giovedì 5 maggio 2011

Rinnovabili, dal Cdm via libera al decreto. Pace fatta tra Romani e Prestigiacomo

Roma, 5 mag. (Adnkronos) - Disco verde dal Consiglio dei ministri al decreto interministeriale sull'energia da fonti rinnovabili, in particolare sugli incentivi al fotovoltaico. Il provvedimento è stato firmato dai due ministri allo Sviluppo economico Paolo Romani e dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo.

Romani, al termine del Cdm ha ammesso che sull'approvazione del decreto "la discussione è stata anche dura ma ho l'impressione che il decreto sia uno strumento di mediazione assoluta. La notizia di oggi è che abbiamo condiviso con il ministro Prestigiacomo e firmato il decreto sul fotovoltaico".

"Era obbligatorio per noi provvedere a dare stabilità anche per lungo termine al settore che mi auguro prenda il decreto per quello che è. Abbiamo cercato di privilegiare - ha continuato Romani - le eccellenze italiane e dare loro certezze. Gli incentivi economicamente importanti verranno inseriti in un meccanismo che riprende il famoso sistema tedesco dal 1 gennaio 2013".

''E' una riforma strutturale per le imprese e i cittadini, raggiunta dopo una complessa e laboriosa concertazione. Per il futuro energetico del Paese siamo impegnati a raggiungere e superare gli obiettivi di Europa 2020''. E' il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani a sottolinearlo spiegando che ''attraverso la competizione tra diverse fonti di produzione, potremo garantire la copertura del fabbisogno energetico nazionale sfruttando tutti i vantaggi dell'innovazione tecnologica''.

''Le energie rinnovabili avranno, assieme all'efficienza energetica e alle reti intelligenti, un ruolo fondamentale nella nuova strategia energetica nazionale che presenteremo nella Conferenza Nazionale per l'Energia'' ha aggiunto Romani secondo cui ''questo importante provvedimento consente finalmente di dare stabilità e prospettive di lungo periodo al mercato fino al raggiungimento della competitività tecnologica''.
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Tutti a Casa......

ombre

I BACI DEGLI AMICI

Trecento attivisti arrestati in Siria

Centinaia di soldati siriani hanno eseguito

rastrellamenti nel quartiere periferico di Saqba

DAMASCO - Sono circa 300 gli attivisti arrestati all'alba dIi giovedì dall'esercito siriano nella periferia di Damasco. Lo ha riferito la tv satellitare "al-Arabiya". Testimoni hanno visto centinaia di soldati siriani eseguire rastrellamenti nel quartiere periferico di Saqba.

RITIRO DA DARAA - Intanto è iniziato il ritiro dell'esercito siriano dalla città meridionale di Daraa, sotto assedio dal 25 aprile scorso. Secondo quanto ha constatato un giornalista dell'Afp sul posto, una quarantina di mezzi, tra camion e blindati, hanno lasciato la città, teatro di una sanguinosa repressione delle manifestazioni anti-governative. A bordo dei mezzi, decorati tutti con poster del presidente siriano Bashar al Assad, c'erano 350 soldati. Daraa, situata a 100 chilometri a sud di Damasco, è l'epicentro della rivolta anti-governativa. «Abbiamo iniziato la nostra partenza dopo aver concluso la missione» ha detto il generale Haddad, direttore del dipartimento politico dell'esercito siriano. «L'esercito sarà completamente ritirato da Daraa entro la fine della giornata», ha aggiunto. «Non ci siamo scontrati con i manifestanti ma abbiamo perseguito bande di terroristi, e non abbiamo mai usato armi pesanti» ha precisato il generale.

