sabato 31 dicembre 2011

HAPPY NEW YEAR !!!!!!!!!!!


Berlusconi è crollato anche in Borsa


Per il Cavaliere il 2011 è stato un anno nero. Anche a Piazza Affari
L’anno che volge al termine ha visto crollare tutti i principali titoli della Borsa Italiana. Della crisi hanno risentito anche i più ricchi titolari di partecipazioni nelle società quotate. Tra loro chi ci ha perso di più, nel 2011, è stato Silvio Berlusconi. Il Cavaliere, terzo nella classifica dei Paperoni italiani di Piazza Affari, detiene azioni per un valore di 1,9 miliardi di euro, un valore in dodici mesi crollato del 40%. Nel 2006 l’ex presidente del Consiglio controllava azioni per un valore di 6,6 miliardi di euro. Ha sentito il peso della congiuntura economica sfavorevole anche la Famiglia Rocca, leader della graduatoria. Possiede azioni per circa 10 miliardi di euro, ma ha visto nel 2011 il valore delle proprie partecipazioni calare del 26%. Come al Cavaliere è andata male anche al predisente dell’Inter Massimo Moratti, le cui azioni sono scese del 39%.
SOLO I GARAVOGLIA (CAMPARI) CRESCONO – Di come sono andati i listi dei più influenzi azionisti parla oggi Ettore Livini su Repubblica:
Inutile reclamarla a gran voce. La patrimoniale sui ricchi c’è già. Il merito non è – almeno non del tutto – del governo Monti, ma della roulette di Piazza Affari che in uno dei suoi anni più neri (-25%, bruciando 100 miliardi di capitalizzazione) ha democraticamente sforbiciato con senso di equità sia i sudati risparmi dei piccoli azionisti che i tesori dei Paperoni tricolori. Tra i dieci uomini d’oro del listino milanese solo la famiglia Garavoglia, titolare non a caso del 51% della Campari, può brindare a un 2011 positivo, con un tesoretto personale cresciuto del 5,6% a 1,5 miliardi. Per gli altri è stata una Caporetto. In cima alla classifica resistono i Rocca. Hanno perso tre miliardi in dodici mesi, d’accordo, ma grazie alla corsa in Borsa della loro Tenaris (siderurgia) negli anni scorsi hanno in tasca ancora una decina di miliardi di euro di scorta. Resiste, anche se a fatica, pure Leonardo Del Vecchio. La diversificazione all’estero della sua Luxottica, come per Campari e per l’acciaio dei Rocca, ha consentito di tamponare a un onesto -8% il suo passivo per l’anno lasciandogli in portafoglio una fortuna personale di 7,3 miliardi. Dietro di loro c’è il vuoto pneumatico.
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 http://www.giornalettismo.com/archives/184053/berlusconi-e-crollato-anche-in-borsa/

Quando Bossi voleva Monti premier


Nel 1993 il Senatur “candidava” il Professore alla guida del governo
Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera racconta dei tempi in cui Umberto Bossi amava il Professor Mario Monti al punto da proporlo come presidente del Consiglio. Era il 1993.
“OCCORRE UN GOVERNO MONTI” - Viene ricordata così la vecchia idea del leader del Carroccio:
«Con un Parlamento delegittimato occorre un governo di tecnici affidato a Mario Monti». Indovinello: chi l’ha detto? Bersani? Nooo! Casini? Nooo! Fini? Nooo! Sono parole di Umberto Bossi. Dette in una situazione non così dissimile da quella di oggi. Ma abissalmente distanti dalle pernacchie e dagli insulti di questi giorni. È il 23 aprile 1993. Il mondo politico è scosso dall’inchiesta Mani pulite, Bettino Craxi è stato costretto a lasciare dopo molti anni la segreteria del Psi, Giorgio La Malfa quella del Pri, Renato Altissimo quella del Pli. Il 18 aprile una schiacciante maggioranza di italiani ha appena spazzato via la quota proporzionale al Senato e il finanziamento pubblico dei partiti. Non passa giorno senza un arresto per tangenti o un allarme sulla gravità del momento economico. La maggioranza parlamentare uscita dalle elezioni del 1992 con 206 seggi democristiani, 92 socialisti, 17 liberali, 16 socialdemocratici, sarebbe teoricamente ancora salda.
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San Raffaele, è morto don Verzé

