Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
sabato 21 dicembre 2013
La scimpanzé liberata abbraccia Jane Goodall e torna nella foresta: il video
Lo scimpanzé Wounda abbraccia Jane Goodall prima di rientrare definitivamente nella foresta. Il video che commuove il web
Wounda una femmina di scimpanzé è stata portata al centroTchimpounga Chimpanzee Rehabilitation Center del Jane Goodall Institute in Congo dopo che è stata ritrovata in fin di vita. E’ stata sequestrata a un gruppo di trafficanti di specie esotiche in via d’estinzione e rilasciata dalle autorità del Congo nell’oasi di Brazaville. A Tchimpounga c’erano 15 scimpanzé e queste scimmie sono catturate sia per mangiarle, sia per usarle come animali da intrattenimento in circhi e spattacoli vari sia per la sperimentazione scientifica.
Ma dopo aver superato mille traversie Wounda il cui nome vuol dire sull’orlo del baratro è riuscita a sopravvivere e completare in pieno il programma di riabilitazione. Dunque eccola sana e in piena forma in grado di rientrare nella sua casa che è la foresta. Ma prima di andare via non dimentica di abbracciare chi l’ha aiutata negli ultimi mesi condividendo con tutti l’emozione dell’addio e la ripresa della sua vita selvatica.
Jane Goodall ci ricorda che grazie al lavoro di scienziati e volontari gli animali possono essere curati e tornare iberi. Aiutiamo a combattere anche per noi.
Guarda il video:
Numeri identificativi per poliziotti? Alfano dice no, ma in Europa ci sono già
Alfano si dice contrario ai numeri identificativi per poliziotti, in quanto, sostiene, contraddicono la pubblica sicurezza. Eppure, in Europa, si usano già.
-Redazione- "Sono contrarissimo al numero identificativo per gli agenti che fanno ordine pubblico."E' quanto ha dichiarato il ministro dell'Interno Angelino Alfano, nel corso di una conferenza stampa al Viminale. "Ciò contraddice tutte le regole di sicurezza. Le forze dell’ordine rischiano la vita e noi li vogliamo proteggere", ha aggiunto il vicepremier, dimentico che l'identificativo, oltre ad essere utilizzato in molti stati europei, è stato anche al centro di una direttiva di Bruxelles, seppur disattesa dall'Italia.
Questa prevedeva, già dal 19 settembre del 2001, il recepimento del Codice Europeo di Etica per la Polizia; altresì, si invitavano i 45 paesi membri del Consiglio a stilare un chiaro regolamento deontologico nell’ambito della sicurezza pubblica. Così che, mentre ora Alfano sostiene come i numeri identificativi siano illegali, in Grecia, Spagna, Francia, Germania, Svezia, Regno Unito, sulle uniformi e sui caschi dei poliziotti, essi sono già presente.
Chi suicidò il “Banchiere di Dio”?
-Gea Ceccarelli- “Il est disparu comme le diable vers l’enfer.” E' sparito come il diavolo verso l'inferno.
Con queste parole, il 9 giugno del 1982, il finanziere Francesco Micheli commentò l'improvvisa partenza del presidente delBanco Ambrosiano, il quale, nel bel mezzo di una cena, si alzò e, mormorando di viaggi e nebbia, uscì di fretta, per non mettere mai più piede nella sua Milano.
Con queste parole, il 9 giugno del 1982, il finanziere Francesco Micheli commentò l'improvvisa partenza del presidente delBanco Ambrosiano, il quale, nel bel mezzo di una cena, si alzò e, mormorando di viaggi e nebbia, uscì di fretta, per non mettere mai più piede nella sua Milano.
L'ultima cena, la si potrebbe chiamare. Ma, quella sera, nella foresteria dell'istituto lombardo, non c'era nessun Cristo, né vi erano i dodici apostoli. Piuttosto, a quel tavolo, sedevano “il banchiere di Dio” Roberto Calvi, i suoi amici finanzieri Francesco Micheli e Florio Fiorini, il presidente di Paribas Pierre Moussa e il manager austriaco Karl Kahane. Il motivo dell'incontro era delicato e, per questo, Calvi non era in grado di nascondere il proprio nervosismo. Lasciò che fossero i due stranieri ad affrontare l'argomento. Risoluti: 200 milioni di dollari in cambio di tutto il sistema estero dell'Ambrosiano. Una discreta offerta, in condizioni normali. Ma quella di Calvi e della sua banca era tutto fuorché normale: per salvarsi, gli sarebbe servito almeno sei volte tanto quanto offrivano Moussa e Kahane.