La Minetti decide di cambiare avvocato

Licenziata Daria Pesce: sul caso Ruby

aveva detto in tv «ci sono indizi che

potrebbero mandarla a processo»

Daria Pesce, ex avvocato di Nicole Minetti (N. Vaglia)
Daria Pesce, ex avvocato di Nicole Minetti (N. Vaglia)
MILANO - Alla vigilia della richiesta di rinvio a giudizio per il caso Ruby, Nicole Minetti cambia avvocato: Daria Pesce, che sinora aveva difeso la consigliera lombarda pdl nell'inchiesta (in cui è indagata con Lele Mora e Emilio Fede) per la prostituzione di 30 ragazze e anche della minorenne Ruby nella residenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, non la assisterà più. «Per motivi personali preferisco orientarmi su un avvocato di Rimini amico della mia famiglia da tempo», è la sola motivazione che dà la Minetti, che si è rivolta anche al prof. Piermaria Corso, legale di Silvio Scaglia nel processo Fastweb. Lapidaria Pesce, la quale lascia capire che non è separazione consensuale: «Non ho rinunciato io. Sono stata revocata. Perché? Non lo so, chiedetelo a Nicole. Forse non sono abbastanza brava come avvocato...» aggiunge sarcastica. Possono aver pesato alcune prese di posizione vissute all'esterno come non «in linea» con Berlusconi? «No, per niente. Credo di aver detto cose giuste. Io faccio l'avvocato e difendo il cliente fino alla fine» taglia corto Pesce.

Non è un segreto che l'entourage berlusconiano non abbia gradito le sue dichiarazioni aL'infedele quando, escludendo che Minetti potesse essere «condannata per concorso alla prostituzione minorile di Ruby», aveva constatato che sul favoreggiamento della prostituzione di maggiorenni ad Arcore «ci sono indizi che potrebbero non dico farla condannare, ma mandarla a processo». Appena prima, c'era stata una memoria difensiva in cui Minetti si chiamava fuori dall'arrivo di Ruby ad Arcore.

Uccisi e stuprati per curare l’Aids

Centinaia di albini vengono uccisi, ma anche violentati, perché si crede possano guarire le malattie.

Ammazzati per motivi legati alla magia nera, riferisce l’Huffington Post. Accade a centinaia di persone in Tanzania, dove giovani albine vengono violentate per via di una credenza che ritiene che esse siano una cura per l’Aids. Assurdo? Sì, ma vero. Almeno 63 albini, tra cui bambini, sono stati uccisi, perlopiù nelle zone più remote del paese, situate nel nord-est. “Crediamo che si verifichino centinaia di omicidi nel paese, ma che solo un piccolo numero sia denunciato alle polizie locali” sostiene Peter Ash, fondatore del periodico Under The Same Sun (UTSS), a quanto riferisce l’agenzia Reuters.

SVANIRE NEL NULLA - “C’è una credenza secondo la quale se hai una relazione con una ragazza albina, ciò potrà aiutarti a curare l’Aids. Così molte ragazze albine vengono violentate per causa di questa falsa credenza.” Circa 1,4 milioni di abitanti della Tanzania, su una popolazione di 40,7 milioni di persone, sono sieropositivi. I cacciatori di albini uccidono le loro vittime e raccolgono il sangue, i capelli e a volte i genitali e altre parti del corpo al fine di ricavare pozioni che i dottori dicono portano fortuna in amore e lavoro e in generale nella vita. “Si crede che una persona affetta da albinismo abbia poteri magici. Si crede che vengano dal diavolo e che non siano umani. Si crede non già che muoiano, ma che semplicemente svaniscano nel nulla.

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http://www.giornalettismo.com/archives/124110/uccisi-e-stuprati-per-curare-l%E2%80%99aids/

Gran Bretagna, allarme caldo con incendi

(ANSA) - LONDRA - Gran Bretagna devastata dagli incendi. Dal sud del Galles alle Highland migliaia di ettari di foreste stanno andando a fuoco. Alcuni incendi sarebbero dolosi, altri provocati dal clima eccessivamente caldo e secco per questa stagione. Centinaia di persone sono state evacuate a Wattsville, nei pressi di Caerphilly, in Galles, dove 50 vigili del fuoco hanno lottato contro fiamme alte 6 metri per 24 ore. Il primo ministro David Cameron ha lodato l'operato dei pompieri.

Rifiuti: 1000 tonnellate in strade Roma

(ANSA) - ROMA - Mille tonnellate di rifiuti si sono accumulate dal primo maggio nel quadrante sud-est di Roma, da San Giovanni a Centocelle. Secondo l'Ama, la causa e' stata la chiusura di un impianto di smaltimento privato, ma la situazione e' sotto controllo ed entro due o tre giorni si tornera' alla normalita'. Ma per Lorenzo Mazzoli della Cgil 'il sospetto e' che qualcuno stia favorendo la disorganizzazione in Ama per perpetrare il clima di emergenza e predisporre la situazione a nuove infornate di precari'.

