mercoledì 17 agosto 2011

Un bacio gay collettivo accoglie il Papa a Madrid


E secondo gli organizzatori saranno in oltre 5000 oggi  a manifestare contro la Giornata Mondiale della Gioventù
La storia si ripete. Come in precedenza a Barcellona, anche a Madrid, dove Benedetto XVI arriverà domani, la locale comunità LGBT ha organizzato un accoglienza tutt’altro che gradevole – dal punto di vista del Pontefice, ovviamente – per il Papa che domani celebrerà la messa conclusiva della Giornata Mondiale della Gioventù nella capitale Spagnola.
LE PROTESTE – I gay e le lesbiche madrilene, infatti, non esiteranno a baciarsi in piazza, contro la morale restrittiva della Chiesa Cattolica sulle coppie omosessuali.
Come a Barcellona l’anno scorso, un bacio gay collettivo accogliera’ domani il Papa al suo arrivo a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventu’, ha indicato un gruppo spagnolo di difesa dei diritti degli omosessuali.
L’ iniziativa di protesta contro la politica della Chiesa verso gli omosessuali si terra’ in un luogo ancora non determinato lungo il percorso che Benedetto XVi effettuera’ in papamobile verso la Porta di Alcala’ e la Plaza de Cibeles, dove avverra’ il suo primo incontro con le decine di migliaia di giovani pellegrini della Gmg, ha indicato il portavoce Jaime del Val.

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http://www.giornalettismo.com/archives/139315/un-bacio-gay-collettivo-accoglie-il-papa-a-madrid/

Il rabbino che sposa i gay con le lesbiche

“In questo modo un omosessuale può diventare padre”: tutti contenti?
Come realizzare il sogno di un ebreo osservante ma omosessuale, che è poi quello di mantenersi “in buoni rapporti con la sua comunità pur non rinunciando” alla sua natura; e perché no, quello di diventare padre? Il rabbino Areleh Harel, che esercita il suo ministero peraltro proprio in Palestina, ha elaborato una soluzione: sposiamolo ad una donna lesbica. In questo modo la Torah sarà rispettata e nessuno potrà sollevare casi o problemi. Vediamo perché: ce lo racconta Time Magazine.
MATRIMONI INNOVATIVI – Una soluzione assolutamente innovativa e per questo prevedibilmente controversa, quella del rabbino Harel.

''Muammar Gheddafi gravemente malato''. Continua l'avanzata dei ribelli verso Tripoli

(Adnkronos)
Londra, 17 ago. (Adnkronos/Aki/Ign) - Il colonnello libico Muammar Gheddafi sarebbe gravemente malato. Lo hanno riferito a condizione di anonimato fonti libiche e straniere al quotidiano con sede a Londra, ma in lingua araba 'Asharq al-Awsat', senza aggiungere ulteriori dettagli a riguardo.
La notizia è stata commentata da alcune fonti del Consiglio Nazionale Transitorio di Bengasi, secondo cui ci sarebbero dei rapporti medici che confermano le voci su Gheddafi che sarebbe afflitto da una grave malattia.
"Forse è per questo motivo - spiega un uomo del Cnt - che Gheddafi non si mostra in pubblico da tempo e preferisce rivolgersi ai suoi sostenitori con messaggi audio". Fonti vicine alla famiglia del leader libico, contattate dal quotidiano, non hanno voluto commentare le indiscrezioni. Secondo 'Asharq al-Awasat', proprio il peggioramento delle sue condizioni di salute avrebbe spinto il colonnello a inviare il capo del suo ufficio presidenziale in Mali e a Djerba, in Tunisia, per incontrare rappresentanti francesi e britannici. L'obiettivo di Gheddafi sarebbe quello di assicurarsi un salvacondotto per lui e la sua famiglia.
Intanto i ribelli libici stanno continuando in queste ore l'avanzata verso Tripoli. Lo ha riferito l'emittente 'al-Jazeera', citando una nota dei ribelli, secondo cui le milizie anti-Gheddafi sono riuscite a conquistare un importante centro strategico tra la capitale e Sirte, la città natale del colonnello.
Nel comunicato gli insorti hanno annunciato di aver preso il controllo di al-Heesha, 140 chilometri a ovest di Sirte, fino a oggi nelle mani delle forze lealiste. In precedenza i ribelli avevano riferito di essere entrati nell'importante città petrolifera di Zawiyah. Secondo 'al-Jazeera', gli insorti avrebbero catturato il responsabile della sicurezza della città e altri ufficiali dell'esercito fedeli a Gheddafi. Tripoli, tuttavia, ha comunicato che Zawiyah, come Brega, è ancora saldamente nelle mani dell'esercito.
Il Consiglio nazionale transitorio libico ha negato che siano in corso negoziati con il regime di Gheddafi per trovare una soluzione al conflitto in corso da febbraio. Alcune fonti avevano invece parlato di un incontro tra le parti in Tunisia questa settimana al quale avrebbe partecipato anche un inviato delle Nazioni Unite.
''Il Cnt vuole affermare che non ci sono negoziati né diretti, né indiretti con il regime di Gheddafi o con l'inviato speciale delle Nazioni Unite'', ha detto il leader del Consiglio di Bengasi, Mustafa Abdel Jalil. L'unica soluzione, ha aggiunto, è che Gheddafi si dimetta e lasci la Libia: ''E' impensabile qualsiasi negoziato o colloqui che si allontani da questo principio base''.


