e mezzo mi dà la convinzione che il paese ce la possa fare. Bisogna cambiarlo dal basso, un mattone alla volta". La fiducia di Spogli, che ha anticipato di voler tornare presto in Italia per investire nel paese, è negli "Angels investors": movimenti e organizzazioni che "danno speranza" e raggruppano imprenditori e finanziatori americani pronti a scommettere sull’Italia. Su un punto si è soffermata l’analisi di Spogli: i difetti dell’istruzione superiore. "Nei miei incontri con gli studenti" ha detto "ho percepito un profondo pessimismo sul futuro. Un fattore che limita l’occupazione in Italia e la mancanza di forti legami tra il mondo accademico e quello dell’impresa". "È una tragedia nazionale, direi imbarazzante, che non ci sia una sola università italiana nei primi posti delle classifiche internazionali" ha aggiunto. Da qui una proposta che suona come una provocazione: scegliere tre università - una del sud, una del nord e una del centro - e conceder loro uno status speciale e incentivi mirati per portarle in dieci anni ai primi posti delle graduatorie mondiali". Sul futuro delle relazioni italo-statunitensi con la nuova amministrazione Obama, Spogli non ha dubbi: "sarà improntata alla continuità. L’Italia è oggi in testa alla classifica dei Paesi nostri amici".
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/02/05/149512-spogli_rischio_status_dell_italia.shtml

Spogli: "A rischio lo status dell'Italia" Silvio è nervoso: Obama non chiama - Così gli Usa snobbano Palazzo Chigi

Sedici giorni dopo l'insediamento del nuovo presidente Usa alla Casa Bianca, il premier italiano è finito agli ultimi posti della sua agenda. Pesano l'infelice battuta del Cavaliere su Barack "giovane, bello e abbronzato", ma, soprattutto l'inconsistenza della politica estera italiana. Dagospia: "Frattini? Hillary Clinton non sa nemmeno chi sia"
Obama non chiama. E, per Silvio Berlusconi, il grande amico di George W.Bush, la questione comincia a farsi imbarazzante. Sono trascorsi 16 giorni dall'insediamento di Barack alla Casa Bianca e il premier italiano, dopo la chiamata di prammatica del neoeletto, è finito agli ultimi posti sull'agenda del neopresidente Usa. Ammesso e non concesso che ci sia. Ha graffiato Massimo Gramellini sulla Stampa: "Nelle prime due settimane di soggiorno alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti ha telefonato a cinesi e indiani, francesi e afghani, inglesi e israeliani, palestinesi e pakistani, ai banchieri per insultarli e ai manager per tassarli, ai creditori per le loro spettanze e agli operai per le condoglianze, ai petrolieri perché si convertano in giardinieri e ai finanzieri perché diventino seri, alla sarta della moglie per licenziarla, alla moglie per ammansirla, alla suocera per farsi aiutare, alla moglie di nuovo, ma per farsi perdonare, a Bruce Springsteen perché gli restituisse un disco che gli aveva prestato, al segretario dell'Onu per lo stesso motivo, a un venditore di articoli sportivi per piazzare un canestro nella Sala Ovale, a un amico di Chicago per invitarlo a fare due tiri, al comico David Letterman che ha messo giù pensando fosse un imitatore, a Scarlett Johansson che ha messo giù perché stava entrando suo marito, al fioraio, al callista, di nuovo alla suocera per sapere se la moglie aveva ricevuto i fiori, a Hillary Clinton che ha fatto finta di non sentire, a Bill Clinton che ha fatto finta di ascoltare, allo psicanalista, ancora alla suocera perché parla di meno ed è più rilassante, a una cugina hawaiana, a un prozio keniota, al Museo delle Cere, al suo parrucchiere, ai generali di Baghdad, al sosia pacifista di Ahmadinejad. Infine, esausto, si è ricordato anche del nostro amato Paese. Ha chiamato Tony Mantuano, il proprietario del suo ristorante preferito, e gli ha ordinato una mozzarella in carrozza". La verità è che l'infelice battuta di Berlusconi su Obama "giovane, bello e abbronzato" si sta ritorcendo come un boomerang su chi l'ha pronunciata, per non dire dei precedenti freddissimi fra l'ex senatore dlel'Illinois diventato l'uomo più potente del mondo e il Cavaliere amico di Putin, ma, al tempo stesso, sempre in prima fila a professare il suo amore per l'America.
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http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/02/05/149461-silvio_nervoso_obama_chiama.shtml

