venerdì 11 marzo 2011

Emergency fa il pienone al Teatro Nuovo "Italiani stanchi di politici guerrafondai"

Emergency fa il pienone al Teatro Nuovo Italiani stanchi di politici guerrafondai

Intervista a Gino Strada prima della serata che ha visto il teatro gremito: «Basta con questa società schiava del dio profitto».

FERRARA. Teatro Nuovo gremito per la serata Emergency, con un'atentica folla che ha cominciato ad assieparsi davanti agli ingressi ancora prima dell'apertura.
La definisce una scommessa, che ha il sapore della sfida. Gino Strada, fondatore di Emergency, era ieri sera a Ferrara per parlare del manifesto di un mondo ideale e del mensile dell’a ssociazione diretto da Maso Notarianni e Gianni Mura. «In effetti è una scommessa, ma in questi sedici anni ne abbiamo viste tante e ormai ci siamo abituati».
In anteprima rispetto alla serata ci ha rilasciato questa intervista.
La risposta del pubblico in tutte le città toccate dal tour iniziato il 2 marzo a Trieste è stata incoraggiante: sale strapiene con la gente in coda fuori dalla porta.
Qual è la sua impressione dopo i primi incontri?
Mi sembra incoraggiante, tantissima gente ovunque ed entusiasta. C'è molto fermento nelle persone che sono stanche del nostro Paese e di non avere alternative. Anche attraverso il nuovo periodico vogliamo ribadire gli ideali di uguaglianza e di rispetto dei diritti umani. Possono sembrare scontati e banali, ma non è così.
Nel presentare il manifesto ha espresso giudizi molto negativi sulla nostra classe politica.
Non è una critica al governo o all'opposizione, ma in generale ai politici. La gente è stufa di guerre e di una società assoggettata al dio profitto, che prevale su tutto. E' giunto il momento che, nelle competizioni elettorali, chi si candida dica con chiarezza che intende favorire le scuole private a scapito di quelle pubbliche, la sanità privata rispetto a quella pubblica e così via. Il punto è che l'attuale classe politica non rappresenta più i cittadini che l'hanno votata e che adesso non ne possono più di questa situazione.
Cosa farà dopo questo giro d'Italia in venti tappe? Tornerò in Sudan che ho lasciato dieci giorni fa per questa, si fa per dire, vacanza. Porterò ai nostri colleghi che stanno lavorando per Emergency tante copie del mensile e parlerò della calorosa accoglienza che ha ricevuto il nostro progetto».
L'assistenza sanitaria alle vittime di guerra nel mondo resta la principale attività dell'associazione che, come recita lo slogan sul sito internet, da 16 anni cura una persona ogni due minuti.
Tra le iniziative c'è anche il Premio Teresa Sarti, la moglie di Gino Strada scomparsa nel 2009, che consiste nel concorso di disegno rivolto ai bambini dai 5 ai 14 anni. Perché la pace si studia da piccoli e si applica da grandi.

    Arrestato consulente di Alemanno Il Pd: chiarisca. Idv: c'è questione morale

    L'accusa è concorso esterno in associazione mafiosa Il sindaco: le accuse non riguardano attività nella capitale.

