sabato 11 febbraio 2012

LA VITA E' SEMPLICEMENTE TROPPO PER ME


TARSU E RIMBORSI


Foto dell'anno, vince la «Pietà yemenita». Premiato lo scatto dello spagnolo Aranda

AMSTERDAM - La giuria del World Press Photo (WPP) alla sua 55ª edizione è stata unanime nella scelta della Foto dell’anno 2011: una donna yemenita, avvolta nel velo completo niqab, che tiene fra le braccia un parente ferito durante una protesta contro il presidente Saleh. La fotografia è stata scattata dallo spagnolo Samuel Aranda, durante le manifestazioni a Sanaa, in Yemen, il 15 ottobre 2011, un servizio per il New York Times.
IL CORAGGIO - «L’immagine illustra il coraggio di questa gente che osa scendere per strada per protestare contro il regime e mette a rischio tutto. Si tratta di una foto profondamente iconica, in cui è preponderante l’elemento della sofferenza umana e allo stesso tempo della compassione», ha commentato il presidente della giuria Aidan Sullivan. In effetti, la composizione scarna e piramidale, in una luce livida, rappresenta di fatto una moderna pietà musulmana, che parla della sofferenza di tutta una regione che va dallo Yemen e passando per l’Egitto, la Tunisia e la Libia arriva in Siria, bagnata di sangue ancora in questi giorni.
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PDL ANNUNCI


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LA LIBERTA' ...


I MAYA NON C'HANNO CAPITO NIENTE


Depressione, ansia e attacchi di panico.


Marines USA in Afghanistan con le bandiere delle SS


Marines USA in Afghanistan con le bandiere delle SS
ROMA - Dieci marines in posa, sorridenti, in tenuta d’assalto con tanto di fucile-mitragliatore al braccio. Tutti tiratori scelti, cecchini di un reparto speciale inviato nell’inferno afgano. Al centro, in alto, la bandiera a stelle e strisce degli Stati Uniti d’America. Sotto, più grande, una bandiera blu con in mezzo le SS stilizzate della famigerata Schutzstaffel, la polizia segreta militare nazista.
La foto è apparsa nei giorni scorsi sul sito internet della Knight’s Armament, azienda produttrice di armi di Titusville, Florida. Per mostrare i sistemi bellici e i servizi offerti, spiegano i general manager.
La foto con i nazi-marines è stata scattata nel settembre 2010 nel distretto di Sangin, provincia di Helmand, una delle aree più pericolose dell’Afghanistan. Gli uomini sono in forza alla compagnia “Charlie” del 1st Reconnaissance Battalion di Camp Pendleton, San Diego (California). Scout snipers li chiamano. Scrutano, spiano, intercettano, sparano, uccidono. Un solo colpo. Preventivo. Contro il nemico onnipresente, invisibile. Lo spirito di corpo è sempre quello di Full metal jacket. Ma con in più le icone della Germania hitleriana.

“Alcuni scout snipers hanno utilizzato sfortunatamente il vecchio simbolo delle SS per la loro organizzazione d’élite, ma non avevano intenti di connotazioni o discriminazioni razziste”, ha ammesso candidamente il colonnello John Guthrie del Corpo dei marines Usa. “L’ufficio del nostro ispettorato generale è venuto a conoscenza della foto lo scorso mese di novembre e abbiamo avuto conferma da un comando in Afghanistan che il personale ritratto faceva parte della compagnia “Charlie”. Usare il simbolo nazista è inaccettabile ma possiamo assicurare che si è trattato solo di un’ingenuità”.
Problema di assai poca rilevanza pure secondo il portavoce del battaglione di stanza a Camp Pendleton, maggiore Gabrielle Chapin. “La bandiera con le SS non ha niente a che fare con noi marines e con la nostra storia”, ha dichiarato. “Io non credo tuttavia che gli uomini coinvolti nella vicenda abbiano mai voluto utilizzare alcun tipo di simbolo legato all’organizzazione militare criminale della Germania nazista che ha commesso tante atrocità durante la Seconda Guerra mondiale. Non sappiamo da dove sia spuntata la bandiera anche se pensiamo che era di proprietà di uno dei marines della foto. Nessuno sarà comunque punito perché quello dei ragazzi è stato un gesto di ignoranza e di stupidità, piuttosto che una proclamazione volontaria e cosciente”. Per il maggiore è inutile eseguire ulteriori indagini per individuare e punire i responsabili anche perché “nessuno è più in servizio con l’unità”. “Non è escluso che qualcuno possa essere comunque rimasto nel Corpo dei marines”, ha tuttavia ammesso Chapin.
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Mills, la difesa guadagna altro tempo Pm: "Denaro da Berlusconi oltre ogni dubbio"