Improvvisamente, il banchiere si alzò e se ne andò. Micheli lo inseguì fino in strada, ma, una volta fuori, di lui non vi era già più traccia. Se ne ebbe notizia solo 9 giorni più tardi, quando, a Londra, presso il Blackfriars Bridge, il suo corpo venne rinvenuto impiccato. Sospeso sul Tamigi, con in tasca mattoni e 15.000 dollari, Calvi era morto. “Era stato suicidato”, sentenziò al riguardo il Gran Maestro Licio Gelli. Addosso gli trovarono anche un passaporto falso e una lista di nomi: piduisti, politici e uomini d'affari. Tutti pezzi da novanta, che venivano trascinati nell'intricato giallo tutt'ora insoluto.
La storia di Roberto Calvi rappresenta infatti una delle tante pagine oscure d'Italia. Una di quelle in cui si incrociano poteri e misteri, protagonisti più o meno occulti, storie inconfessabili. E' un enigma che, nonostante gli oltre trent'anni trascorsi, non riesce a chiarirsi e torna ora a far discutere. Il motivo è presto detto: nei giorni scorsi, il pm Luca Tescaroli, che da anni conduce indagini al riguardo, ha chiesto l'archiviazione del fascicolo aperto nel 2008. Il magistrato sa che la verità è lì da qualche parte, ma il tempo, l'omertà, l'ostruzionismo, non permettono di risalire al bandolo della matassa. Pur ritenendo “molto probabile” un coinvolgimento di Gelli nell’omicidio del banchiere di Dio, a fronte anche dei “validi moventi” che emergerebbero, non si hanno prove certe.Troppi elementi, troppe strade, tutte intricate. Che dipartono proprio da quell'istituto, l'Ambrosiano, strettamente collegato alloIor, fondato nel 1896 e fallito a seguito del più grave dissesto finanziario italiano, avvenuto sotto la presidenza di Calvi. Lui, il “banchiere di Dio”, vi era entrato in servizio nel 1946. Era un uomo ambizioso, schivo, attratto da quanto di più occulto e influente potesse esistere; affascinato dalla Chiesa per lo stesso motivo: la riteneva una potenza segreta, in cui strisciare comodamente nell'ombra.
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I 140 senatori favorevoli al gioco d’azzardo denunciati dal Codacons
-Redazione- Istigazione al gioco d'azzardo e concorso in lesioni psichiche.
Con queste accuse il Codacons ha deciso di denunciare i 140 senatori di Pd, Sc, Ncd e Gal che hanno votato l'emendamento "grazie al quale il governo ridurrà i trasferimenti alle Regioni e agli enti locali che emanano norme restrittive contro il gioco d'azzardo".
Per l'associazione "si tratta di una vera e propria istigazione al gioco d'azzardo, un gesto scriteriato da parte dei senatori che fa nascere più di un sospetto circa i rapporti tra la classe politica e le società del gioco, e impone alla magistratura di porre sotto indagine i singoli senatori che con il loro voto hanno deciso di gettare migliaia di cittadini in pasto alle dipendenze da gioco in un paese come l'Italia in cui il gioco è una vera e propria emergenza, con costi sociali pari a 7 miliardi di euro all'anno, punire gli enti locali che cercano di tutelare i cittadini e limitare l'insorgenza delle ludopatie può configurare veri e propri reati".
"La magistratura deve verificare se nei giorni precedenti al voto abbiano avuto accesso al Senato esponenti di aziende specializzate in giochi o soggetti a loro riconducibili, e indagare i senatori che li hanno ricevuti per corruzione e concussione, chiarendo i rapporti tra partiti e lobby del gioco più volte denunciati dai mass media".“
Gli affitti intoccabili dei palazzi del potere Il Senato cancella il recesso a tempo di record
IL CASO - SOPPRESSO IN SOLI SEI GIORNI L’EMENDAMENTO DEL DEPUTATO DEL M5S FRACCARO.