    ROMA - Il sindaco di Pignataro Maggiore (Caserta), Giorgio Magliocca, del Pdl, è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Magliocca, già consulente del ministero delle Telecomunicazioni, lavora alla segreteria politica del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Secondo l'accusa, Maglioca avrebbe consentito al clan Ligato-Lubrano di continuare a gestire beni confiscati. Il Pd ha subito chiesto al sindaco di Roma di fare chiarezza sulla vicenda.
    Magliocca, che ha 37 anni, secondo l'accusa, anziché destinare una villa e alcuni appezzamenti di terreno a scopi sociali, avrebbe permesso che l'edificio fosse devastato, anche con l'asportazione degli infissi, e che i terreni fossero coltivati. A Magliocca gli agenti della squadra mobile hanno notificato ordinanze emesse su richiesta del procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho e dei sostituti Giovanni Conzo, Alessandro Milita e Liana Esposito.
    Magliocca è entrato giovanissimo in politica. Nel 1998, a 23 anni, è stato eletto consigliere comunale di Pignataro Maggiore. Nel 2000 è stato eletto consigliere provinciale di Caserta. Nel 2002 la prima elezione a sindaco di Pignataro Maggiore con la lista «Alleanza Civica». Nel 2005 è stato riconfermato consigliere provinciale. Nel 2006 è stato rieletto sindaco di Pignataro Maggiore con la lista «Alleanza Civica per le libertà». Ha ricoperto la carica di capogruppo di Alleanza Nazionale al Consiglio provinciale di Caserta dal 8 maggio 2005 al 24 marzo 2009.
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    SANITA': VIDEO COMM.INCHIESTA SU OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI

    (ASCA) - Roma, 11 mar - La Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale presieduta da Ignazio Marino mercoledi' 16 marzo alle 10.30 presentera' una anteprima del documentario girato all'interno dei sei Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani. ''Alla luce delle indagini gia' svolte e dei recenti episodi di cronaca che hanno coinvolto l'Opg di Montelupo Fiorentino (dove un internato e' morto per aver inalato del gas) e Aversa (dove due guardie della polizia penitenziaria sono state poste agli arresti domiciliari per aver abusato di un internato transessuale)'', la Commissione ''ritiene importante comunicare i nuovi risultati della sua azione nell'ambito dell'inchiesta sulla salute mentale. Non soltanto i nuovi dati sulle dimissioni degli internati (i cosiddetti 'ergastoli bianchi') che da anni avrebbero dovuto essere rilasciati dagli OPG, ma anche le difficolta' riscontrate nel reinserimento sul territorio, le carenze e le reticenze di alcune strutture, l'operato positivo di altre con alcune sorprese''.
    Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente Ignazio Marino e i due relatori dell'inchiesta sulla salute mentale Michele Saccomanno (PDL) e Daniele Bosone (PD).
    Interverranno inoltre Paolo Ruffini direttore di Rai3 e Riccardo Iacona, giornalista e autore di ''Presa Diretta'': il programma d'inchiesta della terza rete infatti trasmettera' una versione piu' ampia del documentario domenica 20 marzo.

    MALTEMPO: IN ARRIVO VENTI FORTI E PRECIPITAZIONI SULLE ISOLE MAGGIORI

    (ASCA) - Roma, 11 mar - Una circolazione depressionaria proveniente dal medio Atlantico convogliera', nella giornata di domani, forti venti di scirocco nei bassi strati sulle nostre isole maggiori. Tali correnti umide apporteranno un progressivo peggioramento delle condizioni meteorologiche a partire dalle regioni nord-occidentali e dallaSardegna, dove saranno possibili fenomeni anche di forte intensita'.
    Il Dipartimento della Protezione civile ha percio' emesso un avviso di avverse condizioni meteorologiche che dalla mattinata di domani, sabato 12 marzo, prevede forti venti di burrasca da sud-est, con raffiche fino a burrasca forte, sulla Sardegna e in rapida estensione alla Sicilia. Saranno possibili mareggiate lungo le coste esposte. Dal pomeriggio si prevedono inoltre precipitazioni diffuse sulla Sardegna, con fenomeni anche a carattere di forte rovescio specie nel corso della serata.
    Per la giornata di domenica la perturbazione si estendera' a gran parte del Paese, con precipitazioni piu' diffuse ed insistenti sulle regioni settentrionali e lungo i versanti tirrenici della penisola.
    Le temperature minime subiranno un generale rialzo, e la quota neve sulle Alpi salira' a 1000-1400 m, salvo iniziali sconfinamenti a quote piu' basse - fino ai 500-700 m - sul cuneese.
    I forti venti di scirocco su tutto il centro-sud provocheranno mari molto mossi o agitati e mareggiate lungo le coste esposte.

