Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
lunedì 16 dicembre 2013
Arma dei Carabinieri, la fine è vicina. Inizia l’era Eurogendfor. Ma questi, a chi risponderanno?
E’ pubblicato sul sito dell'U.N.A.C oltre che sulla Gazzetta Ufficiale. L’Arma verso lo scioglimento. L’Unione Europea impone la smilitarizzazione della quarta Forza Armata e l’accorpamento dei carabinieri alla Polizia di Stato. Ecco l'inchiesta shock pubblicata da Articolotre.com
L’Arma dei carabinieri in un futuro più o meno prossimo, ma certamente non remoto, è destinata ad un inevitabile scioglimento".
Poco più di tre anni fa la Camera dei Deputati ratificava ad unanimità l'accordo europeo per la costituzione di una forza armata speciale, chiamata EGF.
La Forza di gendarmeria europea (Eurogendfor o EGF) è il primo Corpo militare dell'Unione Europea a carattere sovranazionale. La EGF è composta da forze di polizia ad ordinamento militare dell'UE in grado di intervenire in aree di crisi, sotto egida NATO, ONU, UE o di coalizioni costituite "ad hoc" fra diversi Paesi.
Eurogendfor può contare su una forza di 800 "gendarmi"mobilitabile in 30 giorni, più una riserva di altri 1.500; il tutto gestito da due organi centrali, uno politico e uno tecnico. Il primo è il comitato interdipartimentale di alto livello, chiamato CIMIN, acronimo di Comité InterMInistériel de haut Niveau, composto dai rappresentanti dei ministeri degli Esteri e della Difesa aderenti al trattato. L’altro è il Quartier generale permanente (PHQ), composto da 16 ufficiali e 14 sottufficiali (di cui rispettivamente 6 e 5 italiani). I sei incarichi principali (comandante, vicecomandante, capo di stato maggiore e sottocapi per operazioni, pianificazione e logistica) sono ripartiti a rotazione biennale tra le varie nazionalità, secondo gli usuali criteri per la composizione delle forze multinazionali.
Non si tratta quindi di un vero corpo armato europeo, un inizio di esercito unico europeo, nel qual caso si collocherebbe alle dipendenze di Commissione e Parlamento Europeo, ma di un semplice corpo armato sovra-nazionaleche, in quanto tale, gode di piena autonomia. Infatti, la EGF non è sottoposta al controllo dei Parlamenti nazionali o del Parlamento europeo, ma risponde direttamente ai Governi, attraverso il citato interministeriale (CIMIN)-
L'articolo 21 del trattato di Velsen, con cui viene istituito questo corpo d'armata sovranazionale, prevede l'inviolabilità dei locali, degli edifici e degli archivi di Eurogendfor.
L'articolo 22 immunizza le proprietà ed i capitali di Eurogendfor da provvedimenti esecutivi dell'autorità giudiziaria dei singoli stati nazionali.
L'articolo 23 prevede che tutte le comunicazioni degli ufficiali di Eurogendfor non possano essere intercettate.
L'articolo 28 prevede che i Paesi firmatari rinuncino a chiedere un indennizzo per danni procurati alle proprietà nel corso della preparazione o esecuzione delle operazioni.
L'articolo 29 prevede infine che gli appartenenti ad Eurogendfor non potranno subire procedimenti a loro carico a seguito di una sentenza emanata contro di loro, sia nello Stato ospitante che nel ricevente, in tutti quei casi collegati all’adempimento del loro servizio.
Nel trattato di Velsen c'è un'intera sezione intitolata "Missions and tasks", in cui si apprende cheEurogendfor potrà operare "anche in sostituzione delle forze di polizia aventi status civile", in tutte le fasi di gestione di una crisi e che il proprio personale potrà essere sottoposto all'autorità civile o sotto comando militare.
Tra le altre cose, rientra nei compiti dell'Eurogendfor:
garantire la pubblica sicurezza e l’ordine pubblico
eseguire compiti di polizia giudiziaria (anche se non si capisce per conto di quale Autorità Giudiziaria)
controllo, consulenza e supervisione della polizia locale, compreso il lavoro di indagine penale
dirigere la pubblica sorveglianza
operare come polizia di frontiera
acquisire informazioni e svolgere operazioni di intelligence
Il 14 maggio 2010 la Camera dei Deputati della Repubblica Italiana ratifica l’accordo. Presenti 443, votanti 442, astenuti 1. Hanno votato sì 442: tutti, nessuno escluso. Poco dopo anche il Senato dà il via libera, anche qui all’unanimità. Il 12 giugno 2010 il Trattato di Velsen entra in vigore in Italia.
La legge di ratifica n° 84 riguarda direttamente l’Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello. Allo stesso tempo, l'art.4 della medesima legge introduce i compiti dell'Eurogendfor, tra cui:
condurre missioni di sicurezza e ordine pubblico;
assolvere a compiti di , gestione del traffico, controllo delle frontiere e attivita' generale d'intelligence;
proteggere le persone e i beni e mantenere l'ordine in caso di disordini pubblici.
In pratica, significa che avremo per le strade poliziotti veri e propri, che non rispondono direttamente delle loro azioni nè allo Stato italiano, nè all'Unione Europea.
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Rinnovo patente: in arrivo importanti novità
Dal 9 gennaio 2014 noA breve entrerà in vigore la nuova procedura per il rinnovo della patente: va in pensione il tagliando di rinnovo sostituito da nuovi duplicati. Il ministero promette tempi più celeri e documenti più leggibili, ma vediamo nei particolari cosa cambierà.