Myspace caccia 90 mila maniaci - E' allarme anche per Facebook

Che molestatori sessuali e pedofili si nascondano dietro le maschere virtuali delle chat non è una novità. Ma i frequentatori dei social network si chiedono ora dove hanno trovato o troveranno riparo i 90.000 maniaci identificati ed espulsi da ‘Myspace' negli ultimi due anni. E l’allarme ha investito ‘Facebook’, al centro di un clamoroso boom con circa 160 milioni di utenti in tutto il mondo. John Cardillo, un ex poliziotto che si è occupato dell’operazione di ‘pulizia', ha lanciato l’allarme. Citato dal "Sun", Cardillo ha spiegato che "Facebook potrebbe essere ancora un rifugio per queste persone. In pochi giorni bbiamo trovato 8487 registrati che in passato hanno commesso reati a sfondo sessuale facendo una ricerca di base a cui ogni utente può accedere".
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"Indizi e sospetti sul suicidio Agnelli - E se Edoardo fosse stato ammazzato?"

Nel suo volume, Giuseppe Puppo riporta anche la notizia che poche settimane prima della morte, qualcuno cercò di fargli firmare un documento in cui gli si chiedeva di rinunciare ai suoi diritti di gestione in Fiat, in cambio di soldi e immobili
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UN LIBRO RIAPRE IL CASO "Indizi e sospetti sul suicidio AgnelliE se Edoardo fosse stato ammazzato?" Nel suo volume, Giuseppe Puppo riporta anche la notizia che poche settimane prima della morte, qualcuno cercò di fargli firmare un documento in cui gli si chiedeva di rinunciare ai suoi diritti di gestione in Fiat, in cambio di soldi e immobili Roma, 5 febbraio 2009- Giuseppe Puppo, autore del libro "Ottanta metri di mistero - La tragica morte di Edoardo Agnelli" (Koinè edizioni), con prefazione di Ferdinando Imposimato, ha rilasciato un'intervista al settimanale ‘Visto', pubblicata nel numero in edicola da domani . Il 15 novembre del 2000 il corpo del figlio di Gianni Agnelli venne trovato sotto un viadotto della Torino-Savona, in provincia di Cuneo. In tempi brevissimi gli investigatori coinclusero che si trattava di suicidio, a otto anni di distanza puppo solleva alcuni inquietanti interrogativi. Puppo parla di "indizi e sospetti che mi portano a pensare che Edoardo Agnelli sia in realtà stato ucciso, mettendo in scena il suo suicidio". Nel volume si sottolinea, fra l’altro, che "nessuno ha visto Edoardo Agnelli buttarsi da quel viadotto, in un tratto dell’autostrada dove transitavano otto macchine al minuto", ricordando che "in quel periodo, Edoardo Agnelli zoppicava e usava il bastone: ci avrebbe messo almeno due minuti ad arrampicarsi sul parapetto dell’autostrada per buttarsi di sotto, aumentando le probabilità di essere visto", seguono poi la rapida rimozione e sepoltura del cadavere, senza autopsia; le condizioni del corpo, con bretelle allacciate e mocassini ai piedi, nonostante un volo di 80 metri; la mancanza di indicazioni sulla scorta di Edoardo Agnelli.
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http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2009/02/05/149558-indizi_sospetti_suicidio_agnelli.shtml

Forza Mastella

La notizia che Mastella tornerà presto a mastellare come candidato di Berlusconi alle Europee può suggerire reazioni diverse. Il disfattista sarà tentato di chiedere asilo a qualche Comune demastellizzato (ne esisterà pure uno, in Engadina). Il disperato invaderà la contea di Ceppaloni, cercando di affogarsi platealmente nella famosa piscina a forma di cozza (in realtà di rene). Il pessimista si limiterà a prendere atto che questo Paese, che i rifiuti li ricicla soltanto in politica, non riesce a buttare via mai niente, neanche un notabile del Sud a fine carriera. Il maligno insinuerà che la candidatura nelle liste del Pdl è un regalo di compleanno a scoppio ritardato: effettivamente Mastella gli anni li ha compiuti ieri, ma ne è passato già uno da quando tolse la fiducia al governo Prodi, che già ne nutriva pochissima per conto suo, spalancando le porte al ritorno di Silvio, imperatore multicrinito per grazia di Dio e volontà della lozione. Il laconico rimarcherà che non di regalo si tratta, ma di una pensione dorata a spese dei contribuenti, avendo il parlamento di Strasburgo assunto da tempo il ruolo di surrogato di lusso dell’Inps.Ma per chi cerca in ogni manifestazione umana un segnale di speranza, l’ennesima resurrezione del simpatico eternauta beneventano è il sintomo che la gens italica riuscirà a superare anche questa crisi. Come, ancora non si sa. Ma probabilmente come lui, che se appare da una parte è per scomparire meglio dall’altra e poi rispuntare in mezzo, sempre con la stessa faccia: lamentosa e gaudente.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=581&ID_sezione=56&sezione=