Manovra: Calderoli, se calciatori protestano raddoppiamo aliquota

Calalzo di Cadore (Belluno), 17 ago. (Adnkronos) - Raddoppiare l'aliquota del contributo di solidarieta' ai calciatori se continueranno a protestare contro le misure contenute nel decreto correttivo del governo. E' la minaccia del ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, arrivato a Calalzo di Cadore, in provincia di Belluno.

Lerner: il Pd molli la finanza e si schieri con gli italiani


sonnoragioneda libreidee.org.
«Delude e fa pensare che neanche fra i sette punti della contromanovra illustrata da Pierluigi Bersani a nome del Partito democratico, compaia una vera tassa patrimoniale». Firmato: Gad Lerner, da sempre vicino ai prodiani del Pd e attento osservatore dei riflessi italiani della crisi globale. Di fronte alla quale il conduttore dell’“Infedele” non ha più dubbi: la sinistra, da molti ritenuta una sorta di estremo baluardo politico contro le prepotenze del mercato, ora deve guardare in faccia la realtà e decidersi a fare i conti con la “dittatura” della finanza: che ha piegato persino Barack Obama, mentre in Italia – neppure di fronte al disastro-Berlusconi – l’opposizione ha trovato la forza di una vera inversione di rotta.
«E’ vero che al primo punto si prevede il supplemento d’imposta del 10% sui capitali “ripuliti” grazie allo scudo fiscale», concede Lerner il 14 agosto dal suo blog, esaminando la “contromanovra” presentata da Bersani. «Ma a parte il fatto che tale provvedimento è di dubbia costituzionalità, non sfugge la sua natura simbolica e parziale. A chi vive di rendita, in questo paese non è stato chiesto alcun supplemento di sacrifici, se si esclude la parificazione del prelievo sui profitti finanziari alle correnti aliquote europee», continua Lerner. «Nessuna tassa sulla casa (e qui ammettiamo pure che sarebbe dolorosa annche per molte famiglie non abbienti); ma soprattutto nessuna tassa sui patrimoni. Conosco molte persone ben più ricche di me che scampano il “contributo di solidarietà” varato dal governo perchè i loro beni non compaiono nella dichiarazione dei redditi».

Già il 12 agosto, di fronte ai sanguinosi tagli sociali imposti da Tremonti, il conduttore dell’“Infedele” non aveva potuto fare a meno di notare: «Guarda caso: noi ricchi siamo tassati solo sul reddito. Non sul patrimonio accumulato e sulle case». Problema che illumina lo spirito delle “manovre” che stanno condizionando l’Occidente e in particolare l’Europa: erosione drammatica del welfare, tagli selvaggi alla spesa pubblica e debito da “sanare” con altro debito che, fatalmente, produrrà una inesorabilecorsa alla svendita del patrimonio pubblico, verso una privatizzazione sempre più selvaggia e globale, di cui faranno inevitabilmente le spese i più deboli, tanto per cambiare. Possibile che la sinistra riformista non se ne renda conto?
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Dopo il picco del petrolio, andrà a picco la globalizzazione