Obama rende omaggio alle vittime dell'11 settembre a Ground Zero

New York, 5 mag. (Adnkronos/Ign) - Il presidente americano Barack Obama ha deposto una corona di fiori a Ground Zero. Poi è rimasto per alcuni minuti in raccoglimento a capo chino. Il capo della Casa Bianca ha incontrato i parenti delle vittime dell'11 settembre. Con loro vi sono state strette di mano, ma anche abbracci. Il presidente ha poi lasciato Ground Zero senza fare discorsi pubblici.

Prima di visitare il luogo dove sorgevano le Torri Gemelle, Obama si è recato in una caserma di pompieri di New Yorkche ha perso 15 uomini negli attacchi.

L'Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Navi Pillay, ha chiesto oggi "la divulgazione completa dei fatti" per determinare la legalità dell'operazione che ha portato domenica all'uccisione di Osama Bin Laden in un compound vicino Islamabad, in Pakistan. "Sono ancora favorevole alla piena divulgazione dei fatti precisi", ha affermato la Pillay in un incontro con la stampa a Olso.

"Penso che non solo il mio ufficio ma chiunque abbia il diritto di sapere esattamente cosa è successo" durante il blitz, ha aggiunto l'Alto Commissario. "Le Nazioni Unite - ha proseguito la Pillay - condannano il terrorismo ma ritengono che ci siano regole di base sulle attività anti-terroristiche che devono rispettare le leggi internazionali. Per esempio - ha concluso - non è permessa la tortura o eseguire condanne sommarie".

Intanto, emergono nuovi particolari. La moglie di Bin Laden ha svelato, durante un interrogatorio condotto dalle forze di sicurezza pakistane, che il fondatore e leader di al-Qaeda ha vissuto per cinque anni nel compound di Abbotabad, a 60 cholometri da Islamabad. Lo hanno riferito i vertici dell'esercito pakistano riuniti nel loro briefing a Rawalpindi.

"Un fondo speciale per i ribelli libici" A Roma il vertice tra Frattini e Hillary

Il ministro degli Esteri assicura "L'Italia conferma l'impegno, ma serve un soluzione politica".La Clinton: con voi forte amicizia

Il via libera a un fondo speciale per finanziare i ribelli libici e la conferma dell’impegno dell’Italia nelle operazioni in Libia e «in tutte le missioni internazionali». Sono questi i due punti che emergono dalla riunione del Gruppo di contatto alla Farnesina a cui ha partecipato Hillary Clinton.
Il ministro degli Esteri ha confermato il via libera a un meccanismo finanziario temporaneo per far arrivare fondi «in modo efficace e trasparente» al Consiglio nazionale transitorio di Bengasi. Frattini ha anche definito «una priorità» che si permetta ai ribelli libici di richiedere lo «scongelamento per motivi umanitari» dei fondi bloccati al regime di Gheddafi. «Quel denaro appartiene al popolo libico», ha osservato.
La Clinton ha confermato che gli Usa intendono stanziare per i ribelli parte dei fondi bloccati a Gheddafi, ma secondo molti esperti ci sarebbero grossi ostacoli giuridici per farlo sia in America che in Europa. Alla Farnesina, un rappresentante del Cnt ha annunciato che Olanda, Spagna e Danimarca hanno riconosciuto Bengasi come unico interlocutore politico in Libia, ma i tre Paesi hanno negato che vi sia stato un riconoscimento politico formale. Nel corso di una conferenza stampa congiunta con il segretario di Stato Usa, Frattini ha rassicurato dopo la mozione alla Camera che impegna il governo italiano a fissare una data per la fine dei bombardamenti spiegando che «le azioni politiche su ogni scenario internazionale sono sempre definite e concertate insieme ai partner internazionali e innanzitutto con gli Usa». Peraltro, il ministro francese Alain Juppè ha avvertito che la fine della missione Nato è «questione di mesi».
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Libia: ex agente CIA al comando delle forze anti-Gheddafi

Libia: ex agente CIA al comando delle forze anti-Gheddafi
Il Consiglio nazionale libico, il gruppo di Bengasi che parla per conto delle forze che combattono il regime di Gheddafi, ha nominato un collaboratore di lunga data della CIA alla direzione delle operazioni militari. La scelta di Khalifa Hifter, un ex colonnello dell’esercito libico, è stata segnalata da Giovedi dal quotidiano McClatchy, e il nuovo capo militare è stato intervistato da un corrispondente di ABC News, nella notte di Domenica.