Quindici anni fa la Camera stipulò senza gara una serie di contratti con la società Milano 90, che metteva a disposizione di Montecitorio quattro immobili
ROMA - «L’articolo 2-bis del decreto legge 15 ottobre 2013, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 dicembre 2013, n. 137, è soppresso». Chi ancora ha il coraggio di sostenere che il nostro sistema legislativo è lento e macchinoso si dovrà ricredere davanti a questo capolavoro di Palazzo Madama. Dove è stata cancellata al volo una norma che lo stesso Senato aveva approvato sorprendentemente soltanto sei giorni prima. La cosa era passata nel silenzio generale fra le pieghe di un provvedimento battezzato «manovrina», grazie a un emendamento presentato alla Camera dal deputato del Movimento 5 Stelle Massimo Fraccaro. Testuale: «Le amministrazioni dello Stato, le Regioni e gli enti locali, nonché gli organi costituzionali nell’ambito della propria autonomia, hanno facoltà di recedere, entro il 31 dicembre 2014, dai contratti di locazione di immobili in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Il termine di preavviso per l’esercizio del diritto di recesso è stabilito in trenta giorni, anche in deroga a eventuali clausole difformi previste dal contratto».
Una bomba. Con un bersaglio preciso, come dimostra il passaggio sugli «organi costituzionali»: i palazzi Marini, quegli stabili che ospitano gli uffici dei deputati, presi in affitto con il meccanismo del «global service» dall’immobiliarista e grande allevatore di cavalli Sergio Scarpellini, munifico elargitore di contributi liberali ai partiti di destra e sinistra. È un’operazione che ha origine alla fine degli anni Novanta quando la Camera, d’accordo centrosinistra e centrodestra, decise di stipulare senza gara una serie di contratti con la società Milano 90, che metteva a disposizione di Montecitorio quattro immobili e relativi servizi. A un prezzo, oltre 500 euro annui al metro quadrato, tale da ripagare abbondantemente i mutui bancari contratti dal privato per acquistare le mura. Fatto sta che la Camera avrebbe speso in 18 anni ben 444 milioni solo per i canoni d’affitto, senza ritrovarsi in tasca un solo mattone. Una vicenda divenuta ben presto l’emblema degli sprechi del Palazzo, contro cui si erano scagliati a ripetizione con interrogazioni e denunce pubbliche i radicali. Ma inutilmente. Come inutili si erano rivelati i mal di pancia avvertiti da molti parlamentari consapevoli dell’abnormità della storia. A tutti era stato risposto che non c’era niente da fare: i contratti andavano rispettati e amen. Dopo molti sforzi si era riusciti a disdettarne almeno uno.
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Blitz Nas, sequestrate 250 tonnellate di cibi scaduti e 15mila illuminazioni illegali
Nei controlli a tappeto effettuati in tutta Italia i carabinieri hanno eseguito duemila ispezioni trovando alimenti scaduti da oltre sei anni e mal conservati, irregolarità igieniche e oggetti privi di etichette
ROMA - Circa 250 tonnellate di cibi scaduti, sbiancante per pesce e 15mila giochi irregolari e illuminazioni illegali: è questo il bilancio dei controlli eseguiti dai carabinieri dei Nas in tutta Italia, nell'ambito di una operazione denominata 'Pulizie di Natale'. Sotto la lente di ingrandimento sono finite attività di produzione, commercializzazione, consumazione dei prodotti tipici delle festività natalizie, tra cui dolci, pesce, salumi, formaggi, carne, luminarie, giocattoli. Circa 2.000 le ispezioni che hanno rilevato violazioni di natura igienico sanitaria, strutturale e commerciale.
Sono state accertate seicento irregolarità, mentre sono state segnalate alle autorità giudiziarie, amministrative e sanitarie 691 persone. Contestate violazioni amministrative per oltre 700.000 euro, chiuse o sequestrate 43 strutture.
A Milano, presso diversi esercizi commerciali cinesi, i Nas hanno sequestrato oltre 1.000 confezioni di 'uova cent'anni' (specialità della cucina cinese dove le uova subiscono un particolare processo di fermentazione in quanto vengono lasciate per circa 3 mesi in un composto di acqua, sale, carbone ed ossido di calcio) la cui importazione è vietata in Europa e 8 tonnellate di anatre eviscerate (per un valore di circa 90.000 euro) importate dall'Ungheria, in cattivo stato di conservazione perché congelate e stoccate a temperatura ambiente a causa dello spazio insufficiente nelle celle frigorifere. I prodotti erano destinati alla vendita al dettaglio di supermercati e macellerie.
