Roma, 13 gen. (Apcom) - La tassa sui permessi di soggiorno per gli immigrati extracomunitari resta. E da domani al Senato potrebbe essere battaglia. Dopo la bocciatura dei giorni scorsi dell'emendamento presentato dalla Lega Nord alla Camera, che imponeva il pagamento di 50 euro per il permesso di soggiorno, tutto il dibattito si sposta infatti a Palazzo Madama dove domani inizia il voto degli emendamenti al ddl sicurezza. Proprio in questo testo, uscito dalle commissioni nel novembre scorso, c'è già infatti una norma che prevede il pagamento di 200 euro per il permesso di soggiorno. Un emendamento del governo affida poi ai ministeri dell'Economia e dell'Interno il compito di definire l'importo della tassa. Il premier Silvio Berlusconi, però, interrogato sull'esistenza o meno di questa imposta ha spiegato di restare "contrario" e di "non essere a conoscenza di novità al riguardo". Di più: il Cavaliere ha detto di avere parlato della questione anche con Umberto Bossi che non avrebbe fatto obiezioni sullo stato delle cose. Ma oggi, proprio al Senato, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha ribadito tutto: importo da decidere ma tassa confermata "con la condivisione della maggioranza". "Il principio - ha spiegato il titolare del Viminale - viene affermato così come era stato previsto e votato dalle Commissioni. Si prevede un contributo che sarà definito con un decreto del ministro dell'Interno e del ministro dell'Economia per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno".
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