Accorato appello del primo cittadino di Lampedusa, Bernardino De Rubeis: "Siamo stanchi di questo smercio di carne umana, l'isola è in ginocchio.
Che la Chiesa di Roma non resti impassibile alla sofferenza di questa gente e la ospiti nelle proprie strutture"
LAMPEDUSA (AGRIGENTO) - Il sindaco Bernardino De Rubeis, stanco della situazione, su Ecoradio chiede un intervento immediato del Vaticano e del governo."Che il Vaticano la smetta di bacchettare il governo centrale e apra le porte dei conventi, dei seminari ormai deserti, delle abbazie affinchè donne e bambini immigrati vengano ospitati dalla Chiesa. Che la Chiesa di Roma non resti impassibile alla sofferenza di questa gente e non commetta altri errori, come quelli commessi in passato, restando silenziosa a fenomeni epocali dove c'è morte". "Il centro di permanenza temporaneo di Lampedusa è al collasso - aggiunge -. È diventato un centro permanente. Mancano le norme igieniche, l'acqua potabile e una rete fognaria. Senza dimenticare lo smaltimento dell'immondizia che aggrava le spese della comunità dell'isola"."Chiedo - continua il sindaco - l'intervento immediato del ministro Maroni: si rechi a Lampedusa. Vogliamo da lui fatti, non parole. Siamo stanchi di questo smercio di carne umana", conclude il sindaco. "La politica del governo di centro destra prima, di centro sinistra dopo e ancora oggi di centro destra è fallimentare, mancano interventi risolutivi."Lampedusa è in ginocchio: è ora di dire basta e trovare delle soluzioni che non riguardino esclusivamente il fenomeno dell'immigrazione clandestina, ma anche quelle che sono le esigenze degli isolani". Il sindaco Bernardino De Rubeis manifesta tutta la sua preoccupazione e sollecita una "visita urgente" sull'isola da parte del ministro dell'Interno Roberto Maroni.L'isola in ginocchio. "In questo momento - dice - il Centro di accoglienza ospita oltre mille persone, per una struttura che può accoglierne al massimo 600. Se si ha l'intenzione di trasformare Lampedusa in una sorta di Asinara di una volta, quella che stanno percorrendo è la strada giusta". De Rubeis definisce "inutile la spesa di 300 milioni di euro per costruire nuovi centri capaci di contenere complessivamente lo stesso numero di immigrati che in questo momento si trovano solo a Lampedusa".Turismo in calo. Il sindaco sottolinea i contraccolpi negativi causati dall'emergenza clandestini: "Stiamo registrando un calo del 30% nelle presenze turistiche, anche a causa dei tagli alle tratte sociali che la Regione ci vuole togliere, lasciando un solo collegamento aereo al giorno per Palermo. Quando il centro è a pieno regime come adesso, a Lampedusa salta tutto, ci sono problemi di fogne, di spazzatura, l'acqua non basta mai. Tutte queste cose, ovviamente, le pagano i residenti dell'isola che versano regolarmente le tasse".Il sindaco ricorda infine che i lavori di ristrutturazione dell'unica scuola dell'isola sono fermi per mancanza di finanziamenti: "Il rischio è che anche il prossimo anno scolastico i nostri ragazzi facciano lezione nei locali della chiesa".