mercoledì 1 febbraio 2012

INVALIDI IN ITALIA


CHI AMA I LIBRI NON SARA' MAI SOLO


NON E' COMPITO MIO


Mediaset: Cassazione, reato prescritto per deputato Pdl Berruti

Annullata condanna a 2 anni e 10 mesi per riciclaggio Roma, 01 feb - E' prescritto il reato di riciclaggio per il quale il deputato del Pdl, Massimo Maria Berruti, era stato condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione (pena coperta da indulto) per riciclaggio il 24 febbraio dello scorso anno dalla Corte d'Appello di Milano. Lo ha stabilito la Sesta sezione penale della Cassazione, annullando senza rinvio per prescrizione la sentenza in questione. Il procedimento si riferisce a uno stralcio del processo sui diritti tv Mediaset, che vede tra gli imputati, per frode fiscale, anche il leader del Pdl, Silvio Berlusconi. La condanna di Berruti era arrivata al termine del processo di appello bis, dopo che la Cassazione aveva annullato la sentenza di secondo grado, con cui aveva in parte assolto nel merito e in parte dichiarato prescritte le accuse contro l'ex consulente della Fininvest. Il fatto di riciclaggio contestato a Berruti si riferiva a una operazione in uscita dal conto svizzero Jasran del 21 novembre 1995. Il processo principale riprendera' a marzo.

Giappone, pesanti nevicate, 53 morti

(ANSA) - TOKYO - Le eccezionali nevicate che si stanno abbattendo soprattutto sul Giappone settentrionale e occidentale hanno finora causato 53 morti, centinaia di feriti, ingenti danni al sistema produttivo e gravi disagi ai trasporti. Le precipitazioni nevose, ha messo in guardia la Japan Meteorological Agency, avranno avanti fino a venerdi' con particolare riferimento alle aree che si affacciano sul Mar del Giappone. Superati 4 metri di neve ad Aomori, 3 metri a Niigata e Yamagata.

Nucleare: positiva visita Aiea in Iran


Nucleare: positiva visita Aiea in Iran
VIENNA - La delegazione dell'Agenzia atomica internazionale ha effettuato una trasferta "positiva" in Iran. Lo ha detto il vice direttore generale Herman Nackaerts "e abbiamo in programma di effettuare un'altra visita in breve tempo per risolvere tutte le questioni in sospeso".

Iran: tagliamo le mani a chi tenti di toccare stretto Hormuz


Iran: tagliamo le mani a chi tenti di toccare stretto Hormuz
TEHERAN - L'Iran e' determinato a tagliare le mani a chi tenti iniziative avventuriste nel Golfo Persico, il Golfo di Oman e lo Stretto di Hormuz. Lo ha detto il presidente del Parlamento Ali Larijani, in una sessione aperta del Majlis. E' ''la paura della Rivoluzione'' - ha aggiunto Larijani, nel giorno in cui si aprono i dieci giorni di celebrazioni per l'anniversario della caduta dello scià - ad aver dato origine alle recenti prese di posizione degli Usa sullo Stretto".

Nicole Minetti paga fuori tempo, niente cariche Pdl nel 2012


minetti
Nicole Minetti (Lapresse)
ROMA – La consigliera regionale della Lombardia Nicole Minetti non ha pagato in tempo la quota e così niente nomine a cariche interne nel Pdl per il 2012.
La Minetti, nota alla cronache per lo scandalo delle feste a casa dell’ex premier Silvio Berlusconi, avrebbe dovuto rispettare la scadenza fissata al 31 ottobre 2012 e invece non lo ha fatto. Così, non si è iscritta al partito, se non dopo che il coordinamento nazionale di Roma l’ha chiamata.
Non potrà votare ai congressi provinciale e cittadino a febbraio. Secondo quanto spiega Libero, “la Minetti ha rischiato grosso perché l’articolo 6 dello statuto prevede la decadenza del profilo di aderente o associato in caso di mancato pagamento della quota associativa nei termini previsti. Strigliata e bonifico di mille euro in giornata”.