Gli avvocati dell'ex premier chiedono di sentire altri 60 testimoni; e poi di leggere in aula le dichiarazioni di chi non è stato sentito in dibattimento. Ma i giudici, dopo una camera di consiglio, dicono no. Il pubblico ministero ha solo cominciato la requisitoria. Data della prescrizione sempre più vicina.

MILANO - E' stata ancora una giornata di battaglie legali, tra difesa e accusa, sul filo della prescrizione. Nel processo sul caso Mills, che vede Silvio Berlusconi accusato di corruzione in atti giudiziari, i legali dell'ex premier sono riusciti a guadagnare tempo. Prima hanno chiesto di sentire una lunga lista di testimoni, una sessantina. Poi hanno domandato al tribunale di leggere in aula le dichiarazioni di chi non è stato sentito in dibattimento. I giudici hanno detto no, dopo essersi riuniti in camera di consiglio. Ma la requisitoria del pubblico ministero, Fabio De Pasquale, è cominciata solo a metà pomeriggio. Ed è stata rinviata al 15 febbraio. 

"Non ho molto da dire, è una vicenda che mi riporta a 20 anni fa, nei processi di mafia venivano utilizzati questi formalismi", ha detto De Pasquale commentando l'atteggiamento della difesa. E ancora: "Non c'è altro da accertare, non c'è un teste che può dire che Berlusconi è da vent'anni che sta in Groenlandia". 
  

Ma le parole del pubblico ministero, intanto, hanno fatto insorgere i capigruppo Pdl di Camera e Senato: "Non volevamo usare parole grosse, ma vediamo che i pubblici ministeri di Milano del processo Mills usano parole insultanti. Il comportamento loro e del tribunale è quello tipico di un tribunale speciale. Il Csm ci dia un'occhiata", ha detto Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati Pdl. E subito dopo arriva la dichiarazione di Maurizio Gasparri, numero uno dei senatori del partito: "Gli insulti e le allusioni non sono accettabili. Ormai è sempre più evidente la vera ed unica motivazione del processo, colpire ad ogni costo Silvio Berlusconi". 
 
"Silvio Berlusconi è colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio" ha detto il pm, Fabio De Pasquale, aprendo la sua requisitoria. Il magistrato non è arrivato a formulare la propria richiesta di condanna perchè, prolungandosi la requisitoria, il Collegio giudicante ha deciso di terminarla nella prossima udienza fissata per il 15 febbraio.
"Siamo certi al di là di ogni ragionevole dubbio - ha detto De Pasquale riferendosi ai 600 mila dollari percepiti da David Mills - che questo sia denaro venuto dal gruppo Berlusconi. Riteniamo che le prove portate in questo processo siano sufficienti, anche senza la precedente sentenza nel processo Mills, per giudicare colpevole Berlusconi. Ogni Tribunale assumerebbe la stessa decisione presa allora dalla decima sezione penale". 