Europee, Mastella con il Pdl - "Vado a casa di chi mi ospita"

"Casini non fa nulla, perciò chiedo diritto d’asilo come nel Medioevo"
Auguri, Clemente Mastella. «Grazie, la vecchiaia incombe. Oggi ne ho compiuti 62, di anni».
E ancora non si è stancato? Sempre con il pallino della politica? «Mi sto schifando...».
Eppure, per le Europee sta di nuovo per saltare il fosso, dopo deboli segnali, almeno in sede locale, di riavvicinamento al Pd..... «Aspettiamo che questa legge infame venga approvata». E un minuto dopo va con Silvio Berlusconi.
Il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, sostiene che lei è della famiglia del Ppe? «Mi fa piacere. Ne abbiamo parlato, c’ero anch’io a “Porta a Porta”.
Se per questo, aggiungo, al Ppe si richiamano anche l’Udc di Casini e persino una parte del Pd che è diviso tra la famiglia democratica popolare e quella socialista, e per questo, alla fine, forse, non aderirà a nessuno dei due gruppi».
Mastella che fa? Tergiversa? Magari ha paura di essere fregato un’altra volta, come accadde giustappunto un anno fa quando, dopo aver abbandonato il governo Prodi, fatto sciogliere il Parlamento, trattò il numero di deputati e senatori con Berlusconi e alla fine della fiera si ritrovò con nulla in mano? «Non mi faccia ricordare quel periodo nero della mia vita. Colpito negli affetti, abbandonato da quella maggioranza che doveva perlomeno solidarizzare con me, al centro di una offensiva giudiziaria e di settori di servizi segreti. Mia moglie agli arresti, volevano che finissi a Poggioreale anch’io, e la mia famiglia sull’orlo di una grave crisi di nervi».
LEGGI TUTTO:
http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200902articoli/40737girata.asp

Il sequestro della Orlandi all'est qualcosa di nuovo

ROMA - Venticinque anni dopo, il caso di Emanuela Orlandi, l'allora quindicenne cittadina vaticana scomparsa a Roma nei pressi di piazza Navona e mai più ritrovata, è di recente tornato alla ribalta, con tutta la carica simbolica di uno dei grandi misteri d'Italia ancora irrisolti. Un cold case che ripropone i vecchi fantasmi e le trame antiche di quella strategia della tensione che, dal 1969 fino alla metà degli anni Ottanta, ha sconvolto il nostro Paese. Un intreccio di forze oscure e d'interessi trasversali confluito in una struttura politico criminale tanto potente da non essere mai stata completamente svelata. Sono almeno due i libri di giornalisti che tentano ora di ricostruire almeno uno dei capitoli più torbidi di quella storia occulta. Affreschi, avvincenti quasi come romanzi, dei foschi scenari di quegli anni, i cui fili partono dall'inedita testimonianza che, a metà del 2008, ha permesso di aprire una nuova pista nelle indagini sulla ragazza sparita nel nulla: "Emanuela Orlandi , la verità" di Pino Nicotri (Baldini Castoldi Dalai editore) e Storie di Alti prelati e ganster romani, i misteri della Chiesa di San'Apollinanare e il caso Orlandi di Rita di Giovacchino, in libreria per Fazi editore.
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http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/spettacoli_e_cultura/passaparola-3/emanuela-orlandi/emanuela-orlandi.html