Don Verzé (Foto SkyTg 24)
Milano, 31 dic. (Adnkronos) - E' morto nella notte don Luigi Verzé. Aveva 91 anni. Lo apprende l'Adnkronos da fonti vicine al San Raffaele. Al momento non si sa ancora nulla sulle cause e le circostante del decesso.
Don Luigi Maria Verzé, nato il 14 marzo 1920 a Illasi, in provincia di Verona, è stato presidente della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor e presidente e rettore dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Nel 1947 si è laureato in Lettere classiche e Filosofia con padre Gemelli all'Università Cattolica di Milano e nel 1948 è stato ordinato sacerdote. Successivamente è diventato segretario del santo don Giovanni Calabria. Nel 1958 don Verzé ha fondato l'Associazione Monte Tabor e nella seconda metà degli anni Sessanta sono iniziati i lavori di costruzione dell'ospedale a Segrate, alle porte di Milano.
Il 30 aprile 1970 è nata la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor, a cui viene conferito il San Raffaele in costruzione. Il 31 ottobre 1971 viene accolto il primo malato, mentre nel 1972 il San Raffaele viene riconosciuto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e dal 1982 è diventato polo universitario della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Statale di Milano. Negli anni Ottanta, a fianco dell'ospedale, che oggi ha una capienza di circa 1.300 posti letto e una struttura di 11 dipartimenti e 45 specialità cliniche, don Verzé si è dedicato alla realizzazione e all'ampliamento di strutture specializzate, come il Dimer, Dipartimento per la Medicina Riabilitativa, il Dicor, Dipartimento per le Malattie Cardiovascolari, il Centro San Luigi Gonzaga per l'assistenza ai malati di Aids, il Dipartimento di Neuroscienze presso il San Raffaele Turro. Nel 1992 è nato il Dibit1, il Dipartimento di Biotecnologie e Centro di Ricerca scientifica.
Nel 1996 don Verzé ha fondato l'Università Vita-Salute San Raffaele, di cui è stato rettore, con le tre facoltà di Medicina e Chirurgia, Psicologia e Filosofia e dal 2010 la Laurea internazionale in Medicina e Chirurgia. Nel 2003 ha costituito il Movimento Medicina-Sacerdozio e nel 2010 è stato inaugurato il Dibit2 che ospita aule universitarie e nuovi laboratori per la genomica e proteomica. Nel corso del 2011 sono emersi i problemi finanziari del San Raffaele, dovuti all'elevato indebitamento del gruppo. Lo scorso 19 dicembre don Verzé si è autosospeso dalla carica di presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor.

Usa armano il golfo Persico: $3,48mld di missili agli Emirati Arabi


Washington (Usa), 31 dic. (LaPresse/AP) - Gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo per vendere missili e teconologie per un valore complessivo di 3,48 miliardi di dollari agli Emirati Arabi Uniti. Il portavoce del Pentagono George Little ha annunciato la vendita durante la notte, sabato mattina in Italia. Little ha notato che gli Stati Uniti e gli Emirati hanno una solida relazione per la difesa reciproca e sono entrambi interessati a garantire che la regione del golfo Persico sia "sicura e stabile".
L'accordo, firmato il giorno di Natale, riguarda 96 missili e tecnologie di sostegno alla formazione che, secondo quanto riferisce ancora Little, rafforzeranno la capacità di difesa missilistica del Paese. Secondo quanto concordato, la Lockheed Martin produrrà per gli Emirati il sofisticato sistema di difesa missilistica Terminal High Altitude Area Defense (Thaad). Tom McGrath, vice presidente di Lockheed Martin e direttore del programma Thaad, ha detto in una dichiarazione rilasciata da Dallas che questa è la prima vendita militare straniera del sistema Thaad. Gli intercettori del sistema sono prodotti nello stabilimento Lockheed Martin di Troy, in Alabama; i lanciarazzi e le unità di controllo del fuoco a Camden, in Arkansas.
Diffidenti nei confronti dell'Iran, gli Usa si sono adoperati per costruire le difese missilistiche degli alleati nel golfo Persico. Tra gli accordi stipulati, uno da 1,7 miliardi di dollari per aggiornare i missili Patriot dell'Arabia Saudita e la vendita di 209 missili Patriot in Kuwait, dal valore di circa 900 milioni di dollari. Soltanto giovedì l'amministrazione Obama ha annunciato la vendita all'Arabia Saudita di caccia F-15 per un valore di 30 miliardi di dollari. In base ai termini dell'accordo, gli Usa manderanno in Arabia Saudita 84 nuovi jet e attrezzature di aggiornamento per altri 70 aerei. I caccia verranno costruiti dalla Boeing e che la loro realizzazione darà lavoro a oltre 50mila persone. L'acquisto degli aerei fa parte di un accordo sugli armamenti più ampio, della durata di dieci anni e del valore di 60 miliardi di dollari che include elicotteri, missili, bombe, sistemi radar e visori notturni.

