venerdì 10 ottobre 2008

CRAC

Mills: si' dei giudici a deposizione consulente Berlusconi

MILANO - La decima sezione del Tribunale di Milano ha stabilito che la consulente contabile della difesa di Silvio Berlusconi ha l'obbligo di testimoniare nel processo, per corruzione in atti giudiziari, in cui l'avvocato inglese David Mills e' rimasto l'unico imputato; "un provvedimento creativo" replica Piero Longo, uno dei legali del premier. (Agr) http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id={3656723B-D072-4699-B297-45DD21D5F030}

Francia: nuovo incidente a centrale nucleare

CHERBOURG (Francia) - Incidente nucleare nell'impianto di La Hague, in Normandia, dove lo scorso 24 settembre e' straripato un contenitore di plutonio: il fatto e' stato reso noto oggi del gruppo Areva, che gestisce la struttura, sottolineando che l'incidente ''non ha avuto conseguenze sul personale ne' sull'ambiente''. E' il quarto incidente di livello 1 - su una scala internazionale da 0 a 7 - registrato nello stabilimento dall'inizio dell'anno. (Agr)
http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id=%7BCE1C518A-8204-4706-B710-00D1E9D75D95%7D

GB: MINISTERO DIFESA AMMETTE NUOVA PERDITA DI DATI SENSIBILI

Londra, 10 ott. (Adnkronos/Dpa)- Il ministero britannico della Difesa e' stato costretto ad ammettere una nuova grave perdita di dati sensibili. Questa volta e' scomparso un hard drive portatile che conteneva nomi, indirizzi, data di nascita, numeri di passaporto e patente di centomila membri del personale in servizio presso le Forza Armate e delle loro famiglie, nonche' alcune informazioni bancarie. Presenti anche i dati di 600mila potenziali reclute e delle persone che le hanno presentate.
http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.2567987921

Troppe prove niente arresti

Nicola Di Girolamo è un senatore "abusivo". E' stato eletto tra gli italiani all'estero inventandosi una residenza all'estero e il gip di Roma ha disposto per lui gli arresti domiciliari per nove reati, tra cui la falsa dichiarazione di identit.
A Palazzo Madama, da sei mesi, siede un senatore abusivo: Nicola Di Girolamo. È stato eletto tra gli italiani all'estero nella lista Pdl collegio Europa, ma non poteva neppure candidarsi, perché s'è inventato una residenza in Belgio mentre risiedeva in Italia. A giugno il gip di Roma ha disposto per lui gli arresti domiciliari per nove reati (attentato ai diritti politici del cittadino, falsa dichiarazione d'identità, falso ideologico, abuso d'ufficio) e ha chiesto il nullaosta alla giunta per le autorizzazioni. Ma il nostro eroe seguita imperterrito a circolare fra l'aula del Senato e la commissione Esteri. C'era pure il 24 settembre, quando i compari di casta l'han salvato con un plebiscito, ben nascosti dietro il voto segreto: 204 no all'arresto (Pdl, Lega, Pd, Udc), soltanto 43 sì (IdV e qualche pidino sciolto). Impossibile sapere se ha votato anche lui per sé, o se ha avuto il buon gusto di astenersi. Ora, com'è noto, c'è un solo motivo che può consentire al Parlamento di derogare al principio di eguaglianza, bloccando l'ordinanza di un giudice: il fumus persecutionis, quando le accuse si rivelano inconsistenti al punto da far sospettare un complotto politico. Ma tutti gli intervenuti in giunta e in aula, compresi i compagni di partito, l'hanno escluso, complimentandosi anzi con i giudici per l'ottimo lavoro. Costituzione alla mano, avrebbero dovuto fermarsi lì: spetta al gip stabilire le esigenze cautelari, non ai colleghi dell'arrestando. Questi invece si sono sostituiti al giudice, sentenziando che il pericolo d'inquinamento delle prove non esiste.
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http://oknotizie.alice.it/go.php?us=183112b060e0537d