    Sisma Giappone: scomparso altro treno

    (ANSA) - TOKYO - Un secondo treno e' scomparso dopo il passaggio dello tsunami seguito al violento terremoto che ha colpito oggi il Giappone. Il secondo convoglio e' scomparso nella prefettura di Iwate, sempre nel nord est. Lo riferisce l'agenzia di stampa Jiji Press. Il livello delle radiazioni presso l' impianto nucleare numero uno di Fukushima e' in rialzo. Lo scrive l'agenzia Kyodo. Il ministro dell'industria afferma che dalla centrale potrebbe verificarsi una piccola fuga radioattiva.

    Giappone: centrale Fukushima potrebbe rilasciare vapori radioattivi

    Tokio, 11 mar. (Adnkronos) - La centrale nucleare di Fukushima, dove il sisma ha provocato gravi problemi al sistema di raffreddamento dei reattori, potrebbe rilasciare dei vapori radioattivi. E' quanto riporta l'agenzia Kyodo. Nelle ore scorse il governo giapponese ha ordinato l'evacuazione di 3mila persone che vivono nella zona prossima alla centrale.

    Avviso: la Superluna causerà l’Armageddon il prossimo weekend

    Il solito astrologo, sulla base di teorie fisiche tutte sue, predice incredibili sciagure. Se avete in programma la settimana bianca, conviene partire subito

    Non fa in tempo ad accadere una sconvolgente disgrazia che qualcuno si sente in dovere di dire che lui l’aveva detto, e anzi succederà pure di peggio. Molto bene. Il devastante terremoto che oggi ha sconvolto il Giappone arriva due giorni dopo gli avvertimenti degli astrologi che hanno detto che la Luna faceva strani movimenti che avrebbero potuto causare cose imprevedibili sulla Terra. E già non è poco, ma loro, non contenti, hanno aggiunto che il 19 marzo (del 2011, badate, non 2012, anno in cui si sa finiremo tutti in vacca) ci sarà la cosiddetta Superluna. Che significa? Che la Luna non è mai stata così vicino alla Terra dal 10992 e che ciò porterà sulla Terra il Caos. Nientemeno.

    MANI PULITE A ARMAGEDDON – Sorge spontanea una domanda: ma quale epica disgrazia che ha spazzato via l’umanità c’è stata nel 1992, con la precedente Superluna? Forse la luna influenzava il pool Mani Pulite? Allora c’è qualche speranza che il 19 porti un rivolgimento politico? Mah! Comunque su internet è tutto un dire e ribadire che ci saranno eruzioni e terremoti a iosa. Effettivamente il terremoto in Giappone arriva solo due settimane dopo quello che ha devastato la Nuova Zelanda e uno a pensarci bene inizia a figurarsi eventi da film, catastrofi che iniziano ad assommarsi le une alle altre ai quattro angoli del pianeta fino a culminare nell’Armageddon.

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    http://www.giornalettismo.com/archives/117306/avviso-la-superluna-causera-l%E2%80%99armageddon-il-prossimo-weekend/

    Berlusconi indagato anche in Montenegro?

    Accordi segreti con l’ex presidente Djuknovic per il presidente del Consiglio

    “E’ inquietante constatare quali e quanti rapporti il presidente del Consiglio Berlusconiintrattenga con dittatori e autocrati vari sparsi nel mondo, da Gheddafi al kazako Nazarbayev, passando per il fidato amico Putin. Fil rouge di queste frequentazioni e’ il settore energetico e forse gli affari privati, come ha affermato la diplomazia americana parlando dell’amicizia tra i primi ministri italiani e russi. A questa ragnatela di rapporti si e’ aggiunta recentemente la clamorosa notizia che la procura di Podgorica, capitale del Montenegro, stia per indagare su Silvio Berlusconi, perche’ accusato di aver inflitto danni incommensurabili al settore energetico del Montenegro e al popolo montenegrino con accordi segreti. La notizia che il presidente del Consiglio sarebbe indagato in uno stato europeo richiede un’immediata risposta del ministro degli Esteri Frattini in Aula”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che hanno presentato in merito un’interrogazione parlamentare.