La villa a Lampedusa di Berlusconi


Silvio è proprio depresso: ha comprato altre tre case
Silvio Berlusconi è davvero depresso: ha infatti comprato altre tre ville, e si sa che chi è shopaholic ha qualcosa che non va. Franco Bechis su Libero ha ficcato il naso nei rogiti del Cavaliere, e ci racconta le ultime novità:
Bechis ricorda che l’acquisto della villa di Lampedusa venne accolto con polemiche:
E invece Berlusconi lampedusano è proprio diventato, comprando esattamente la villa che aveva individuato dopo avere verificato che non ci fossero contenziosi con il Demanio, proprietario dei terreni confinanti. Il rogito è stato firmato dal cavaliere il 28 giugno 2011 e registrato all’Agenzia del Territorio il successivo 7 luglio. A cedere la villa “sviluppantesi su due livelli fuori terra, composta da 9,5 vani catastali, con annessa corte esclusiva di mq 1.500 circa” sono stati i proprietari Pietro e Caterina De Stefani (figli di un noto scrittore siciliano) e Luca Pirri Ardizzone.
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 http://www.giornalettismo.com/archives/199697/la-villa-a-lampedusa-di-berlusconi/

Olanda apre prima clinica 'eutanasia'

(ANSA) - ROMA - Aprira' il primo marzo all'Aja la prima clinica olandese specializzata in eutanasia. Lo ha reso noto la filiale olandese dell'associazione Right to Die ('diritto di morire') che lancerà anche un servizio a domicilio. Sei team 'mobili', ciascuno con un medico ed un infermiere, si recheranno a casa di chi vuole porre fine ai suoi giorni e risponde ai requisiti fissati dalla legge olandese per l'assistenza.

Morto il giornalista del Tg5 Mastromauro In un video la sua battaglia contro il cancro

Roma, 11 feb. - (Adnkronos/Ign) - E' morto a Milano, dopo una lunga malattia, il giornalista del Tg5 Matteo Mastromauro. Quarantadue anni, milanese, era diventato giornalista a "Il Foglio", successivamente ha fatto parte della redazione di Libero. A Mediaset e' approdato oltre dieci anni fa,iniziando a lavorare al Tg4. Laureato in scienze politiche, Mastromauro caporedattore al Tg5 si occupava di politica, cronaca. Aveva anche una grande passione e competenza per le tecnologie. la notizia ha provocato dolore e sgomento al Tg5.
Il direttore, Clemente Mimun, lo ricorda "per le grandi qualita' umane e professionali che ha sempre dimostrato,ma soprattutto per il coraggio e la forza con cui ha combattuto fino alla fine il male che ce lo ha portato via".
Il giornalista aveva realizzato un video in cui ha raccontato la scoperta della malattia: un cancro ai polmoni diagnosticato nel 2008 che non gli ha impedito di continuare a lavorare fino a poche settimane fa, nonostante le pesanti cure a cui doveva sottoporsi.
Guarda il video:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Morto-il-giornalista-del-Tg5-Mastromauro-In-un-video-la-sua-battaglia-contro-il-cancro_312965904398.html

Caso Mills: pm, lettera legale inglese a fiscalista e' prova decisiva

Milano, 11 feb. (Adnkronos) - E' "una prova decisiva", una "confessione stragiudiziale" la lettera che David Mills invio' al suo fiscalista Bob Drennan per chiedergli un consiglio e un aiuto su come giustificare al fisco inglese il 'regalo' da 600 mila dollari ricevuti. Lo ha affermato nel corso della sua requisitoria il pm Fabio De Pasquale nell'ambito del processo che vede Silvio Berlusconi accusato di corruzione in atti giudiziari. Quella lettera, ha sottolineato il magistrato ricordando le parole scritte in sentenza dai giudici d'appello nel processo gemello, quello a carico di Mills, "non e' frutto di un estemporaneo colpo di testa (come si e' giustificato in seguito Mills, ndr) ma il frutto di una profonda meditazione".