Sclerosi multipla, arriva in Italia la prima pillola contro la malattia


ROMA, 1 FEB – Sbarca anche in Italia, illuminando la speranza di tanti pazienti, la prima terapia orale contro la sclerosi multipla: e' fingolimod, un farmaco 'targato' Novartis che si prende per bocca al mattino, e che libera i malati dalla schiavitu' delle iniezioni. Presentato oggi a Roma in occasione del suo arrivo nel nostro Paese dopo il si' delle autorita' regolatorie, il medicinale non e' solo piu' facile da prendere (aumentando cosi' l'aderenza al trattamento), ma anche piu' efficace.
La pillola sta cambiando il volto della malattia, dichiara Giancarlo Comi, dell'Universita' Vita-Salute San Raffaele di Milano, ''perche' ha un'efficacia due volte maggiore rispetto alle terapie di prima linea usate finora''. Ha tanti punti di forza: in primis e' efficace su molti pazienti con forma recidivante-remittente che non rispondono all'interferone, la terapia oggi in uso. In piu' Fingolimod e' efficace su pazienti con SM recidivante-remittente grave a rapida evoluzione. In Italia e' rimborsato dal SSN nei suddetti pazienti. Il suo meccanismo d'azione e' innovativo e mirato: riconosce e si lega a una molecola, la sfingosina 1-fosfato, esposta sulla superficie dei linfociti impazziti che attaccano il cervello. Cosi' facendo li intrappola nei linfonodi impedendogli di andare a far danni. In piu' pare che Fingolimod si leghi anche alla sfingosina esposta su certe cellule nervose, esercitando in questo caso un'azione positiva, neuroprotettiva. Infatti si e' mostrato capace non solo di ridurre fin del 61% le recidive, rispetto a interferone, ma anche del 36% il danno cerebrale.

Parlamentari: vietato pagare i parenti. Perché, prima si poteva?


Senato
Il Senato (Lapresse)
riccardo-galli-opinioni
di Riccardo Galli

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ROMA – “Non saranno ammesse al rimborso le somme a qualunque titolo erogate al coniuge, al convivente e ai parenti ed affini del senatore entro il quarto grado”, recita una specifica della nuova normativa che regola il “contributo di supporto spettante ai senatori”. Cioè quei circa 4mila euro che ogni senatore della Repubblica ha a disposizione per collaboratori e simili spregiativamente e sbrigativamente chiamati “portaborse”. Senatori e deputati fino a ieri, e anche oggi, quei quattromila euro circa li ricevono brevi manu dalla rispettiva Camera e poi, se e quanto vogliono, ci pagano i collaboratori. Da domani solo una metà della cifra, dei 4.000, sarà messa in mano ai parlamentari, l’altra metà sarà loro pagata solo dopo “pezza” d’appoggio giustificativa, insomma la ricevuta, la documentazione di spesa effettuata.
E qui arriva la “specifica”: niente soldi ai parenti. D’ora in poi. Perché, prima si poteva? Dal sopravvenuto divieto si evince che sino a ieri gli eletti a palazzo Madama, e a Montecitorio per analogia, potevano assumere e stipendiare figli, mogli, conviventi e quant’altro. Stabilire poi che la norma vale sino al quarto grado di relazione, lascia presupporre che sinora siano stati assunti e sussunti negli staff parenti anche lontani, in fondo con 4mila euro si può rendere meno dura la vita alla famiglia, sia pure allargata.
Sembra incredibile eppure appare evidente che così deve essere: sinora i senatori hanno avuto la possibilità di retribuire, pagandoli con soldi pubblici, figli, mogli e cugini. E se poi si è sentita la necessità di inserire una norma che vietasse questa pratica, è evidente che la possibilità non deve essere rimasta solo teorica. A meno che chi ha scritto la “specifica” non sia stato particolarmente e malignamente diffidente, spinto a stendere il divieto da una sorta di “conoscenza dei suoi polli”. Che l’etica non mettesse un freno ad una simile, definiamola ineducata abitudine, non stupisce poi molto.
Stupisce però, e questo sì molto, che il regolamento del Senato permettesse che questo avvenisse. Chi lavora nel pubblico sa bene che, quando si firmano contratti, viene chiesto se per la stessa azienda/struttura lavorano dei parenti. E se questa fattispecie sussiste in alcuni casi viene preclusa la possibilità di essere assunti e stipendiati. In Senato invece era lecito e consentito retribuire direttamente il figlio, o almeno non era vietato. Al papà 5mila e passa euro di “stipendio base”, e al figlio 2/3 mila assegnati dal papà stesso, ma pagati da noi.
Le nuove disposizioni che riguardano il “contributo di supporto spettante ai senatori” stabiliscono ora che questo sia sostituito da un rimborso spese, che rimane dello stesso importo cioè 4180euro, che sarà però ora suddiviso in due parti di 2090 euro. Parti che saranno erogate l’una ai gruppi parlamentari di appartenenza e l’altra direttamente ai senatori.
A differenza che in passato da ora le spese dovranno tassativamente essere indicate e dovranno rientrare in una di queste quattro categorie: spese per collaboratori, consulenti, ricerche; spese per la gestione di un ufficio, quali affitto di locali e relative utenze, acquisto o locazione di beni strumentali; spese connesse all’uso di reti pubbliche di consultazione dati; spese per convegni e sostegno dell’attività politica. Dal che si desume ancora che prima si potessero spendere i suddetti 4mila euro senza bisogno di spiegar come. Più che di tagli ai costi della politica sembra che, forse comprensibilmente, si stia tentando prima di tutto di rendere presentabili le suddette spese.