I carabinieri di Bologna, Firenze, Salerno e Bari hanno sequestrato centinaia di panettoni natalizi sprovvisti di etichettatura e venduti come artigianali, ma di fatto prodotti da altre aziende, nonché oltre 5 tonnellate di zucchero, cioccolato in scaglie, semifreddi, gelati, frutta congelata, sciroppi, mandorle, marmellate, cannoli, creme per ripieni scaduti anche da oltre 6 anni e rietichettati mediante la progressiva sovrapposizione di etichette e in cattivo stato di conservazione. I Nas di Pescara e Caserta hanno sequestrato oltre 25 tonnellate di anelli di totano che rappresentano uno dei prodotti tipici natalizi del luogo; alcuni erano scongelati in assenza delle procedure di autocontrollo e privi di documentazione sulla tracciabilità ed altri di provenienza argentina ed immessi sul territorio nazionale tramite la Spagna senza la prenotifica all'Ufficio Veterinario per gli adempimenti comunitari di Napoli.
A Torino, a seguito di lamentele di cittadini per i cattivi odori provenienti dal banco refrigerato di un supermercato della provincia, i Nas hanno sequestrato oltre una tonnellata di insaccati, formaggi e preparazioni gastronomiche (fra cui porchetta) in pessime condizioni ed alterati, alcuni scaduti e con data di scadenza cancellata con dei solventi. In particolare, i formaggi erano invasi da muffe perché non correttamente conservati, tagliati da tempo, coperti da cellophane e ingialliti.
Continua ...
http://www.repubblica.it/cronaca/2013/12/21/news/blitz_nas_sequestrate_250_tonnellate_di_cibi_scaduti_e_15mila_illuminazioni_illegali-74176622/
ROMA - Circa 250 tonnellate di cibi scaduti, sbiancante per pesce e 15mila giochi irregolari e illuminazioni illegali: è questo il bilancio dei controlli eseguiti dai carabinieri dei Nas in tutta Italia, nell'ambito di una operazione denominata 'Pulizie di Natale'. Sotto la lente di ingrandimento sono finite attività di produzione, commercializzazione, consumazione dei prodotti tipici delle festività natalizie, tra cui dolci, pesce, salumi, formaggi, carne, luminarie, giocattoli. Circa 2.000 le ispezioni che hanno rilevato violazioni di natura igienico sanitaria, strutturale e commerciale.
Sono state accertate seicento irregolarità, mentre sono state segnalate alle autorità giudiziarie, amministrative e sanitarie 691 persone. Contestate violazioni amministrative per oltre 700.000 euro, chiuse o sequestrate 43 strutture.
A Milano, presso diversi esercizi commerciali cinesi, i Nas hanno sequestrato oltre 1.000 confezioni di 'uova cent'anni' (specialità della cucina cinese dove le uova subiscono un particolare processo di fermentazione in quanto vengono lasciate per circa 3 mesi in un composto di acqua, sale, carbone ed ossido di calcio) la cui importazione è vietata in Europa e 8 tonnellate di anatre eviscerate (per un valore di circa 90.000 euro) importate dall'Ungheria, in cattivo stato di conservazione perché congelate e stoccate a temperatura ambiente a causa dello spazio insufficiente nelle celle frigorifere. I prodotti erano destinati alla vendita al dettaglio di supermercati e macellerie.
I carabinieri di Bologna, Firenze, Salerno e Bari hanno sequestrato centinaia di panettoni natalizi sprovvisti di etichettatura e venduti come artigianali, ma di fatto prodotti da altre aziende, nonché oltre 5 tonnellate di zucchero, cioccolato in scaglie, semifreddi, gelati, frutta congelata, sciroppi, mandorle, marmellate, cannoli, creme per ripieni scaduti anche da oltre 6 anni e rietichettati mediante la progressiva sovrapposizione di etichette e in cattivo stato di conservazione. I Nas di Pescara e Caserta hanno sequestrato oltre 25 tonnellate di anelli di totano che rappresentano uno dei prodotti tipici natalizi del luogo; alcuni erano scongelati in assenza delle procedure di autocontrollo e privi di documentazione sulla tracciabilità ed altri di provenienza argentina ed immessi sul territorio nazionale tramite la Spagna senza la prenotifica all'Ufficio Veterinario per gli adempimenti comunitari di Napoli.