Conti pubblici, le stime del governo pressione fiscale record nel 2009

ROMA - Il Pil che si contrae dell'1,7% (ma non è escluso che ci spossa essere un ritocco dell'ultima ora per portarlo al -2% come prevede la Commissione Europea), il deficit che sale al 3,7% e il debito pubblico che aumenta di quasi cinque punti balzando al 111,2% e una pressione fiscale ai livelli record (43,3%) del 2007 durante il governo Prodi. Sono queste le nuove stime 2009 del governo inserite in una bozza dell'aggiornamento del Programma di stabilità italiano. Il documento, secondo quanto si è appreso, sarà portato domani dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti all'esame del Consiglio dei Ministri prima dell'invio alla Commissione Europea di Bruxelles.
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http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/economia/conti-pubblici-83/stime-fisco/stime-fisco.html

Usa: Obama chiedera' ritiro accuse contro ideatore attacco Cole

NEW YORK - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ordinera' al dipartimento della Difesa di ritirare le accuse contro Abd al-Rahim al-Nashiri, sospettato di essere uno degli ideatori dell'attacco alla nave di guerra americana 'Uss Cole' nel 2000 nello Yemen. La decisione portera' alla sospensione momentanea del processo, in attesa delle decisioni su Guantanamo. Lo ha rivelato il sito web della Abc. (Agr) http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id={0F0F810A-46F4-4BE0-84E4-475196468482}

Kirghizistan: chiudera' base aerea Usa

BISKEK - Chiudera' la base aerea Usa che ospita sul suo territorio come punto di appoggio per le operazioni in Afghanistan. Lo ha annunciato ufficialmente oggi il Kirghizistan. (Agr)
http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id={FBE0647C-23C5-4A87-A042-771719313AAD}

Genchi: Con 'Why not' abbiamo toccato fili ad alta tensione

Roma, 5 feb. (Apcom) - L'inchiesta 'Why not' è saltata perchè "abbiamo toccato i fili dell'alta tensione". Ospite di michele Santoro Ad Annozero, Gioacchino Genchi nega di possedere un 'archivio' e spiega il terremoto avvenuto a Catanzaro: "Prima è saltato De Magistris, poi è stata avocata l'indagine, poi è stato rimosso il consulente, infine sono saltati tre magistrati. Abbiamo toccati i fili dell'alta tensione". Quanto al cosiddetto 'archivio', Genchi ha assicurato che "i Ros non hanno sequestrato nulla. Hanno avuto la delega di acquisire i dati che io avevo sull'inchiesta Why not". Dunque, è stato il commento di Santoro, "quello che c'è ora sui giornali riguarda l'inchiesta 'Why not', nessun archivio".
http://www.apcom.net/newspolitica/20090205_224901_4035d7a_55693.shtml

La Russia a capofitto nella crisi, a rischio rublo e riserve

Mosca, 6 feb. (Apcom) - Russia nella morsa della crisi economica, costretta a navigare a vista tra svalutazione del rublo e calo del petrolio. Una nuova iniezione di liquidità è all'ordine del giorno per il settore bancario, annunciata dal premier Vladimir Putin come misura anticrisi a colpi di stanziamenti miliardari: nessuna "terapia d'urto" ma "aumento della presenza" statale nei capitali dei principali istituti di credito. Intanto le autorità si attendono disordini e proteste di piazza per i progressivi tagli dei posti di lavoro e il crescere dell'inflazione che rende sempre meno sostenibile la vita per i semplici cittadini. Mentre il ministero delle Finanze sta finalizzando il suo progetto di bilancio 2009, rivisto alla luce del crollo dei prezzi del petrolio, sulla base di un prezzo medio di un barile di 41 dollari, contro i 95 iniziali: sarà presentato domani al governo. Ma è dal Cremlino che arriva la notizia più preoccupante: il consigliere economico del Presidente, Arkady Dvorkovic, ha ammesso che il deficit di bilancio non potrà essere inferiore al 6,1% del PIL nel 2009, per la prima volta da oltre dieci anni. Le entrate sono ridotte a un terzo rispetto al livello previsto, soprattutto a causa del calo dei prezzi del petrolio. Nonostante ciò, la spesa sociale potrebbe "aumentare", mentre le proteste di piazza contro le misure varate dal governo nel corso delle ultime settimane, evidenziano un crescente malumore della popolazione. C'è inoltre la questione del rublo e delle riserve finanziarie.
Continua ...
http://www.apcom.net/newsesteri/20090206_050101_40f1b54_55695.shtml