Concordia, procura Grosseto: ''Sentiremo come testimone chi ha girato video Tg5''

Firenze, 11 feb. (Adnkronos/Ign) - La Procura di Grosseto ascolterà come testimone la persona che ha girato il video mostrato ieri in esclusiva dal Tg5, che ritrae la plancia di comando della Costa Concordia negli attimi successivi al naufragio. ''Stiamo facendo le indagini che serviranno per capire chi ha girato questo video, e sicuramente lo sentiremo come testimone'', annuncia il procuratore capo Francesco Verusio, che dice di avere ''una mezza idea su chi lo ha girato''.
Si tratta di ''un video molto importante - sottolinea Verusio - E' un'anticipazione di quello che potrà poi venire fuori dall'incidente probatorio sulla scatola nera il prossimo 3 marzo. Il video conferma in qualche modo, ad eccezione di alcuni dettagli, la prima ricostruzione dei fatti che avevamo già raccolto sentendo diverse testimonianze degli ufficiali di plancia, che abbiamo sentito anche più di una volta, e di tutte le persone che erano a bordo. Questo video ci dà una visione di come siano andate le cose abbastanza importante, e ora faremo tutti i dovuti riscontri''.
L'inchiesta prosegue a ritmo spedito. Martedì prossimo sarà sentito come persona informata sui fatti l'ad di Costa Crociere, Pierluigi Foschi, mentre ieri è stato ascoltato per 4 ore il direttore generale della compagnia genovese, Gianni Onorato, che ha cercato di ricostruire insieme agli inquirenti quanto accadde quella notte sulla nave.
Nei prossimi giorni, oltre all'ad, i pm grossetani ascolteranno anche altri tre componenti del comitato di crisi della Costa Crociere, Alessandro Carella, Fabrizia Greppi e il fleet superintendent Paolo Parodi. In settimana, secondo quanto si apprende, i pm potrebbero valutare eventuali nuove iscrizioni nel registro degli indagati, che al momento restano due: il comandante Francesco Schettino e il primo ufficiale di plancia, Ciro Ambrosio.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Concordia-procura-Grosseto-Sentiremo-come-testimone-chi-ha-girato-video-Tg5_312966017787.html

Carceri, tre detenuti morti in poche ore. Sindacati e garanti lanciano l'allarme

Roma, 11 feb. (Adnkronos/Ign) - Torna l'allarme carceri in Italia: tre detenuti sono morti nelle ultime ore. Un 30enne romano è stato trovato senza questa mattina nel carcere di Regina Coeli, a Roma. Il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni, ricorda che quello di oggi e' il secondo decesso in meno di un mese registrato nel carcere romano di via della Lungara.
A quanto appreso dal Garante l'uomo e' stato trovato privo di vita questa mattina dagli agenti di polizia penitenziaria all'interno della sua cella nella IV sezione (quella riservata ai tossicodipendenti) del carcere romano. Il decesso sarebbe avvenuto nel corso della notte e anche il compagno di cella non si sarebbe accorto di nulla. In carcere dallo scorso novembre, il trentenne era in attesa di giudizio per reati connessi alla droga. Ieri pomeriggio aveva avuto un colloquio con i suoi familiari.
"Sara' la magistratura ad accertare le cause di questo decesso - ha detto il Garante - che e' il secondo in meno di un mese a Regina Coeli. Ormai e' evidente che l'impegno encomiabile degli agenti di polizia penitenziaria, della direzione del carcere, dei volontari non basta piu' e questa struttura non e' piu' in grado di garantire condizioni di vita accettabili ai detenuti e a quanti la frequentano quotidianamente. Ormai e' tempo che il Dap e lo stesso Ministero della Giustizia riflettano su cio' che andiamo, inutilmente, dicendo da tempo: e' ora di iniziare a ragionare sulla chiusura di Regina Coeli".
E' morto in ospedale invece un detenuto napoletano che si era sentito male nel carcere di Campobasso. Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) denuncia ancora una volta le criticita' delle carceri molisane: ''Campobasso ha una disponibilita' regolamentare per 112 posti letto ma i presenti al 31 gennaio scorso erano 136, Isernia ha 70 posti letto occupati da 81 e Larino conta 293 detenuti per 219 posti regolamentari. E' evidente che questo sovraffollamento contribuisce ad acuire lo stress e le gia' gravose condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari e condiziona inevitabilmente la serenita' all'interno delle sezioni detentive".
A Bologna infine un altro detenuto, recluso nel Reparto Penale del carcere della Dozza, e' stato trovato cadavere nel proprio letto dal suo compagno di cella. Dalle prime notizie - diffuse dal segretario generale Uil Penitenziari, Eugenio Sarno, sembra che la morte sia sopravvenuta per cause naturali, probabilmente per infarto. L'uomo, 39 anni, scontava una pena per rapina, spaccio internazionale, sequestro di persona ed altro. Avrebbe terminato la detenzione nel 2024.