Il caso Lusi non è isolato. Una valanga per sotterrare le macerie politiche del nostro Paese


C'è un senatore della Repubblica del PDLgià condannato per bancarotta, ora rinviato a giudizio per una truffa legata ai contributi pubblici sui giornali.
C'è un altro senatore della Repubblica del PDL, che in un solo giorno ha guadagnato 18 milioni di euro (pari a 18000 mensilità di un callcenterista da 1000 euro), grazie alla compravendita di un palazzo in centro Roma.

Nel passato ci sono stati i casi dell'ex ministroScajola (casa pagata a sua insaputa), di Patroni Griffi (casa acquistata dall'Inps a prezzo di favore), del sottosegretario Malinconico (vacanze pagate a sua insaptuta).

C'è ora un senatore della Repubblica del PD che ha rubato dal tesoro del suo ex partito (la Margheritache non c'è più, ma che prende i contributi elettorali), perché ne aveva bisogno, senza che nessuno se ne accorga. Senza che nessuno ne chieda le dimissioni. 

Ora ha chiesto di patteggiare la pena, offrendo la metà dei soldi fregati (e qui penso alle persone cui Equitalia chiede il pagamento delle tasse, con tanto di interessi...).

E nel passato c'era stato il caso dell'ex capo della segreteria di Bersani, sotto indagine per le mazzette del sistema Sesto. Senza che il segretario di quel partito ne sapesse nulla.
Sempre in Lombardia potremmo parlare degli altri arresti per corruzione bancarotta. Sempre all'insaputa del presidente della regione. Ma potremmo parlare anche dell'ex capo del governo, futuro prescritto per un reato di corruzione, sotto processo per altri reati (prostituzione minorile, diritti tv...).

Dello Ior difeso nel passato dall'attuale ministro della giustizia. Della Rai in cui governa ancora PDL e Lega (all'opposizione in parlamento) nonostante la presidenza di garanzia.

Di fronte a questi scenari di macerie politiche tornano a mente le parole di Sandro Pertini (esce in questi giorni il libro di Chiarelettere "La politica delle mani pulite"):
Amici miei, io non resto un minuto di più su questa sedia se la mia coscienza si ribella. Non accetterò mai di diventare il complice di coloro che stanno affossando la democrazia e la giustizia in una valanga di corruzione.
Ecco, poiché ci aspettiamo che nessuno si alzi in piedi per non sedere accanto a corrotti e pregiudicati, sarà inevitabile attendere che la valanga sotterri tutto.
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Libertà di stampa in Italia


