domenica 30 maggio 2010

Dal vino senza uva al formaggio senza latte, l'Europa cambia il menu degli italiani

Roma, 30 mag. (Adnkronos) - Dal vino senza uva al formaggio senza latte fino alla bocciatura delle norme nazionali che obbligano ad indicare in etichetta la provenienza delle materie prime impiegate negli alimenti. Sono alcune delle recenti prese di posizione dell'Unione Europea, che stanno cambiando le abitudini in tavola degli italiani, secondo quanto emerge da uno studio della Coldiretti in occasione dell'entrata in vigore il primo giugno del regolamento mediterraneo che rischia di fatto di far sparire dalle tavole degli italiani telline, cannolicchi e altri pesci della tradizione gastronomica nazionale.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Dal-vino-senza-uva-al-formaggio-senza-latte-lEuropa-cambia-il-menu-degli-italiani_470517959.html

Marea nera, fallisce l'operazione ''Top kill''. Casa Bianca: ''Una catastrofe ambientale''

Washington, 30 mag. - (Adnkronos/Ign) - ''Top Kill non ha funzionato. Stiamo provando con un'altra opzione''. La British Petroleum ha ammesso ufficialmente che anche anche il terzo tentativo per fermare la marea nera è fallito.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Marea-nera-fallisce-loperazione-Top-kill-Casa-Bianca-Una-catastrofe-ambientale_469330550.html

Il Nonno

il golpe non c'è stato... o sì ?

Vigna: "In quelle stragi lo zampino dei Servizi" -

L'ex capo della Dna: «Una certezza,Cosa nostra non si è mossa da sola».
«Non fu solo Cosa Nostra a gestire la campagna stragista del ’92 e ’93. Penso che pezzi deviati dei Servizi segreti siano stati gli ispiratori, e qualcosa anche di più, delle bombe di Firenze, Roma e Milano». Parla Pier Luigi Vigna, procuratore a Firenze quando esplose il Fiorino in via dei Georgofili, procuratore nazionale antimafia in tutti gli anni nei quali l’amico fraterno Gabriele Chelazzi indagava (da pm) sui mandanti esterni alle stragi. La tesi di Vigna porta nei fatti a Massimo Ciancimino che parla della presenza e del ruolo di pezzi dei servizi, «il signor Franco». Vigna esprime perplessità sul riconoscimento da parte di Gaspare Spatuzza del collaboratore del «signor Franco» sulla scena della strage di via D’Amelio: «Un generale che imbottisce di esplosivo un’auto? A distanza di tanti anni i riconoscimenti sono difficilissimi».
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http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201005articoli/55487girata.asp

Manovra, il giallo della firma tensione premier-Quirinale

Le ultime scintille sulla manovra "lacrime e sangue" si accendono nella notte tra venerdì e sabato. Lo staff di Tremonti da un lato, quello del sottosegretario Letta dall'altro. Il ministero dell'Economia costretto, nelle battute conclusive, a tornare sui propri passi sulle sforbiciate agli stipendi dei magistrati e al finanziamento ai partiti (ridotto al 10 per cento), come sul condono dei presunti 2 milioni di alloggi fantasma. Tutt'altro che dettagli per Palazzo Chigi, il premier Berlusconi vuole spuntarla. E alla fine il suo plenipotenziario Letta sembra farcela. Ma sono ore in cui in cui torna a salire anche la tensione col Quirinale e non solo per una questione di tempi.
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http://www.repubblica.it/economia/2010/05/30/news/giallo_firma-4435652/

Calderoli: "Federalismo, no marce indietro Piuttosto riduciamo i tagli alle Regioni"

Il ministro leghista: "Sui numeri Tremonti ha fatto un po' di terrorismo, la riduzione degli stipendi non è così forte".
MILANO - Ministro Calderoli, non solo l'opposizione dice che con questa manovra da lacrime e sangue sarà impossibile fare il federalismo fiscale. Lo sostiene anche il presidente della Lombardia Formigoni, e per tutta risposta lei annuncia l'anticipo a giugno dei decreti sui costi standard e sull'autonomia impositiva: ma come faranno i conti a quadrare?"Sono sconvolto, chi parla di federalismo a rischio o è ignorante o in malafede. Per un mese hanno detto che costava troppo, poi sono passati alla tesi del tesoretto messo da parte da Tremonti con questa manovra per finanziarlo, e negli ultimi quindici giorni hanno concluso che non ci sono soldi per farlo. Io sono il primo a riconoscere che l'intervento sulle Regioni è stato pesante, e penso anche che qualcosa si possa migliorare".
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http://www.repubblica.it/politica/2010/05/30/news/intervista_calderoli-4435684/

