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Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
mercoledì 22 giugno 2011
Iraq: nessuna proroga per la permanenza delle truppe di occupazione Usa
Raul Castro: Iran e Cuba uniti contro il capitalismo
Arrestato Lele Mora: tremano vip e politici
Lele Mora ora è un carcerato, le accuse nei suoi confronti sono pesanti, mi auguro che non ci sia qualche idiota che inizi a parlare di toghe rosse, e che per una volta la giustizia sia lasciata al suo corso.
L'arresto di Lele Mora, l'impresario dei vip, per bancorotta fraudulenta rischia di movimentare gli ambienti dello spettacolo, ma non solo. E' stato infatti verificato e appurato, nel tempo, dagli inquirenti, come i suoi interessi siano ben più ampi e diversificati di quanto potesse apparire. Non tremano quindi solo gli uomini dello spettacolo, ma anche il mondo politico trattiene in silenzio il fiato. Si sa, il carcere aiuta, non solo le dichiarazioni, ma anche le spontanee confessioni. Il clima estivo, non ancora torrido, se così fosse rischierebbe di infiammarsi di colpo.
La vita di Mora, è scontato, rimane un fatto suo, una vicenda privata. Libero l'uomo di scegliersi lavoro, svaghi ed amicizie come meglio crede. E' in fondo questa la libertà assoluta di ognuno di noi, ricercata, voluta, perseguita. Ma la libertà pone anche limiti, sono quelli dettati dalle leggi, dal vivere civile, dalla convenienza o dal semplice fatto di occupare determinati incarichi, di praticare un determinato lavoro e non un alltro. Ad un magistrato ad esempio non sarà mai permesso frequentare abitudinariamente un mafioso, un ladro, un delinquente. Ci sono amicizie che rischiano di essere pericolose, inopportune, inappropriate. Lele Mora può essere amico di chiunque, ma un Presidente del Consiglio non può essere amico di Lele Mora, non può essere una sua frequentazione abitudinaria senza che qualcuno si chieda quali argomenti o interessi li accumunino.
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INFANZIA: SENATO APPROVA ALL'UNANIMITA' GARANTE DEI MINORI. E' LEGGE
(ASCA) - Roma, 22 giu - L'assemblea del Senato ha approvato all'unanimita', per alzata di mano, il ddl che istituisce l'Autorita'garante per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Il provvedimento ora e' legge.
Maresciallo arrestato, abusi su detenuta
(ANSA) - MILANO - Il comandante della stazione dei carabinieri di Parabiago e' stato arrestato perche' avrebbe abusato per due giorni di una donna polacca che era stata arrestata per un furto. L'uomo, Marco Gatto, avrebbe compiuto le violenze sessuali all'interno della caserma. Dalle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Milano, e' emerso poi che il maresciallo avrebbe abusato anche di altre sei donne, tra cui una prostituta.
Usa: alluvioni,11 mila evacuati a Minot
(ANSA) - NEW YORK - Circa 11 mila persone che vivono a Minot, in Nord Dakota, hanno ricevuto un ordine di evacuazione da parte delle autorita' cittadine a causa della tracimazione del Souris River, che scorre nell'area e che ha gia' sfondato gli argini in piu' punti. Il sindaco della citta', Curt Zimbelman, ha diffuso via radio un'allerta alla popolazione, invitando i residenti a prepararsi a lasciare le loro case. Nella zona sono gia' all'opera circa cinquecento uomini della Guardia Nazionale.
Sicilia: salva scranno a deputato
(ANSA) - PALERMO - L'Assemblea regionale siciliana salva lo scranno al deputato del Pid Santo Catalano. Con voto a scrutinio segreto l'Ars ha respinto la richiesta della commissione verifica poteri che aveva deliberato la decadenza del politico per 'incandidabilita' originaria': 38 i contrari e 35 i favorevoli. Catalano era subentrato al deputato Fortunato Romano,ma dopo il suo arrivo e' emersa una sentenza per cui non poteva essere candidato: aveva patteggiato una condanna per abusivismo edilizio.
