mercoledì 17 agosto 2011

“I tagli alla politica? Sono tutti finti”


Franco Bechis su Libero legge la relazione tecnica al decretone. E scopre che…
Zero. Franco Bechis su Libero legge la relazione tecnica al decreto che fissa le poste della manovra, e scopre che mentre per le nuove tasse i tecnici del ministero dell’Economia si aspettano maggiori introiti per 12,8 miliardi, dai tagli ai costi della politica il risparmio previsto equivale a zero euro. Perché ad oggi, vista l’aleatorietà dei programmi, sono impossibili da quantificare. Ecco il conto per i cittadini:
Per mettere le mani nelle loro tasche si è perfino violentato quello Statuto del contribuente che sembrava (…) (…) la Bibbia del centro destra: non si possono cambiare le regole del fisco quando la partita è ancora in gioco, questa voha lo si è fatto addirittura tornando indietro al primo minuto. Il contributo di solidarietà sui redditi complessivi (stipendio e rendite varie) sopra i 90 mila (5%) e sopra i 150 mila (10%) euro scatta ora retroattivo al 1 gennaio 2011. E in temuti porterà nelle casse dello Stato 3,8 miliardi di euro. Scatta invece dal primo gennaio prossimo la nuova tassazione sulle rendite finanziarie: l’aliquota sui capital gain passa dal 12,5 al 20% e dovrebbe essere compensata dalla discesa della tassa sui conti correnti dal 27 al 20%. Solo che con la prima misura i risparmiatori pagheranno 2,1 miliardi in più all’anno. E con la seconda risparmieranno 277 milioni. Una par conditio così è quella che sogna Silvio Berlusconi quando va in tv. Risultato finale: nel triennio lo Stato incasserà 4,8 miliardi in più.
Poi arriva la sorpresa:
Quando si tratta della casta anche i ragionieri del ministero dell’Economia si fanno assai prudenti. Non è stato messo in bilancio nemmeno un euro di risparmio. Per alcune norme (il contributo di solidarietà dei parlamentari) perché se davvero verranno applicate, saranno i bilanci di Camera e Senato a beneficiame e non lo Stato. Per quel che riguarda la riduzione del numero di consiglieri e assessori regionali si scrive che certo ci «saranno effetti migliorativi sui saldi di finanza pubblica. I conseguenti risparmi di spesa potranno essere verificati a consuntivo e pertanto non vengono prudenzialmente quantificati».
Continua ...


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