L'emendamento salva-manager

Tremonti ha annunciato che, in caso contrario, darà le dimissioni
Ma gli autori della norma la difendono: "Non si applica ai casi Parmalat e Cirio"
ROMA - L'emendamento nascosto nel decreto Alitalia, che permetterebbe di "salvare" i manager dei recenti crack finanziari sarà cancellato nel passaggio parlamentare alla Camera. "Il governo ha presentato l'emendamento soppressivo" dice il ministro per i rapporti con il parlamento, Elio Vito. Mentre Silvio Berlusconi si dice all'oscuro di tutto: "Non sapevo nulla della norma salva manager". Stamane nel corso dell'audizione al Senato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti aveva minacciato: "O va via l'emendamento o va via il ministro dell'Economia". L'emendamento, denunciato oggi da "Report" (che va in onda domenica sera) e da "Repubblica", prevede che i reati legati ai grandi dissesti finanziari come Parmalat e Cirio non sarebbero più perseguibili a meno dell'esistenza di un vero e proprio fallimento. Una norma pericolosissima che, di fatto, cancellerebbe i processi a personaggi com Tanzi, Cragnotti e Geronzi.

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http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/economia/parmalat-richiesta-pm/tremonti-boccia-salvamanager/tremonti-boccia-salvamanager.html

Il governo salva Geronzi Tanzi e Cragnotti

Sorpresa nel decreto Alitalia: reati non perseguibili se non c'è il fallimentoAd accorgersene per prima Milena Gabanelli, l'autrice della trasmissione Report
ROMA - Un'altra? Sì, un'altra. E per chi stavolta? Ma per Cesare Geronzi, il presidente di Mediobanca negli impicci giudiziari per via dei crac Parmalat e Cirio. La fabbrica permanente delle leggi ad personam, col marchio di fedeltà del governo Berlusconi, ne produce un'altra, infilata nelle pieghe della legge di conversione del decreto Alitalia. Non se ne accorge nessuno, dell'opposizione s'intende, quando il 2 ottobre passa al Senato. Eppure, come già si scrivono i magistrati nelle maling list, si tratta d'una "bomba atomica" destinata a far saltare per aria a ripetizione non solo i vecchi processi per bancarotta fraudolenta, ma a bloccare quelli futuri. Con un semplice, e in vero anche mal scritto, articolo 7bis che modifica la legge Marzano sui salvataggi delle grandi imprese e quella sul diritto fallimentare del 1942. L'emendamento dice che per essere perseguiti penalmente per una mala gestione aziendale è necessario che l'impresa si trovi in stato di fallimento. Se invece è guidata da un commissario, e magari va anche bene come nel caso della Parmalat, nessun pubblico ministero potrà mettere sotto processo chi ha determinato la crisi. Se finora lo stato d'insolvenza era equiparato all'amministrazione controllata e al fallimento, in futuro, se la legge dovesse passare com'è uscita dal Senato, non sarà più così.
I cattivi manager, contro cui tutti tuonano, verranno salvati se l'impresa non sarà definitivamente fallita. Addio ai processi Parmalat e Cirio. In salvo Tanzi e Cragnotti.
Salvacondotto per l'ex presidente di Capitalia Geronzi. Colpo di spugna anche per scandali di minore portata come quello di Giacomelli, della Eldo, di Postalmarket.
Tutto grazie ad Alitalia e al decreto del 28 agosto fatto apposta per evitarne il fallimento. Firmato da Berlusconi, Tremonti, Scajola, Sacconi, Matteoli. Emendato dai due relatori al Senato, entrambi Pdl, Cicolani e Paravia. Pronto per essere discusso e approvato martedì prossimo dalla Camera senza che l'opposizione batta un colpo.
Ma ecco che una giornalista se ne accorge. È Milena Gabanelli, l'autrice di Report, la trasmissione d'inchieste in onda la domenica sera su Rai3. Lavora su Alitalia, ricostruisce dieci mesi di trattative, intervista con Giovanna Boursier il commissario Augusto Fantozzi, gli chiede se è riuscito a garantirsi "una manleva", un salvacondotto per eventuali inchieste giudiziarie.
Lui risponde sicuro: "No, io non ho nessuna manleva". Ma quel 7bis dimostra il contrario. Report ascolta magistrati autorevoli, specializzati in inchieste economiche. Come Giuseppe Cascini, segretario dell'Anm e pm romano dei casi Ricucci, Coppola, Bnl. Il suo giudizio è senza scampo. Eccolo: "Se la norma verrà approvata non saranno più perseguibili i reati di bancarotta commessi da tutti i precedenti amministratori di Alitalia, ma neppure quelli compiuti da altri manager di società per cui c'è stata la dichiarazione d'insolvenza non seguita dal fallimento". Cascini cita i casi: "Per i crac Cirio e Parmalat c'è stata la dichiarazione d'insolvenza, ma senza il fallimento. Il risultato è l'abrogazione dei reati fallimentari commessi da Tanzi, Cagnotti, dai correi". Non basta. "Subito dovrà essere pronunciata sentenza di assoluzione perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato per tutti gli imputati, inclusi i rappresentanti delle banche". Siamo arrivati a Geronzi. Chiede la Gabanelli a Cascini: "Ma la norma vale anche per lui?". Lapidaria la risposta: "Ovviamente sì". Le toghe s'allarmano, i timori serpeggiano nelle mailing-list. Come in quella dei civilisti, Civil-net, dove Pasquale Liccardo scrive: "Ho letto la nuova Marzano. Aspetto notizie sulla nuova condizione di punibilità che inciderà non solo sui processi futuri ma anche su quelli in corso". Nessun dubbio sulla portata generale della norma. Per certo non riguarderà la sola Alitalia, ma tutte le imprese.
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La Carfagna chiede un milione di danni a Sabina Guzzanti

