giovedì 10 marzo 2011

CASO RUBY: PROCURA MILANO VALUTA ISTIGAZIONE A CORRUZIONE IN MAROCCO

(ASCA) - Milano, 10 mar - Lo scoop pubblicato oggi da 'Il Fattoquotidiano' sul caso Ruby potrebbe trasformarsi in un'inchiesta giudiziaria. La Procura di Milano potrebbe infatti aprire un fascicolo su istigazione alla corruzione.
Secondo quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, la questione non e' ancora stata affrontata dal procuratore capo del capoluogo lombardo, Edmondo Bruti Liberati, impegnato in tutta la giornata di oggi in un incontro istituzionale con Jean-Claude Marin, procuratore capo di Parigi.
Le rivelazioni pubblicate oggi dal quotidiano diretto da Antonio Padellaro (due uomini volati in Marocco nel tentativo di corrompere una funzionaria dell'anagrafe locale per ottenere un 'allungamento' di due anni dell'eta' di Ruby, la giovane marocchina al centro dell'inchiesta milanese sui presunti festini a luci rosse di Arcore) saranno valutate dagli inquirenti milanesi a partire dalla giornata di domani.

Tubercolosi: 5.000 casi in Italia

(ANSA) - MILANO - La tubercolosi uccide ancora oggi: provoca ogni anno nel mondo quasi 2,5 milioni di morti e 9,5 milioni di nuovi casi. Di questi, 440mila sono resistenti ai farmaci, provocando 150mila decessi. Lo afferma Giorgio Besozzi, direttore del Centro Tubercolosi Villa Marelli di Milano. In Italia i casi ufficiali sono circa 5mila, ma gli esperti parlano di almeno 7.800 casi l'anno, di cui il 50% extracomunitari che provengono da Est Europa e Nord Africa, aree in cui e' endemica.

Bombe su Ras Lanuf. Gheddafi jr: ''No alla resa''.

Tripoli, 10 mar. (Adnkronos/Aki/Ign) - Un altro giorno di guerra in Libia, con l'annucio del figlio del raìs Saif Gheddafi: "E' arrivato il momento per un'azione militare in grande scala contro i ribelli" ha detto in un'intervista televisiva trasmessa da 'Skynews' in Gran Bretagna. "E' venuto il momento "dell'azione, della liberazione" ha chiarito, precisando: "Noi non ci arrenderemo mai".

Intanto le forze aeree governative hanno bombardato oggi la città di Brega, nella Libia orientale. Lo riferiscono testimoni alla 'Bbc', spiegando che il raid "non ha preso di mira l'area residenziale, ma una zona in cui si trova un checkpoint gestito da un gruppo di ribelli". I raid aerei ''sono il nostro più grande problema - ha aggiunto la fonte - non possiamo proprio farvi fronte, non possiamo controllarli. Abbiamo bisogno di una no-fly zone in modo da poter resistere e muoverci verso Tripoli".

L'aviazione libica è tornata a bombardare anche le postazioni degli insorti situate nella città petrolifera di Ras Lanuf, ad est di Tripoli. Il bilancio provvisorio dell'offensiva è di sette feriti. Ras Lanuf è un centro strategico perché è la roccaforte dei ribelli più vicina alla capitale. Secondo alcuni media libici, nei raid di mercoledì quattro persone sono morte e almeno 24 rimaste ferite.

A Ras Lanuf sono stati sparati anche colpi di mortaio. Lo riferisce l'inviato della 'Cnn', spiegando che i colpi hanno raggiunto un ospedale locale, senza tuttavia fare vittime. "Siamo medici, non abbiamo armi - ha commentato il dottor Fathi dell'ospedale colpito, citato dall'emittente Usa - perché ci prendono di mira?". La tv di Stato libica ha intanto mostrato le immagini di truppe governative che stazionano nella città di Zawiyah, 50 chilometri ad ovest di Tripoli, riconquistata dall'Esercito dopo duri scontri con gli insorti.
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Giustizia, sì del governo alla riforma Berlusconi esulta: l'aspettavo dal '94