blueeconomy2011di Gunter Pauli *
L'economia mondiale per decenni ha seguito la strada della globalizzazione. Il timone è stato tenuto dalle economie di scala ogni volta più grandi a costi marginali sempre più bassi, spingendo il settore manifatturiero a standardizzare e a ridurre radicalmente i costi attraverso l'outsourcing e il controllo della catena delle forniture. Così si sono imposti la concentrazione dei fornitori e l'eliminazione delle inutili gestioni interne, la promozione delle fusioni e delle acquisizioni e la riduzione dei costi per assicurare un maggior ritorno per gli investitori e prezzi più bassi per i clienti, in modo da aumentare il loro potere di acquisto e ingrossare le fila della cosiddetta classe media. Si supponeva che questo processo globalizzatore di crescita portasse ricchezza dagli strati sociali più alti fino ai più bassi, distribuendola e permettendo a più membri della classe media di diventare ricchi. Però la realtà dimostra che, nell'economia globalizzata, la povertà è l'unico fenomeno sostenibile.
Anche se si può sostenere che c'è stata la crescita e l'espansione del mercato, la quantità di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno non sono mai state tante come ora.
Si riteneva che il controllo dell'esplosione demografica fosse un fattore chiave per uno sviluppo sociale equo per tutti nel pianeta. Però controllare la crescita della popolazione non è sufficiente.
L'azione più decisiva che è necessaria - e la meno dibattuta - è cambiare il modello di business.
Il nostro sistema economico è sempre stato organizzato per l'efficienza, ma però nessuno ha considerato la sufficienza. L'avidità, invece della necessità, è stata la musa ispiratrice della dinamica imprenditoriale. E il baratro tra i più ricchi ed i più poveri del mondo non è mai stato tanto ampio come ora.
L'alternativa, proposta dalla Blue economy è quello di soddisfare le nostre necessità di base con quel che abbiamo. E' finta l'ora di cessare il consumo di più della capacità reale del pianeta.
Per uscire dalla trappola della scarsità ed entrare nel mondo della sufficienza per tutti gli esseri senzienti, e non solo per la specie umana, dobbiamo introdurre innovazioni e tecnologie che forniscano nutrienti ed energia a cascata, proprio come fanno gli ecosistemi.
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Siria: Iran, no a intervento occidentale


Siria: Iran, no a intervento occidentale
TEHERAN - L'Iran non vede alcuna ragione per un intervento occidentale nell'affare interno della Siria, secondo quanto ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Ramin Mehmanparast.
''Gli avvenimenti in Siria sono questioni interne e non c'e' giustificazione per qualsiasi ingerenza straniera, in quanto puo' solo creare molti problemi'', ha detto Mehmanparast citato dall’IRIB.
''I leader occidentali, in particolare gli Americani, sono abituati ad interferire negli affari interni dei paesi e ad usare qualsiasi pretesto per ricorrere alla loro forza militare e occuparli'', ha aggiunto.
Mehmanparast ha anche avvertito che qualsiasi intervento di Washington, principale nemico di Teheran, servira' solo ad alimentare l'odio nel paese verso gli Stati Uniti.
La Siria ha ripetutamente comunicato che sta combattendo ''bande armate terroristiche''. Gli Stati Uniti guidano le nazioni occidentali in una crescente pressione su Damasco. Anche gli alleati di Washington in Medio Oriente, come Arabia Saudita, Kuwait, Barhein e Giordania, hanno richiamato i loro ambasciatori da Damasco.
Mehmanparast ha invitato i paesi vicini ad aiutare ''a portare stabilita' nella regione e a risolvere, attraverso i canali appropriati, i problemi tra il governo Siriano e le persone che hanno rivendicazioni''. A luglio, il presidente Ahmadinejad ha messo in guardia gli Stati Uniti da ''ingerenza'' in Siria.

SIRIA: ESERCITO INIZIA IL RITIRO DA LATAKIA, SOLO IERI 42 MORTI

(ASCA) - Roma, 17 ago - L'esercito siriano ha iniziato a ritirarsi dalla citta' di Deir ez-Zor e dal porto di Latakia, assediata negli ultimi giorni dalle forze di sicurezza che, secondo gli attivisti, avrebbero ucciso solo ieri 42 persone.

E' quanto riferisce il sito web di Aljazeera e Gulf News.

L'agenzia di Stato siriana, Sana, ha fatto sapere che sono stati avvistati diversi convogli di veicoli blindati dell'esercito lasciare Deir ez-Zor al termine delle operazioni militari volte a ''ripulire'' la zona da ''gruppi di terroristi armati''.

Oltre 42 persone sarebbero state uccise solo ieri nel distretto di al Raml a Latakia, mentre le forze di sicurezza hanno intensificato gli attacchi contro i residenti, ha riferito l'attivista siriano Omar al Lazkani, citato dal quotidiano Gulf News.

L'esatto numero di vittime non e' stato ancora reso noto, ha spiegato l'attivista secondo il quale, l'esercito avrebbe bombardato 'a caso' anche alcune abitazioni. ''Quarantadue corpi sono stati lasciati in strada dopo che ieri mattina era scaduto l'ultimatum dell'esercito imposto ai residenti per lasciare la citta''', ha affermato l'uomo.

''I razzi sono finiti contro le case'', ha aggiunto.