Secondo l'ultimo rapporto di Reporter senza Frontiere - l'organizzazione internazionale che ogni anno stila una classifica della libertà di stampa - l’Italia si colloca al 61° posto nel mondo, ben al di sotto di tutti i principali Stati europei.
Inoltre la situazione è ulteriormente peggiorata rispetto al passato, visto che era al 49° posto. E' da notare che il 2011 è stato un anno grigio per la libertà di stampa anche nelle cosiddette "grandi democrazie", come negli Stati Uniti, che dal 20° posto della classifica 2010 precipitano al 47° nel 2011.
L'Italia è al 61°, la Francia è al 38° posto. Per dirne una, il Ghana sta meglio di noi guardandoci dall’alto della sua 41° posizione. Nei primi 10, dopo Finlandia e Norvegia, risultano in ordine: l'Estonia e l'Olanda, L'Austria, l'Islanda e il Lussemburgo, la Svizzera, per la prima volta il Capo Verde, il Canada.
Diciamo subito che parlare sempre di Berlusconi è un alibi per nascondere i veri problemi del sistema dell’informazione italiano. I motivi del basso posizionamento sono : 
  • il tentativo di introdurre una legge bavaglio
  • uno di introdurre filtri a Internet senza consultare la giustizia, "entrambi bocciati però per un soffio”
  • i tagli alla piccola editoria 
  • la concentrazione delle risorse editoriali in poche mani
  • i tentativi di censura della rete
  • la continua lottizzazione dei partiti alla RAI, 
  • i giornalisti che vivono sotto scorta a causa delle minacce ricevute dalla criminalità organizzata.
L'anomalia più grande che ci fa retrocedere al 61° posto per lo stato di salute dell'informazione non è certoBerlusconi, ma è la lottizzazione dei partiti non solo della RAI ma di tutto il giornalismo. 

Inoltre si deve ricordare la scarsa qualità del giornalismo. La stampa non usa la libertà di cui dispone e nemmeno l'enorme quantità di notizie che adesso la nuova tecnologia mette a disposizione. Diciamo poi che in italia non si conosce la vera libertà di stampa, visto che l’informazione italiana non ha mai fornito ai lettori una verità agnostica e pulita da interessi di parte. In questa Repubblica italiana la stampa non informa, ma fa propaganda.

Purtroppo non si comprende che il vero nemico della libertà d’informazione è il conformismo al potere o l'appartenenza politica, una delle più grave malattie croniche che ci ha regalato la Repubblica italiana. Esistono ancora giornalisti liberi che non appartengono a partiti e che non temono il potere? Come uscire da questa empasse?

Secondo me in Italia ci potrebbe essere più Democrazia e libertà solo se ci fossero una nuova classe politica ed un nuovo Stato. Infatti la Repubblica - nata dal CLN e dominata da ideologie ormai abbandonate – si è presto degenerata in partitocrazia, generando poi incapacità, corruzione e lottizzazione, che evidentemente ha anche ucciso la libertà di informazione.

La strada è lunga e in salita, per migliorare la situazione bisogna partire da avamposti intellettuali, morali e politici, sfruttando al massimo internet. Intanto rifiutiamo l’oligarchia, pretendiamo trasparenza e usciamo dalle logiche partitocratiche.

Ricordo una frase di Re Umberto II: "Con la libertà tutto è possibile. Senza la libertà tutto è perduto".
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Dalla Camera altri 500.000 euro per padre Pio


La Camera dei deputati ha definitivamente approvato il decreto c.d. ‘Milleproroghe’.
Tra i provvedimenti, scrive Il Sole 24 Ore, anche “500mila euro per il Comune di Pietrelcina”.
Il provvedimento, ha comentato su Il Quaderno il parlamentare sannita Costantino Boffa (PD), rappresenta “un riconoscimento importante per il paese che ha dato i natali a Padre Pio e che potrà disporre, per i prossimi due anni, di risorse straordinarie da investire in quei servizi essenziali a soddisfare le esigenze dei tanti turisti (circa un milione l’anno) che visitano Pietrelcina”.
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La grande truffa dei rimborsi elettorali


