domenica 8 maggio 2011

Siria, manifestanti torturati in scuole

(ANSA) - BEIRUT - Stadi sportivi e sedi scolastiche sono usate dalle forze di sicurezza siriane rispettivamente per raggruppare i manifestanti anti-regime arrestati e per torturarli a decine. Lo ha detto all'ANSA Rami Nakhle, attivista siriano per i diritti umani. Nakhle afferma di avere ricevuto ''numerose testimonianze dirette da almeno tre citta' siriane'', Daraa (sud), Banias (nord-ovest) e Homs (centro).

Usa: allerta per piena del Mississippi, migliaia di evacuati

Washington, 8 mag. - (Adnkronos) - Migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case in Arkansas e Tennessee per la piena del Mississippi, principale fiume degli Stati Uniti e terza via d'acqua del mondo. L'ondata di piena e' arrivata nell'area di Memphis dove sono gia' partiti gli ordini di evacuazione per le zone lungo il fiume.

Non ha retto lo shock, muore la suocera di Osama.

Londra, 8 mag. - (Adnkronos) - La prima delle suocere di Osama bin Laden sarebbe morta in Siria per un ictus dopo aver appreso della morte del genero. Lo riferisce il quotidiano arabo stampato a Londra Asharq al Aswat.

Nabih al-Ghanem, madre della prima moglie di bin Laden, Najwa, sarebbe morta nell'ospedale di Latakia dove era stata ricoverata dopo l'ictus. La donna, 70 anni, "non ha potuto sopportare le cattive notizie e ha perso conoscenza" dopo che il presidente americano Barack Obama ha annunciato la morte dello sceicco del terrore, scrive il quotidiano.

Bin Laden aveva sposato a 17 anni la cugina Najwa, di nazionalità siriana, da cui ha avuto 11 figli. La donna, scrive il giornale, ha lasciato l'Afghanistan pochi giorni prima degli attentati dell'11 settembre e ora vive in Siria.

Israele, ex capo Mossad: attaccare Iran e' una follia

Israele, ex capo Mossad:  attaccare Iran e' una follia

TEL AVIV - L'ex capo del Mossad Meir Dagan ha detto ieri che un attacco aereo ai siti nucleari iraniani sarebbe "folle", perché innescherebbe una guerra regionale i cui esiti "sono imprevedibili" per Israele.

Dagan ritiene che Israele compirebbe una mossa ''stupida'' se cercasse di distruggere il potenziale atomico dell'Iran mediante un attacco militare. Le parole di Dagan, pronunciate venerdi' nella sua prima apparizione in pubblico da quando a gennaio ha lasciato l'incarico, sono oggi riportate con grande evidenza sulla stampa israeliana. ''Non dobbiamo accettare un Iran nucleare, ma d'altra parte un attacco aereo (israeliano, ndr) sui reattori sarebbe un'idea stupida, che non darebbe alcun vantaggio'' ha detto Dagan in un discorso alla Universita' ebraica di Gerusalemme. ''Chi attaccasse l'Iran deve comprendere che rischia di innescare una guerra regionale, nel corso della quale sia l'Iran sia gli Hezbollah lancerebbero missili (su Israele, ndr)''. Il consiglio di Dagan e' dunque che Israele si adoperi ancora per coinvolgere la comunita' internazionale negli sforzi profusi per fermare i progetti nucleari iraniani. Con questo intervento Dagan si e' discostato dalla politica ufficiale del regime di Benyamin Netanyahu secondo cui ''nessuna opzione viene esclusa'' – ivi compresa quella militare – per bloccare i progetti atomici di Teheran. Secondo Yediot Ahronot Dagan aveva espresso i medesimi concetti quattro mesi fa in un incontro a porte chiuse con alcuni giornalisti locali, i quali pero' non avevano potuto riferire le sue parole perche' impediti dalla censura militare. Con il suo intervento in pubblico, secondo il giornale, Dagan ha forse voluto adesso in qualche modo legare le mani al regime israeliano. Oggi, il ministro della Guerra di Tel Aviv Ehud Barak ha criticato l'affermazione di Dagan, dicendo che non è opportuno che si esprima in pubblico su questioni così delicate. Ma a sostegno di Dagan sono giunte le dichiarazioni di altri due ex capi del Mossad, Danny Yatom ed Efraim Halevy, in quali hanno detto che è opportuno che l'opinione pubblica conosca la verità.