''L'esercito ha esortato i residenti a lasciare le proprie abitazioni entro la mezzanotte e chi fosse rimasto sarebbe stato considerato come un terrorista. La situazione ha dell'incredibile'', ha concluso.

Malattia falcidia bimbi profughi Somalia

(ANSA) - ROMA - Una micidiale combinazione di denutrizione e morbillo sta falcidiando i bambini nei campi profughi in Etiopia, che ospitano la gente in fuga dalla carestia e la fame che affliggono il Corno d'Africa, con una media di 10 bambini con meno di cinque anni che muoiono ogni giorno: lo denuncia l'Unhcr, che parla di "livelli di mortalità allarmanti" nei campi gestiti, e che ha lanciato quindi una campagna di vaccini.

Operatore italiano sequestrato in Darfur, Emergency: ''Nessun segnale dai rapitori''

Francesco Azzarà
Roma, 17 ago. (Adnkronos) - Nessun segnale, nessuna notizia dai rapitori di Francesco Azzarà, l'operatore di Emergency rapito il 14 agosto scorso a Nyala, nel Darfur, nel Sud Sudan, mentre andava all'aeroporto per rpendere un collega in arrivo da Khartoum. "Non abbiamo ancora nessuna notizia da Nyala - ha detto alll'Adnkronos Rossella Miccio, coordinatrice dell'ufficio umanitario di Emergency - siamo sempre in contatto con il nostro team a Nyala e con le autorità locali, ma i rapitori ancora non hanno dato notizie o segnali".
"Rimaniamo in attesa, fiduciosi", ha aggiunto ricordando comunque che vige il massimo riserbo sulla vicenda.
Intanto, è stata annunciata ''una fiaccolata per stringersi simbolicamente attorno a Francesco" per domani alle 20 a partire da piazza della Municipalità di Motta San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, paese natale di Azzarà.
Organizzata dagli amici di Fracnesco e dalla comunità mottese, "la fiaccolata - spiega una nota - vuole suscitare una riflessione sulle motivazioni che hanno spinto Francesco in Africa, a fianco dei più bisognosi". La fiaccolata proseguirà lungo la via principale del paese.

Delude il vertice Sarkò-Merkel Borse in calo, male Piazza Affari. Scivola Francoforte

Apertura in calo per tutti i principali mercati azionari europei. Dopo i primi scambi a Londra l'indice Ftse registra un calo dell'1% a 5.303,22 punti, mentre a Parigi il Cac40 cede lo 0,87% a 3.202,74 punti. A Francoforte l'indice Dax perde l'1,44% a quota 5908.

Apertura in rosso oscillante per Piazza Affari, con l'indice Mib in calo attorno all'1%: al momento cede lo 0,9% dopo aver raggiunto in avvio perdite superiori all'1%. Diversi i titoli colpiti dalle vendite: Fiat, che potrebbe mancare gli obiettivi di vendita della Cinquecento negli Stati Uniti, scivola del 3,2%, Exor dell'1,5%. FonSai è giù del 2,7%, Stm del 2,13%, Fiat Industrial dell'1,4%,come Generali, Intesa Sanpaolo dell'1,6%, Pirelli dell'1,3% e Unicredit dell0 0,9%. Anche Mediaset arretra dell'1,8%. Tra le utilities, colpite nei giorni scorsi dall'impatto della Robin Tax prevista nella manovra di Ferragosto, Enel arretra dell'1,38%.La borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso. L’indice Nikkei ha ceduto lo 0,55% a 9.057,26 punti. In calo anche il Topix che ha terminato le contrattazioni con un -0,3%.

Il vertice franco-tedescoLa proposta elaborata da Francia e Germania, ha spiegato Sarkozy in un’affollatissima conferenza stampa, è di creare un’istanza di governo permanente della zona euro, a cui partecipino i capi di Stato e di governo dei 17 Paesi membri, che si riunisca due volte all’anno ed elegga «un presidente stabile» per un periodo di due anni e mezzo. Come primo titolare di questa carica, Parigi e Berlino propongono l’attuale presidente del Consiglio europeo, Herman van Rompuy. Per quanto riguarda invece la gestione dei conti pubblici dei singoli Paesi, Francia e Germania propongono di imporre a tutti i componenti dell’eurozona di inserire nella Costituzione un vincolo che obblighi a raggiungere il pareggio di bilancio. L’auspicio, hanno sottolineato Merkel e Sarkozy, è che ciò avvenga entro «l’estate del prossimo anno», dato che, ha rimarcato quest’ultimo, fare parte dell’unione monetaria «non implica solo diritti», ma anche «impegni» e «il rispetto di regole». Un elemento su cui, ha aggiunto, Italia e Spagna si sono mostrate diligenti, prendendo nei giorni scorsi «decisioni molto importanti per la credibilità della zona euro». Terza proposta sul tavolo, che come le altre sarà contenuta in una lettera che Francia e Germania invieranno «già domani mattina» a van Rompuy, quella di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie. Un punto caro a Nicolas Sarkozy, che lo ha voluto anche tra i punti dell’agenda per la presidenza francese del G20. 
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Salemi, taroccati i manifesti di Sgarbi “Qua è mafia! Cittadini, ribellatevi”

