sabato 16 aprile 2011

"Concorso esterno per mafia" resta aperta l'inchiesta su Romano

Il gip ha chiesto al pubblico ministero altre carte sul ministro dell'Agricoltura richiamando gli atti dell'operazione "Ghiaccio" nella quale erano coinvolti, tra gli altri, l'ex presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro e il medico-boss Giuseppe Guttadauro. Nuova udienza il 9 giugno

Resta aperta l'inchiesta che vede il ministro dell'Agricoltura Saverio Romano indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il gip Giuliano Castiglia ha infatti chiesto al pm Nino Di Matteo di produrre gli atti di un procedimento, scaturito dall'operazione "Ghiaccio", che si era concluso nel 2004 con l'archiviazione.
L'indagine era stata riaperta nel 2005 e l'accusa chiedeva di chiuderla con una nuova archiviazione. Il gip ha invece deciso un approfondimento della posizione del ministro richiamando gli atti dell'operazione "Ghiaccio" nella quale erano coinvolti, tra gli altri, l'ex presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, e il medico-boss Giuseppe Guttadauro.
Il pm Di Matteo ha chiesto a sua volta l'acquisizione della sentenza ormai definitiva per la quale Cuffaro sta scontando in carcere una condanna a sette anni per favoreggiamento a Cosa nostra. Nella sentenza viene citato il collaboratore Francesco Campanella il quale ha detto che Romano nel 2001 era "a disposizione" della cosca di Villabate (Palermo) e dei boss Antonino e Nicola Mandalà. Il gip si è riservato di decidere e ha fissato una nuova udienza per il 9 giugno.

Finocchiaro: delirio irresponsabile, Berlusconi vero eversivo. Di Pietro: intervenga Napolitano

Roma, 16 apr. (Adnkronos) - Gli attacchi di Silvio Berlusconi contro pm ''eversivi'' e Consulta definita ''organo politico'', fa infuriare l'opposizione che accusa il presidente del Consiglio di essere un eversore e chiede l'intervento del Capo dello Stato.

''A dispetto del buon senso e delle raccomandazioni del Presidente della Repubblica - sottolinea la capogruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro - che non più tardi di alcuni giorni fa ha invitato al Quirinale tutti i gruppi parlamentari proprio per richiamare a un confronto improntato a maggiore serietà e sobrietà tutte le forze politiche, Berlusconi continua con il suo delirio irresponsabile, oggi contro la magistratura, la Consulta, la scuola pubblica. A questo punto - attacca Finocchiaro - mi pare che l'unico vero eversivo sia lui''.

Durissimo anche l'ex compagno di partito e attuale vicepresidente di Futuro e Libertà, Italo Bocchino che parla di ''deriva pericolosa per la tenuta del sistema politico e delle istituzioni''. Per il numero due di Fli ''parlare della magistratura come di un'associazione a delinquere è folle e dire che i processi sono azioni eversive è pericoloso per la democrazia. Adesso è chiaro che il vero eversore è Berlusconi, che vorrebbe cancellare il ruolo costituzionale della magistratura, colpendo a morte la difesa della legalità".

''A questo punto - auspica dal canto suo il leader di Idv Antonio Di Pietro - mi auguro che intervenga il presidente della Repubblica prima che si passi dalla farsa berlusconiana alla tragedia mussoliniana''.

Secondo l'ex pm di mani pulite infatti ''le accuse mosse da Berlusconi alla magistratura sul caso Mills sono gravissime e sono la prova provata che è lui il mandante morale e politico dei manifesti apparsi ieri a Milano in cui i giudici venivano accostati alle Br. Un presidente del Consiglio che, nell'esercizio delle sue funzioni, paragona la magistratura ad un'associazione a delinquere eversiva, non ha piu' titolo di rimanere al suo posto''.

Partito corteo degli anarchici - Negozi abbassano serrande - Lancio di bottiglie

Manifestano contro la guerra, ma soprattutto contro i provvedimenti della Procura nei confronti dei militanti del circolo anarchico, fra cui 5 giovani che sono stati arrestati con l’accusa di associazione a delinquere aggravata dalle finalita’ eversive.