Finanziaria colabrodo senza equità né crescita

DOMANI la manovra arriverà finalmente in Parlamento. Domani il governatore Mario Draghi leggerà la sua relazione annuale alla Banca d'Italia. Domani, alla riapertura delle Borse, si vedrà se i mercati si saranno stabilizzati o lanceranno nuovi attacchi contro i fondi sovrani e contro l'euro.Nel frattempo la manovra ha perso per strada alcuni pezzi. La soppressione delle Province è stata per ora abbandonata. I tagli e i congelamenti stipendiali di alcune categorie, tra le quali i magistrati, sono stati attenuati.L'opposizione parlamentare, mai consultata durante l'iter del decreto, si è incattivita. La Cgil, anch'essa platealmente ignorata, ha preannunciato lo sciopero generale per il 25 giugno. Ma l'impianto e i saldi del decreto sono quelli approvati dal Consiglio dei ministri: 24 miliardi nel biennio 2011-2012 per riportare il deficit entro la soglia del 3 per cento fissata dalla Commissione europea e dal Consiglio dei ministri dell'Unione.Si può dunque dare un giudizio sull'insieme di questi fatti, anche se non saranno pochi gli emendamenti che il decreto subirà nel corso del dibattito parlamentare. Ma affinché il giudizio sia adeguatamente documentato occorre articolarlo sui tre obiettivi che la manovra si propone: risanamento del bilancio, equità, crescita.La Confindustria questo giudizio l'ha già dato: positivo per quanto riguarda il risanamento del bilancio, negativo per quanto riguarda la crescita. Analogo giudizio hanno dato la Cisl e la Uil.
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http://www.repubblica.it/politica/2010/05/30/news/scalfari_30_maggio-4435520/

GB, primo scandalo del nuovo governo: si dimette il vice-ministro del Tesoro

David Laws, lib-dem, ha ammesso di aver speso soldi pubblici per pagare l'affitto di immobili del suo amante.
ROMA (29 maggio) - A poche settimane dalla sua formazione, la coalizione di governo britannica deve fronteggiare uno scandalo sui rimborsi spese simile a quello che, un anno fa, costò le dimissioni a diversi parlamentari e membri del gabinetto dell'allora premier Gordon Brown. Il primo segretario del Tesoro (carica equivalente a quella di viceministro) David Laws ha ammesso pubblicamente di aver chiesto un rimborso di oltre 40mila sterline (pari a circa 47mila euro), utilizzati per affittare stabili di proprietà del suo compagno. La conseguenza è stata rapida: Laws ha rassegnato le dimissioni.Lo scandalo è stato svelato dal quotidiano Daily Telegraph, secondo cui Laws, membro di spicco del partito liberal-democratico, avrebbe pagato 950 sterline al mese per cinque anni per affittare una serie di stanze in due stabili di proprietà del lobbista James Lundie, con cui ha dal 2001 una relazione. La legge britannica fa divieto ai membri del Parlamento di prendere in affitto abitazioni di proprietà dei propri partner. Ma a far discutere è anche la relazione omosessuale di Laws, che non più di due giorni fa aveva dichiarato al Times di essere single.
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=104123&sez=HOME_NELMONDO

Manovra, marcia indietro sugli statali: buonuscita a rate solo oltre i 90mila euro

Il decreto con la manovra correttiva non è ancora arrivato al Quirinale per la firma del capo dello Stato, ma già il testo cambia, su punti delicati, rispetto alla versione approvata dal Consiglio dei ministri. La marcia indietro, in particolare, è sul nodo della buonuscita dei dipendenti pubblici, sul quale si era concentrato l’allarme degli interessati, e sugli scatti di anzianità dei magistrati. Intanto si profila la possibilità di una nuova ondata di spoils system ai vertici degli uffici pubblici, grazie ad una norma che permette alle amministrazioni di rimuovere un manager senza fornire motivazioni e senza garantire una pari retribuzione.
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=104115&sez=HOME_ECONOMIA

Cambogia: «La ragazza della giungla» lascia ancora la civiltà e torna nella foresta

Rochom P'ngieng, che per 18 anni era vissuta nei boschi, ci è ritornata 3 anni dopo aver ritrovato la sua famiglia.
MILANO - La ragazza della giungla è tornata nella foresta. Proprio come il protagonista de «Il ragazzo selvaggio», il celebre film di François Truffaut ispirato alla storia vera di un dodicenne trovato allo stato brado nei boschi dell'Aveyron all’inizio dell’Ottocento, sembra che Rochom P'ngieng, dopo tre anni di vita «civile», non abbia resistito al richiamo della foresta e di nuovo abbia fatto perdere le sue tracce. L'ha riferito ai media asiatici Sal Lou, padre della ragazza che, nel 1989, quando aveva appena 8 anni, mentre pascolava bufali, si perse nella giungla cambogiana, in una zona a circa 600 km dalla capitale Phnom Pehn. Per diciotto lunghi anni Rochom avrebbe vissuto sola nella giungla e sarebbe stata ritrovata all'improvviso nel 2007 quando alcuni contadini la beccarono mentre tentava di rubare riso nella loro fattoria. La giovane fu più tardi riconosciuta dal padre, il poliziotto Sal Lou, e tornò a vivere con la sua famiglia.
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http://www.corriere.it/esteri/10_maggio_29/ragazza-giungla-francesco-tortora_96042282-6b15-11df-9ae5-00144f02aabe.shtml