L’arrivo di Hifter a Bengasi è stato riportato da Al Jazeera il 14 marzo, seguito da un ritratto lusinghiero del tabloid britannico violentemente guerrafondaio Daily Mail del 19 marzo. Il Daily Mail ha descritto Hifter come una delle “due stelle militari della rivoluzione“, che “era da poco tornato dal suo esilio negli USA per dare alle forze ribelli una certa coerenza tattica.” Il giornale non faceva riferimento ai suoi rapporti con la CIA.

Il quotidiano McClatchy ha pubblicato un profilo di Hifter, Domenica. Intitolato “Il nuovo leader degli insorti ha trascorso gran parte degli ultimi 20 anni, nelle periferie della Virginia“, l’articolo osserva che una volta fu comandante superiore del regime di Gheddafi, fino “alla disastrosa avventura militare in Ciad, alla fine degli anni ’80.”

Hifter poi si avvicinò all’opposizione anti-Gheddafi, per emigrare infine negli Stati Uniti, dove ha vissuto fino a due settimane fa, quando è tornato in Libia per prendere il comando a Bengasi. Il profilo di McClatchy conclude: “Fin dal suo arrivo negli Stati Uniti, nei primi anni ’90, Hifter ha vissuto nella periferia di Washington, DC, in Virginia.” Viene citato un amico che “si è detto non essere sicuro di quello che Hifter ha fatto esattamente per mantenere se stesso, e che Hifter ha avuto soprattutto l’obiettivo di aiutare la sua numerosa famiglia.

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http://italian.irib.ir/analisi/articoli/item/91835-libia-ex-agente-cia-al-comando-delle-forze-anti-gheddafi

Iraq: si aggrava bilancio attentato a Hilla, 25 morti

Iraq: si aggrava bilancio attentato a Hilla, 25 morti

BAGHDAD- E' salito a 25 morti il bilancio dell'autombomba esplosa stamani contro un gruppo di poliziotti nei pressi di un commissariato a Hilla, capoluogo della provincia irachena di Babilonia, 90 chilometri a sud di Baghdad. Lo ha riferito una fonte della polizia locale all'agenzia d'informazione 'Xinhua', precisando che nell'attentato sono rimaste ferite anche 75 persone. Secondo le prime ricostruzione degli inquirenti, un kamikaze si e' lanciato contro un commissariato intorno alle 7 ora locale con un'auto carica di esplosivo. Le vittime sono in gran parte agenti, ma si contano anche alcuni civili. Molte auto e negozi nei dintorni sono stati distrutti e l'area e' stata isolata dalla polizia.

Bin Laden: Usa non pubblicheranno foto, sospetti su versione ufficiale

Bin Laden: Usa non pubblicheranno foto, sospetti su versione ufficiale
WASHINGTON – Il governo statunitense ha annunciato che non pubblicherà le foto di Bin Laden morto. Secondo la rete satellitare Press TV, lo ha dichiarato mercoledì in una intervista con la CBS il presidente Obama spiegando che “considerata la natura grafica di queste foto, potrebbero creare alcuni rischi alla sicurezza nazionale”. Anche il portavoce della Casabianca Jay Carney ha detto che “non c’è dubbio che Bin Laden è morto…e una foto in sè e per sè non farà la differenza”. Anche se la Casabianca sostiene di farlo per timore di ritorsioni, la mancata pubblicazione delle foto di Bin Laden rende ancora più seri i dubbi sollevati da più parti sulla versione ufficiale della sua morte.