Una cifra non da poco. Il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha chiesto un milione di euro di danni all'attrice Sabina Guzzanti per le sue dichiarazioni rilasciate durante la manifestazione 'No Cav Day' l'8 luglio scorso, a piazza Navona, nella Capitale. A renderlo noto è la stessa Guzzanti che, nel suo blog, afferma: "la citazione della Carfagna è arrivata il 7 agosto. Aveva tempo fino all'8 agosto per querelarmi. Ci ha pensato bene. Poi ha optato per una causasolo civile. Strano per una preoccupata di essere stata diffamata, no?". La citazione per danni, racconta l'attrice nel blog www.sabinaguzzanti.it, "è firmata da unavvocato sconosciuto che mi fa pensare che sia solo di facciata e che dietro ci siano i soliti avvocati di Berlusconi". Il blogL'attrice, poi, definisce nel blog "materiale per sketch satirici" i contenuti del documento: "Si sostiene nell'atto che io abbia partecipato a una manifestazione dichiaratamente antigovernativa, come se questo fosse un'aggravante o una cosa anormale - spiega - si sostiene che avrei dovuto parlare anche delle sue capacità, non ha nemmeno capito che non era lei l'oggetto del discorso".
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=86884

Greenspan 'imputato' per i derivati

L'ex numero uno della Fed non ha mai voluto imporre regole (ANSA) - NEW YORK 9 OTT - Osannato per anni, l'ex numero uno della Fed Alan Greeenspan e' ora accusato dai media americani di essere alla basi della crisi dei mutui. Lo stesso Greenspan aveva ammesso l'anno scorso di avere sottovalutato la crisi dei mutui subprime e di averne capito i rischi solo alla fine del suo mandato. Oggi, le accuse riguardano soprattutto la sua fiducia nei cosiddetti 'strumenti derivati', emblematici dell'economia virtuale, per i quali la Fed non ha mai voluto scrivere regole ne' porre vincoli.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2008-10-09_109281914.html