De Magistaris: governo si e' girato
(ANSA) - NAPOLI - Sui rifiuti a Napoli 'il Governo si e' girato dall'altra parte a causa dei veti della Lega, non varando il decreto che sarebbe suo dovere varare'. Lo dice il sindaco di Napoli De Magistris, in un testo pubblicato sul suo profilo Facebook. Per De Magistris 'fa sorridere quanto detto dal presidente del Consiglio che, piu' di tutti, porta il peso di una colpa antica: quella di aver abbandonato Napoli a se stessa, imponendo solo stagioni emergenziali che non hanno prodotto alcun miglioramento'.
Sfida Di Pietro-Bersani su vertice
(ANSA) - ROMA - Botta e risposta fra Di Pietro e Bersani sulla richiesta di convocare una riunione di coalizione per dar vita ad una 'vera alternativa'. Di Pietro alla Camera dice: 'Se c'e' un partito di maggioranza nell'opposizione convochi al piu' presto un incontro per decidere il da farsi'. Risponde Bersani: 'Di riunioni ne faremo finche' vorremo, ma l'alternativa sta nel Paese, in una riscossa civica e morale che riesca ad affrontare i problemi'. E Di Pietro di rimando: 'Dalle parole passiamo ai fatti'.
Governo: da Berlusconi sorriso e nessun commento su incontro con Di Pietro
Roma, 22 giu. - (Adnkronos) - Solo un sorriso, ma nessun commento. Cosi' il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha reagito ai cronisti che a Montecitorio, dopo il dibattito sulla verifica parlamentare, gli hanno chiesto notizie sul suo colloquio in aula con il leader Idv Antonio Di Pietro.
Un virus per pc inchioda Bisignani lo Stato diventa hacker a fin di bene
L'inchiesta della procura di Napoli sulla P4 ha utilizzato un software per trasformare il pc di Bisignani in una microspia. In grado di intercettare anche le telefonate su Skype. Così le tecniche dei pirati informatici, spesso usate per spionaggio e guerre cibernetiche, in Italia diventano uno strumento in mano agli inquirenti
di ALESSIO SGHERZAIl faccendiere teneva le fila del suo governo-ombra 1 in un piccolo bunker. Impossibile entrare. Inoltre sapeva di essere intercettato: infatti cambiava spesso schede telefoniche, per rendere la vita difficile agli investigatori. E telefonava attraverso il web, utilizzando software come Skype nella convinzione - più che diffusa - che queste chiamate fossero sicure. Errore: perché se è vero che la tecnologia aiuta tutti, anche le forze dell'ordine possono utilizzarla a proprio vantaggio.
Tecnicamente si chiamano trojan, e prendono il nome dal famoso cavallo omerico: sono dei programmi che si installano all'insaputa del proprietario del computer e agiscono in silenzio, senza farsi notare, ma con risultati spesso distruttivi. I trojan classici sono utilizzati dagli hacker per rubare dati personali agli utenti (come i numeri delle carte di credito) o per inviare e-mail di spam, o ancora per guidare da lontano un computer infetto.
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http://www.repubblica.it/politica/2011/06/22/news/mail_spia_hacker-18041273/
Verifica, Berlusconi: "Maggioranza forte" Ma Bossi frena: "Aspettiamo i fatti.."
Il presidente del Consiglio: "La vera anomalia è chiedere la caduta di un governo che più volte ha ottenuto la fiducia". "Vogliamo arrivare al 2013 e completare il programma". "Un sacrificio stare a palazzo Chigi". La freddezza della Prestigiacomo. Bersani: "Chiacchiere da primo giorno di scuola". A sorpresa, colloquio di qualche minuto fra il premier e Di Pietro
Il discorso. "E' nostra intenzione completare il programma di governo arrivando alla scadenza naturale della legislatura e i cittadini potranno giudicare il nostro operato con le elezioni politiche generali" scandisce il premier. Il resto del discorso ricalca quello pronunciato ieri a palazzo Madama. L'attacco alla sinistra ("che non ha leader e programma comune"), l'elenco dei 5 punti qualificanti del programma fino al 2013, dal federalismo fiscale, alla riforma della giustizia, fino all'immigrazione, alla sicurezza ed al piano per il Sud (Bersani applaude ironicamente).