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    http://www.giornalettismo.com/archives/117300/berlusconi-indagato-anche-in-montenegro/

    Libia: Obama, non escludo nessuna opzione, azione militare va ponderata

    Washington, 11 mar. (Adnkronos) - "Non ho tolto nessuna opzione dal tavolo, ma un'azione militare deve essere ponderata, io non prendo queste cose alla leggera". Cosi' Barack Obama ha ribadito, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, che continua a valutare la possibilita' di un'azione militare, come la no-fly zone che, ha ricordato il presidente, verra' discussa martedi' dalla Nato, per spingere Muammar Gheddafi a lasciare, come Obama e' tornato a chiedere.

    Rai: Di Pietro presenta esposto ad AgCom, premier occupa i Tg

    Roma, 11 mar. - (Adnkronos) - "Non possiamo permettere che un servizio pubblico asservito continui a disinformare cosi' i cittadini e che i direttori di telegiornale si comportino come killer pagati per fare fuori chi da' troppo fastidio al presidente del Consiglio. Per questo abbiamo deciso di presentare un esposto al'Agcom, che ha il dovere istituzionale di intervenire per ripristinare un minimo di correttezza democratica e per impedire che Berlusconi continui a usare i mezzi d'informazione del servizio pubblico come Gheddafi usa l'aviazione. Per difendere il proprio regime e far fuori chi chiunque lo contrasti''. Lo annuncia Antonio Di Pietro sul suo blog.

    Cade l’ultimo velo, il Cav fa outing: cambia la giustizia perché le toghe vogliono abbattere il suo governo per via giudiziaria

    Silvio Berlusconi a conclusione del Consiglio dei Ministri straordinario ha detto chiaro e tondo come stavano le cose: la riforma della giustizia deve respingere il tentativo di abbattere il governo per via giudiziaria. Parole chiare come la luce del sole, altro che messaggi subliminali o “distrazione di massa”, come sospettava l’opposizione. Il Premier ha detto che il suo governo è stato abbattuto nel ‘94 a causa delle toghe. E’ caduto altre volte per le stesse ragioni ed è perciò arrivato il momento di cambiare strada. La riforma serve proprio a cambiare strada e riportare alla ragione la magistratura.
    Se le norme proposte dalla riforma fossero state in vigore non sarebbe accaduto niente di tutto questo, le istituzioni e la politica avrebbero fatto la loro parte, e la magistratura lo stesso.
    Il Ministro della giustizia ha illustrato compiutamente le decisioni del governo, soffermandosi in particolare sulla discrezionalità che i magistrati avrebbero con la obbligatorietà dell’azione penale. Di fatto, sostiene il Guardasigilli, l’obbligatorietà costituisce un paravento alla discrezionalità e regala ai magistrati il potere di decidere se e quando perseguire. Perciò, afferma Alfano, occorre riportare al Parlamento tale potere, cui spetta di decidere quando e che cosa deve restare obbligatorio perseguire.
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    Mafia, Ciancimino jr: "I pizzini di mio padre a Berlusconi e Dell'Utri

    Si troverebbero tra i documenti consegnati oggi in Procura dal figlio dell'ex sindaco di Palermo. Alcuni sarebbero stati diretti al boss Provenzano