BOLOGNA, 16 APRILE 2011 - Primi momenti di tensione nel corso del corteo anarchico che sta sfilando oggi per le strade di Bologna. Come previsto, ad innescare le prime scintille, e’ stato il passaggio della manifestazione davanti al consolato greco in via Indipendenza.

Dal centro del corteo si sono viste volare alcune bottiglie verso i cordoni delle forze dell’ordine e gli agenti hanno allontanato i piu’ agitati spingendoli con gli scudi. Poi gli stessi manifestanti hanno formato un cordone davanti agli agenti per far defluire il corteo che sta proseguendo in via Irnerio diretto verso il quartiere San Donato.

Fin dalla partenza diversi manifestanti sono a volto coperto, altri sono muniti di casco e si intravedono anche dei bastoni. A quanto si apprende, prima del corteo le forze dell’ordine avrebbero fermato un’auto trovandovi all’interno caschi e bastoni. Dal microfono della manifestazione e’ stato spiegato che alcune persone sono state fermate perche’ trovate in possesso di “aste di bandiera”.

‘Contro la guerra dei padroni, al fianco di chi insorge’. Questa la frase che campeggia sullo striscione nero che apre il corteo nazionale degli anarchici appena partito da piazza XX Settembre a Bologna. I giovani manifestano contro la guerra, ma soprattutto contro i provvedimenti della Procura di Bologna nei confronti dei militanti del circolo anarchico Fuoriluogo, fra cui 5 giovani che sono stati arrestati con l’accusa di associazione a delinquere aggravata dalle finalita’ eversive.

“La lotta non si arresta. Ci hanno tolto altri 5 compagni, ma questo servira’ solo ad alimentare la nostra rabbia. Solidarieta’ con gli inquisiti: Anna, Martino, Robert, Stefi, Nicu liberi”. E’ quanto si legge su un volantino che gli anarchici hanno distribuito durante il concentramento. Nel serpentone i ragazzi sono quasi tutti vestiti con una felpa nera con cappuccio, molti hanno un casco sotto il braccio. Quasi nessuno striscione, solo una bandiera palestinese e una dell’assemblea antifascista. Ad accompagnare il corteo un camioncino bianco che spara musica a tutto volume. Il percorso previsto e’ lungo via Indipendenza, dove c’e’ il consolato greco, via Irnerio, e via San Donato, dove tra l’altro c’e’ la sede dell’Eni, gia’ finita nel mirino degli anarchici.

Vergogna

(Dal latino verecundia, collegato a vereor, avere timore e riverenza). Il turbamento derivante dall'avere compiuto un atto lesivo dell'onore e della rispettabilità.
La vergogna come sentimento sociale nasce e si sviluppa nelle culture che danno valore politico al giudizio che la collettività dà delle persone e dei loro comportamenti. E' questo giudizio - di apprezzamento oppure di sanzione, di onore o di disonore - insieme ai valori comuni su cui si fonda, il vero legame che struttura quelle società. Conservare il proprio onore è, in questi contesti, il primo dovere pubblico di ciascuno; e la vergogna è appunto la percezione insopportabile che la propria immagine pubblica è lesionata dalla perdita dell'onore e del rispetto degli altri.
Le culture politiche occidentali moderne - a differenza dal mondo greco arcaico e da quello orientale - tendono a rimuovere la vergogna dal centro della scena politica, e a sostituirla con il rispetto non tanto di valori quanto di leggi positive impersonali. Il giudizio da temere non è, in questi ambiti, quello della comunità, ma quello della magistratura; alla coppia onore/disonore si sostituisce quella di legale/illegale. La maggiore libertà di comportamento dell'individuo va di pari passo con la maggiore formalizzazione della politica, che tende a esaurirsi nel diritto. Per essere buoni cittadini è sufficiente non infrangere la legge.
In realtà, la semplice legalità non è un legame sociale sufficientemente coesivo. Perfino le democrazie moderne, che garantiscono grande libertà individuale, esigono che i comportamenti dei singoli - soprattutto, come afferma la Costituzione (art. 54), di coloro che rivestono cariche politiche - siano non soltanto legali ma anche esercitati con onore. Il che significa che dai politici si esige un'immagine pubblica - informata a valori come il decoro, la dignità, il senso del dovere e del servizio - e che la collettività è eventualmente in grado di sanzionare, con la riprovazione sociale che dovrebbe indurre vergogna, i responsabili di atti disonorevoli.
di Carlo Galli