Giulietto Chiesa a Radio Italia dell’IRIB: morte Bin Laden, stiamo assistendo a operazione teatrale

Giulietto Chiesa a Radio Italia dell’IRIB: morte Bin Laden, stiamo assistendo a operazione teatrale

TEHERAN - La notizia della morte di Osama Bin Laden mi ha stupito perchè io sono convinto che Bin Laden sia morto prima e che non sia stato catturato adesso e mettendo insieme vari elementi sono giunto al punto che stiamo assistendo ad una operazione teatrale, e secondo me il fatto che la notizia sia uscita fuori prorio adesso ci devono essere dei motivi più vasti cioè perchè Osama Bin Laden è stato utile vivo fino a ieri e da adesso bisogna trasformarlo in un morto? È chiaro che il presidente Obama ha un interesse diretto in questa cosa e si presenterà alle prossime elezioni come il vendicatore dell’America e può darsi che hanno fatto partire la campagna elettorale per la rielezione di Obama ma ci sono anche altri fattori in merito. Queste le parole di Giulietto Chiesa ex euro parlamentare e famoso giornalista e scrittore italiano in un’intervista a Radio Italia dell’IRIB.

BELGIO - Radioattivita'. Container contaminati provenienti dal Giappone

Leggere tracce di radioattivita' sono state rilevate su tre container provenienti dal Giappone e arrivati nel porto belga di Zeebrugge. Lo ha fatto sapere ieri l'Agence fédérale de contrôle nucléaire belge (AFCN). Si tratta di una contaminazione tra 1 e 2 becquerel, che rende necessario un intervento sulla superficie dei container, che non lasceranno il porto fino a nuovo ordine.
Un aumento della radioattivita', piu' importante ma non allarmante, era gia' stato individuato martedu' scorso su un container del medesimo carico, che dovra' essere decontaminato perche' in queste condizioni non puo' essere trasportato sulle strade pubbliche. La contaminazione e' stata rilevata dopo che il container e' passato sotto un portico ad hoc per il rilevamento.

Ciancimino, scontro tra procure Il Csm ascolterà Grasso

L'audizione dovrebbe tenersi tra una decina di giorni, probabilmente il 17 maggio

La Prima commissione del Consiglio superiore della magistratura ha deciso di ascoltare il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso in relazione ai contrasti tra le procure di Palermo e Caltanissetta sul caso Ciancimino. L'audizione dovrebbe tenersi tra una decina di giorni, probabilmente il 17 maggio.
La scorsa settimana Grasso aveva promosso un vertice tra i pm delle due procure e di quella di Firenze, al termine del quale aveva assicurato che non c'erano "contrapposizioni" tra gli uffici giudiziari che si stanno occupando delle dichiarazioni del figlio dell'ex sindaco di Palermo: "E' stata messa una pietra sul passato, si è pensato a costruire il futuro delle indagini", aveva garantito il procuratore.
Parole che erano giunte proprio nella serata in cui il Comitato di presidenza del Csm a sorpresa aveva deciso di aprire un fascicolo sul caso, affidandolo alla Prima commissione, competente sui trasferimenti d'ufficio dei magistrati per incompatibilità, e di investire anche il procuratore generale della Cassazione, titolare dell'azione disciplinare nei confronti delle toghe. Un'iniziativa non legata in alcun modo all'esito del vertice voluto da Grasso e assunta sulla base delle notizie apparse sui giornali a proposito dei contrasti tra le due procure.
D'altra parte, che le due procure abbiano una considerazione diversa del figlio di don Vito era evidente da tempo: Caltanissetta ha ritenuto sin dall'inizio Ciancimino inaffidabile, tanto da indagarlo per calunnia nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro; diverso l'atteggiamento della procura di Palermo, che però una decina di giorni fa aveva fatto arrestare Ciancimino con l'accusa di aver falsificato un documento, proprio per calunniare De Gennaro.