Gb: meno soldi alla famiglia reale

(ANSA) - LONDRA - Dopo le nozze del decennio, e' venuto il momento di stringere la cinghia. Il governo di Londra ridurra' il proprio contributo annuale alla famiglia reale, attraverso una revisione del 'portafoglio' della regina Elisabetta & Co, che ogni anno riceve dal governo un''iniezione' di 39.9 milioni di sterline.

Gli industriali applaudono la Thyssen

L’amministratore delegato del gruppo tedesco condannato per il rogo di Torino accolto con osservanza in Confindustria

Ne parla Salvatore Cannavò sul Fatto Quotidiano: l’assemblea di Confindustria a porte chiuse, appositamente twittata sui social network da un anonimo, rivela i desiderata degli industriali a proposito dell’esecutivo:

Lo schiaffo al governo non c’è stato, ma la Confindustria decide di ballare da sola. Anche schierandosi con maggior forza accanto ai vertici della ThyssenKrupp condannati in tribunale. “Ci sentiamo lasciati soli, le risposte arrivano in ritardo oppure non arrivano e allora facciamo da soli” è il messaggio che ha inviato Emma Marcegaglia a conclusione dell’assemblea di Bergamo, svoltasi ieri a porte chiuse con la presenza di circa 5700 imprenditori. A RAPPRESENTARE questa ipotesi, la richiesta di privatizzazione dell’Istituto per il commercio estero (Ice) ampiamente sottoutilizzato, dice Marcegaglia, con tagli al suo bilancio di circa il 40 per cento e che l’associazione degli industriali vorrebbe a disposizione per sostenere i suoi processi di internazionalizzazione. Ma anche l’accoglienza riservata all’amministratore delegato della ThyssenKrupp, condannato a 16 anni dalla recente sentenza del Tribunale di Torino e “molto applaudito” dai colleghi imprenditori, va nel senso di un ritrovato spirito di corpo.

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http://www.giornalettismo.com/archives/124417/gli-industriali-applaudono-la-thyssen/

Siria: carri armati entrano a Tafas

(ANSA) - TAFAS - Le forze militari siriane appoggiate da carri armati sono entrate oggi nella citta' meridionale di Tafas, presso Deraa. Lo affermano testimoni e residenti. Gli abitanti della città hanno detto che alle 06:00 della mattina almeno otto carri armati sono entrati nella città, di circa 30 mila abitanti. Testimoni hanno aggiunto di aver udito colpi d'arma da fuoco e di aver visto soldati e poliziotti fare irruzione nelle case per arrestare dei giovani. (ANSA).

Egitto, scontri tra musulmani e cristiani. In fiamme due chiese: 9 morti e 144 feriti

Il Cairo, 8 mag. (Adnkronos/Ign)- Il primo ministro egiziano Essam Sharaf ha rinviato il suo viaggio in Bahrein e convocato per oggi una riunione del gabinetto di emergenza dopo che estremisti musulmani hanno assaltato ieri una chiesa copta al Cairo. Il bilancio delle violenze è intanto salito a nove morti e 144 feriti.

Gli scontri si sono verificati ieri nel quartiere povero di Imbaba al Cairo, dove una folla di estremisti musulmani ha assaltato una chiesa copta affermando che una giovane donna vi era tenuta in ostaggio dopo essersi convertita all'Islam.

Due chiese ed alcune case vicine sono state date alle fiamme. Solo dopo alcune ore, l'esercito è riuscito a riportare la situazione sotto controllo.

I copti hanno poi marciato fino all'ambascita americana, chiedendo un incontro con l'ambasciatore per denunciare le violenze e le discriminazioni di cui sono vittime in Egitto. I cristiani copti rappresentano il 10-15% della popolazione.

Palermo, Ciancimino junior interrogato in cella Scoperto l'archivio segreto con i pizzini di don Vito

www.siciliainformazioni.com

Secondo quanto riporta il sito Repubblica.it è stato scoperto l'archivio segreto di Massimo Ciancimino dove sono conservati tutti i pizzini del padre Vito. La stanza dove era nascosto l'archivio era nella palazzina dove abita Ciancimino jr, in via Torrearsa a Palermo.

La notizia arriva dopo l'interrogatorio di Ciancimino jr avvenuto oggi nel carcere Pagliarelli di Palermo dopo il trasferimento da Parma avvenuto nei giorni scorsi. Ciancimino junior, finito in carcere pochi giorni prima di Pasqua con l'accusa di calunnia pluriaggravata nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni de Gennaro, e accusato anche di detenzione di esplosivo, e' stato sentito per alcune ore dai pm della Dda di Palermo.