"Prescrizione breve, uno sfregio" l'allarme di cinquanta giuristi

Docenti e studiosi mettono in relazione la nuova riforma con la Cirielli, che nel 2005 ha già tagliato la prescrizione, e parlano di "ennesima certezza di impunità"

ROMA - La prescrizione breve è "l'ennesima legge ad personam" e la sua approvazione sarebbe un nuovo e "ulteriore sfregio ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza di fronte alla legge, che, come in passato, gli studiosi di diritto penale, senza distinzioni politiche, non possono non denunciare con forza". Lo scrivono in un appello una cinquantina tra i più importanti studiosi e docenti di diritto penale. Docenti e studiosi mettono in relazione la nuova riforma con la Cirielli, che nel 2005 ha già tagliato la prescrizione, e parlano di "ennesima certezza di impunità".
"L'obbiettivo neppure mascherato - recita il documento messo a punto da Giorgio Marinucci, professore emerito di diritto penale e che vede tra le tante firme anche quelle di Franco Coppi e Carlo Federico Grosso - è quello di evitare anche la pronuncia di una sentenza di condanna in primo grado per gli incensurati, evitando così, ad personam, il marchio di una condanna, pur non definitiva, che suonerebbe però conferma di un'accusa sgradita".

Scope e secchi per ripulire il Parlamento dei condannati

Il Movimento Cinque Stelle protesta contro i deputati e senatori colpevoli di reati

Blitz del movimento di Beppe Grillo per protestare contro le persone condannate dalla magistratura per reati gravi che attualmente siedono in Parlamento.Muniti di scope e secchi i grillini del movimento Cinque Stelle hanno voluto lanciare un segnale per portare un po’ di pulizia nelle istituzioni.

PARLAMENTO PULITO - Vestiti come addetti alle pulizie, con scope e secchi in mano davanti Montecitorio, per chiedere un Parlamento’pulito’. E’ la protesta organizzata questo pomeriggio a Roma dal movimento 5 stelle/amici di Beppe Grillo.Alcune decine di manifestanti si sono dati appuntamento in piazza Montecitorio per manifestare contro la presenza di deputati e senatori che hanno sulle loro spalle condanne definitive, ovvero su cui si e’ espressa la Cassazione.

LUNGO ELENCO DI CONDANNATI - Ad elencare i 17 parlamentari ‘sotto accusa’ un uomo che indossa un mantello rosso con cappuccio: rappresenta una ‘pittima’, figura nota nel periodo delle repubbliche marinare di Genova e Venezia, il cui compito era quello di seguire costantemente i debitori per ricordare loro di pagare i creditori.Da Marcello Dell’Utri a Renato Farina, da Giuseppe Drago a Giulio Gamber, da Giorgio La Malfa a Umberto Bossi. Questi alcuni dei nomi gridati dalla pittima. Le loro foto, con la scritta ‘parlamentare condannato’, sono state sparse per terra in piazza e poi ‘lavate’ dai manifestanti con secchiate d’acqua e sapone e scopettoni.’I condannati devono uscire dal Parlamento – ha detto un ragazzo vestito con una tuta bianca- ho almeno essere differenziati dalla mondezza parlamentare’. Tra i cartelli portati in piazza ‘Via tutti’ e ‘Parlamento pulito’.(ANSA).

Berlusconi: "Magistrati eversivi, vogliono cambiare il voto italiano"

Silvio Berlusconi (Adnkronos)
Roma, 16 apr. (Adnkronos) - La magistratura è "in campo per cambiare il voto italiano", e "questo in termini crudi si chiama eversione". Cosi' il premier Silvio Berlusconi in un passaggio del suo intervento al primo meeting dell'associazione Pdl-Al servizio degli italiani, torna ad attaccare le toghe che, rimarca il presidente del Consiglio, sono "permeate dall'ideologia della sinistra". Il Cavaliere non risparmia una stoccata anche contro la sinistra: "Pur di fare il male di Silvio Berlusconi, rinuncia a fare il bene del Paese".