Salvatore Cuffaro radiato dall'ordine dei medici

Il provvedimento è scattato per la condanna definitiva a sette anni di reclusione. Pochi giorni fa l'ex governatore era stato licenziato dalla Regione

Salvatore Cuffaro è stato radiato dall'Ordine dei medici. Era iscritto alla sezione di Agrigento. L'ex senatore ed ex presidente della Regione siciliana a gennaio ha subito la condanna definitiva a sette anni di reclusione per aver favorito la mafia e sta scontando la pena nel carcere romano di Rebibbia. Cuffaro era già decaduto da senatore e nei giorni scorsi è stato licenziato dalla Regione siciliana, dove era stato assunto nell'89 all'Ispettorato alla sanità ed era in aspettativa dal '91. L'ex senatore ha trenta giorni di tempo, che scadranno l'8 maggio, per presentare ricorso contro la radiazione alla commissione nazionale dell'Ordine dei medici.

Il potere nudo di un premier grottesco

di FRANCO CORDERO
"Grottesco" è la categoria estetica applicabile all'occupante del palazzo Chigi. La parola viene dalle arti figurative: nel lessico rinascimentale erano "grotte" i relitti romano-imperiali sepolti o quasi, con pareti variamente decorate; putti, priapi, arpie, sfingi, un bestiario e flore abnormi. Giorgo Vasari le definisce "pitture licenziose e ridicole molto" ma è falso riso, spento in gola da ripulsione e paura: figure stravolte evocano l'innaturale pericoloso; siccome siamo fuori dei quadri razionali, lì dentro può succedere tutto.
Lo scurrile domina nell'iconografia berlusconiana (carattere assente nei dittatori dell'ultimo secolo, talvolta ridicoli, vedi Mussolini, ma era effetto involontario, mentre l'homo in fabula cerca applausi e risate): canta, gesticola, imita; viene alla ribalta nella posa d'una ballerina; protende il pollice a pugno chiuso; fa le corna in fotografie ufficiali; racconta barzellette oscene nelle sedi meno congrue; ride a ganasce aperte o accenna i sorrisi ambigui d'uno che plani sulle mischie (mimiche d'alto interesse clinico); e lasciamo da parte quel che raccontano le ospiti delle serate postribolari. Il fondo è torvo. Appena qualcuno lo sfiori, esplodono pulsioni distruttive ormai incoercibili.
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G8, il pm: "Su Bertolaso prove certe" Scajola: "Confermata la mia estraneità"

La procura di Perugia ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per 19 indagati e 11 società. Secondo gli inquirenti le presunte utilità ricevute dall'ex sottosegretario Bertolaso (accusato di corruzione) e gli atti al centro degli accertamenti "appaiono inquadrabili" anche "in un'ottica di 'protezione globale'". L'ex ministro delle attività produttive: "Basta processi mediatici sommari"

PERUGIA - "Mi sono sempre proclamato totalmente estraneo a questa vicenda. Oggi, la chiusura dell'inchiesta, lo conferma in modo ufficiale e definitivo". Lo afferma l'ex ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, commentando ala chiusura dell'inchiesta di Perugia sulla presunta 'cricca' degli appalti. Lo fa mentre i pm chiedono il rinvio a giudizio per l'ex responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso.
Scajola. "C'è un insegnamento che traggo da questa vicenda: cercherò, per quanto mi è possibile, di portare il mio modesto contributo contro i processi sommari e mediatici" commenta Scajola, in un video sul suo sito internet, l'epilogo della vicenda giudiziaria che un anno fa lo costrinse a dimettersi da ministro dello Sviluppo Economico. "Un anno fa mi sono dimesso da ministro della repubblica a seguito di una campagna di stampa molto violenta contro di me - continua il ministro - Si era fatto passare il messaggio, attraverso virgolettati che qualcuno notte tempo, a mia insaputa, avesse pagato parte della mia casa di Roma. L'inchiesta che si è conclusa oggi dimostra la mia estraneità a questa vicenda.
"Non solo la perizia giurata sul valore di quell'immobile dimostra la congruità di quel prezzo".
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Spiagge in concessione per 90 anni Insorgono ambientalisti e opposizioni

"I litorali su cui insistono chioschi e varie strutture turistiche saranno oggetto di diritto di superficie che dura 90 anni", questo dice il decreto.I Verdi: "In nessun paese d'Europa e del mondo si è arrivati ad una simile gestione del demanio marittimo"