A condurre l'interrogatorio il procuratore aggiunto Antonio Ingroia e i pm Paolo Guido e Nino di Matteo. Il detenuto ha parlato del documento che, secondo l'accusa, avrebbe falsificato aggiungendo il nome di De Gennaro ma anche dei candelotti di dinamite rinvenuti nella sua abitazione il giorno del suo primo interrogatorio su sua stessa indicazione.

Ciancimino ha ribadito di avere ricevuto il pacco anonimo insieme ad una lettera di minacce nei suoi confronti ma di non avere voluto denunciare l'accaduto "per non creare allarmismi in famiglia". Nei prossimi giorni il suo legale potrebbe presentare la richiesta di scarcerazione.

Immigrati: Nel canale di Sicilia mille morti nel 2011

Immigrati: Nel canale di Sicilia mille morti nel 2011

LAMPEDUSA - Le acque del Canale di Sicilia sempre più tomba per centinaia di migranti che a bordo di carrette del mare tentano di raggiungere l'Europa.Dopo la tragedia, ieri, dell'affondamento di un barcone con circa 600 a bordo davanti a Tripoli, con centinaia di morti, sono più di mille - anche se non ci sono cifre ufficiali, che potrebbero essere più alte - le persone ingoiate dalle acque del Mediterraneo in questi primi mesi dell'anno. Centinaia di barconi sono partiti dalla Tunisia e dalla Libia e alcuni sono affondati con il loro carico umano. Dal 1988, secondo i dati raccolti da 'Fortress Europè, sono quasi 16mila gli uomini, le donne e i bambini morti tentando di raggiungere l'Europa con i barconi. Per oltre quattromila di questi (4.249) il Canale di Sicilia è diventato la loro tomba, mentre altre 186 persone sono morte navigando dall'Algeria verso la Sardegna. Più della metà di questi morti non sono mai stati recuperati: le statistiche ufficiali parlano infatti di 3.110 dispersi.

Italia: Borghezio shock: "Buttiamo Napoli"

Italia: Borghezio shock:

ROMA - L'europarlamentare della Lega Nord, Mario Borghezio, la spara grossa. "Buttiamo Napoli: dobbiamo stare lontani da quello schifo di città. Mi domando se le condizioni in cui versa Napoli non siano un motivo sufficiente per essere indipendentisti e separatisti da questa parte del Paese". E ancora: "I napoletani e Napoli non fanno parte dell'Europa civile. Bisogna scappare da questo schifo. Noi vogliano essere liberi da questa Napoli che puzza di rifiuti e camorra. Bisognerebbe fare una pulizia radicale". Non è il delirio di un folle, ma il contenuto dell'intervento dell'europarlamentare della Lega Nord a KlausCondicio, il salotto televisivo di Klaus Davi in onda su YouTube. Una città incivile. E se Napoli non fosse gestita da napoletani? Il sempre sopra le righe Borghezio non ha il minimo dubbio: "Andrebbe sicuramente meglio". E spiega: "Vorrei sapere in quale altra città del mondo civile la raccolta dei rifiuti è militarizzata; di fronte ad una situazione di evidente inciviltà, il governo è di nuovo costretto a mandare l'esercito per liberare Napoli dall'immondizia, visto che evidentemente i cittadini non lo fanno, non si assoggettano alla raccolta differenziata, non riescono a far funzionare gli inceneritori, con conseguenti rischi di contagio e di epidemie".

Italia / Libia: armi ai combattenti anti-Gheddafi, Roma smentisce

Italia / Libia: armi ai combattenti anti-Gheddafi, Roma smentisce
ROMA - Italia ha smentito la notizia sulla fornitura di armi all’opposizione libica per combattere contro i soldati di Qeddafi. Secondo la Reuters, un portavoce del ministero degli Esteri italiano ha dichiarato che non c’e’ stato nessun accordo tra Roma e i combattenti libici anti-Gheddafi per la fornitura di armi da parte italiana. Queste dichiarazioni arrivano dopo che una fonte del Consiglio di transizione nazionale ha dato la notizia sull’accordo raggiunto con Roma per quanto riguarda l'appoggio bellico italiano ai combattenti libici. Lo scorso 5 maggio il Gruppo di Contatto riunito lo scorso 5 maggio a Roma ha stabilito che gli "equipaggiamenti e tutto quello che occorre per l'autodifesa degli insorti libici possono entrare in un quadro di legittimità internazionale". Una posizione condivisa anche dal ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, il quale ha confermanto che l'Italia ha inviato ai combattenti "equipaggiamento di tipo tecnico". Va ricordato inoltre che lo scorso 12 aprile un responsabile della politica estera del Consiglio nazionale di transizione libico (Cnt), Ali al-Isawi e il capo delle operazioni militari, il generale Abdel Fattah-Younis, sono stati ricevuti a Roma dallo stesso Frattini. Al-Isawi ha chiesto più armi e risorse per proseguire la guerra contro Muammar Gheddafi. Una richiesta sulla quale il governo italiano per bocca del portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, si e' detto "d'accordo in linea di principio".