Crisi, le banche chiudono i rubinetti Imprese insolventi in crescita del 36%

Roma, 11 feb. (Adnkronos) - Negli ultimi 3 mesi del 2011 i prestiti alle imprese sono diminuiti del -1,5%. A dicembre addirittura del 2,2%. Gli aumenti dei tassi di interesse sono costati alle imprese 3,7 miliardi di euro. La denuncia viene dalla Cgia di Mestre, secondo cui la stretta e' stata dovuta anche all'aumento delle insolvenze in capo alle aziende: nel 2011 hanno superato gli 80 miliardi di euro (+36% rispetto al 2010).
La notizia, si legge nella nota dell'organizzazione, era nell'aria da qualche mese, ma l'ufficialita' e' arrivata solo nei giorni scorsi con la presentazione del supplemento statistico al bollettino economico della Banca d'Italia. Questi dati, sottolinea il segretario, Giuseppe Bortolussi, ''confermano che ci troviamo di fronte ad una vera e propria stretta creditizia. Le banche hanno chiuso i rubinetti del credito ed in una fase recessiva, come quella che stiamo vivendo in questo momento, corriamo il rischio che il nostro sistema produttivo, costituito prevalentemente da piccole e piccolissime imprese, collassi''.
I numeri, afferma l'organizzazione, sono impietosi: se nel 2011 l'ammontare complessivo dei prestiti erogati alle imprese ha superato i 995 miliardi di euro, facendo segnare una variazione del +3% rispetto l'anno precedente, va comunque sottolineato che e' stata inferiore alla crescita dell'inflazione, che l'anno scorso e' stata del +3,3%.
Purtroppo, la situazione e' peggiorata nell'ultima parte dell'anno, dopo che il nostro spread ha cominciato a crescere a ritmi vertiginosi. Se negli ultimi tre mesi dell'anno l'erogazione e' diminuita dell'1,5%, in dicembre la contrazione e' stata del - 2,2%.
''Oltre alla stretta creditizia - prosegue Bortolussi - nel 2011 le imprese hanno dovuto subire anche un forte aumento dei tessi di interesse che si e' tramutato in un costo aggiuntivo per l'intero sistema produttivo pari a 3,7 miliardi di euro''. Tuttavia, proseguono dalla Cgia, va ricordato che le ragioni di questa contrazione dei finanziamenti sono in parte riconducibili anche all' aumento delle sofferenze bancarie registrato dalle aziende.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Crisi-le-banche-chiudono-i-rubinetti-Imprese-insolventi-in-crescita-del-36_312965615251.html

Caso Mills, è ora della requisitoria del pm. Corte boccia le ultime richieste della difesa