A Torino, a seguito di lamentele di cittadini per i cattivi odori provenienti dal banco refrigerato di un supermercato della provincia, i Nas hanno sequestrato oltre una tonnellata di insaccati, formaggi e preparazioni gastronomiche (fra cui porchetta) in pessime condizioni ed alterati, alcuni scaduti e con data di scadenza cancellata con dei solventi. In particolare, i formaggi erano invasi da muffe perché non correttamente conservati, tagliati da tempo, coperti da cellophane e ingialliti.
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Vanno da madre in ospedale e la trovano morta, aperta inchiesta a Roma
Roma - (Adnkronos) - I sanitari non si erano accorti del decesso. L'80enne era ricoverata al Vannini-figlie di San Camillo
Roma, 20 dic. - (Adnkronos) - Un'inchiesta è stata aperta dalla procura di Roma sulla morte di una donna di 80 anni, S.I., affetta da diabete e deceduta il 4 dicembre scorso all'ospedale Vannini-figlie di San Camillo di Roma. A trovare morta la donna sono stati i figli durante l'orario di visita. Sono stati loro a denunciare l'accaduto sottolineando che i sanitari non si erano accorti della morte della donna.
I pm che indagano sul caso, Leonardo Frisani e Claudia Alberti, ipotizzano il reato di omicidio colposo. Accertamenti sono stati disposti per chiarire da quanto tempo la donna fosse morta ed eventuali responsabilità del personale dell'ospedale.
Legge elettorale, offerta di Renzi alla destra: Mattarellum corretto
La proposta mantiene le vecchie quote: 75% maggioritario, 25% proporzionale. Premio a chi vince 200 collegi. Ballottaggio tra le prime due coalizioni se nessuno arriva a quella soglia
L'Ircocervo non ha ancora un nome. E tuttavia inizia a prendere forma nelle conversazioni riservate tra esponenti del Partito democratico e di Forza Italia sulla legge elettorale. È un modello del tutto nuovo. È un ibrido che prende la struttura del vecchio Mattarellum e ci innesta sopra un doppio turno (eventuale) di coalizione. Il composto alchemico è l'ultimo prodotto della fucina renziana e, secondo chi lo ha potuto leggere, sarebbe "l'uovo di Colombo". Berlusconi vuole il Mattarellum? Il Pd vuole il doppio turno? Che problema c'è, basta mischiarli insieme ed ecco il risultato. Anche i partiti minori, come Ncd, non verrebbe soffocati in culla grazie al fatto che la quota proporzionale rimarrebbe intatta.
La proposta parte infatti dal mantenimento delle vecchie quote del Mattarellum: 75% di maggioritario e 25% di proporzionale. Alla Camera significa 475 seggi maggioritari e 155 seggi proporzionali. Dalla quota maggioritaria sarebbe ritagliato un tesoretto di 75 seggi, un "premio di governabilità" da assegnare a quel partito che abbia superato una certa soglia. L'idea è fissare l'asticella a un'altezza congrua, non semplice da raggiungere: 200 seggi. Chi li dovesse conquistare con i propri voti, collegio per collegio, vincerebbe anche il premio di governabilità di ulteriori 75 seggi (pari a quasi il 12 per cento dell'assemblea). A questi 275 andrebbero poi aggiunti i seggi ottenuti dal partito nella quota proporzionale per arrivare - auspicabilmente - alla maggioranza assoluta di 315 deputati. E se nessuno dovesse superare l'asticella dei 200 collegi vinti? Allora e solo allora scatterebbe un ballottaggio tra le prime due coalizioni per aggiudicarsi il premietto di 75 seggi. Questo è lo schema su cui si sta ragionando. Un cocktail di elementi diversi messo a punto, pare, dal renziano Matteo Richetti...
L'articolo integrale su Repubblica in edicola o su Repubblica+
http://www.repubblica.it/politica/2013/12/21/news/legge_elettorale_offerta_renzi_mattarellum_corretto-74172422/
L'Ircocervo non ha ancora un nome. E tuttavia inizia a prendere forma nelle conversazioni riservate tra esponenti del Partito democratico e di Forza Italia sulla legge elettorale. È un modello del tutto nuovo. È un ibrido che prende la struttura del vecchio Mattarellum e ci innesta sopra un doppio turno (eventuale) di coalizione. Il composto alchemico è l'ultimo prodotto della fucina renziana e, secondo chi lo ha potuto leggere, sarebbe "l'uovo di Colombo". Berlusconi vuole il Mattarellum? Il Pd vuole il doppio turno? Che problema c'è, basta mischiarli insieme ed ecco il risultato. Anche i partiti minori, come Ncd, non verrebbe soffocati in culla grazie al fatto che la quota proporzionale rimarrebbe intatta.
