GAZA - Ieri l'artiglieria israeliana ha lanciato diversi attacchi contro la Striscia di Gaza. A sud della Striscia è stato danneggiato il minareto della moschea 'Ammar bin Yasser di Khan Younes. Secondo l'agenzia Infopal altri colpi sono stati lanciati in direzione dell'aeroporto internazionale del territorio palestinese assediato, a Rafah, ancora a sud. A Gaza City, è stata colpita una postazione della polizia andata a fuoco. I residenti hanno raccontato di aver vissuto ore di terrore anche nel quartiere a Shaja'iyah. Cinque civili palestinesi sono stati feriti e le abitazioni nei paraggi sono state danneggiate. Le vittime sono state condotte tutte presso l'ospedale ash-Sifa e, tra di esse, vi è anche un bambino, non in pericolo di vita. La resistenza palestinese ha risposto lanciando alcuni colpi di mortaio e, a rivendicare la controffensiva nei pressi delle basi di Kissufim, al-Farahin e Sufa, sono state le brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas. Dopo l'attacco via terra, l'aviazione israeliana ha sorvolato a lungo su Gaza lanciando missili nella zona centrale, all'altezza di Wadi as-Salfa, a Deir al-Balah. Qui vasti appezzamenti agricoli palestinesi sono stati devastati. Ieri sera, nel quartiere az-Zaytouna, a Gaza City, nelle vicinanze della scuola "Safad", un'automobile è esplosa mentre l'aviazione israeliana sorvolava nei cieli di Gaza. Non ci sono stati feriti.
Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 20 marzo 2011
Iran: gli occidentali attaccano Libia solo per loro interessi
L'ira del Raìs: "Sarà l'inferno, Italia ci ha traditi" Lega Araba, Russia e Cina criticano i raid Lascia Tripoli il rimorchiatore italiano fermato
I BOMBARDAMENTI - In tarda mattinata sono riprese le incursioni aeree delle forze francesi nei cieli libici nel quadro della coalizione internazionale. Lo rendono noto fonti militari francesi.
Alcuni aerei invisibili americani - gli Stealth - hanno bombardato questa mattina un aeroporto libico. Lo riferisce la televisione statunitense. Tre bombardieri B-2 americani hanno compiuto un raid contro un’importante abase aerea libica, sganciando 40 bombe, ha riferito la Cbs. Il capo di stato maggiore Usa, ammiraglio Michael Mullen, commentando alla televisione statunitense Abc la prima fase dell’attacco contro la Libia, denominato “Odissey Dawn” (Odissea all’alba) ha definito “un successo” l’attacco e ha sostenuto che la “no-fly zone” sulla Libia, richiesta da una risoluzione Onu, è stata stabilita.
Intanto il ministero della Difesa britannico ha comunicato che anche l’aviazione di Londra ha lanciato raid aerei sulla Libia, senza tuttavia precisare quando e dove. "Posso ora confermare che anche la Raf (Royal air force) ha lanciato missili Stormshadow da alcuni Tornado GR4", ha detto un portavoce delle forze armate britanniche, il generale John Lorimer. Fino ad ora erano stati annunciati raid aerei effettuati solo dalla Francia ieri nell’est del Paese, mentre il Pentagono ha comunicato che oltre 110 missili cruise sono stati lanciati sempre ieri da navi e sommergibili Usa e Gb.
IL REGIME: "ARMI PER UN MILIONE" - Il governo libico ha cominciato a distribuire armi a piu’ di un milione di persone e terminera’ l’operazione entro poche ore, riferisce l’agenzia libica Jana citando fonti della Difesa di Tripoli.
La Gheddafina difende il colonnello: “Non è un tiranno. E’ una guerra per il petrolio”
Parla Rea Beko, una delle 500 hostess incontrate dal Rais a Roma nel febbraio scorso
“Magari Gheddafi ha anche le sue colpe, metodi diversi dai nostri ma non è un tiranno come lo stanno descrivendo, fa solo gli interessi del suo Paese”. Rea Beko, albanese 28 anni è una delle 500 hostess che nel febbraio 2009 hanno incontrato a Roma il Rais. Da allora ha fatto diversi viaggi in Libia, si è convertita all’Islame oggi non è la sola a schierarsi decisamente dalla sua parte.
“NON E’ UN TIRANNO” – “Abbiamo visitato quasi tutta la Libia, invitate da Gheddafi – racconta insieme ad altre tre, Miriam,Francesca e Valentina -. Tutti nel suo staff ci hanno trattate da regine, da sorelle, con un rispetto per la nostra femminilità enorme”. Rea, dal febbraio del 2009 ha partecipato a tutti gli incontri romani con Gheddafi. La prima volta, tra le 250 ragazze presenti fu l’unica ad alzare la mano quando il colonnello chiese chi aveva letto il Corano. “Da quel momento lui si interessò subito a me e quando invitò tutte a visitare la Libiacolsi l’occasione al volo. Dopo due settimane partimmo in 12: io, una ragazza di origini libiche, una che stava ultimando una tesi di laurea su di lui, una che studiava arabo e altre. All’inizio eravamo un po’ impaurite – afferma -: non conoscevamo il Paese, la cultura, qualcuna temeva anche che ci avrebbero potuto fare del male, ma alla fine siamo andate via con le lacrime agli occhi. Tutti sono stati davvero troppo ospitali”.