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http://www.repubblica.it/politica/2011/06/22/news/berlusconi_camera-18052687/
Parolisi: "Io, come Cristo in croce" La suocera: "Si è crocifisso da solo"
Indagato per l'assassinio di sua moglie, il caporalmaggiore dice di aver trascorso una notte tranquilla: "Sono pulito dentro". La grande rabbia di Vittoria Rea, madre di Melania, per i ripetuti tradimenti del militare: "Ma spero non sia colpevole: la mia nipotina perderebbe anche suo padre". Venerdi pomeriggio il nuovo interrogatorio
Il caporalmaggiore e istruttore delle soldatesse al 235esimo reggimento di Ascoli continua a professare le sua innocenza. Ieri ai giornalisti aveva detto di sentirsi come "Cristo in croce", "pulito dentro". Frasi a cui oggi replica con durezza Vittoria Rea, la mamma di Melania. "Salvatore dice di essere come Cristo in croce? In croce ci si è messo da solo", lo sfogo della donna raccolto ancora dall'Ansa. Una "grande rabbia" determinata, dice la suocera di Parolisi, dai tradimenti di Salvatore nei confronti di sua figlia. "Ha fatto un grande sbaglio, non lo doveva fare".
Ma la signora Vittoria è addolorata anche per l'iscrizione del genero nel registro degli indagati. "Spero che questa brutta cosa sia passeggera, spero che arrivino buone notizie e che Salvatore non sia colpevole" dichiara mamma Rea. Vittoria lo spera soprattutto per la sua nipotina, "perché altrimenti resterebbe senza una mamma e senza un papà". Ma "ora quello che voglio è scoprire la verità sul delitto - conclude la donna - aspettiamo di sentire gli inquirenti e speriamo che la verità sia un'altra".
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http://www.repubblica.it/cronaca/2011/06/22/news/parolisi_pulito_come_cristo_in_croce-18063420/
Le 3 aliquote favorirebbero i redditi sopra i 40 mila euro
L'analisi della Cgia di Mestre. "Il costo dovrebbe aggirarsi sui 13 miliardi. L'aumento dell'Iva farebbe incassare sei miliardi. Gli altri devono venire dai tagli alle spese inutili, dalla rivisitazione delle agevolazioni fiscali e dall'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie"
MESTRE - Per la Cgia di Mestre se sarà confermata l'ipotesi di tre aliquote circolata in queste ore, a sorridere saranno soprattutto i contribuenti con redditi superiori ai 40.000 euro. In questa fascia di reddito il risparmio legato alla nuova riforma fiscale sarà pari a poco più di 1.000 euro.All'aumento del reddito, cresceranno anche i risparmi fiscali che toccheranno i 3.470 euro per i redditi pari a 110.000. La simulazione, effettuata dalla Cgia, è stata realizzata secondo questa possibile nuova rimodulazione delle aliquote e dei scaglioni Irpef circolata tra i tecnici ministeriali: sino a 15.000 euro aliquota dal 23% al 20%; da 15.000 a 28.000 euro aliquota dal 27% al 30%; da 28.000 a 55.000 euro aliquota dal 38% al 30%; da 55.000 a 75.000 aliquota dal 41% al 40%; oltre 75.000 euro aliquota dal 43% al 40%."Se fosse confermata questa rimodulazione delle aliquote e degli scaglioni Irpef - dichiara Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia - il costo della misura dovrebbe aggirarsi attorno ai 13 miliardi di euro. Una buona parte di questa spesa, circa 6 miliardi di euro, potrebbe essere recuperata attraverso l'aumento di un punto delle aliquote Iva del 10 e del 20%. Gli altri 7 miliardi, invece, dal taglio delle spese inutili, dalla rivisitazione delle agevolazioni fiscali per le famiglie e dal possibile aumento della tassazione sulle rendite finanziarie".Il Pd ha un rosso di 62 milioni
L’opposizione costa: troppi contributi ad associazioni, e i costi delle campagne elettorali mettono Bersani in difficoltà