Anonymous minaccia nuovi attacchi informatici per Capodanno


TMNews CNN

Contro obiettivi da un lato all'altro degli Stati Uniti.

Washington, 31 dic. (TMNews) - Il collettivo di pirati informatici Anonymous ha minacciato di lanciare nuovi attacchi informatici per l'inizio del nuovo anno, una settimana dopo aver violato il sito di Stratfor Global Security, ottenendo messaggi e dati delle carte di credito dei suoi clienti.

In un comunicato pubblicato su internet da membri di Anonymous, che si fanno chiamare "AntiSec", hanno annunciato che lanceranno oggi attacchi contro "molteplici obiettivi in seno alle forze dell'ordine, da un lato all'altro" del paese. Il gruppo di pirati informatici aveva rivendicato domenica scorsa un attacco contro Stratfor, consulente per agenzie governative e grosse corporations nel campo dell'analisi strategica, economica e della sicurezza informatica.

Caos per le auto blu slitta il censimento


Rimane il mistero su quante siano effettivamente in Italia. Ora le amministrazioni hanno tempo fino al 20 gennaio per la dichiarazione


Caos per le auto blu slitta il censimento
A 20 giorni dall'attivazione del censimento permanente delle auto blu, su 10.354 amministrazioni invitate a rispondere, sono 5.340 le amministrazioni aderenti. Di queste, 4.627 hanno ultimato la compilazione del questionario: dai dati emerge la registrazione dettagliata di 43.044 autovetture blu o grigie. Altre 717 amministrazioni si sono registrati al sito www.censimentoautopa.gov.it e hanno in corso la compilazione.

Le amministrazioni più tempestive nelle risposte sono state le Regioni ( 86% per le giunte e 61% per i consigli ha già proceduto alla compilazione), le Università (84% del totale), le Camere di Commercio (81%), seguite dalle Province (77%), e dai Comuni capoluogo (70%) più in ritardo risulta la P.A. centrale (56%) le ASL (57) e i comuni non capoluogo (44%). Verificando il dato da un punto di vista geografico si nota la alta partecipazione delle regioni del centro nord ( mediamente superiore al 60%, con punta del 68% in Emilia Romagna) mentre le risposte da Sud e Isole sono mediamente sotto al 30%, così come il Lazio che sconta la presenza della maggior parte delle amministrazioni e enti nazionali. A causa della complessità delle informazioni richieste e per consentire la massima adesione delle amministrazioni, il Dipartimento Funzione Pubblica ha prorogato al 20 gennaio 2012 il termine entro il quale tutte le amministrazioni, centrali e locali, sono tenute a fornire il dato al 31 dicembre delle autovetture.
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Iran, test lancio missili lunga gittata

(ANSA) - TEHERAN - L'Iran ha eseguito oggi il lancio di missili a lunga gittata, nell'ambito di una esercitazione navale nel Golfo. Lo riporta l'agenzia Fars. "L'Iran ha testato il lancio di missili terra-mare, anche a lunga gittata, nel Golfo Persico", scrive la Fars.