"Sono 17 anni che la magistratura tenta di farmi fuori, considerandomi un ostacolo. Ma io sono ancora qui - dice Berlusconi - e ci sarò finché sarà necessario per difendere la liberta' degli italiani. Nonostante tutti i processi non sono mai stato condannato". E torna a sottolineare "l'opportunità di una commissione di inchiesta per accertare se c'è una associazione a delinquere a fini eversivi nella magistratura".

"Non possiamo continuare a permettere che la sovranità appartenga ai pm eversivi della sinistra", ribadisce aggiungendo: "Dobbiamo andare a votare per cambiare questo sistema".

Con queste premesse, Berlusconi quindi spiega: "Cosa deve fare un presidente del Consiglio? Deve difendere l'interesse del suo Paese in politica estera e per questo deve essere tutelato per il suo tempo e le sue attività e non può essere distratto per delle bazzecole magari risalenti a 15 anni prima".

Il presidente del Consiglio ricorda che "il governo ha fatto tre leggi: il lodo Schifani, il Lodo Alfano e il legittimo impedimento. Tutte approvate con tempi lunghissimi dal Parlamento ma che la Corte Costituzionale, non voglio dare un giudizio, ha abrogato".

Non manca anche un accenno anche al dibattito sulle intercettazioni: "In uno Stato che si definisce democratico i cittadini non possono sentirsi spiati quando alzano il telefono e poi vedere le loro conversazioni sui giornali" riferite "in modo distorto. E' una cosa inaccettabile, perché la privacy va sempre tutelata".
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Berlusconi attacca ancora la scuola pubblica "Insegnanti con valori contrari alla famiglia"

Messaggio del premier alla riunione dell'Associazione delle mamme: "Ora potete scegliere liberamente quale educazione dare ai vostri figli e sottrarli ai professori di sinistra"

PADOVA - Silvio Berlusconi, in un messaggio inviato a Padova a una riunione dell'Associazione nazionale delle mamme, ha sottolineato che i genitori oggi possono scegliere liberamente "quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia".
Un attacco frontale contro la scuola pubblica che richiama quello già fatto dal premier alla fine dello scorso febbraio in un intervento al congresso dei cristiano riformisti 1. In quell'occasione il presidente del Consiglio, citando a sua volta il suo discorso del '94 in occasione dell'avvio del suo impegno politico, aveva detto: "Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori".
Il premier oggi, parlando poi dell'azione del governo ha ricordato l'introduzione di leggi contro la violenza sessuale e il reato di stalking. Si è detto quindi convinto delle grandi capacità delle donne: "siete più brave di noi uomini, a scuola, sul lavoro, siete più puntuali , più precise e più responsabili.
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Cassazione: mai piu' guardoni su terrazzi condominiali, multati per molestie

Roma, 16 apr. - (Adnkronos) - Spiare dalla terrazza condominiale la vita dei coinquilini equivale a molestarli. Parola di Cassazione che impone multe nei confronti dei condomini che hanno la brutta abitudine di fare i guardoni. E' quanto e' accaduto al 43enne Mauro D. V., che si e' visto condannare a 600 euro di multa per il reato di molestie perche', posizionandosi su un terrazzo posto a brevissima distanza dall'appartamento abitato dai coniugi Stefano e Giuseppina D.B., scrutando in continuazione all'interno, costringeva i vicini a tirare tendaggi e ad accendere la luce anche in pieno giorno per proteggersi dalla sua intrusione.

Tra festini gay e violenze alle suore, il sesso in Vaticano è di casa

Su Libero il nuovo libro dal giornalista di Panorama che rivela altarini mai abbastanza segreti.

Chi si stupisce alzi la mano. Nessuno? Strano – anzi no. Il sesso è di casa in Vaticano: magari prima o poi la Chiesa se ne accorgerà e modificherà le sue politiche restrittive in materia: anche perchè parliamo di sessofra sacerdoti, omosessuale o eterosessuale che sia. Storie da parrocchia, segreti di Pulcinella che nessuno racconta e che un giornalista di Panorama ha iniziato a seguire in maniera continuativa per capire qualcosa in più su quegli strani movimenti in sacrestia.