L’opposizione costa, quasi quanto il governo. Ma soprattutto, il problema è che nessuno può aiutarti. Per questo, il Partito Democratico licenzia dei bilanci per niente floridi per il 2010 e un rosso di 62 milioni di euro. Ne parla Fosca Bincher, alias Franco Bechis, su Libero:
Nel 2008, con segretario Walter Veltroni, il partito chiuse l’esercizio con un utile di 146,4 milioni di euro. Nel 2009, con segretario per gran parte dell’anno Dario Franceschini le cose sono andate meno bene, ma comunque l’utile è stato di 22,3 milioni di euro. L’anno del segretario- economista è stato disastroso invece sotto il profilo finanziario. Colpa soprattutto della voce in uscita “contributi ad associazioni”, che è lievitata a 51,2 milioni di euro rispetto ai 4,1 milioni di euro del periodo Franceschini e ai 10 milioni di euro dell’era Veltroni.
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Youtube censura per favorire Mediaset
Cancellato il canale dell’Unione Consumatori. Ma se si va in tribunale, sarà una causa persa
Nuove grane per il re dei servizi di condivisione video: dall‘Unione Nazionale Consumatori arriva un’accusa a YouTube, che avrebbe cancellato l’account istituzionale “unioneconsumatori”.
PROCESSI PASSATI - Era il gennaio dell’anno scorso quando nell’arco di una notte decine e decine di di video registrati da trasmissioni Mediaset e poi caricati dagli utenti su Youtube scomparvero misteriosamente. In particolare, si sarebbe trattato di immagini sportive e di video di reality, di cui le emittenti televisive facenti capo alla holding della famiglia Berlusconi, detenevano i diritti. Quello fu solo il primo passo di una causa da 500 milioni intentata da Mediaset contro Google, a cui Youtube fa capo, e vinta dal colosso di proprietà del premier italiano.
LE PROTESTE DELL’UNIONE CONSUMATORI - Oggi la storia si ripete, ma per certi aspetti le parti sono inverse: il censore è Youtube stesso, che abbassato il capo di fronte a Mediaset e ai suoi diktat, ha chiuso il canale di utilità pubblica dell’Unione Consumatori: ”Nessuna considerazione da parte di YouTube per il canale di informazione dei consumatori – denuncia Massimiliano Dona, Segretario generale dell’UNC, secondo cui “è inaccettabile che YouTube, senza alcun contraddittorio, si arroghi il diritto di sospendere canali di utilità generale secondo procedure automatiche che possono essere avviate su segnalazione di terzi soggetti: proprio questo è accaduto al nostro canale ufficiale (unioneconsumatori), nel quale avevamo pubblicato, tra gli altri, alcuni video contenenti brevi estratti di trasmissioni televisive messe in onda da Mediaset”.
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L’America ama Nichi
Vendola è visto all’estero come la più convincente alternativa allo strapotere di Berlusconi, ormai al termine
“È stato chiamato il Barack Obama italiano, un personaggio apparentemente “improbabile” che una volta eletto ha mobilitato i giovani del suo paese in un movimento di speranza e di cambiamento basato sulla comunicazione on line”.
L’HUFFINGTON POST AMA VENDOLA - Così Andrea Stone dell’Huffington Post esprime l’immagine che all’estero sta facendo di Vendola una stella nascente della politica italiana ma anche della comunicazione. Anche per questo il Governatore della Puglia viene definito “Il maggior rivale di Silvio Berlusconi”. Le ragioni di quest valutazione sono molte, e partono dal contesto politico e sociale dell’Italia degli ultimi anni, in cui dominano i personalismi e la comunicazione politica e pubblica è basata sull’immagine di un leader carismatico.