    PALERMO. In un "pizzino" inviato mentre era agli arresti domiciliari Vito Ciancimino avrebbe chiesto un "aiuto" a Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri. L'ex sindaco di Palermo condannato per mafia credeva che i destinatari dei messaggi potessero contribuire a risolvere i suoi problemi giudiziari. E' uno dei documenti che Massimo Ciancimino ha consegnato oggi ai pm della procura di Palermo Nino Di Matteo e Lia Sava. In passato il figlio di Ciancimino aveva parlato di presunti rapporti tra il padre e Berlusconi sin dai tempi in cui il presidente del Consiglio progettava Milano 2. Nella nuova "rata" di carte consegnate oggi ai magistrati Massimo Ciancimino ha portato alcuni "pizzini": non è chiaro se si tratti di copie o di originali. E non è neppure certo che i messaggi siano arrivati a destinazione. Il capitolo dei presunti rapporti di don Vito con Berlusconi ruota attorno alle dichiarazioni di Massimo Ciancimino che dai faldoni di famiglia, in cui sono raccolti documenti e manoscritti del padre, ogni tanto recupera nuove carte. Anche la moglie di don Vito, Epifania Scardina, ha parlato recentemente di un incontro del marito con Berlusconi in un ristorante milanese. L'interesse dell'ex sindaco era quello di orientare i suoi investimenti sulla piazza milanese e per questo avrebbe avviato una rete di relazioni con gli ambienti imprenditoriali. Nell'incontro di oggi con i magistrati, durato oltre tre ore, Massimo Ciancimino ha depositato anche "pizzini" del padre diretti al boss Bernardo Provenzano che di solito faceva recapitare attraverso un mediatore. Altri documenti riguardano gli affari più recenti di Ciancimino. Per mandare avanti le sue iniziative avrebbe stabilito rapporti interessati con vari politici. A qualcuno, secondo il figlio Massimo, il padre avrebbe versato anche tangenti. I magistrati hanno secretato il verbale del nuovo interrogatorio e la descrizione del contenuto delle nuove carte che sarebbero state portate da Massimo Ciancimino in Procura come riscontro a precedenti dichiarazioni. Il figlio dell'ex sindaco, solitamente molto loquace e disponibile con i cronisti, questa volta, dopo l'interrogatorio con i pm, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

    Da Mills a Ruby, troppi gli impegni processuali del premier

    Intanto le udienze per Ruby anche di venerdì o sabato.

    MILANO – Riprende il processo Mills, ma Silvio Berlusconi non è in aula. Se non attraverso una lettera fatta recapitare ai giudici della decima sezione penale attraverso i suoi legali. In questo processo, ricordiamolo, sul capo del premier pende l’accusa di corruzione in atti giudiziari del legale inglese David Mills: in altre parole Berlusconi è accusato di aver corrotto il testimone David Mills. Il processo, sospeso l’anno scorso in attesa della decisione della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento, riprende questa mattina, ma come già preannunciato il presidente del Consiglio non si è presentato in aula, affidando ai suoi difensori, Piero Longo e Niccolò Ghedini, una missiva: nella stessa spiega di essere impedito a seguire i lavori del procedimento, ma che consente comunque a che si proceda, senza chiedere quindi alcun rinvio, “perchè i miei legali – ha voluto sottolineare il Cavaliere - mi hanno informato che si tratterà solo di questioni relative all’organizzazione”. Intanto i giudici della decima sezione penale hanno tracciato la tabella di marcia: nuove udienze da celebrare da qui a luglio. La prossima udienza del procedimento è stata fissata al prossimo 21 marzo. In quel caso il Cavaliere sarà in aula? Non è dato a saperlo a quanto pare. Infatti, assicura il suo legale, Nicolò Ghedini, “vedremo come è la sua agenda. Può anche darsi che venga in aula”, ma, viene da aggiungere, molro probabilemnte così non sarà. Il tribunale, presieduto da Francesca Giudice, ha poi indicato tre giorni a maggio (9, 16 e 23) due giorni a giugno (il 20 e il 27) e infine tre udienze per il mese di luglio (da tenersi il 4, l’11 e il 18). Nella speranza, ovviamente, che anche in quelle date il premier non sia impossibilitato da ltri impegni. È d’obbligo ricordare a riguardo che il premier Berlusconi è contemporaneamente imputato in altri tre processi: Mediaset, Mediatrade e la vicenda Ruby, che inizierà il prossimo 6 aprile.
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    La crisi è servita, Cia: ''Ora gli italiani risparmiano anche su pane e pasta''

    Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Gli italiani risparmiano anche a tavola e la novità è che non sono più solo i cibi 'superflui' a essere penalizzati ma perfino prodotti di larghissimo consumo come il pane e la pasta. E, prendono sempre più piede gli acquisti al discount.