Da una settimana si è messa in moto una piccola rivoluzione burocratica che stravolgerà i tempi e le modalità di rinnovo della patente di guida. Con la recente emanazione di un decreto del ministero dei trasporti [1], infatti, è stata approvata la nuova procedura per ottenere il rinnovo della licenza di guida, la cui entrata in vigore definitiva è prevista per il 2 novembre.
In particolare, secondo quanto disposto dalle nuove regole, ai fini del rinnovo non verrà apposto alcun tagliando adesivo sulla vecchia patente che, al contrario, verrà sostituita da un duplicato dotato di maggiori standard di sicurezza e nuova foto del titolare.
Per ottenere la conferma di validità della patente sarà necessario recarsi presso un medico. Quest’ultimo, dopo aver accertato il possesso di tutti i requisiti psico-fisici per una guida sicura, compilerà un modulo on- line, con tanto di firma e foto aggiornata del conducente, che verrà spedito alla motorizzazione civile.
Il dottore rilascerà, cosi, al titolare, una ricevuta completa di tutti gli estremi anagrafici e le informazioni del conducente, nella quale, tra l’altro, verrà riportata la nuova data di scadenza della licenza di guida.
Le modalità appena descritte, sebbene delineate in linea generale, non sono ancora definitive, ma si dovrà attendere l’emanazione di un ulteriore provvedimento legislativo adottato d’intesa tra il Ministero dei trasporti e il Ministero della salute.
La ricevuta ha un vero e proprio valore legale poiché rimpiazzerà, in via provvisoria, la patente di guida nell’attesa che quest’ultima venga recapitata direttamente a casa del titolare. Pertanto, l’interessato avrà comunque la possibilità di circolare liberamente con il proprio mezzo sin dall’avvio della procedura e per un termine non superiore ai 60 giorni dall’inoltro delle pratiche su menzionate.
Completato il rinnovo, la vecchia patente sarà inutilizzabile e quindi potrà essere distrutta.
Si ricorda inoltre che i tempi per il rinnovo per le patenti B della auto sono:
- ogni 10 anni fino a 50 anni di età;
- ogni 5 anni, tra i 50 e 70 anni d’età,
- ogni 3 fra i 70 e 80;
- ogni 2 anni per gli ultra ottantenni.
[1] Pubblicato sulla G.U.n.231 del 2 ottobre 2013.
Casa, dal conguaglio all’acquisto Ecco come cambieranno le tasse nel 2014
Le richieste del Fisco e le novità per la Tasi. Gli incentivi sulle ristrutturazioni
Si chiude oggi la partita dell’Imu per chi deve pagare il tributo su immobili che non abbiano le caratteristiche per essere considerati abitazione principale. Chi invece possiede una casa che quelle caratteristiche le ha corre il rischio sempre più concreto di dover giocare i supplementari se si trova in uno dei circa 2500 comuni che per il 2013 abbiano previsto un’aliquota di base superiore allo 0,4%. Il maxiemendamento del Governo che dovrebbe blindare la legge di Stabilità per farla approvare prima di Natale lascia però un po’ di fiato in più a contribuenti, Caf e commercialisti per calcolare la somma dovuta al Comune. Si tratta, lo ricordiamo, del 40% della differenza tra l’imposta calcolata all’aliquota 2013 e quella calcolata allo 0,4%. Ci sarà infatti tempo fino al 24 gennaio 2014 e non più fino al 16 gennaio, scadenza originariamente prevista per farla coincidere con la prima (per la verità alquanto improbabile) delle quattro rate previste per lo Iuc (Imposta unica comunale), il tributo bicefalo che dall’anno venturo raggrupperà la tassa sui servizi indivisibili (la Tasi) e la tassa sui rifiuti (la Tari).
Sono almeno due le ragioni che ora rendono improbabile l’eliminazione del supplemento di Imu; la prima è che per abolire il tributo bisogna reperire in breve almeno 400 milioni, la seconda è che il potere di interdizione delle forze politiche che sull’abolizione integrale dell’Imu prima casa hanno fatto le barricate oggi si è molto ridotto con il cambio nella maggioranza che sostiene l’esecutivo.
Appaiono anche tramontate le soluzioni alternative di cui si era parlato nei giorni scorsi: quella di far pagare i contribuenti per poi stornare la cifra versata trasformandola in acconto dello Iuc è molto macchinosa e oltretutto si limita a spostare di qualche mese il problema della copertura. Un’altra soluzione, consistente nel far coprire i costi ai proprietari di terze, quarte case, e via dicendo, con aliquote progressivamente più alte si scontra con la difficoltà di come ripartire i tributi se le abitazioni si trovano in territori comunali diversi. E oltretutto il surplus di aliquota dovrebbe finire nelle casse dello Stato e non in quelle dei comuni.
Il miniconguaglio Imu inaugurerà un anno denso di novità nella tassazione immobiliare, a partire dalla già ricordata Iuc, che nel rush finale della Stabilità potrebbe registrare ancora qualche modifica; in particolare nella componente Tasi che per come è congegnata (aliquota calcolata sul medesimo imponibile dell’Imu) assomiglia troppo alla vecchia imposta per non destare il fianco alle critiche di chi sostiene che si tratta di un’operazione di maquillage all’Imu con un’aggravante non da poco: fa pagare di più chi prima pagava meno e viceversa. La soluzione sarebbe di aumentare i fondi a disposizione dei comuni perché decidano detrazioni sulle case di minor valore, ma si scontra ancora una volta con la necessità di trovare le coperture.
Non tutto il quadro però è negativo. Dal primo gennaio 2014 cambiano le imposte sulle compravendite immobiliari e soprattutto chi acquista da privato pagherà meno di oggi. E inoltre per tutto l’anno si potrà godere di agevolazioni importanti sulla ristrutturazione della casa e sulla sua riqualificazione energetica.
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