USA: MISSISSIPPI ESONDA, ALLARME PER CENTRALI NUCLEARI

(AGI) Memphis- Il Mississippi e' esondato in molti punti, inghiottendo terreni agricoli e mettendo a dura prova la rete di argini costruita nel secolo scorso. La polizia a Memphis ha ordinato l'evacuazione di 3.000 case e installazioni che sono lungo il percorso delle acque alluvionali. Il picco e' previsto per lunedi' e potrebbe superare i record stabiliti nel 1927 e nel 1937. Le inondazioni minacciano tre reattori nucleari, che potrebbero esseri chiusi per precauzione .

La guerra del Cavaliere contro il presidente

di EUGENIO SCALFARI
APPENA 48 ore fa i giornali berlusconiani erano moderatamente favorevoli ad alcune frasi del Presidente Napolitano pronunciate nel corso d'un convegno dedicato ad Antonio Giolitti nella ricorrenza della sua scomparsa. Quelle frasi erano rivolte alla sinistra italiana e contenevano un incitamento critico a far meglio il suo mestiere di opposizione che si propone di prendere il posto dell'attuale maggioranza di destra.
Ma ieri il tono di quei giornali era completamente cambiato, suonando all'unisono con gli umori del Presidente del Consiglio. È bastato che Napolitano segnalasse la necessità costituzionale di un dibattito parlamentare che prenda atto della nomina di nove sottosegretari provenienti da gruppi parlamentari diversi da quelli che vinsero le elezioni del 2008, per scatenarli in un rabbioso attacco alla più alta istituzione repubblicana, accusata di porsi come la sola vera opposizione al "buongoverno" del Cavaliere di Arcore.
Questi continui capovolgimenti della destra berlusconiana e la sua costante aggressione contro i "magistrati eversivi" che pretendono di giudicare l'uomo votato dal popolo sono la prova provata che i tanti problemi che interessano la vita dei lavoratori, delle famiglie, delle imprese e insomma di tutto il Paese restano e resteranno irrisolti e neppure affrontati a causa del problema preliminare, costituito appunto dalla presenza di Silvio Berlusconi alla guida del governo nazionale.
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“Silvio ladro”, l’urlo del pensionato cacciato da Berlusconi

Un anziano milanese allontanato dal comizio del premier dopo averlo apostrofato in modo pesante.
Ai comizi di Silvio le contestazioni sono abituali. Accanto alla platea adorante c’è sempre una piccola folla, di solito esterna alla manifestazione, che protesta quando parla illeader del Pdl. La manifestazione del Palasharpnon è stata eccezione, e il contestatore apostrofato come illiberale da Berlusconi è stato riconosciuto dalle autorità come un pensionato di 70 anni. L’uomo ha anche rischiato un po’, vista la reazione deiberlusconiani adoranti, ma è stato prontamente allontanato dopo che aveva urlato “ladro” in faccia al premier.
PENSIONATO CONTESTATORE - E’ un pensionato di 70 anni, Vincenzo M., l’uomo che, nel pomeriggio, ha contestato il premier Silvio Berlusconi mentre interveniva dal palco del Palasharp di Milano. L’uomo ha urlato alcune frasi contro il presidente del Consiglio, ‘colpevole’ a suo dire di non aver fatto nulla per risolvere i problemi dei pensionati. Il 70enne e’ stato fischiato, poi scortato fuori dalle forze dell’ordine. Il premier lo aveva apostrofato dandogli dell’illiberale’ prima di riprendere la parola. L’uomo, che ha avuto un piccolo calo di pressione dopo essere stato accompagnato fuori dal palazzetto, e’ stato identificato. Nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti. Pare che fosse già stato presente alle manifestazioni contro il premier svoltesi davanti al Palazzo di Giustizia.
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Tunisi, torna coprifuoco notturno

(ANSA) - TUNISI - Le autorità hanno imposto un coprifuoco notturno dalle 21:00 alle 05:00 di domani a Tunisi dopo le nuove manifestazioni anti-governative di oggi. Lo ha reso noto la Tv di stato. Le autorità di Tunisi hanno giustificato la misura affermando che negli ultimi giorni sono stati commessi saccheggi e violenze nella capitale e nei suoi sobborghi. Da giovedì si susseguono manifestazioni a Tunisi, che vengono duramente represse dalle forze dell'ordine.