Milano, 11 feb. - (Adnkronos/Ign) - Il processo Mills che vede Silvio Berlusconi imputato per corruzione in atti giudiziari, è giunto alle battute finali. E' arrivato infatti il momento della requisitoria.
Dopo la bocciatura - arrivata dopo circa 3 ore di camera di consiglio - anche delle ultime richieste formulate dalla difesa dell'ex premier rappresentata da Niccolò Ghedini e Pietro Longo, il presidente del collegio Francesca Vitale ha dato la parola al pm Fabio De Pasquale.
Una decisione non gradita a Ghedini che ha messo a verbale che i difensori valuteranno "nel prosieguo della prossima udienza l'opportunità della loro permanenza nel processo". I legali di Berlusconi hanno infatti dato battaglia fino all'ultimo cercando di allungare i tempi del processo e portarlo così a prescrizione certa.
Oggi Ghedini e Longo hanno tentato la carta della riapertura del dibattimento per ascoltare una sessantina di nuovi testi e, dopo il 'no' del collegio giudicante, hanno rilanciato chiedendo di leggere in aula le dichiarazioni dei testi non sentiti in udienza incassando un altro no.
"La garanzia del cittadino prevale sulla pretesa punitiva dello Stato", aveva affermato Ghedini a suffragio delle sue richieste. "E' motivo di angoscia in questi giorni per noi - aveva proseguito - al di là di quello che sarà il risultato. Gli avvocati non vincono e non perdono mai, vogliono solo che si applichino le stesse regole dell'accusa per difendere al meglio il proprio assistito".

Ancora neve e gelo al Centro-Sud Fiumicino, cancellati 50% dei voli

(Nella foto intervento del Coc di Sant'Elpidio a Mare)
Roma, 11 feb. (Adnkronos/Ign) - Il gelo continua a mordere l'Italia mettendo in ginocchio soprattutto il Centro Sud. Molti sono i piccoli comuni isolati sulla dorsale appenninica.
La regione più colpita è le Marche, già provata dalla prima ondata di maltempo della scorsa settimana ha chiesto aiuto ad altre regioni del Nord per fare fronte alla straordinaria perturbazione che continua a flagellare l'intera regione. Nella zona di Urbino sono caduti circa due metri di neve e continua a nevicare copiosamente. Nel Pesarese ci sono strade e comuni isolati. Rischi anche per la stabilità degli edifici. Diversi sono infatti i tetti dei capannoni che stanno cedendo sotto il peso della neve.
''La situazione è particolarmente critica nell'area del Montefeltro - ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, al termine della riunione mattutina del Centro operativo regionale - Stiamo intervenendo attraverso la solidarietà con le altre regioni e richiamando anche la responsabilità del dipartimento nazionale della protezione civile per avere ulteriori mezzi da utilizzare soprattutto nelle situazioni di maggiore criticità''. L'aeroporto di Falconara stato riaperto questa mattina e risulta completamente operativo.
In Emilia Romagna la neve continua a cadere. Anche a Bologna dalla notte un manto bianco di circa 25 centimetri ha ricoperto la città. Qui le scuole resteranno chiuse fino a lunedì come pure a Ravenna e Forlì. Nevica incessantemente su tutto il riminese: si va dai 40 cm della costa ai 190 cm caduti in Valmarecchia dove, a causa del vento e degli accumuli precedenti, ci sono zone dove la neve supera abbondantemente i 4 metri. Sono 10 le provinciali chiuse, tra Valmarecchia e Valconca. Risultano difficilmente accessibili Pennabilli, Santagata Feltria, San Leo, Maiolo e in Valconca Gemmano e Mondaino. In alcuni punti anche gatti delle neve e motoslitte devono fermarsi. Cresce ulteriormente il numero di evacuati, arrivati a 225. Evacuata anche una coppia presso le grotte di Onferno, con la donna in gravidanza in procinto di partorire.
Problemi anche in Abruzzo dove per l'emergenza neve sono stati mobilitati gli uomini del Corpo nazionale del soccorso alpino. Disagi anche nelle zone interne dell'Umbria con le situazioni più critiche nell'eugubino gualdese e nell'orvietano dove ci sono undici case isolate con una ventina di persone bloccate tra Orvieto e Torre San Severo, Sambuco e Boccaporco. Criticità in Toscana permangono nel grossetano e nella province di Arezzo e Siena. L'allerta neve è stata prolungata fino alle 13 di domani in tutta la regione. Mentre l'allerta ghiaccio resta in vigore fino alle 12 di martedì. In alcune zone della provincia di Grosseto neve, vento e basse temperature hanno determinato situazioni di grave difficoltà. Una giovane donna incinta e la sua bambina rimaste bloccate in auto sono state portate in salvo dai vigili del fuoco. Critica resta la viabilità in Amiata, Valdichiana e Val d'Orcia.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Ancora-neve-e-gelo-al-Centro-Sud-Fiumicino-cancellati-50-dei-voli_312964390769.html