 Il sindaco e critico d'arte aveva fatto affiggere dei cartelloni che negavano l'esistenza di Cosa Nostra nella cittadina siciliana. E ora parla di "oltraggio al Comune, alle istituzioni e ai cittadini".


Non è facile rovesciare il senso di un’argomentazione di Vittorio Sgarbi, polemista urlante, principe dei paradossi e maestro della comunicazione. C’è riuscita a Salemi (Trapani),proprio su quest’ultimo, difficile, terreno,  una mano ignota. Che con una buona dose di umorismo ha ribaltato il significato dei manifesti fatti affiggere dal sindaco-critico d’arte contro “le ricostruzioni false di alcuni investigatori” in relazione ai presunti “tentativi di condizionamento dell’attività amministrativa” da parte dell’ex deputato della Dc Giuseppe Giammarinaro. Con due tocchi di pennarello e una buona conoscenza della sintassi la scritta originale “ma quale mafia! Cittadini, ribellatevi”, si è trasformata in “ma qua è mafia! cittadini, ribellatevi”. Semplicemente cancellando la lettera “l” e aggiungendo l’accento sulla “e”. Ribellatevi a chi? Al primo cittadino, naturalmente, visto che in fondo ora si legge “Al Sindaco” invece che “Il Sindaco”.

La satira nei suoi confronti è un’arma del tutto nuova e Sgarbi non l’ha presa bene:  “Non mi pare proprio uno scherzo – ha commentato, scagliandosi contro gli ignoti autori con il suo consueto furore – semmai un’ulteriore diffamazione della città. Perché utilizzare uno spazio istituzionale del Comune di Salemi per dire che c’è la mafia, è un oltraggio al Comune, alle sue istituzioni, ai suo rappresentanti, ai cittadini umiliati dalla retorica dell’antimafia di carriera. C’è chi sparge letame dappertutto. La violenza di chi vede la mafia anche là dove non c’è, e dunque la inventa, è peggio della mafia. Diceva Sciascia che ‘un’idea morta produce più fanatismo di un’idea viva; anzi soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte’.

Come non deve averla presa bene davanti ai manifesti affissi da Sgarbi l’ex capo della Mobile di Trapani, 
Giuseppe Linares, autore nei suoi rapporti giudiziari delle ricostruzioni, secondo Sgarbi “false”, dell’influenza mafiosa di Giammarinaro sull’amministrazione salemitana.

Dopo il pistolotto serioso, però, il sospetto di essere rimasto vittima di uno scherzo bruciante deve avere assalito il critico ravennate. Che ha aggiunto: “Certo,  se l’intenzione voleva essere una burla, mi auguro che l’autore, gli autori ed eventuali suggeritori degli esecutori materiali, lo dicano subito facendo pubblica ammenda, perché ho già dato incarico di presentare una denuncia”.

Il manifesto intanto è stato coperto con un altro che pubblicizza l’esposizione al Museo del Paesaggio, per la prima volta in Sicilia, del capolavoro di
 Paul Cezanne Maison et bosquet, in attesa che la tipografia ristampi quello voluto da Sgarbi. Un maestro dell’impressionismo francese per coprire i rischi dello slogan più famoso del maggio francese: “una risata (almeno lui) lo seppellirà”.

“La manovra costerà 1300 euro a famiglia”


Le stime delle associazioni di consumatori per il decreto di Silvio & Giulio
Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti hanno davvero a cuore la famiglia. Il primo, si sa, perché ne ha tre. Il secondo invece perché in tutta la sua opera come ministro dell’Economia non ha fatto altro che aiutare il nucleo come Chiesa comanda. Ad esempio, ecco i calcoli di quanto costerà la manovra alle famiglie italiane in un articolo di Valentina Conte per Repubblica:
La perdita di potere d’acquisto per ciascuna famiglia, calcolata da Adusbef e Federconsumatori in 1.365 all’anno, è una prima stima, forse ottimistica. Secondo i calcoli delle associazioni, la manovra pesa per il 65% proprio sui nuclei familiari che raccolgono l’impatto delle severe sforbiciate a tutto il settore pubblico. Solo i tagli a ministeri ed enti locali (Comuni, Provincie e Regioni) vale 17,7 miliardi complessivi fino al 2013, senza contare quanto deciso con le manovre precedenti. L’anticipo del federalismo fiscale, poi, se da un lato consente di recuperare risorse azionando le leve del fisco locale (le addizionali comunali e regionali), dall’altro aggraverà ancora di più i conti di tutti.
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Compagnie tabacco Usa,no a avvisi salute