Lele Mora tenta il suicidio in carcere. Ha provato a soffocarsi, salvato da una guardia

Lele Mora
Roma, 30 dic. (Adnkronos) - Nella tarda mattinata di oggi il noto impresario attivo nel campo dello spettacolo, Lele Mora ha tentato il suicidio per asfissia. Lo riferisce Eugenio Sarno, Segretario generale Uil Pa Penitenziari.
"Lele Mora - spiega Sarno - e' ristretto nel reparto 'Nuovi Giunti' del carcere milanese di Opera, ed era gia' sottoposto a particolare sorveglianza. Il tentato suicidio e' stato posto in essere con dei cerotti, regolarmente detenuti in cella, che Mora ha applicato su naso e bocca. Ovviamente l'intervento dell'agente di sorveglianza e' stato efficace ed immediato. Considerate le modalita' piu' che ad un reale tentato suicidio - sottolinea - e' forse piu' appropriato riferirsi ad un gesto dimostrativo, che non e' escluso possa essere stato messo in piedi per attirare l'attenzione sulla sua vicenda processuale".
"In ogni caso - aggiunge - il clamoroso gesto e' solo uno dei circa 1000 tentati suicidi verificatisi in quest'anno nelle carceri italiane ( di cui per circa 395 e' legittimo parlare di vite salvate in extremis dalla polizia penitenziaria).

venerdì 30 dicembre 2011

Asse militare tra Roma e Berlino con missili e droni


Sistemi missilistici e satellitari, apparati per le guerre elettroniche, bombe e munizioni “intelligenti”, aerei e velivoli terrestri senza pilota. Dal prossimo anno, piccole, medie e grandi industrie d’Italia e Germania avvieranno progetti congiunti di sviluppo dei più avanzati strumenti di guerra.
Il 16 dicembre, è stato firmato a Berlino un accordo di collaborazione strategica tra la Federazione delle industrie italiane per la difesa e la sicurezza (AIAD) e la BDSV, l’omologa associazione tedesca del comparto militare.
L’accordo che punta a promuovere la ricerca, la progettazione e la produzione di tecnologie belliche aerospaziali, navali e terrestri, è stato messo a punto dopo mesi di negoziati fra i rappresentanti deiministeri della Difesa dei due paesi, con il supporto dei manager delle maggiori holding industriali. E segue di pochi giorni la lettera d’intenti firmata dai ministri della difesa, Giampaolo Di Paola e Thomas de Maizière, che prefigura, insieme ai nuovi progetti dei mercanti d’armi, una più strettacooperazione operativa tra le forze armate italiane e tedesche.
Le aziende dei due paesi hanno collaborato in passato ad alcune importanti produzioni, per esempio i veicoli di terra senza pilota (UGV - Unmanned Ground Vehicles) commissionati dall’Agenzia europea della difesa a Fiat Iveco Rheintmetall. Il 14 dicembre 2011, proprio alla vigilia del memorandum AIAD-BDSV, Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica) e Cassidian (una controllata della franco-tedesca-spagnola EADS – European Aeronautic Defense and Company) hanno firmato un accordo preliminare di collaborazione nel campo dei velivoli senza pilota UAS MALE (Medium-Altitude-Long-Endurance) e UCAV (Unnammed Combat Air Vehicle).
 
“Alenia e Cassidian intendono rafforzare il proprio know-how al fine di creare una partnership strategica e garantirsi un ruolo di primaria importanza nel mercato degli UAS”, hanno spiegato i manager della società di Finmeccanica.
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Non tocchi il cane ...


Come abbracciare un bambino


Pray


Euro, denuncia del Codacons: “10 anni duri per gli italiani”


Euro, denuncia del Codacons: “10 anni duri per gli italiani”