    Lo rivela uno studio della Cia, Confederazione italiana agricoltori sui dati Ismea sugli acquisti agroalimentari nel 2010. Il pane e la pasta scendono rispetto al 2009 del 2,7% e dell'1,8%. Un segno che la crisi ancora morde e che, per fronteggiarla, i consumatori sono costretti a cambiare le loro abitudini alimentari. Partendo dalla scelta del canale di vendita: dimenticate le botteghe tradizionali o di quartiere, ora si passa obbligatoriamente per il discount.

    "Tra i prodotti di largo consumo - osserva la Cia - a pagare di più la contrazione della domanda domestica sono stati, oltre a pane e pasta, le carni bovine (meno 4,6%nel confronto con il 2009), i prodotti ittici (meno 2,9 per cento), la frutta e gli agrumi (meno 1,8 per cento) e i vini e gli spumanti (meno 3,4 per cento). Ma se la flessione di bottiglie Doc e Docg è stata lieve (meno 0,2 per cento), lo stesso non si può dire per i vini comuni e Igt (meno 2,1 per cento) e per gli spumanti (meno 19,4 per cento)". La discesa dei prezzi ha invece ''salvato'' prodotti come l'olio e il latte. Nel 2010 infatti - ricorda l'associazione agricola - i consumi di olio extravergine d'oliva sono cresciuti del 4,1%annuo (ma a fronte di un calo dei prezzi del 5,6 per cento), mentre quelli di latte fresco e latte a lunga conservazione sono saliti rispettivamente del 2,2% e dello 0,9% (ma con prezzi giù del 3,7%e del 4,9 per cento).
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    Giappone: Obama allerta Protezione Civile in Usa per rischio tsunami

    Washington, 11 mar. (Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha comunicato di avere "dato istruzioni" alla Federal Emergency Management Agency, la protezione civile Usa, di "essere pronta a fornire assistenza alle Hawaii e agli altri Stati e territori degli Stati Uniti che potrebbero essere interessati" dal rischio tsunami, a seguito del devastante sisma che ha colpito il Giappone.

    Camorra: arrestato sindaco Pdl nel casertano, chi e' Magliocca

    Caserta, 11 mar. - (Adnkronos) - Giorgio Magliocca, professione avvocato, compira' 36 anni il prossimo 7 aprile. Sposato con due figli il sindaco arrestato stamattina dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta per concorso esterno in associazione mafiosa con il clan Ligato-Lubrano, attivo a Pignataro Maggiore, riveste attualmente oltre alla carica di sindaco anche quella di consulente del sindaco di Roma Gianni Alemanno.
    Nonostante la giovane eta' e' lunga la carriera politica dell'indagato. Nel '98 fu eletto consigliere comunale di Pignataro Maggiore risultato il primo degli eletti. Poi per due volte e' stato eletto consigliere provinciale di Caserta. Nel 2002 e' stato eletto una prima volta sindaco di Pignataro Maggiore con la lista 'Alleanza civica' ottenendo oltre il 58% dei voti. Nel 2005 e' stato nominato consulente giudirico politico del ministero delle Comunicazioni Mario Landolfi.
    Prima militante in Alleanza nazionale, successivamente e' entrato a fare parte del Popolo della liberta'. Nell'ambito dell'indagine coordinata dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Magliocca e' accusato di avere permesso al clan Ligato-Lubrano di continuare a gestire i beni confiscati dallo Stato che invece erano stati a lui affidati per utilizzarli per fini sociali.