(ANSA) - ROMA - Cinque grandi produttori di sigarette statunitensi, fra cui i produttori di Camel e Winston, hanno lanciato una causa collettiva contro l'agenzia federale preposta alla salute alimentare, la Food and Drug Administration (Fda), chiedendo l'abolizione dell'obbligo di stampare sui pacchetti l'avviso sulla nocività del fumo, che entrerà in vigore neli Usa nel settembre 2012, giudicandolo "incostituzionale".

I trans “donne all’ennesima potenza” perché lasciano in pace gli uomini?

Miguel Bosè in "Tacchi a spillo" di Pedro Almodovar (1991)
di Maria Luisa Agnese

Sorprende l’ex governatore del Lazio Piero Marrazzo che, parlando conRepubblica della sua vicenda con i transessuali, la spiega così:
“Sono una presenza accogliente che non giudica. I transessuali sonodonne all’ennesima potenza, esercitano una capacità di accudimento straordinaria. Mi sono avvicinato per questo a loro, cercavo un sollievo legato alla loro femminilità. È il loro comportamento, non la loro fisicità, quello che le rende desiderabili”.
Sorprende questa esaltazione della femminilità attraverso una figura che Marrazzo considera accogliente per eccellenza. Abbiamo il massimo rispetto per chi ha fatto una difficile scelta di vita, e Almodovar ce ne ha raccontato la corposa umanità, tuttavia le parole di Marrazzo possono suonare stonate: quasi una provocazione per tante donne, mogli e madri, che si vedono scavalcate e umiliate nel loro ruolo. Infatti, nonostante l’apparente mitezza dei toni, il ragionamento di Marrazzo sembra voler indicare che la vocazione della donna “all’ennesima potenza” è solo quella di confortare, e sembra voler dire alle donne contemporanee di non essere adatte a vivere questa “vocazione”. Avvertendole che, se non son capaci loro di essere nutrici e vestali del riposo guerriero, l’uomo può cercare altrove.
Colpisce in modo negativo che si esalti un’idea della donna – la donna–geisha – che non pone problemi e non interloquisce e per ciò stesso risulta rilassante. Meno impegnativa per l’uomo guerriero della donna-compagna con cui sostenere un rapporto dialettico. E infatti: “È, tra i rapporti mercenari, la relazione più riposante. Avevo bisogno di suonare a quella porta, ogni tanto, e che quella porta si aprisse”, sono sempre parole di Marrazzo.
Insomma, la sua esaltazione della femminilità sembra più che altro votataall’autodifesa. Anche se dice di amare le donne – alle quali nell’intervista rivolge continue scuse – e di amarle così tanto da cercarle anche nei trans (in versione riposante), non approfondisce mai il rapporto con loro: è più preoccupato di ribadire la propria identità di maschio, più preoccupato di dire ai maschi io sono uno di voi, io anche là in quella stanza ero uno di voi. Sembra parlare ai maschi – i maschi che teme lontani e disturbati dall’omosessualità – per riconquistare il loro rispetto.
E voi, geishe o compagne, e voi guerrieri stanchi, che ne pensate delle donne all’ennesima potenza che lasciano in pace gli uomini?

Usa: attacchi in Iraq anche dopo la fine della missione di guerra


Usa: attacchi in Iraq anche dopo la fine della missione di guerra
WASHINGTON - L'esercito degli Stati Uniti ha ammesso di aver compiuto due attacchi aerei separati in Iraq nel mese di giugno, quasi un anno dopo che il presidente Barack Obama ha dichiarato la fine della guerra americano nel Paese. Il portavoce dell'esercito Usa in Iraq, il generale Jeffrey Buchanan, ha detto ieri che i raid erano stati effettuati contro i militanti che avevano bersagliato le truppe americane. Lo riferisc l'AFP. Questa è la prima volta che l'esercito americano ammette di aver utilizzato la sua forza aerea per attaccare obiettivi iracheni da quando la Casa Bianca ha ufficialmente dichiarato la fine della sua missione di combattimento in Iraq, il 31 AGOSTO 2010. Le parole di Buchanan potrebbero contribuire a deteriorare i rapporti gia' difficili tra Baghdad e Washington, perche' ogni azione militare unilaterale da parte degli Usa viola il patto di sicurezza firmato tra le due parti lo scorso anno.