Il ceto medio ha perso potere d'acquisto pari a 39,7%

ROMA – A gennaio l’Euro compie dieci anni, dieci anni costati cari agli italiani: dal 2002 ad oggi la perdita del potere d'acquisto per il ceto medio è stata del 39,7%. Una famiglia di quattro persone in questi anni, ha subito una stangata di circa 10.850 euro per l’aumento dei prezzi, i rincari delle tariffe, manovre economiche, caro-affitti, caro-carburanti. A rivelarlo è uno studio del Codacons, che ha analizzato i dieci anni della moneta.
Il coordinamento delle Associazioni perla Difesa dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, oggi si toglie un sassolino dalla scarpa: “Nel 2002 il Codacons fu la prima associazione che denunciò gli aumenti selvaggi e le speculazioni da changeover - spiega il presidente Carlo Rienzi - allora venimmo accusati di euroscetticismo e di terrorismo mediatico, oggi tutti ci danno ragione, perché la prova di ciò che è successo è sotto gli occhi di chiunque, a partire dagli stessi commercianti, prime vittime della loro stessa politica suicida".
Fra i prodotti che hanno subito i maggiori rialzi di prezzo ci sono la confezione di caffè da 250 grammi (+136,5%), il supplì (+123,9%), un chilo di biscotti frollini (+113,3%), la giocata minima del lotto (+92,3%).
E per il nuovo anno la prospettiva non è migliore. A lanciare l’allarme è l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori che, in base alle previsioni Istat, prevede un 2012 difficile. I beni alimentari aumenteranno, così come lo spostamento in treno che costerà 81 euro in più. Chi si sposta con i mezzi pubblici sarà costretto a pagare il 28% in più (48 euro), mentre per servizi bancari, mutui e bolli i costi cresceranno di 93 euro. I carburanti, il cui costo è in costante crescita 1, peseranno per 192 euro e altri 192 euro si dovranno pagare per i derivati del petrolio, plastica e prodotti per la casa. Crescono del 6% l'assicurazione auto (78 euro) e del 3% le tariffe autostradali (53 euro). Più salate le bollette di gas, luce, acqua e rifiuti, che aumentano rispettivamente dell'11,12,  5-6 e 9-10%, facendo uscire dal portafoglio familiare 260 euro complessivi. Anche scaldarsi costerà di più (+12%, pari a 195 euro) e l'incremento dell'Iva sottrarrà dalle tasche altri 93 euro.

Con l'anno nuovo raffica di aumenti su luce, gas e viaggi


Rincari sulle bollette e sui pedaggi autostradali.

MILANO - Sarà un capodanno all'insegna dei rincari per gli italiani: dal primo gennaio sono in arrivo nuovi aumenti per le famiglie. A salire saranno le bollette di luce (+4,9%) e gas (+2,7%) : lo ha deciso l'Autorità per l'energia.
AUTOSTRADE- Dal primo gennaio chi viaggia in autostrada pagherà in media il 3,51% in più rispetto a oggi. A renderlo noto è la stessa società Autostrade per l'Italia in una nota dove viene spiegato che l'incremento «avviene in base Convenzione Unica vigente» e servirà finanziare sia nuovi investimenti sia quelli necessari all'ammodernamento della rete.

Iraq: corteo di massa a Baghdad per celebrare ritiro truppe Usa

Baghdad, 30 dic. - (Adnkronos/Aki) - Migliaia di iracheni hanno manifestato oggi a Baghdad per celebrare il ritiro delle truppe statunitensi dal Paese dopo circa nove anni. I manifestanti hanno intonato slogan contro la "occupazione" che e' iniziata nel 2003 e hanno definito il giorno del ritiro come ''il giorno della liberazione''.

Wsj, "Così la Merkel 'licenziò' Berlusconi" il Quirinale e Berlino smentiscono


A ottobre la telefonata del cancelliere a Napolitano: "Non credo che il Cavaliere abbia la forza necessaria per rilanciare la crescita". La reazione del Pdl: "Non siamo una colonia tedesca". Il Quirinale: "Nessuna ingerenza"

ROMA - Dovete cambiare premier se Berlusconi non si dimostra abbastanza forte: l'appello, che suonava molto simile a un ultimatum, arrivò a ottobre da Berlino, direttamente dal telefono del cancelliere Angela Merkel, e fu diretto a Giorgio Napolitano. Della chiamata era già giunta notizia, ma alcuni dettagli della telefonata sono stati rivelati solo oggi dal Wall Street Journal. E sull'articolo del quotidiano statunitense è arrivata anche la smentita del Colle, seguita da un comunicato del governo di Berlino che dice: "Accurata la ricostruzione del Quirinale".

La telefonata. La Merkel, secondo il Wsj, avrebbe detto a Napolitano che "gli sforzi contro il deficit sono apprezzabili", ma erano necessarie riforme molto più aggressive per rilanciare la crescita. Definendosi poi preoccupata, temendo che Berlusconi non fosse abbastanza forte da metterle in cantiere.