SESSO IN SACRESTIA – Ciò che si trova, nella sola Roma, basta a scrivere un libro: e le storie, viste alla luce dell’attuale morale cattolica sul sesso, sono niente più che peccaminose. Fuori da quella luce di analisi, che propone la vita come progetto e l’amore come vocazione, sono semplicemente storie ordinarie con nulla di particolarmente strano, se non la particolarità dell’evento in sé. Ad esempio, magari qualcuno potrà non condividere, ma non risulta che siano proibiti i festini gay: il fatto che partecipino praticamente solo sacerdoti, è qualcosa che la Chiesa dovrebbe prima o poi affrontare.

In un locale del Testaccio c’è un party privato interamente maschile. Sul palco, due cubisti. In jeans tagliati cortissimi, formato perizoma, con le cerniere aperte. Ballano. Poi trascinano sotto i riflettori uno del pubblico. Dirty dancing a tre in variante omo, con lui che fa la parte dell’hot dog. Tutto normale? appena celebrato la messa del mattino presto nella basilica di San Pietro e per un anno ha cantato per Benedetto XVI. Ed è lì con vari colleghi, nascosti negli angoli bui a darsi da fare, un italiano, un tedesco, un brasiliano… Sembra una barzelletta sconcia. Invece è routine. Come scopre presto, infiltrandosi nel mondo delle chat per omosessuali, delle saune piene di dark room, del Gay Village e delle basiliche dove ogni tanto i marchettari «passano a fare il bancomat», il giornalista di Panorama Carmelo Abbate.

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Berlusconi-D’Addario, quelle intercettazioni hot che non devono uscire

Caos in Puglia sull’inchiesta Tarantini: lascia il titolare Scelsi. Tutto è ancora fermo, senza motivo

Più che un processo, una bomba di media potenza che non deve esplodere: questo è diventato il procedimento che, a Bari, deciderà le sorti di Gianpaolo Tarantini, imprenditore accusato di aver “fornito” a Berlusconi ragazze e escort per le sue serate “eleganti”. Lo stesso che gli ha fatto conoscere Patrizia D’Addario sua prima accusatrice. Una bomba ferma da due anni, ma il cui potenziale non è affatto scemato.

PAROLE – Perché negli atti di questo processo c’è qualcosa che potrebbe dar fastidio al Premier, soprattutto nel momento in cui l’inchiesta dovesse essere chiusa e i fascicoli desecretati: si tratta delleintercettazioni a vaglio degli inquirenti, telefonate fra Tarantini, il Premier e le sue ragazze. Parole scomode, che potrebbero uscire sui giornali e creare al buon Silvio più di un grattapo, considerato soprattutto l’altro faldone processuale, quello milanese, che vanta le stese tematiche e gli stessi protagonisti del “gemello” barese. Sarà questo il motivo per cui in Puglia da due anni non si muove foglia? Se lo chiedono anche al Fatto Quotidiano, che oggi dà la notizia delle “nuove” intercettazioni pendenti sulla testa del Premier.

ATRITI – Una cosa è certa: questo ritardo ha ormai diviso la procura. Secondo l’Ansa, che ieri ha dedicato alla vicenda alcuni articoli ricchi d’indiscrezioni, ci sarebbe stato un duro scambio di lettere fra il procuratore capo Antonio Laudati e l’ex titolare delle indagini, Giuseppe Scelsi, che sempre nella giornata di ieri ha annunciato di essere stato promosso – dietro sua richiesta – alla procura generale di Bari. L’interessato aveva smentito la notizia.

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Gaza: due raid aerei israeliani

(ANSA) - GERUSALEMME - L'aviazione israeliana ha compiuto la scorsa notte due raid aerei che hanno colpito due basi di Hamas a nord della città di Gaza senza causare vittime né danni, secondo fonti della sicurezza palestinese. Un portavoce militare israeliano ha confermato i due raid contro non meglio precisati "obiettivi terroristici". Ha aggiunto che i raid sono stati una risposta al lancio ieri di due razzi Grad contro le città israeliane di Ashkelon e Ashdod, caduti senza causare vittime né dannni.

Afghanistan: attacco in base nell'est, 5 soldati Nato e 4 afghani uccisi

Kabul, 16 apr. - (Adnkronos/Dpa) - Nell'attacco suicida condotto contro una base militare nell'est dall'Afghanistan sono rimasti uccisi cinque militari della Nato e quattro soldati afghani. A condurlo e' stato un kamikaze che indossava un'uniforme militare, secondo quanto riportato dal ministero della Difesa di Kabul. E' stata attaccata una base in costruzione nella provincia di Laghman, nei pressi di Jalalabad.

