Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
sabato 4 giugno 2011
Appalti: Pm ordina filmati e ricognizione su fondali La Maddalena
Bono che fa l’autostop? E gli danno anche un passaggio
La celebre popstar per motivi ignoti si trova da solo con l’assistente nel bel mezzo del Canada. Un giocatore di hockey a spasso col cane lo raccatta. E viene ringraziato durante il concerto.Gilbert Brule, giocatore della squadra di hockey su ghiaccio canadese degli Edmonton Oilers ha dato un passaggio in autostop. E questo ci può anche stare. Era in giro con la fidanzata e il cane e ha fatto un gesto urbano nei confronti di una persona in difficoltà. Ma chi era la persone che l’altro giorno si è fermato a raccattare? Il più improbabile degli autostoppisti:Bono Vox, il cantante degliU2. Addirittura.
CONCERTO - Quando lo hanno riconosciuto, i due erano sconcertati. Lui, tranquillo, ha conversato amabilmente per tutto il tragitto – e ci manca – e per ringraziarli ha regalato loro due pass per il backstage del concerto che mercoledì scorso gli U2 hanno tenuto al Commonwealth Stadium di Edmonton. La fidanzata di Brule ha venduto i biglietti della finale della Stanley Cup tra Boston e Vancouver, che i due stavano andando a vedere, e ha preso un aereo per Edmonton per vedere lo show insieme alla mamma di Brule. “Mi piace la gente che gioca a hockey su ghiaccio, perché si ferma a dare un passaggio agli autostoppisti. Lo so per esperienza personale.” Ha detto Bono durante in concerto.
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“Papa a Berlino, sul web la campagna di boicottaggio”
Parte la sottoscrizione online contro la visita nella capitale tedesca di Benedetto XVI
Il comitato contro la visita del Papa a Berlino, “Der Papst kommt”, ha lanciato una petizione per promuovere online il boicottaggio dell’evento. Benedetto XVI sarà accolto da almeno una manifestazione che protesterà contro la sua politica in materia di diritti omosessuali e libertà civili.
CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO - Da pochi giorni è possibile partecipare alla petizione che protesta contro l’arrivo del Papa nella capitale tedesca. Ecco il testo della risoluzione, approvata dal comitato “Der Papst kommt!”, poche settimane fa.
A Settembre 2001 Papa Benedetto XVI visiterà la Germania. Durante questo periodo parlerà anche di fronte al Parlamento. Noi protestiamo contro questo. Il Papa appoggia una politica che discrimina gli uomini sui temi di genere e di sesso. Noi protestiamo contro il Papa perchè è uno dei maggiori responsabili dell’oppressione dei gay, delle lesbiche e delle trans nel mondo. A livello mondiale il Vaticano combatte a fianco delle più brutali dittature contro i diritti per la comunità LGBT. Secondo Ratzinger la decisione di parlamenti eletti democraticamente di riconoscere le coppie dello stesso esso è una legalizzazione del male, che i cattolici devono contrastare. Noi critichiamo il disprezzo dei diritti delle donne, che il Vaticano compie quando lotta contro la parificazione dei sessi e contro l’aborto. Condanniamo la politica sessuale e sui preservativi del Papa. Impedisce la prevenzione del virus Hiv in molti Paesi, condanna gli uomini alla malattia e porta loro alla morte. Protestiamo contro la visione antidemocratica di Papa Benedetto XVI, che definisce una società liberale come una dittatura del relativismo. Queste critiche sono condivise da molti cattolici che invitiamo a protestare insieme a noi. Ci contrapponiamo al tentativo del Papa di imporci i suoi dogmi morali come leggi delle nostre Nazioni. Una simile politica non può essere tollerata nel silenzio, per questo invitiamo a tutti a protestare pacificamente a Berlino
Le suore se ne fregano e fanno cantare Faccetta nera ai bimbi della scuola
Al saggio di fine anno dell’istituto religioso i piccoli alunni hanno eseguito la nota canzone fascista
Nonostante le polemiche dei giorni scorsi le suore Marcelline hanno deciso di far cantare lo stesso ai bambini “Faccetta Nera”. Fedeli al mottofascista “Me ne frego“, le suore così hanno fatto eseguire la canzone più nota del regime mussoliniano durante il saggio per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Italia.