La proposta parte infatti dal mantenimento delle vecchie quote del Mattarellum: 75% di maggioritario e 25% di proporzionale. Alla Camera significa 475 seggi maggioritari e 155 seggi proporzionali. Dalla quota maggioritaria sarebbe ritagliato un tesoretto di 75 seggi, un "premio di governabilità" da assegnare a quel partito che abbia superato una certa soglia. L'idea è fissare l'asticella a un'altezza congrua, non semplice da raggiungere: 200 seggi. Chi li dovesse conquistare con i propri voti, collegio per collegio, vincerebbe anche il premio di governabilità di ulteriori 75 seggi (pari a quasi il 12 per cento dell'assemblea). A questi 275 andrebbero poi aggiunti i seggi ottenuti dal partito nella quota proporzionale per arrivare - auspicabilmente - alla maggioranza assoluta di 315 deputati. E se nessuno dovesse superare l'asticella dei 200 collegi vinti? Allora e solo allora scatterebbe un ballottaggio tra le prime due coalizioni per aggiudicarsi il premietto di 75 seggi. Questo è lo schema su cui si sta ragionando. Un cocktail di elementi diversi messo a punto, pare, dal renziano Matteo Richetti...
L'articolo integrale su Repubblica in edicola o su Repubblica+
http://www.repubblica.it/politica/2013/12/21/news/legge_elettorale_offerta_renzi_mattarellum_corretto-74172422/
Prodi Condannato
Romano Prodi è stato condannato dalla Corte di Giustizia Europea per azioni compiute quando era Presidente della Commissione e nessuno dei media importanti nazionali, sia della carta stampata che soprattutto della TV, sempre pronti a guardare nel letto dei politici, ne ha fatto cenno? Queste le motivazioni di condanna espresse dalla Corte a carico del Prof. Prodi: 1 – aver fornito al Parlamento Europeo notizie false e non documentate; 2 – aver emesso comunicati che mettevano in dubbio l’onorabilità di alti dirigenti che non si erano sottomessi alle sue imposizioni; 3 – aver tentato di ostacolare la giustizia. I fatti che hanno portato alla condanna risalgono al 2002-2003 e si riferiscono a una contorta vicenda relativa all’Eurostat, innescata dalla lettera di una funzionaria che si riteneva discriminata. L’inchiesta è iniziata per capire se tali irregolarità fossero state effettuate su iniziativa di dirigenti o addirittura dallo stesso responsabile della Commissione, Prodi.
È cominciato così il rimbalzo delle responsabilità, nonché la “fughe di notizie” – questo afferma la sentenza – depistate verso giornali amici. Proprio per la paura di rivangare anche questioni irrisolte del passato (gli scheletri nell’armadio: Iri, Nomisma), Prodi ha pensato bene, da far suo, di chiudere con un colpo di mano gli Istituti, ma, non avendo elementi per mandare a spasso un migliaio di persone li ha destituiti tutti dai loro incarichi, tenendoli a non fare nulla fino alla pensione!
In Italia questi si sarebbero trovati un secondo lavoro, e comunque tutti a ringraziare il benefattore che paga senza far fare niente; ma all’estero, qualcuno dal senso civico sviluppato e con un sano amor proprio, si sente discriminato e sottostimato… e si lamenta.
Col suo modo di fare credeva di passarla franca, padroncino anche all’estero, ma, fortunatamente, da quelle parti sanno bacchettare le mani come agli studentelli presi con le mani nella marmellata, anche se si tratta di Professoroni.
Siccome anche questa volta i giornalisti e le TV non ne parlano, v’invitiamo a condividere Grazie.
Siccome anche questa volta i giornalisti e le TV non ne parlano, v’invitiamo a condividere Grazie.
Vedi anche: Conto Corrente la rapina del Governo Prodi Condannato
il gruppo Bildeberg Prodi Condannato
Ungheria abbassa tutte le tasse
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Ungheria abbassa tutte le tasse
Prodi Condannato
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