Immigrati: Lampedusa, tunisini si rifiutano di radunarsi per rimpatrio

Lampedusa, 16 apr. (Adnkronos) - Ore di 'trattative' all'interno del centro di accoglienza di Lampedusa, tra le forze dell'ordine e gli immigrati tunisini che oggi dovrebbero essere rimpatriati, come prevede l'accordo firmato il 5 aprile scorso. Degli oltre 150 immigrati presenti nella struttura di contrada Imbriacola, ne dovrebbero essere scelti 30 per il primo volo di rimpatrio. Ma le operazioni sono rallentate dal rifiuto dei tunisini di radunarsi perche' molti di loro sostengono di avere i requisiti per potere continuare a restare in Italia e non essere rimpatriati.

Formigoni: “Firme false? E che sarà mai…”

“Al massimo arriverà una sanzione”, dice il governatore lombardo. E su Nicole Minetti…

Roberto Formigoni sembra un po’ in difficoltà nel rispondere alle domande della Repubblica che gli chiedono conto dello scandalo firme false: la procura di Milano ha deciso infatti di procedere sul fascicolo, sulle denunce del partito Radicale che da quando le urne per le elezioni in Lombardia si sono chiuse afferma che tali elezioni furono radicalmente invalide perchè le liste a sostegno del governatore poi eletto erano state presentate con firme false.

FIRME FALSE – Formigoni, chiamato a rispondere sul giornale di oggi, nega ogni addebito, sostiene che i Pm sono in errore e che, anche se avessero ragione, succederebbe ben poco.

Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, secondo la Procura lei è seduto su una montagna di quasi 800 firme false. Non è una posizione scomoda? «Chi vince le elezioni lo decide il popolo e io sono stato eletto con una valanga di voti. È un anno che i Radicali la menano su una vicenda che la magistratura per quattro volte ha già giudicato insussistente. Il risultato è quattro a zero per noi». La Corte d’Appello aveva escluso il suo listino dalle elezioni. È stato il Tar della Lombardia a riammetterlo. «Finora tutti i gradi di giudizio hanno dato ragione a noi e non ai Radicali».

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Immigrati: Lampedusa, oggi riprendono i rimpatri dei tunisini

Lampedusa (Agrigento), 16 apr.- (Adnkronos) - Riprendono oggi, dopo lo stop di ieri, i voli da Lampedusa per rimpatriare gli immigrati tunisini, cosi' come previsto dall'accordo tra l'Italia e la Tunisia dopo la firma del 5 aprile. Tensione al Centro d'accoglienza, dove si trovano gli oltre 150 tunisini, dove serpeggia gia' il malumore per l'annunciato rimpatrio. Alcuni di loro hanno annunciato forme di protesta. Particolare spiegamento di forze nella struttura di contrada Imbriacola. I primi trenta dovrebbero lasciare l'isola intorno a mezzogiorno.

Giappone: sale livello acqua radioattiva, si tenta uso di zeoliti

Tokio, 16 apr. (Adnkronos/Dpa) - Le squadre che stanno lavorando all'impianto di Fukushima stanno cercando di ridurre la radioattivita' del mare, mentre all'interno dell'impianto danneggiato continua a salire il livello dell'acqua contaminata.

Veneto, busta con proiettili e foto del Governatore Zaia: avanti con il mio lavoro

Luca Zaia (Adnkronos)
Venezia, 16 apr. (Adnkronos) - Un plico con foto del Governatore del Veneto Luca Zaia e dei proiettili calibro 22 è stato recapitato alla redazione del quotidiano il 'Gazzettino'. La busta è stata spedita da Bologna il 13 aprile. Ne dà conto lo stesso quotidiano.

Indaga la Digos di Venezia.

"Non è la prima volta e presumo che non sarà l'ultima: quel che è certo è che continuerò a fare il mio lavoro anche dopo questo ennesimo episodio. Auguro buon lavoro alla Digos", ha commentato con l'ADNKRONOS il presidente della Regione Veneto. "C'è preoccupazione ma non tale da pregiudicare il mio lavoro", ha sottolineato.