Video choc girato sulla plancia, Schettino non sa cosa fare

Guarda il video: http://www.julienews.it/notizia/cronaca/video-choc-girato-sulla-plancia-schettino-non-sa-cosa-fare/101343_cronaca_2.html
ROMA – Una prima svolta sulle indagini del naufragio della Costa Concordia, probabilmente è arrivata ieri sera,  a seguito della messa in onda, da parte del Tg5, di un filmato girato con un cellulare sulla plancia della nave, subito dopo lo schianto della stessa sugli scogli delle “Scole”, davanti  l’Isola del Giglio.
Il video che sarà sicuramente acquisito dalla magistratura è stato girato un'ora dopo la tragica collisione che ha portato la nave ad arenarsi e inclinarsi su di un fianco.  In quei momenti concitatissimi, sul ponte di comando regna il caos più totale, nessuno sa che cosa fare. Si nota chiaramente il comandante  Schettino imbambolato che cerca solo di telefonare, ma che pur avendo appreso la gravita dell’incidente, non da ne l’allarme generale, ne il comando di abbandono nave.
Anzi quando apprende la notizia che alcuni passeggeri della Concordia salgono da soli sulle scialuppe  commenta: "Vabbuò".  L’ordine  di abbandonare il natante "Abbandoniamo la nave. Abbandonare la nave...",  arriva solo alle  22,32, quando oramai tra i passeggeri e gran parte dell’equipaggio regna la più completa anarchia perchè si è percepita  la gravita della situazione, il resto purtroppo è un bilancio tragico seguito, praticamente in diretta, da tutto il mondo.

Come (è possibile) cambiare gli italiani?


Non siamo previdenti come la formica della favola; ma siamo troppo smaliziati per non intuire il destino della cicala

Se davvero Mario Monti volesse cambiare il modo di vivere degli italiani, Giulio Andreotti dovrebbe aggiornare la sua massima: i pazzi non sono soltanto quelli che credono di essere Napoleone e riformare le Ferrovie dello Stato. Ma il presidente del Consiglio non è pazzo. Semmai silenziosamente euforico e, di conseguenza, incauto. Perché bisogna abbandonare ogni cautela per dire agli italiani una cosa semplice e ovvia come questa: «Qualsiasi riforma sarà effimera se non entra gradualmente nella cultura della gente».
Mario MontiMario Monti
Non credo che Mario Monti, nella sua intervista a Time, intendesse «bocciare gli italiani», come riassume il Giornale . Ma è evidente: non intende neppure assolverci e applaudirci qualsiasi cosa facciamo. È questa la tentazione di ogni leader in ogni tempo e in ogni Paese: si chiama populismo, e porta prima illusioni, poi amare sorprese. Un leader non ha facoltà di condurre; ne ha il dovere. Se seguisse tutti gli istinti dei suoi elettori, in cambio di popolarità e voti, farebbe il loro male. Non è così che si aiutano le nazioni a crescere (neppure i figli).
Noi italiani non dobbiamo diventare qualcos'altro. Possiamo tenerci tutte le nostre virtù, frutto di secoli di storia, e lavorare sulle nostre debolezze, figlie di recenti sciatterie. Le prime sono inimitabili, e ci vengono invidiate nel mondo. Le seconde sono correggibili, e quasi sempre frutto di furbizie, ingordigia, pressapochismi e disonestà, denunciate sempre con squilli di retorica, ma sostanzialmente impunite. Le sanzioni italiane infatti sono sempre spaventose, lentissime e improbabili; quando dovrebbero essere moderate, rapide e certe.
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Neve al centro- sud e paesi isolati


Situazione critica nelle Marche, in Abruzzo e Basilicata. Rinviate due partite. Neve anche a Pantelleria