“E’ SOLO COLONIZZAZIONE” – La Libia che descrive Rea è un paese tranquillo, lontano anni luce dalle rivolte che lo hanno infiammato a distanza di neanche due anni. “Il popolo voleva bene al suo Leader ed era orgoglioso di avere qualità della vita superiore agli altri ‘vicini di casa’ africani – prosegue -.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/118459/hostess-gheddafi-rea-beko/
Che cosa rischia l'Italia
Missili, armi chimiche e azioni isolate: tutte le incognite della vendetta del Raìs.
GHEDDAFI: SARA' LUNGA GUERRA E ARMA UN MILIONE DI PERSONE
(AGI) - Algeri, 20 mar. - Il ministero della Difesa libico sta preparando un piano operativo per "armare piu' di un milione di uomini e donne". Lo ha riferito l'agenzia Jana citando fonti ufficiali secondo le quali il piano sara' pronto in poche ore. Muammar Gheddafi ha avvertito in un discorso radiofonico che "a tutti i libici sono state distribuite armi" e la Libia e' pronta ad affrontare "una lunga guerra".
UNA LUNGA GUERRA
"NON SI GODRANNO IL NOSTRO PETROLIO"
"L'America, la Francia, la Gran Bretagna, i cristiani che si sono alleati contro di noi non si godranno il nostro petrolio", ha promesso il Colonnello, "siete aggressori, siete animali". Poi l'appello finale al popolo libico: "Non dobbiamo ritirarci dal campo di battaglia perche' stiamo difendendo la nostra terra e la nostra dignita'".
SONO ALMENO 64 I MORTI
E' salito da 48 a 64, secondo il governo libico, il bilancio delle vittime dei bombardamenti della coalizione dei volenterosi. Secondo una fonte anonima del ministero della Salute 16 persone sono morte a causa delle ferite riportate.
ALTRI 19 AEREI USA
DA ITALIA SUPPORTO E BASI
Zafarana ha anche spiegato il compito del 41esimo stormo dell'Aeronautica militare italiana: "forniamo supporto alle forze internazionali che vengono a schierarsi qua per operazioni inerenti la crisi libica. Noi operiamo con il pattugliatore aereo Antisom Atlanitic, e continuiamo a svolgere la nostra attivita'.
Continua ...
Egitto, verso la vittoria dei sì al referendum Approvati gli emendamenti alla Costituzione
Il fronte dei favorevoli avrebbe raggiunto un risultato tra il 75 e il 90 % dei consensi. L'affluenza alle urne ha superato l'80 %. A favore i Fratelli Musulmani e il partito dell'ex rais, contrari i giovani della rivoluzione, i copti e i candidati alla presidenza Mohamend El Baradei e Amr Mussa, attuale segretario generale della Lega araba
Libia, finanze e imprese italiane Tutti gli interessi del nostro Paese
Siamo il primo esportatore verso Tripoli e ricopriamo circa il 17,5 % delle importazioni libiche, con un interscambio che nel 2010 è stato quantificato in circa 12 miliardi di euro. Intanto sono stati congelati beni appartenenti al rais o a entità libiche per circa 7 miliardi di euro
Libia: Londra, comando operazione passi alla Nato entro giorni
Libia: Tripoli, almeno 64 i civili uccisi in raid
Libia: USA, dispiegati su teatro operazioni anche aerei militari Qatar
Riparte attacco, bombe sulla Libia
Gheddafi: l'Italia ci ha tradito
Gheddafi
"La nostra terra sarà un inferno per voi". E' la nuova minaccia del leader libico Muammar Gheddafi contro la coalizione internazionale che sta attaccando la Libia. "Subiamo crociata con metodi terroristici".
"Siete dei barbari, dei terroristi, dei mostri", "avete attaccato il civile popolo libico che non vi aveva fatto nulla": lo ha detto il leader libico in un discorso in audio trasmesso in diretta da Al Jazira e da altre tv.
"Cadrete come sono caduti Hitler e Mussolini. E' questa l'epoca dei popoli e non delle guerre organizzate. Tutti i libici si stanno armando. La terra libica diventerà un inferno e vi combatteremo se continuerete ad attaccarci". "I magazzini di armi sono aperti per il popolo e abbiamo armato i cittadini - ha aggiunto - questa è una nuova guerra crociata ma l'Islam non perderà e loro perderanno".
Gheddafi: ''operazione militare come crociata''
Russia e Cina, rammaricate dalle operazioni militari
Tripoli - L'operazione militare "Odissea all'alba" con Italia, Usa, Francia, Gran Bretagna e Spagna, intrapresa nella giornata di Sabato dalle forze occidentali per far cessare il fuoco alle truppe fedeli al colonello Muammar Gheddafi e mettere così fine al suo regime, è andata avanti tutta la notte e secondo la televisione di stato libica, 48 persone sono state uccise e 150 ferite nei raid aerei alleati.
Libia: Londra, missili da crociera lanciati anche da Tornado britannici
Libia: Iran scettico su intervento militare occidentale
Libia: CBS, 3 aerei USA B-2 sganciano 40 ordigni su base aerea
Più di 100 arrestati di fronte alla Casa bianca
Era l'ottavo anniversario della guerra in Iraq
Washington, 20-03-2011
Più di 100 manifestanti pacifisti, incluso un uomo sospettato di aver diffuso documenti segreti del Pentagono, sono stati arrestati ieri davanti alla Casa Bianca nell'ottavo anniversario della guerra in Iraq condotta dagli Stati Uniti. Non hanno obbedito all'ordine di sgomberare la zona dei cancelli d'entrata e la polizia è intervenuta. Anche a New York circa 80 persone hanno manifestato contro la guerra davanti al centro di reclutamento a Times Square.