Lampedusa: 300 migranti caduti in mare

(ANSA) - ROMA - Un barcone con 300 migranti si e' incagliato in prossimita' del porto di Lampedusa e i migranti a bordo si sono gettati in mare. Tutti quanti - secondo il Comando generale delle Capitanerie di Porto - sarebbero stati tratti in salvo. L'incidente e' avvenuto mentre erano in corso, a poca distanza, le operazioni di soccorso di 800 immigrati arrivati poco prima con un altro barcone. Tutti quelli che si trovavano sul molo sono intervenuti in soccorso dei migranti finiti in acqua.

Osama, dagli Usa i primi video

Washington, 7 mag. - (Adnkronos) - L'intelligence americana ha reso pubblici cinque video di Osama Bin Laden sequestrati dopo il raid di Abbottabbad nel quale è stato ucciso il leader di Al Qaeda. Lo riporta la Cnn. Uno dei video mostra Bin Laden mentre osserva delle immagini televisive di se stesso, presumibilmente ottenute via satellite. Un altro video è un messaggio agli Stati Uniti, che sembrerebbe essere stato registrato lo scorso autunno.

Nel video che ritrae Bin Laden mentre osserva immagini televisive che lo riguardano, il leader di Al Qaeda è seduto davanti a un televisore e tiene in mano un telecomando con il quale passa da un canale televisivo all'altro. Nella sequenza, Bin Laden ha la barba ingrigita, indossa un cappello di lana e ha sulle spalle una coperta.

Del videomessaggio agli Stati Uniti, che si ritiene sia stato registrato tra ottobre e novembre scorsi, non è stato diffuso l'audio per ragioni di opportunità, come hanno spiegato i funzionari dell'intelligence.

In questo video, la barba di Bin Laden appare invece tinta di nero. Gli altri tre video sono invece delle prove per dei messaggi che il leader di Al Qaeda intendeva diffondere.

Un funzionario dell'intelligence, parlando con i giornalisti al Pentagono, ha affermato che durante il raid di Abbottabad è stata sequestrata una notevole quantità di materiale che è attualmente allo studio di una speciale task force di cui fanno parte funzionari della Cia e dell'Fbi. Inoltre, è stato ribadito che la prova del Dna mostra, senza ombra di dubbio, che l'uomo ucciso nel raid era Osama Bin Laden.

Il presidente Barack Obama ha tenuto un discorso di fronte a più di 2mila militari raccolti nella base di Fort Campbell (Kentucky) sede del 160mo reggimento dell'aeronautica per le operazioni speciali e anche della 101ma divisione dei paracadutisti appena tornati dall'Afghanistan. ''Abbiamo decapitato la testa di Al Qaida e sono certo che la sconfiggeremo'', ha detto.

Poco prima il leader della Casa Bianca, accompagnato dal suo vice Joe Biden, ha incontrato in segretezza anche i membri del Team 6 dei Navy Seals, il corpo scelto che lunedì sera ha ucciso il numero uno di Al-Qaida, e ha conferito loro la 'Presidential Unit Decoration', la più alta decorazione militare attribuita per atti di straordinario coraggio contro il nemico.

Poi, parlando alle truppe di stanza nel Kentucky, ha dichiarato: ''Tutto il mondo ha potuto capire quanto siete capaci e pronti ad agire''. Questa, ha aggiunto ''è stata la decisione più pesante presa come comandante in capo e l'ho fatta sapendo che avrebbe reso più sicura l'America e il mondo intero''. Quindi, ''a nome degli Stati Uniti e del mondo intero ho l'onore di dirvi 'lavoro ben fatto''', ha detto Obama alle truppe. ''Ancora prima di questa operazione - ha poi puntualizzato Obama - avevamo spezzato il momentum ai Talebani, avevamo messo Al Qaida sotto pressione come mai era successo prima, segno che la nostra strategia stava funzionando'' e oggi ''stiamo continuando a fare progressi verso la distruzione e lo smantellamento di Al Qaida''.
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