Per imparare a vivere con lentezza basta un'ora. Quella in cui ci si sveglia prima per preparare la colazione con calma, e farsi la barba con calma, ascoltando la musica che ci piace, con calma. Ma basta anche un minuto, per vivere con lentezza. Eppure, in un'epoca in cui la massima più famosa del pianeta è "il tempo è denaro" capita, invece, che la frase che sentiamo ripetere più spesso sia "scusa, non ho tempo". E niente minuti, niente musica, niente lentezza: anzi, una fretta terribile, come quella del coniglio bianco che ad Alice, perduta nel Paese nelle Meraviglie, diceva sempre: "È tardi, è tardi!", e scappava via, col suo orologio da panciotto. Questa idea della lentezza la professa a modo suo Bruno Contigiani, ex manager della Telecom, inventore della giornata mondiale della Lentezza e ora animatore di una serie di piccoli gesti, che sembrano quasi delle azioni eversive, in giro per il mondo, ad insegnare come si fa lentezza. Il suo sito www. vivereconlentezza. it ha centomila contatti al giorno, e centomila persone scrivono cose come "anche io ci provo".
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