FACCETTA NERA NON SI TOCCA - Nel saggio di fine anno degli alunni dell’istituto di Lecce delle suore Marcelline, dedicato ai 150 anni dell’Unita’ d’Italia, c’e’ stato spazio anche per cantare ‘Faccetta nera’. E’ accaduto questa mattina, dopo vivaci polemiche che avevano accompagnato nei giorni scorsi la scelta fatta dalla direzione scolastica dell’istituto. La protesta era partita dal padre adottivo di una bimba di colore, il quale riteneva offensivo che nel saggio dedicato all’Unita’ dell’Italia si cantasse un brano anni ’30, del periodo fascista, che inneggiava alla conquista dell’Etiopia. Altri genitori avevano condiviso la protesta e la direzione dell’Istituto aveva dovuto convocare i genitori dei piccoli alunni delle elementari per motivare la loro scelta. Nessuna adesione agli ideali di quel periodo, avevano spiegato le suore, ma il programma ministeriale prevede la conoscenza dei periodi storici antecedenti e successivi all’Unita’ d’Italia, quindi anche il fascismo. Cosi’ ‘Faccetta nera’ non solo non e’ scomparsa dal programma delle prove degli alunni, ma e’ stata intonata anche stamani nel saggio di fine anno.
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Sucida dopo morte figlio,esequie insieme
Addio al pelo: tutto esaurito per la crema «miracolosa»
Promette di rallentare la crescita fino al 70 per cento. Svuotati i negozi Usa in 24 ore. Liste d'attesa da Harrods
Yemen, ''morte clinica per il premier. Ferito da schegge di artiglieria Saleh''
Libia: profanato cimitero italiano a Tripoli, danneggiata cappella
Ecco i primi 15 siti che ospiteranno centrali nucleari e depositi di scorie se non passa il referendum
Enel ha denunciato alla polizia il furto negli uffici romani dell’area nucleare a Tor di Quinto di un computer ”contenente documenti aziendali relativi a studi e analisi preliminari, privi di risvolti operativi, sulle caratteristiche di siti per impianti nucleari in Italia e all’estero”. Il furto del pc, denuncia l’Enel, avviene a pochi giorni dalla tornata referendaria. Ma cosa conteneva quel pc? Quali infornazioni? Intanto eccovi i primi (ma non ultimi) siti che dovrebbero ospitare centrali e depositi di scorie radioattive se il 12-13 giugno non dovesse passare il referendum. Una vecchia mappa del Cnen* ne individuava, a regime, circa 45, ma secondo i Verdi ed Enel (incaricata del progetto nucleare) i primi sono questi:
Trino Vercellese, Caorso, in Lombardia una centrale fra Mantova e Cremona lungo l’asta pluviale del Po, Monfalcone, Chioggia, San Benedetto del Tronto, Scarlino (Grosseto), Montalto di Castro, Borgo Sabotino (Latina), Oristano, Termoli, Mola di Bari, Scansano Ionico (Matera), Palma di Montechiaro e un deposito di scorie a Garigliano (fra Caserta e Latina).
