L'AQUILA (6 luglio) -
«Verità e Giustizia». Era lo slogan vergato su uno degli striscioni che ha aperto la notte scorsa la fiaccolata promossa dai comitati spontanei dei cittadini per commemorare a tre mesi dal terremoto le 300 vittime provocate dal sisma che si è verificato il 6 aprile scorso alle 3 e 32 di mattina.La terra nell'aquilano intanto continua a tremare: fra le 2 e le 7 di oggi, riferisce l'
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si sono registrate quattro scosse di magnitudo compresa fra 2,1 e 3. Una scossa di magnitudo 3.0 è stata avvertita questa mattina alle ore 9.02, con epicentro compreso tra Pizzoli, Barete e Cagnano Amiterno, in provincia dell'Aquila. La scossa non ha provocato danni. Durante la notte, nell'aquilano sono state registrate altre tre scosse sismiche: alle 4.10 e alle 4.22, entrambe di magnitudo 2.1; e alle 5.34, di magnitudo 2.6.
La commemorazione è avvenuta alla stessa ora della tremenda scossa di tre mesi fa in piazza Duomo, proprio dove molta gente è riparata subito dopo il sisma. Oltre duemila persone hanno partecipato alla una fiaccolata. I manifestanti hanno sfilando silenziosamente in uno scenario surreale, visto che le uniche luci nelle strade buie sono quelle emesse dalle torce portate dalla gente. Il corteo è stato poi autorizzato a entrare nel centro storico e a raggiungere la Casa dello studente crollata e piazza Duomo.
Durante il corteo la madre di un giovane morto nella casa dello Studente ha rotto il silenzio parlando con il megafono: l'intervento è stato incentrato sulla richiesta di giustizia, qualora la magistratura dovesse rilevare delle responsabilità. «Siamo in tanti, le torce non sono bastate, la partecipazione è andata oltre le più rosee previsioni - spiega Marco Sebastiani del comitato 3 e 32 -. È un corteo silenzioso ed ordinato e siamo soddisfatti di questo, percché la manifestazione di questa notte ha il significato della commemorazione delle vittime del terremoto e della richiesta di giustizia. Non c'entra niente il G8. Se i no global ci sono, sfilano con noi silenziosamente e correttamente».
Giustizia per le vittime della Casa dello studente. Alla fiaccolata hanno partecipato una quindicina di comitati, tra cui il 3 e 32, Epicentro Solidale, Ara e Colta, sorti spontaneamente dopo il terremoto con l'intento di coinvolgere i cittadini nella ricostruzione e per chiedere la trasparenza negli appalti post sisma. In più di uno striscione visto al corteo si chiedeva giustizia per le giovani vittime nel crollo della casa dello studente. In uno si ricordano i giovani universitari che hanno perso la vita: «Dopo il dolore, la rabbia e la necessità di verità e giustizia per Marco Alviani, Luciana Capuano , Davide Centofanti, Angela Cruciano, Alessio Di Simone, Francesco Esposito, Hussein Hamade (Michelone) e Luca Lunari. Assassinati alla casa dello studente il 6 aprile 2009. Firmato, Comitato famigliari vittime Casa dello Studente».
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