Il premier: non è ad personam. Dure critiche da Pd, Idv e Anm

ROMA
Parte la «riforma epocale» della giustizia italiana, con un applauso che il Consiglio dei ministri, dopo aver approvato il progetto, ha tributato al ministro della giustizia Angelino Alfano.
Il percorso sarà lungo e non si sa quanto scorrevole: ci vuole la doppia lettura da parte di Camera e Senato e, se non sarà approvata da almeno due terzi dei parlamentari, potrebbe scattare la tagliola del referendum confermativo (l’unico che non ha bisogno di quorum al 50 per cento). Intanto risponde già picchie il Pd. Pier Luigi Bersani prevede che «si butterà la palla avanti per due anni, con una discussione a vuoto su una riforma costituzionale mentre i problemi della giustizia sono completamente dimenticati e il servizio giudiziario non sta funzionando». Il segretario Pd ribadisce il no alla riforma e mette soprattutto all’indice «il ruolo diretto del governo sui pm, interferendo direttamente nella loro attività».
Il Guardasigilli sintetizza la nuova giustizia con queste parole: «il giudice in alto, con il pm e il cittadino allo stesso livello». Silvio Berlusconi esulta: l’aspettavo dal 1994, il caso Ruby non c’entra assolutamente. Anzi: «è un punto qualificante della nostra azione di governo, una riforma organica, di prospettiva e di profondo cambiamento che non ha nulla a che fare con i processi in corso». Aggiunge il premier che tra i punti salienti vi sono l’inappellabilità delle assoluzioni in primo grado e la parità tra accusa e difesa nel contraddittorio. Insomma, il «giusto processo». Che, per posizione unanime dei ministri, è un istituto «atteso da anni» (Gianfranco Rotondi) ed «attento ai pesi e contrappesi della democrazia» (Stefania Prestigiacomo). Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, invita poi le opposizioni a non rendersi succubi dei magistrati che minacciano lo sciopero.
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Ruby: corrompono l’anagrafe marocchina affinché sia maggiorenne

Una donna a disposizione? No. Questa volta no. Questa volta potere, denaro, forza non sono serviti a niente. Una signora quarantenne, funzionario pubblico di una sperduta cittadina del Marocco, ha scelto di fare il suo dovere, di non barattare la sua dignità con quella che per lei era una montagna di denaro. Dietro garanzia dell'anonimato Fatima (il nome di fantasia) ha accettato di raccontare al Fatto Quotidiano quello che è successo. Un mese fa (7 febbraio) due italiani, accompagnati da un interprete marocchino, sono venuti qui, a Fkih Ben Salah, ai piedi delle montagne dell'Atlante. Si sono presentati in municipio e le hanno chiesto di cambiare i dati anagrafici di una certa Karima El Marough. Già, proprio lei, Ruby, la ragazza che ancora minorenne avrebbe avuto rapporti sessuali a pagamento con Silvio Berlusconi. Quella coppia di stranieri aveva in mente un piano preciso.
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Marocco, «offerti soldi per cambiare la data di nascita di Ruby»

«Il Fatto» intervista la funzionaria marocchina che lavora all'anagrafe. Gli avvocati del premier: chiarire.

MILANO - «Il 7 febbraio di quest'anno due persone di lingua italiana offrirono soldi all'ufficio dell'anagrafe marocchina di Fkik Ben Salak per retrodatare di un paio di anni la data di nascita di Karima El Maroug, meglio nota in Italia come Ruby Rubacuori, rispetto al 1 novembre 1992 come è attestato nel registro e nei suoi certificati di nascita». Questo il racconto del quotidiano il Fatto secondo cui l'offerta, che se accolta avrebbe avuto fra i suoi effetti quello di escludere la minore età di Ruby nel periodo dei fatti contestati al premier Silvio Berlusconi dal rinvio a giudizio immediato disposto dalla magistratura milanese, sarebbe però stata rifiutata dalla funzionaria pubblica della cittadina marocchina che, sotto lo pseudonimo di Fatima, racconta la storia in una intervista a il Fatto.

IL RACCONTO - «Erano in tre - racconta la funzionaria dell'anagrafe a due inviati del quotidiano di Padellaro, appositamente inviati a Fkih- e, la mattina del sette febbraio mi chiamarono fuori dal mio ufficio. Due parlavano in italiano. Il terzo era un marocchino distinto che faceva da interprete e mi è parso di capire che anche lui venisse dall'Italia, forse da Milano». Una serie di discorsi in generale e su alcuni problemi per Ruby in Italia, accompagnati dalla consapevolezza che in Marocco non esiste un'anagrafe informatizzata ma solo dei registri cartacei. Quindi la richiesta dietro lauto compenso economico («mi hanno offerto una somma importante», racconta la donna) di correggere manualmente il registro, trasformando dal 1992 al 1990 l'anno di nascita della ragazza. E «Il Fatto», a scanso di nuovi equivoci, ha fotografato e pubblicato la pagina del registro anagrafico che riguarda Ruby. «Io - si conclude il racconto della donna- ho detto loro di no: "non posso accettare". Temevo che avrei potuto passare guai. E ho pensato anche se avessi accettato forse avrei potuto creare problemi a quella mia concittadina».

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http://www.corriere.it/politica/11_marzo_10/ruby-ilfatto-anagrafe_ae74e6da-4af3-11e0-9e9a-b429a0ac9415.shtml

Omicidio Scazzi: confermata interdizione per ex avvocato Sabrina

Taranto, 10 mar. (Adnkronos) - E' stata confermata dal gip del Tribunale di Taranto, Martino Rosati, la misura cautelare di interdizione per due mesi dalla professione a carico dell'avvocato Vito Russo. L'ex legale di Sabrina Misseri, detenuta dal 15 ottobre nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Sarah Scazzi, e' accusato di intralcio alla giustizia, tentato favoreggiamento personale e soppressione di atti veri nell'ambito di indagini difensive.