ROMA - "Le spiagge su cui insistono chioschi e varie strutture turistiche saranno oggetto di diritto di superficie che dura 90 anni", questo dice il decreto sviluppoapprovato oggi 1. In sostanza chi prende in concessione uno stabilimento balneare può andare avanti praticamente a vita. E le rassicurazioni Giulio Tremonti, "le spiagge restano pubbliche" ha detto, non rassicurano ambientalisti e opposizioni che attaccano: "Svendono i litorali italiani". Il presidente dei Verdi Angelo Bonelli commenta: "In nessun paese d'Europa e del mondo si è arrivati ad una simile gestione del demanio marittimo".
"Un decreto sottosviluppo" con all'interno "un piano casa e la privatizzazione spiagge: un regalo senza precedenti a mafiosi, abusivi e speculatori" commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente. "Mai avremmo potuto immaginare di raggiungere un punto così basso - aggiunge Cogliati Dezza - Il Belpaese smembrato e devastato dal cemento, in mano alla criminalità e agli speculatori con l'avallo del governo".
Tremonti, però, difende il provvedimento: "Tutto ciò che è terreno su cui insistono insediamenti turistici (chioschi, stabilimenti balneari) sarà oggetto di diritto di superficie, che durerà novant'anni e dovrà essere richiesto dagli imprenditori che vorranno proseguire la loro attività. Il diritto sarà ovviamente a pagamento e noi riteniamo che sarà pagato molto bene, ovviamente a condizione che ci sia regolarità fiscale e previdenziale". "Abbiamo ritenuto - spiega il m inistro - che un diritto lungo dia una prospettiva di tempo sufficiente per fare degli investimenti e creare lavoro".
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Fuga radioattiva su rompighiaccio perdita nell'Artico a largo della Siberia

Secondo l'agenzia Federale per la flotta nucleare sarebbe "irrilevante". La Taimyr aveva lasciato il golfo di Enisej, nel mare di Kara, quando si è verificato l'incidente che l'ha costretta a fare rientro nel porto

MOSCA - Una perdita di materiale nucleare si è verificata a bordo di una nave rompighiaccio russa a propulsione nucleare nell'Artico, al largo della Siberia occidentale. La Rosatomflot è stata costretta a tornare al porto di partenza nel mare di Barents, nel nord-ovest.
Secondo l'agenzia Federale per la flotta nucleare la fuga di materiale radioattivo sarebbe comunque "irrilevante" e l'incidente a livello "zero" della scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici (Ines). "Un lieve aumento della radioattività nell'aria è stato rilevato nel sistema di ventilazione della stanza del reattore", fa sapere Rosatomflot.
Pavel Felgenhauer, esperto militare indipendente. parla di un "incidente serio". "Simili reattori non costituiscono una vera e propria minaccia per l'ambiente, ma una fuga radioattiva, anche se debole, è un incidente serio", ha precisato Felgenhauer.
La fuga di materiale radioattivo alla Taimyr, si è verificato quando la nave stava lasciando il fiume siberiano Ienissei, che sfocia nell'Oceano Artico, costringendola a rientrare verso il porto di Mourmansk, nel mare di Barents, sede della più grande flotta al mondo di rompighiaccio a propulsione nucleare. La causa della fuoruscita, ipotizza l'agenzia federale, potrebbe essere nel sistema sigillante del primo involucro del reattore.
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INCHIESTA G8: A FIRENZE NUOVA ACCUSA CORRUZIONE A BALDUCCI E DE SANTIS

(ASCA) - Firenze, 5 mag - Nuova accusa per corruzione, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Firenze sull'appalto della Scuola Marescialli, per Angelo Balducci e Fabio De Santis.
La Procura, conferma il legale di Balducci, l'avvocato Gabriele Zanobini, ha notificato l'atto di chiusura indagini relativo a un filone scaturito dall'inchiesta sugli appalti nei grandi eventi.
La Procura, spiega l'avvocato, ipotizza la corruzione nei confronti di un componente della commissione per il controllo della collaudabilita' della caserma. Commissione nominata dal Balducci.
''Sembra - commenta Zanobini - un'ipotesi accusatoria gia' smentita dalle risultanze processuali del processo che si sta celebrando a Roma e comunque tutta da verificare all'esame degli atti in deposito''.