E ancora: la Merkel ringraziò in anticipo Napolitano per ciò che avrebbe fatto "nell'ambito dei suoi poteri" per promuovere una riforma. Certo, spiegava il Presidente, "non è rassicurante" che il premier fosse sopravvissuto a un voto di fiducia solo pochi giorni prima. 
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http://www.repubblica.it/politica/2011/12/30/news/wsj_merkel_napolitano-27391313/?ref=HREA-1

"Ministro, facciamo già le iscrizioni online"



ROMA - Il Ministero dell'istruzione centralizza la gestione delle iscrizioni, ne ha parlato il nostro sito 1. Ma cosa succede ai quei comuni che hanno già lavorato in questo senso? Alessandra Moretti, vicesindaco di Vicenza e assessore all'Istruzione, ha scritto preoccupata a Francesco Profumo.

"Mi rivolgo a Lei dopo aver letto le anticipazioni sulla Circolare Ministeriale per le iscrizioni on line al primo anno delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Al riguardo, ritengo utile informarLa sulla realtà del Comune di Vicenza che ha attivato, da qualche anno, una procedura informatica per la gestione unitaria delle iscrizioni ai diversi ordini di scuola, a partire da quella dell'Infanzia.

Questo modello supporta la ratio sottesa al Piano territoriale Scolastico della città, ovvero il patto siglato tra ente locale e tutte le scuole cittadine e finalizzato a promuovere pari opportunità formative anche attraverso la valorizzazione delle scuole di quartiere, la mobilità sostenibile dei bambini e una gestione oculata delle risorse edilizie esistenti. Questa modalità, che assicura a tutte le famiglie della città una completa e puntuale informazione sulle diverse tipologie scolastiche (servizi, orari, modelli didattici etc), è stata molto apprezzata anche perché ha consentito di arginare il fenomeno delle "migrazioni" da parte delle famiglie italiane verso le scuole del centro cittadino considerate elitarie rispetto a quelle di periferia che, come conseguenza, rischiano di diventare dei ghetti.

La politica di questo Assessorato è sempre stata, infatti, orientata a rafforzare nei cittadini la valorizzazione delle differenze, proprio per favorire la coesistenza e la contaminazione di una pluralità di culture - e quindi un dialogo tra diversità - all'interno della stessa classe, oltre che per permettere una gestione sostenibile da parte degli insegnanti italiani.

Dopo questa premessa, che spero possa averLe chiarito il lavoro e lo sforzo fatti in questi anni al fine di restituire dignità a tutte le scuole e a tutti i quartieri della città, sono a chiederLe di considerare l'inserimento, all'interno di una specifica direttiva, della possibilità, per quei Comuni che hanno consolidato un sistema informatico attivo, di poter continuare ad utilizzare le procedure esistenti, assicurando comunque il trasferimento dei dati nel Portale ministeriale".

Anarchici annunciano nuova offensiva "Dai pacchi passeremo alle pallottole"


Minacce a Violante e D'Alema in una lettera recapitata all'Adnkronos firmata dalla Federazione Anarchica Informale. "Colpiremo con efficacia e durezza, dopo Equitalia ora tocca al Pd"

ROMA - "Dai pacchi passeremo finalmente alle pallottole, dopo Equitalia il Pd". E' quanto si legge in una lettera, recapitata alla sede centrale del Gruppo Adnkronos in Piazza Mastai a Roma, siglata dalla 'cellula Eat e Billy' della Fai, Federazione Anarchica Informale.

"La nostra lotta contro il finto governo tecnico dei banchieri e dei professori spalleggiati dalla politica collusa e corrotta è arrivata ad una svolta!!! Colpiremo con efficacia e durezza - si legge nella missiva - per dare un segno tangibile di solidarietà ai compagni operai che hanno passato le feste sui tetti e sulle gru senza stipendi e tredicesime lottando contro la cieca politica del governo bancario-politico-universitario. Colpiremo soggetti come Luciano Violante e Massimo D'Alema che con le loro Fondazioni finanziate dai poteri forti occulti, creano alleanze politico-industriali bipartisan per mantenere potere e gestire sottobanco la politica ai danni del popolo italiano!!".