Castelfranco in Miscano (Campania)Castelfranco in Miscano (Campania)
Decine di frazioni e oltre mille persone isolate, soprattutto in Abruzzo e Basilicata, 300 sgomberate in provincia di Rimini, viabilità critica sulle strade secondarie dalle Marche alla Calabria: il maltempo che ha colpito l'Italia non dà tregua e su molte zone del centro sud continua a nevicare. Sei le vittime della neve, due donne sono rimaste intrappolate nell'ambulanza. All'aeroporto di Fiumicino sono stati cancellati tra partenze e arrivi una sessantina di voli anche se la situazione sta lentamente tornando alla normalità. Le situazioni più critiche, al momento, si registrano in Romagna, in provincia di Pescara, nelle zone interne di Umbria e Marche, dove sta continuando a nevicare. A Urbino non si può uscire di casa, le auto sono sepolte e gli spazzaneve non sono più in grado di lavorare perché non si sa dove mettere la neve. In provincia di Avellino una donna colta in casa dalle doglie del parto è stata soccorsa dai carabinieri che l'hanno accompagnata in ospedale. Qualche problema anche in provincia di Grosseto, dove risultano isolati i paesi di Pitigliano, Sorano e Roccalvegna, mentre in Abruzzo, in provincia di Teramo, sono state evacuate 5 persone: il solaio della loro abitazione è crollato per la troppa neve accumulatasi sul tetto. La situazione potrebbe migliorare ma non di molto nelle prossime ore: le previsioni parlano di fenomeni in lenta attenuazione anche se sono attese ulteriori nevicate su tutta la dorsale appenninica e sui versanti adriatici del centro sud, mentre sulle regioni meridionali tirreniche sono previste piogge.
IN LAZIO - Ha ripreso a nevicare nel tratto laziale della Roma-Napoli nella zona di Pontecorvo, nel Frusinate. I fiocchi stanno cadendo in modo intenso ma per il momento il transito è regolare. Sull'A1 resta il blocco per i mezzi pesanti: Tir, autocarri e furgoni vengono ospitati nel parcheggio del centro commerciale «Le Sorgenti» per garantire sicurezza alla circolazione. I mezzi, deviati dalla Protezione Civile, affluiscono nel parcheggio in maniera tale da evitare il passaggio nel tessuto urbano di Frosinone che appesantirebbe ancor di più una situazione già molto complicata. A Frosinone sono diversi i cornicioni pericolanti e i vigili del fuoco hanno svolto già parecchi interventi. Nel capoluogo ora è anche il ghiaccio a creare disagi. La neve ha causato una «strage» di alberi in tutto il comprensorio a nord della Ciociaria, in particolare agli Altipiani di Arcinazzo. A Filettino l'esercito ha consegnato ottomila litri di gasolio per il generatore che alimenta il paese. Lo spessore bianco supera il metro e questa mattina il ghiaccio sulle strade ha creato parecchi problemi. Ancora disagi agli Altipiani di Arcinazzo dove il manto nevoso è alto circa un metro.
IN ROMAGNA - Per le nevicate che continuano dalla notte in tutta la regione, la situazione più critica si registra in Romagna, già colpita pesantemente la scorsa settimana dal maltempo. Ma in Valmarecchia, nel riminese, è vera e propria emergenza. Da ieri sera sono già state evacuate 210 persone come ha confermato la Protezione civile che è al lavoro in questo momento per proseguire il trasferimento in punti di accoglienza dei residenti di frazioni isolate. L'aeroporto «Marconi» di Bologna è aperto al traffico: a parte qualche ritardo negli imbarchi, sono stati cancellati per ore cinque voli in partenza (Madrid, due per Parigi, Fiumicino e Vienna), uno in arrivo da Parigi e un dirottamento per Firenze. Sulla rete ferroviaria situazione critica la Protezione civile ha escluso blocchi di treni in fuori dalle stazioni. A Bologna ritardi in aumento per i treni regionali ma anche per quelli ad alta velocità.
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