La Francia proporrà bombardamenti mirati contro le forze di Gheddafi

Parigi, 10 mar. (Adnkronos/Ign) - La Francia ha riconosciuto oggi l'opposizione libica del Consiglio nazionale di transizione come unico "rappresentante legittimo" del Paese. Il riconoscimento è stato annunciato dagli stessi emissari dell'organismo libico, che oggi sono stati ricevuti all'Eliseo dal presidente francese Nicolas Sarkozy. Il Cnt aprirà una rappresentanza diplomatica a Parigi e a Bengasi arriverà un ambasciatore francese, in attesa di potersi trasferire a Tripoli.

Sarkozy, domani, al summit straordinario dell'Unione europea sulla Libia,proporrà bombardamenti aerei mirati contro le forze del colonnello Gheddafi. "La Francia - riporta il quotidiano 'le Monde' - sostiene l'idea di bombardamenti aerei mirati per neutralizzare l'aviazione del colonnello Gheddafi per fermare gli attacchi contro i ribelli e impedirgli di riconquistare terreno". Un altro quotidiano, 'Le Parisienne', ha citato fonti della difesa che sostengono che un'opzione possibile potrebbe essere quella di bombardare le piste degli aeroporti per renderle inutilizzabili".

Per tutta risposta l'agenzia ufficiale libica 'Jana' ha annunciato: ''Siamo a conoscenza di un grave segreto che porterà alla caduta politica di Sarkozy e anche a un procedimento giudiziario nei suoi confronti che riguarda il finanziamento della campagna elettorale del 2007''.
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Libia: Rasmussen, Nato aumentera' presenza navi Mediterraneo

Bruxelles, 10 mar. (Adnkronos/Aki) - La Nato "aumentera' la presenza di asset marittimi nel centro del Mediterraneo". Lo ha annunciato il Segretario generale dell'Alleanza Ander Fogh Rasmussen a margine del vertice dei ministri della Difesa a Bruxelles.

Ruby, Il Fatto: ‘Soldi per cambiare data di nascita’. I legali: Berlusconi non c'entra

Roma, 10 mar. (Adnkronos/Ign) - Una bella somma di soldi per retrodatare la data di nascita di Karima El Mahroug, alias Ruby Rubacuori. Giusto un paio d’anni per dribblare il reato di prostituzione minorile di cui è accusato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel processo che si aprirà a breve a Milano.

Il nuovo capitolo del Rubygate è firmato da 'Il Fatto' , che ha pubblicatoun’intervista ad una funzionaria dell’anagrafe marocchina di Fkik Ben Salak, paese natale di Ruby, che racconta la proposta fattale da alcuni emissari italiani ai primi di febbraio.

Notizie “gravissime” per Antonio Di Pietro che chiede al Governo di “chiarire immediatamente in Parlamento”. “Vogliamo sapere se è vero che siano stati inviati dall'Italia degli emissari anonimi per corrompere un funzionario di uno Stato estero, al fine di falsificare la data di nascita di Ruby e chi li ha mandati” dice il leader dell’Idv, annunciando lapresentazione di un’interrogazione urgente. “L'esecutivo spieghi questa torbida vicenda che, nel caso fosse vera, imporrebbe l'immediato impeachment del presidente del Consiglio”.

Dalla difesa del premier Silvio Berlusconi, però, si bolla come “inutile e risibile” l’ipotesi della falsificazione, fatta dal quotidiano diretto da Antonio Padellaro.

"Chi conosce la legislazione del Marocco in tema di annotazione delle nascite, sa perfettamente - spiegano gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini - che la contraffazione del registro presso il comune sarebbe totalmente inutile e risibile essendo tale dato conservato in più copie da diverse autorità governative. Stupisce che i giornalisti di tanto non siano a conoscenza. Se invece si trattasse di una notizia artificiosamente costruita, pur nella buona fede dei cronisti, sarebbe altrettanto grave".
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Libia: Clinton, Usa sospendono rapporti con governo Gheddafi

Washington, 10 mar. (Adnkronos/Dpa) - Gli Stati Uniti sospendono i rapporti con il governo di Muammar Gheddafi. Lo ha annunciato il segretario di Stato Hillary Clinton. "Noi stiamo sospendendo le nostre relazioni con l'ambasciata libica" a Washington ha detto la Clinton parlando di fronte ad una commissione del Congresso. Il segretario di Stato ha anche annunciato che, durante la missione che svolgera' la prossima settimana in Tunisia e in Egitto, incontrera' esponenti dell'opposizione libica.