La cellula 'Eat e Billy' che sigla la lettera farebbe riferimento a due anarchici detenuti in Indonesia dall'ottobre scorso dopo aver dato alle fiamme un bancomat. La stessa 'firma' compariva anche nella rivendicazione del pacco bomba esploso nella sede romana di Equitalia il 9 dicembre scorso 1.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2011/12/30/news/fai_annuncia_nuovi_attacchi-27409309/

Eversione, lettera della Fai all'Adnkronos: ''Dai pacchi passeremo alle pallottole''

Roma, 30 dic. (Adnkronos) - ''Dai pacchi passeremo finalmente alle pallottole, dopo Equitalia il Pd''. E' quanto si legge in una lettera, recapitata alla sede centrale del Gruppo Adnkronos in Piazza Mastai a Roma, siglata dalla cellula 'Eat e Billy' della Fai, Federazione Anarchica Informale.
''La nostra lotta contro il finto governo tecnico dei banchieri e dei professori spalleggiati dalla politica collusa e corrotta è arrivata ad una svolta!!! Colpiremo con efficacia e durezza - si legge nella missiva - per dare un segno tangibile di solidarietà ai compagni operai che hanno passato le feste sui tetti e sulle gru senza stipendi e tredicesime lottando contro la cieca politica del governo bancario-politico-universitario. Colpiremo soggetti come Luciano Violante e Massimo D'Alema che con le loro Fondazioni finanziate dai poteri forti occulti, creano alleanze politico-industriali bipartisan per mantenere potere e gestire sottobanco la politica ai danni del popolo italiano!!''.
La cellula 'Eat e Billy' che sigla la lettera farebbe riferimento a due anarchici detenuti in Indonesia dall'ottobre scorso dopo aver dato alle fiamme un bancomat.
La stessa 'firma' compariva anche nella rivendicazione del pacco bomba esploso nella sede romana di Equitalia il 9 dicembre scorso.

Gli amici della plastica che hanno truffato Monti


Cosa ha davvero provocato la scomparsa delle norme sui sacchetti dal Milleproroghe?
Una mano misteriosa ha agito nell’ombra e ha fatto sparire dall’ultimo decretone governativo la norma che avrebbe definitivamente vietato l’uso di sacchetti di plastica non biodegradabili, introducendo sanzioni per chi non la rispetta e, soprattutto, vietando anche l’uso di una tipologia di sacchetti che alcuni produttori e parlamentari loro vicini sostengono essere a norma di legge, anche se evidentemente non lo sono.
SACCHETTI DI POLIETILENE – Si tratta di sacchetti prodotti usando la solita plastica, il polietilene, alla quale vengono aggiunti additivi che la rendono bio-sbrindellabile, più che biodegradabile. Con il risultato che la degradazione di un sacchetto fatto usando questo tipo di plastica, produce centinaia di pezzetti di plastica per nulla ecologici, destinati a perdurare nell’ambiente esattamente come accadeva con i vecchi sacchetti interi, con l’aggravante di poter essere ingoiati da un numero di animali molto più elevato di quelli che potrebbero ingerire accidentalmente un intero sacchetto di plastica e di essere molto più difficili da recuperare nel corso di pulizie e bonifiche. Gli additivi impiegati in questo processo peraltro sono ben poco ecologici, dato che s’impiega persino il tossicissimo cobalto.
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Iran: sabato terremo un'esercitazione missilistica nel Golfo Persico


Risale la tensione nello stretto di Hormuz. Teheran: «lanceremo missili a lungo raggio».

MILANO - Cresce nuovamente la tensione nello stretto di Hormuz,dopo le minacce di Teheran di sbarrarlo al traffico petrolifero e non solo. Minacce che avevano ricevuto la pronta risposta del Pentagono che aveva a sua volta replicato di essere pronto ad usare la forza.
ESERCITAZIONE - L'Iran ha annunciato infatti che lancerà missili di lungo raggio sabato durante un'esercitazione navale nel Golfo. Lo scrive l'agenzia semiufficiale Fars. «La marina iraniana effettuerà test su diversi tipi di missili, compresi quelli a lungo raggio, nel Golfo Persico», ha detto il comandante della Marina Mahmud Mussavi.