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Iran: La Guida suprema, la Repubblica islamica appoggia tutti i movimenti che sono popolari, islamici ed antiamericani
TEHERAN - Il sommo leader della rivoluzione islamica sommo ayatollah Khamenei intervenendo alla cerimonia per il 22esimo anniversario della scomparsa del defunto padre fondatore della Repubblica islamica ha definito le tre caratteristiche principali delle rivolte popolari nella regione: Islamico, Contro gli Usa e il regime sionista, Popolari. La nostra posizione per quanto riguarda questi movimenti è chiarissima. Ovunque vi sia un movimento popolare islamica e anti-americano, noi lo sosteniamo ", ha aggiunto il sommo leader precisando che l’Iran non appoggia quelle rivolte che vengono organizzate da Stati Uniti o dai sionisti. "Ovunque gli Stati Uniti o il regime sionista sono coinvolti per rovesciare un governo o per occupare un paese, la nostra posizione e’ contro quella mossa”, ha aggiunto la Guida suprema elogiando comunque l'ondata del risveglio islamico in Medio Oriente e Nord Africa. Tutti i movimenti anti-americani nella regione, ha aggiunto il sommo leader, si sono ispirati alla rivoluzione islamica dell’Iran guidata dal defunto imam Khomeini. L'Ayatollah Khamenei in fine ha messo in guardia contro il complotto di Washington e i suoi alleati per dirottare le rivoluzioni arabo-islamiche: "Gli Stati Uniti non hanno mai agito a favore degli interessi dei paesi della regione. Qualunque cosa abbiano fatto finora è stata contro gli interessi dei popoli della regione.
Regime Sionista: rabbino fa lapidare un cane, per lui è reincarnazione di un miscredente
TELAVIV – L’estremismo e l’ottusione sionista non risparmia nemmeno i cani.Secondo il Corriere della Sera, una corte rabbinica ultraortodossa di Gerusalemme ha stabilito che un cane venga lapidato a morte, definendolo “un’immonda bestia” e ritenendolo l’incarnazione di un avvocato poco gradito per aver, anni fa, offeso i giudici del rabbinato locale.
Il rabbino estremista ha visto il cane randagio mercoledì scorso entrare in un luogo ritenuto sacro, la corte rabbinica per gli affari finanziari, e si è convinto che fosse il suo antico nemico, morto da anni. Il cane è ritenuto un animale impuro dalla tradizione religiosa e ha terrorizzato molte delle persone presenti, soprattutto perché non si lasciava cacciare fuori.
Poi uno dei rabbini ha iniziato a ventilare che si trattasse dell’avvocato reincarnato che li aveva offesi, e gli altri gli sono andati subito dietro. Si è proceduto ad un processo sommario e il cane è stato condannato a morte.
Non si sa se il cane sia stato lapidato sul serio, ma si dice che il rabbino abbia reclutato un gruppo di ragazzini e consegnato loro le pietre, ordinando loro di uccidere all’istante la bestia. Ma il cane, si racconta, ha capito la mal parata e se l’è data a gambe.
“La decisione di lapidare il cane è stata presa dai rabbini a causa dell’offesa arrecata alla corte. Non è stata emessa una vera e propria sentenza ufficiale ma ai bambini è stato detto di lanciare le pietre contro l’animale. L’intenzione non era di causare sofferenze al cane: piuttosto, l’hanno considerato il modo più appropriato per pareggiare i conti con quell’anima che s’è reincarnata nella povera bestiola”, dice l’assistente del rabbino che avrebbe dato l’ordine di condanna a morte.
Il tutto significa che la corte rabbinica è così imbecille da non percepire che il cane non comprende che non deve entrare nei luoghi sacri.
Legge per Equiparare i repubblichini di Salò ai partigiani.
È stata presentata una proposta di legge che vorrebbe equiparare i repubblichini (aderenti alla repubblica di Salò) ai partigiani che combatterono contro il nazifascismo.
La proposta, che ha come primo firmatario Gregorio Fontana (Pdl), propone l’apertura ai finanziamenti statali (già in essere) a tutte le associazioni di ex combattenti senza limitazioni. Questo significa che non farà differenza sulle motivazioni dei combattenti stessi, che cioè, abbiano combattuto per una nazione libera o per la dittatura. La conseguenza è l’inserimento, in chi ne ha diritto, dell’associazione ex combattenti della repubblica di Salò noti come repubblichini. Pertanto anche il loro riconoscimento nelle forze militari della repubblica.