    Mentana vince l'Oscar per il miglior Tg Premio assegnato da giuria all'unanimità

    Il direttore: "Questo premio ha un sapore particolare perchè è condiviso da tutti gli addetti ai lavori e gratifica l’impegno mio e dell’intera struttura del TGLA7.
    Enrico Mentana, 55 anni, inaugura la conduzione del tg La7 (Ansa)
    Enrico Mentana, 55 anni, inaugura la conduzione del tg La7 (Ansa)

    Roma, 11 marzo 2011 - Dopo 7 mesi dalla messa in onda della prima edizione, il 30 agosto 2010, il TGLA7 diretto da Enrico Mentana si aggiudica il suo primo Premio TV 2011 come Miglior Tg Nazionale della stagione. Il Premio è stato assegnato quasi all’unanimità dalla Grande Giuria di oltre 100 testate giornalistiche e confermato dalla Accademia di Garanzia degli Oscar Tv.

    "Ricevere un premio fa sempre piacere - ha commentato Mentana - ma un riconoscimento quasi all’unanimità, da una giuria composta da oltre 100 colleghi e da molti professionisti del mondo della televisione, dell’informazione, della cultura e dello spettacolo, ha un sapore particolare perchè è condiviso da tutti gli addetti ai lavori e gratifica l’impegno mio e dell’intera struttura del TGLA7".

    L’importante riconoscimento si affianca al costante successo di pubblico del TGLA7, seguito ogni giorno da oltre 2 milioni di persone. Enrico Mentana ritirerà il Premio in diretta su Rai uno domenica 20 marzo 2011, durante il gran galà del 51° Premio Tv 2011 - Premio della Regia Televisiva al Teatro Ariston di Sanremo.

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    Wikileaks, la 'talpa' Manning denuncia: "In cella d'isolamento, controllato a vista"

    Bradley Manning, il soldato americano accusato di aver passato le informazioni a Julian Assange, ha protestato con i funzionari del carcere in cui è custodito: "Per 23 ore al giorno, sono solo nella mia cella, le guardie mi controllano ogni 5 minuti.
    Bradley Manning (Ap/Lapresse)
    Bradley Manning (Ap/Lapresse)

    Washington, 11 marzo 2011 - Deve dormire nudo, è controllato a vista 24 ore su 24 e vive dal luglio scorso in isolamento nel penitenziario americano di Quantico: è la denuncia di Bradley Manning, il soldato americano accusato di essere la ‘talpa' di Wikileaks.

    In un testo di undici pagine, Manning ha spiegato che i funzionari del carcere militare hanno abusato del loro potere discrezionale nel classificarlo come un detenuto a rischio di autolesionismo, motivo per il quale si trova tuttora in stato di "massima custodia". La sua scheda carceraria, ha raccontato, dimostra che è un prigioniero modello e gli psichiatri del penitenziario avrebbero ripetutamente raccomandato di rimuoverlo dall’isolamento.

    "Nella situazione di restrizione in cui mi trovo, oltre a essere spogliato di notte, sono essenzialmente in un confino solitario", si legge nel testo, "per 23 ore al giorno, sono solo nella mia cella, le guardie mi controllano ogni cinque minuti chiedendomi se vada tutto bene e devo sempre rispondere in modo affermativo". "Di notte, invece, se le guardie non riescono a vedermi, poichè ho la coperta sulla testa o sono rannicchiato verso il muro, mi fanno alzare per essere certi che io stia bene", ha raccontato ancora il soldato.

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    Draghi: "L'infiltrazione mafiosa frena la crescita dell'Italia"

    l governatore di Bankitalia all'Università Statale di Milano. "La crisi rende le imprese più aggredibili dalla criminalità organizzata". "Lombardia, è allarme cosche"