Scuola: caos per iscrizioni al 28/2

Sindacati, c'e' incognita organici. Genitori, domande 'al buio' (ANSA) - ROMA, 5 FEB - Iscrivere i figli a scuola e' come un 'lancio di dadi'. Molti istituti non sono in grado di garantire orario ne' informazioni precise. Il termine per presentare le domande scade il 28/2 ma tante scuole non hanno modulo orario richiesto ne' sanno dare informazioni precise su laboratori e attivita' extracurricolari. A rendere piu' farraginoso il tutto, quest'anno, sono le novita' del ministro Gelmini. Per i sindacati c'e' l'incognita degli organici; i genitori parlano di domande 'al buio'.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2009-02-05_105325661.html

Fiat: Pomigliano, scontri con ps

In sei identificati. Sindacati insorgono, metodi sbagliati (ANSA) - NAPOLI, 5 FEB - Proteste e scontri con le forze dell'ordine, strada statale e svincolo autostradale bloccati, 6 manifestanti portati via dalla polizia. E le proteste dei sindacati che insorgono contro le forze dell'ordine: 'Non e' con la polizia che si risolvono i problemi di Pomigliano'. La protesta per la crisi della Fiat esplode in Campania con l'iniziativa dei 5.000 cassintegrati dello stabilimento di Pomigliano d'Arco (Napoli), da giorni in lotta.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2009-02-05_105328370.html

Camorra: clan Casalesi, 9 arresti

Legati al gruppo di fuoco della fazione Caterino- Ferriero (ANSA) - CASERTA, 6 FEB - Nove esponenti di spicco del clan dei Casalesi sono stati arrestati dai carabinieri di Aversa (Caserta). Tra gli arrestati, ritenuti legati gruppo di fuoco della fazione Caterino-Ferriero, figurano alcune persone contigue al gruppo di Giuseppe Setola, capo dell'ala stragista, arrestato nelle scorse settimane dai carabinieri di Caserta. Uno degli arrestati e' stato trovato, al momento della cattura, in possesso di un fucile mitragliatore Kalashnikov.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2009-02-06_106304520.html

Italia-Usa, l'addio di Spogli tra critiche e appelli a fermare il declino

Roma, 5 feb. (Adnkronos) - "Mattone dopo mattone, testa dopo testa, non e' una missione impossibile" cambiare l'Italia. Anche Ronald Spogli, ambasciatore inviato da George w. Bush a Roma nel 2005 e ora in partenza dopo l'insediamento di Barack Obama, sembra essere stato contagiato dal messaggio di change del nuovo inquilino della Casa Bianca, ma sembra interessato a predicarlo nella terra da dove i suoi avi partirono per l'America.Una terra di cui l'ambasciatore italoamericano non esita a fare, con il linguaggio poco diplomatico - lui lo definisce "schietto" - che lo contraddistingue, un ritratto quanto mai lucido e impietoso nel dettagliare le ragioni che hanno posto "l'Italia in una condizione di relativo declino, che ha portato il Paese ad essere considerato da alcuni come il 'malato d'Europa".
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http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.2984184491

Obama: ''Ecco le azioni per salvare l'economia malata''

Washington, 5 feb. - (Adnkronos) - "Ecco le azioni necessarie per curare l'economia americana sempre piu' malata". Con una mossa inusuale, Barack Obama scrive di suo pugno un editoriale per il Washington Post, di cui Adnkronos ha i diritti esclusivi di riproduzione, in virtu' dell'accordo con la syndication 'Los Angeles Times - Washington Post News Service', in cui ribadisce l'urgenza di approvare al piu' presto possibile il suo pacchetto di rilancio economico per uscire dalla "crisi profonda e piu' grave dai tempi della Grande Depressione che abbiamo ereditato"."Quello che gli americani si aspettano da Washington e' un'azione che corrisponda all'urgenza che vivono ogni giorno nelle loro vite quotidiane - scrive ancora il presidente - un'azione che sia veloce, coraggiosa e sufficientemente saggia da farci uscire dalla crisi". Obama ribatte anche alle "critiche fuorvianti" arrivate negli ultimi giorni al suo piano, critiche che "riflettono le teorie sbagliate che ci hanno spinto nella crisi;: l'idea che i tagli fiscali da soli possono aiutarci a risolvere i problemi, che possiamo affrontare test enormi con mezzi passi e misure; che possiamo ignorare le sfide fondamente come l'indipendenza energetica e gli alti costi del sistema sanitari ed ancora pretendere che la nostra economia si riprenda".
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http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.2983962374