La proposta di legge nasce dalla necessità di dotare le associazioni di ex combattenti di personalità giuridica dal momento che ricevono fondi dal Ministero della Difesa. Ciò non toglie, però, che i repubblichini non lottarono per l’attuale repubblica, che tra l’altro nasce sulla loro sconfitta, ma per mantenere il vecchio regime totalitario fascista. Sarebbe come legittimare coloro che vorrebbero la fine della repubblica a favore di un qualche regime illiberale e totalitario.
Oltre a ciò, la proposta assegna al ministero il servizio di vigilanza oltre che sulla legittimità dei loro statuti, anche sul controllo delle loro attività e questo fa pensare che si voglia controllare l’attività dell’ANPI.
Già in passato si era tentato di equiparare i repubblichini ai partigiani. Ora si ritorna alla carica.
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http://www.agoravox.it/Legge-per-Equiparare-i.html
Alfano segretario: il regolamento del PdL lo vieta. Come faranno?
Berlusconi vuole promuovere Alfano coordinatore del Pdl, ma lo statuto del partito non lo permette. Per modificarlo ha bisogno di riunire almeno due terzi di tutti gli esponenti locali e nazionali del Pdl. La promozione politica del nuovo "delfino" berlusconiano risulta più difficile del previsto.
In molti nel Popolo della Libertà - dai vertici alla base - chiedono più democrazia interna. Insomma, esigono una svolta, dopo l'ultima catastrofe elettorale. Il Presidente del Consiglio rispond
e convocando in fretta e furia un "ufficio di presidenza", ed imponendo ai presenti la figura di Angelino Alfano, che lascerà il Ministero della Giustizia per diventare "segretario nazionale" del Pdl. Una nomina avvenuta "per acclamazione", "all'unanimità", "senza nessun intervento dissonante", ha spiegato orgoglioso il Premier. Per dirla in sintesi: ha deciso lui, e della democrazia interna, chi cacchio se ne fotte.
Ma il bello deve ancora venire. La figura di "segretario nazionale", all'interno del Pdl, non esiste mica. Lo statuto non la prevede affatto. I probiviri l'hanno cercata per giorni, all'interno delle pieghe del regolamento, ma niente. Per poterla istituire, e permettere ad Alfano di sverniciare il triumvirato composto da Verdini, La Russa e Bondi, bisogna convocare niente popo di meno che il "consiglio nazionale" del Partito. E seguire tutte le procedure del caso. Così ne raccontano su Italia Oggi:
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http://www.agoravox.it/Alfano-segretario-il-regolamento.html
MAFIA: ALFANO, ACCERTAMENTI SU SCARCERAZIONI PALERMO
Silvio l'astensionista rivede l'incubo della disfatta di Craxi
Quell'"andate al mare" dell'allora leader socialista fu un boomerang senza precedenti. Il 62,6% che respinse la campagna astensionista fu l'inizio della fine
Il pressing del Cavaliere sulla Corte "Ho paura che il quorum ci sarà"
Il premier: basta sentenze politiche. E vede NapolitanoIl capo del governo ha confermato al Colle le prossime dimissioni di Alfano "Ma serve tempo"
di FRANCESCO BEI"La Gelmini ritiri il test sulla seconda lingua"
Rivolta dei presidi delle medie. "No a un'altra prova scritta obbligatoria, esame a rischio"
di SALVO INTRAVAIAScajola, Udc e Fli dicono no alla casa comune con il Pdl
Le reazioni dopo l'intervista di Repubblica in cui l'ex ministro propone di ricomporre il centrodestra inglobando anche le altre forze. Bocchino: "Ora tutti danno ragione a Fini senza ammetterlo". Ma i finiani si spaccano