Lega, scoppia caso dei tagli ai Comuni. Oggi Bossi vede Tremonti. Lunedì sera Bossi disse di aver privilegiato pensioni ai comuni

Lega, scoppia caso dei tagli ai Comuni. Oggi Bossi vede Tremonti
Ponte di Legno (Bs), 17 ago. (TMNews) - Un problema di "coscienza" che si è già trasformato in un caso politico non solo nella maggioranza ma anche all'interno della Lega. Umberto Bossi ha rivendicato di aver scelto di "salvare" i pensionati, la "povera gente"; e agli enti locali, che dovranno fronteggiare pesanti tagli, "ci penseremo in un secondo momento". Tagli assai poco "federalisti" e che hanno mandato la Lega, e la stessa maggioranza, in fibrillazione. Anche perché un alleggerimento dei tagli agli enti locali lo chiedono non solo in molti nel Pdl ma anche lo stesso ministro dell'Interno Roberto Maroni, che vorrebbe addirittura azzerarli.

L'orientamento definitivo della Lega si capirà meglio forse oggi e domani, quando Bossi, in Cadore, incontrerà il ministro dell'Economia Giulio Tremonti con l'obiettivo di "convincerlo ad andare in una certa direzione". In Cadore, già da oggi, è atteso anche il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. Che dovrà fare il punto della situazione con "il capo" anche sulla questione dell'Iva, visto che l'aumento è considerato con diffidenza sia da Berlusconi che da Bossi: "Trattiamo per vedere se c'è qualcosa di meglio. Stiamo attenti che aumenta tutta la roba. E a quel punto il governo è nei pasticci perché è un governo che taglia le pensioni e aumenta i prezzi".

La questione dei tagli agli enti locali, Bossi ha cercato di farla digerire ai suoi per due giorni. Il leader della Lega ha giustificato la sua scelta ai sostenitori con la necessità di tutelare prima le persone, poi i comuni, "che se la possono cavare". Ha indicato come da estirpare la malattia "dell'assistenzialismo", che colpisce anche il nord. "C'è gente anche nostra - ha detto - che ragiona come i terroni che pensano che lo Stato 'mi deve dare'. Lo Stato non deve dare niente". Parole ascoltate con attenzione ma inconsueto scarso entusiasmo dai suoi sostenitori, che lo avevano accolto al Palazzetto dello sport di Ponte di Legno per il comizio di Ferragosto.

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http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110817_072827.shtml

Oggi la manovra in Senato, dal 22 inizia l'esame in Commissione. Governo ha aperto a modifiche testo. Pd presenta controproposta

Oggi la manovra in Senato, dal 22 inizia l'esame in Commissione
Roma, 17 ago. (TMNews) - La manovra finanziaria viene incardinata al Senato a partire da oggi. Il presidente Renato Schifani ha convocato l'assemblea per il pomeriggio alle 16,30, per la presentazione del ddl di conversione del decreto sulla manovra economica. Successivamente, il provvedimento passerà alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama che inizieranno l'esame del ddl a partire da lunedì 22 agosto.

Intanto il governo ha aperto alle modifiche del testo approvato venerdì sera dal Consiglio dei ministri. Prima diversi ministri di primo piano - Calderoli, Sacconi, La Russa - poi Silvio Berlusconi in persona non hanno escluso ritocchi precisando, però, che i saldi sono invariabili. Da Porto Rotondo, in Sardegna, dove ha trascorso qualche giorno di vacanza, il premier ha sottolineato che i saldi sono "intoccabili" ma ha assicurato che la maggioranza è pronta a "miglioramenti" durante il dibattito parlamentare senza "distinzioni" della parte politiche che li proporrà.

