La situazione dei rifiuti a Roma ha raggiunto livelli incresciosi: ora, nella periferia nord della città, i maiali banchettano tra i cassonetti.
-Redazione- I cittadini di Roma, le tasse, le pagano. Forse non tutti, ma la maggior parte, sì. Onesti cittadini che versano al fisco parte dei loro soldi, compresi quelli per la tassa sui rifiuti,l'Irpef, che nella capitale è a livelli record. E non solo: presto potrebbe ulteriormente aumentare.
Questo dovrebbe, in linea teorica, esser sufficiente per garantire a chi la abita servizi idonei. Tra cui, appunto, lo smaltimento dei rifiuti, che da sempre, però, appare una tematica tabù. Tanto più che, in giro per Roma è un'eccezione incrociare un cassonetto vuoto: più usuale, infatti, trovarli al collasso, con montagne di spazzatura riverse tutt'attorno. Una situazione d'emergenza che ha più volte scatenato l'indignazione di buona parte della politica, ma, soprattutto, dei cittadini. Che ora, come se non bastasse, si ritrovano a fare i conti anche con i maiali. E non è uno scherzo.
La situazione, infatti, è giunta a livelli incresciosi: non si è in aperta campagna, vicino a fattorie, ma nella periferia nord della città, a Boccea, e qui gli abitanti, per buttare via i sacchetti dell'immondizia, devono fare attenzione a non incrociare i maiali che allegramente grufolano pasteggiando tra i rifiuti. Gli stessi animali che ultimamente incuriosiscono e spaventano le persone.
Per cui, i romani se ne facciano una ragione: considerino il pagamento delle tasse per una città pulita una sorta di biglietto per assistere allo spettacolo dei suini, rovistanti e banchettanti, felici, loro, di incappare in un tugurio.
Per cui, i romani se ne facciano una ragione: considerino il pagamento delle tasse per una città pulita una sorta di biglietto per assistere allo spettacolo dei suini, rovistanti e banchettanti, felici, loro, di incappare in un tugurio.