SCUOLA, SCIOPERO GENERALE IL 30 OTTOBRE

30 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE-CORTEO ANTI GELMINIROMA - Il fronte sindacale si è compattato per dire "no" al decreto Gelmini che ripristina il maestro unico alle elementari. Tutti uniti o quasi (i Cobas assieme a Cub e Sdl si sono mossi per conto loro indicendo già da tempo una giornata di lotta per il 17 ottobre) i sindacati di categoria (Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda) hanno chiamato in piazza i lavoratori della scuola, docenti e non, per il 30 ottobre. Una data decisa stamani dopo aver incassato l'ennesima risposta negativa in sede di tentativo di conciliazione, passaggio ineludibile per la proclamazione di uno sciopero generale. "Non comprendo le ragioni di questo sciopero perché la scuola - ha commentato il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini - ha bisogno di un grande sforzo innovatore e coraggioso di tutti per farla funzionare e non certo per bloccarla". Ma i sindacati sono di tutt'altro parere, anche alla luce delle dichiarazioni del ministro dell'Innovazione, Renato Brunetta, sugli stipendi degli insegnanti. "E' una situazione sociale molto pesante", ha constatato il leader della Flc-Cgil, Guglielmo Epifani. E non aiutano certo "l'attacco e la destrutturazione della scuola pubblica portati avanti dalle politiche governative" dicono i sindacati che hanno deciso di anticipare al 30 lo sciopero dei dirigenti scolastici (inizialmente previsto per il 31) proprio per "costruire il più ampio fronte unitario di protesta". Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda contestano in primo luogo il ritorno del maestro unico. Ma non solo.
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http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_788263471.html

Iraq: gli USA colpirono Bassora con bomba nucleare nella guerra del Golfo Persico

BAGHDAD - Una bomba nucleare a penetrazione, le cui emissioni radioattive causano ancora danni alla popolazione locale, sarebbe stata sganciata dalle truppe americane tra la città irachena di Bassora e il confine iraniano, durante gli ultimi giorni della prima Guerra del Golfo Persico. È la denuncia contenuta nell'inchiesta "La terza bomba nucleare" che è stata trasmessa ieri sera su "Rai news 24" e basata sull'intervista ad un veterano americano presente in Iraq all'epoca dei fatti, le cui dichiarazioni sarebbero confermate dall'archivio del ‘Seismological International Centre' che proprio nell'ultimo giorno del conflitto, segnala un'attività sismica nell'area simile a quelle provocate dall'esplosione di una bomba nucleare. "Anche se non si tratta di una prova definitiva - precisa la redazione di Rai news 24 - abbiamo deciso di trasmettere l'inchiesta perché la situazione sanitaria a Bassora ha raggiunto livelli critici, e i decessi annuali per tumore sono aumentati da 32 nel 1989 a più di 600 nel 2002".
http://italian.irib.ir/index.php?option=com_content&task=view&id=4354&Itemid=22

Italia: orrore per suonerie xenofobe nel nord

ROMA - Continua in Italia la triste era dell'intolleranza. E' l'ultima moda che circola negli ambienti paranazisti dell'Alto Adige dove impazza una suoneria telefonica in cui si sente la voce di un muezzin (chi canta/invita i fedeli alla preghiera) interrotta da uno sparo e poi una polka tirolese. La notizia viene riportata dal quotidiano bolzanino in lingua tedesca ''Dolomiten''.Tra i giovani dell'estrema destra tirolese è un must e il giornale Bolzano Dolomiten ha analizzato con preoccupazione il fenomeno. La suoneria è stata pubblicata sul sito internet dello stesso quotidiano, che si sofferma sul clima allarmante che si diffonde all'interno dei gruppi giovanili sudtirolesi, caratterizzati sempre più a identità xenofobe, in sintonia con quanto accaduto nelle recenti elezioni in Austria che hanno visto un ampio consenso per i movimenti dell'estrema destra. Un quadro inquietante della scena giovanile sudtirolese, con braccia tese hitleriane ai concerti Deutschrock e con giovanotti con gli stivali alti di pelle che richiamano l'abbigliamento delle camicie brune del Terzo Reich. Intervenendo sul tema, il procuratore Cuno Tarfusser si dice "incredulo e preoccupato" assicurando che la destra xenofoba è costantemente monitorata dalle autorità e facendo appello alla funzione educativa delle famiglie e della scuola. E alla base della vicenda c'è anche un equivoco di fondo: la suoneria incriminata - infatti - è estrapolata da una canzone di un gruppo rock austriaco di sinistra, ("Erste Allgemeine Verunsicherung" - Prima Incertezza Generale) che ebbe guai seri quando chiese l'allontanamento del presidente Kurt Waldheim, al centro delle polemiche per il suo passato nazista.
http://italian.irib.ir/index.php?option=com_content&task=view&id=4357