L'apertura di Berlusconi era stata preannunciata a cavallo di Ferragosto da diversi ministri. "Tutto si può rivedere ma a saldi invariati. E senza smontare il testo, altrimenti rischiamo il default", ha detto Calderoli. "Se si tratta di migliorarla sì, se si tratta di trasformarla no. Le proposte migliorative devono comunque essere a saldi invariati", gli ha fatto eco Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl. In Parlamento per il titolare dello Sviluppo economico Paolo Romani, "si verificherà quali possano essere altri meccanismi di reperimento risorse, a esempio l'aumento dell'Iva dell'1%". Quanto al cosiddetto contributo di solidarietà, "siamo aperti alla discussione, ma la sinistra non cerchi di sostituire tagli con tasse, bensì tasse con tagli ulteriori della spesa pubblica", ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

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http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110817_071052.shtml

GIAPPONE: VIA LIBERA A RIATTIVAZIONE REATTORE HOKKAIDO

(AGI) Tokyo - Via libera delle autorita' di Hokkaido, l'isola settentrionale del Giappone, alla riattivazione del reattore 3 da 912 megawatt della centrale nucleare di Tomari. Lo ha riferito l'agenzia Kyodo. Il reattore, gestito dalla Hokkaido Elecrtic Pomer, sara' il primo a ripartire dopo il fermo imposto dopo la crisi nucleare a Fukushima causata dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo .
 

Diventano amiche sul web per suicidarsi insieme


Tre ragazze di 16, 18 e 19 anni, che non si conoscevano, si sono tolte la vita insieme in Germania
Tre ragazze di 16, 18 e 19 anni si sono tolte la vita insieme in una foresta della Bassa Sassonia, in Germania. Le tre giovani, ha spiegato oggi la polizia, soffrivano di depressione e sembra si siano ritrovate nella cittadina di Cloppenburg (nordest) apposta per suicidarsi.
APPUNTAMENTO VIA INTERNET – E’ probabile che le teenager, che vivevano molto distanti tra loro, si siano date appuntamento tramite internet. La polizia tedesca era sulle loro tracce già dal fine settimana – dopo che il terapeuta della 19enne aveva dato l’allarme per la sua scomparsa -, ma non è stato possibile trovarle prima di lunedì, quando ormai erano già morte. Le tre ragazze avevano studiato con cura ogni particolare, per evitare che qualcuno impedisse loro di portare a termine il loro piano: hanno montato in una foresta una piccola tenda da campeggio, sigillandola dall’interno con del nastro adesivo. Poi hanno acceso tre grill monouso per barbecue: le ha uccise il monossido di carbonio. Tutte hanno lasciato una lettera d’addio; la polizia sta ora analizzando i loro computer e cellulari per ricostruire le loro relazioni.
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http://www.giornalettismo.com/archives/139163/diventano-amiche-sul-web-per-suicidarsi-insieme/

“I tagli alla politica? Sono tutti finti”


Franco Bechis su Libero legge la relazione tecnica al decretone. E scopre che…
Zero. Franco Bechis su Libero legge la relazione tecnica al decreto che fissa le poste della manovra, e scopre che mentre per le nuove tasse i tecnici del ministero dell’Economia si aspettano maggiori introiti per 12,8 miliardi, dai tagli ai costi della politica il risparmio previsto equivale a zero euro. Perché ad oggi, vista l’aleatorietà dei programmi, sono impossibili da quantificare. Ecco il conto per i cittadini:
Per mettere le mani nelle loro tasche si è perfino violentato quello Statuto del contribuente che sembrava (…) (…) la Bibbia del centro destra: non si possono cambiare le regole del fisco quando la partita è ancora in gioco, questa voha lo si è fatto addirittura tornando indietro al primo minuto. Il contributo di solidarietà sui redditi complessivi (stipendio e rendite varie) sopra i 90 mila (5%) e sopra i 150 mila (10%) euro scatta ora retroattivo al 1 gennaio 2011. E in temuti porterà nelle casse dello Stato 3,8 miliardi di euro. Scatta invece dal primo gennaio prossimo la nuova tassazione sulle rendite finanziarie: l’aliquota sui capital gain passa dal 12,5 al 20% e dovrebbe essere compensata dalla discesa della tassa sui conti correnti dal 27 al 20%. Solo che con la prima misura i risparmiatori pagheranno 2,1 miliardi in più all’anno. E con la seconda risparmieranno 277 milioni. Una par conditio così è quella che sogna Silvio Berlusconi quando va in tv. Risultato finale: nel triennio lo Stato incasserà 4,8 miliardi in più.
Poi arriva la sorpresa:
Quando si tratta della casta anche i ragionieri del ministero dell’Economia si fanno assai prudenti. Non è stato messo in bilancio nemmeno un euro di risparmio. Per alcune norme (il contributo di solidarietà dei parlamentari) perché se davvero verranno applicate, saranno i bilanci di Camera e Senato a beneficiame e non lo Stato. Per quel che riguarda la riduzione del numero di consiglieri e assessori regionali si scrive che certo ci «saranno effetti migliorativi sui saldi di finanza pubblica. I conseguenti risparmi di spesa potranno essere verificati a consuntivo e pertanto non vengono prudenzialmente quantificati».
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