    MILANO - Le mafie frenano la crescita del paese. Non ha dubbi il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, che ha parlato oggi in un incontro con don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione Antimafia libera, all'Università Statale di Milano. "L'economia italiana soffre da tempo, lo sappiamo, di una inibizione a crescere", ha ricordato Draghi, sottolineando come le cause siano molteplici, di natura diversa e intrecciate tra di loro. "E tra i fattori inibenti - ha detto - vi è anche l'infiltrazione mafiosa nella struttura produttiva, che è aumentata negli ultimi decenni, almeno nella sua diffusione territoriale". E quindi: "Contrastare le mafie, la presa che esse conservano al Sud, l'infiltrazione che tentano al Nord, serve a rinsaldare la fibra sociale del paese ma anche a togliere uno dei freni che rallentano il cammino della nostra economia".
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    Libia, scattano le sanzioni dell'Ue Unicredit "congela" il socio di Tripoli

    l provvedimento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione dà il via libera al blocco degli asset, tra gli altri, di Lia e Lafico, ma anche della banca centrale. Mustafa Zarti al primo posto nella lista nera per "associazione stretta" con il regime di Gheddafi

    BRUXELLES - Diventa operativo il congelamento degli asset controllati da Lia e Lafico, nonchè dalla Banca centrale libica, da altre tre società e dal vicepresidente della Lia, Mustafa Zarti. Sulla Gazzetta Ufficiale Ue di oggi è stato infatti pubblicato il regolamento che estende a questi soggetti le sanzioni contro la Libia varate il due marzo scorso. Come conseguenza, Unicredit ha sospeso i diritti di voto del socio libico.
    "Alla luce delle decisioni pubblicate oggi dall'Unione Europea - si legge in una nota dell'istituto di Piazza Cordusio -, UniCredit dichiara che, con riferimento agli azionisti libici, l'esercizio dei diritti relativi alle azioni possedute sarà congelato in conformità a tali decisioni".
    Il provvedimento, si legge nel testo del regolamento Ue, è stato adottato "tenuto conto della gravità della situazione in Libia" ed è "obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri". Al primo posto nel nuovo elenco di soggetti sottoposti alle sanzioni Ue figura come persona fisica Mustafa Zarti, cittadino austriaco e vicepresidente del Consiglio di amministrazione della Lybian investment authority (Lia), nonché membro del comitato esecutivo della National Oli corporation, capo della società petrolifera Tamoil e vicepresidente della Firs energy bank nel Bahrein. Zarti è stato inserito nella lista nera Ue per "associazione stretta con il regime" di Gheddafi.
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    Scopelliti indagato per abuso d'ufficio

    Il presidente della Regione è sotto inchiesta per il periodo in cui era sindaco di Reggio. L'indagine riguarda gli incarichi affidati alla dirigente comunale del settore Bilancio Orsola Fallara, che si è tolta la vita a dicembre, e ai relativi compensi stratosferici

    di GIUSEPPE BALDESSARRO
    REGGIO CALABRIA - Il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, è indagato nella qualità di ex sindaco di Reggio Calabria, dalla Procura della città dello stretto, per abuso d'ufficio. L'avviso di garanzia gli è stato notificato, nell'ambito di un'inchiesta sugli incarichi affidati alla dirigente comunale del settore Bilancio Orsola Fallara, che si è tolta la vita ingerendo dell'acido muriatico nel dicembre scorso. La notizia diffusa dal Quotidiano della Calabria è stata confermata dal Procuratore Giuseppe Pignatone.
    Scopelliti, accompagnato dal suo legale, Nico D'Ascola, giovedì pomeriggio è stato interrogato per tre ore dal dallo stesso Pignatone, dall'aggiunto Ottavio Sferlazza, che dirige le indagini sul caso Fallara, e dai pm Francesco Tripodi e Sara Ombra.
    Al centro dell'inchiesta ci sono le somme che Orsola Fallara si sarebbe autoliquidata come rappresentante del Comune nella Commissione Tributaria Provinciale. Dalla documentazione acquisita dalla Procura quegli incarichi non gli potevano essere affidati. O meglio la dirigente non poteva essere retribuita per svolgerli da professionista esterno, essendo alla guida di uno degli uffici di Palazzo San Giorgio. Incarichi, tra l'altro, ben retribuiti. Una storia complessa, costata a Scopelliti l'accusa di "abuso d'ufficio", in concorso con la stessa Fallara.
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