I soldi ai partiti? Arrivano sempre, anche con la crisi
I rimborsi elettorali sono un business che non conosce crisi. Anzi. I partiti, tutti senza eccezione alcuna, hanno difeso la legge 157 del 1999, pietra miliare dei loro tesoretti ben custoditi, persino quest’estate. Una tassa di dieci euro a cittadino, come raccontano Elio Veltri e Francesco Paola nel libro “I soldi ai partiti”, e riprende Fabrizio D’Esposito sul Riformista:
Al Senato, infatti, a metà luglio c’era la possibilità di eliminare una delle norme assurde, aggiunta nel 2006, che impone di pagare per intero i fondi elettorali anche per le legislature interrotte. Ultimo esempio, quella dal 2006 al 2008. I partiti (compresi quelli che non hanno rappresentanza parlamentare: l’importante è superare l’un per cento, altra norma folle) riceveranno i rimborsi calcolati per cinque anni e non per gli effettivi due. Non solo. Il rimborso è doppio perché poi c’è la legislatura successiva, che va dal 2008 in poi. Una cuccagna. Bene. Quest’estate, a Palazzo Madama, l’abolizione della norma era nel pacchetto anti-crisi per la stabilizzazione finanziaria ma è stata rinviata. Ovviamente. I RIMBORSI elettorali costituiscono almeno l’80 per cento dei bilanci dei partiti, ma possono arrivare anche al 99 per cento come nel caso dell’Italia dei Valori. I controlli in questi casi possono poco. Sia dei revisori dei conti nominati dal Parlamento, sia della Corte dei conti. Con la garanzia dell’anonimato, ecco cosa dice uno dei cinque revisori di Camera e Senato a Paolo Bracalini, per un altro libro Partiti spa: “Molto spesso noi riceviamo dei bilanci sui quali è apposta una firma, quella dell’amministratore del partito, ma non possiamo verificare che ci sia stata effettivamente un’assemblea di approvazione, chi vi ha partecipato, se il bilancio è stato esaminato o meno. Chi redige il bilancio se la canta e se la suona”.
Alla luce di questo regime di allegra finanza per la casta, i partiti hanno ricevuto dal 1974 a oggi soldi per quasi sei miliardi di euro:
Continua ...

Vuoi sapere come ragiona il tuo cervello?


Con un nuovo sistema d’analisi si possono illuminare le aree cerebrali corrispondenti alle diverse parole
Mentre si pensa alle parole da pronunciare, il cervello si attiva in determinate aree che possono essere, grazie ad un nuovo studio, individuate e fatte risaltare grazie ad un nuovo metodo d’analisi. In questo modo, spiega la Bbc illustrando lo studio basato sulle scoperte del professor Jack Gallant, presso l’Università della California a Berkeley, si potrebbero aiutare i pazienti in coma o affetti da sindrome del chiavistello a comunicare, perché le parole potrebbero essere tradotte direttamente dai segnali elettrici che il cervello emette naturalmente.
SEGNALI CEREBRALI – “Basandosi sui segnali emessi dai pazienti in ascolto, un modello di computer è stato usato per ricostruire il suono delle parole a cui i pazienti stavano pensando”, scrive il media pubblico inglese. A portare la ricerca un passo più in là è il professor Brian Pasley, sempre presso l’Università di Berkeley. Nel 2011 il professo Gallant aveva attaccato degli elettrodi al cervello dei pazienti, che erano così in grado di muovere “un cursore sullo schermo semplicemente pensando a suoni vocalici”. Una tecnica chiamata “risonanza magnetica funzionale” utilizzata per tracciare lo scorrere del sangue nel cervello si è dimostrata “promettente per capire quali parole o idee una persona stia pensando”, e studiando gli schemi dello scorrere del sangue, il gruppo di Gallant ha dimostrato che quegli schemi possono essere “utilizzati per intuire le immagini che si stanno pensando”, come a ricreare “film nel cervello”. Ora, dice il professor Pasley, “ci basiamo sul lavoro di Jack” per scoprire qualcosa di nuovo: “Come possiamo andare sempre più avanti nello studio del sistema uditivo avendo un approccio modellistico simile a quello già utilizzato?”
UN AIUTO AI PIU’ DEBOLI – La sua squadra ha “monitorato le onde cerebrali di 15 pazienti che hanno subito chirurgia per epilessie o tumori, mentre veniva fatta ascoltare la registrazione di un certo numero di parole emessa da amplificatori di diverse posizioni”. La squadra si è concentrata su un area del cervello chiamata Circonvoluzione superiore temporale, “non solo parte dell’apparato uditivo ma una delle regioni del cervello che “ci aiuta a dare senso compiuto alle parole che ascoltiamo”, dice la Bbc commentando lo studio di Pasley. Analizzando il flusso elettrico della regione, si possono di volta in volta associare segnali cerebrali alle diverse parole che i pazienti stavano ascoltando.
Sebbene gli autori avvisino che le tecniche di traduzione del pensiero siano ancora da approfondire grandemente, di certo questo è un passo avanti in questo campo di ricerca assolutamente sperimentale. “Da un punto di vista protesico, le persone che non riescono a parlare potrebbero arrivare ad avere un dispositivo che possa tradurre quel che stanno immaginando a quello che vogliono dire”.