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Rifiuti, Berlusconi provoca: “De Magistris non ce la fa. Interverrò io”
Il Cavaliere lo ha dichiarato durante un incontro con alcuni parlamentari campani
“Ovviamente de Magistris non ce l’ha fatta a ripulire Napoli in cinque giorni, come sempre dovrò intervenire io”. E’ la battuta che, secondo quanto viene riferito, il premier Silvio Berlusconi ha fatto durante un incontro di qualche minuto alla Camera con alcuni parlamentari campani.
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Rifiuti, Napoli: situazione sempre più drammatica
Si fa sempre più drammatica la questione rifiuti per la città di Napoli. Ad aggravare la già precaria situazione sono soprattutto i roghi e il cattivo odore, che fanno presagire che la risoluzione non è molto vicina. Nelle ultime 14 ore oltre 30 roghi sono stati spenti dai vigili del fuoco. Oltre alle fiamme appiccate ai cumuli di spazzatura vi sono stati anche numerosi casi di rifiuti spostati al centro della strada, creando non pochi problemi alla circolazione.
Intanto i vertici istituzionali stanno provando almeno ad eliminare i cumuli che come trofei sono esposti per le strade napoletane.
Al momento è stato raggiunto un accordo tra Regione, Comune e le Province di Napoli, Avellino, Benevento, Salerno e Caserta, mentre si aspettano i risultati dagli incontri previsti per oggi.
Il Piano approvato prevede, infatti, il ritorno a quanto stabilito lo scorso 4 gennaio da un accordo siglato dal Governo, cioè che è possibile smaltire l'immondizia del Napoletano nelle discariche e negli Stir della regione.
Una modalità già sperimentata nei mesi scorsi e che ha dato risultati positivi. Un sistema che si è fermato soltanto per fattori esterni e che può tornare a essere efficace anche se in modo provvisorio.
L'obiettivo primario è liberare la metropoli partenopea e il suo hinterland entro il 15 luglio, ma si sta `premendo' affinché il Governo vari il decreto che autorizzi i conferimenti in altre parti d'Italia.
In tal senso anche il consiglio comunale di Napoli, presieduto da Raimondo Pasquino, ha inviato una lettera al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, chiedendo la sua `intercessione' presso il Governo affinché permetta i trasferimenti. Un rinvio del quale può portare "ad una vera e propria situazione di emergenza sanitaria ed economica".
Intanto De Magistris fa sapere di avere già a disposizione un piano alternativo per i rifiuti, fondato sull’autonomia della città.
Intanto i vertici istituzionali stanno provando almeno ad eliminare i cumuli che come trofei sono esposti per le strade napoletane.
Al momento è stato raggiunto un accordo tra Regione, Comune e le Province di Napoli, Avellino, Benevento, Salerno e Caserta, mentre si aspettano i risultati dagli incontri previsti per oggi.
Il Piano approvato prevede, infatti, il ritorno a quanto stabilito lo scorso 4 gennaio da un accordo siglato dal Governo, cioè che è possibile smaltire l'immondizia del Napoletano nelle discariche e negli Stir della regione.
Una modalità già sperimentata nei mesi scorsi e che ha dato risultati positivi. Un sistema che si è fermato soltanto per fattori esterni e che può tornare a essere efficace anche se in modo provvisorio.
L'obiettivo primario è liberare la metropoli partenopea e il suo hinterland entro il 15 luglio, ma si sta `premendo' affinché il Governo vari il decreto che autorizzi i conferimenti in altre parti d'Italia.
In tal senso anche il consiglio comunale di Napoli, presieduto da Raimondo Pasquino, ha inviato una lettera al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, chiedendo la sua `intercessione' presso il Governo affinché permetta i trasferimenti. Un rinvio del quale può portare "ad una vera e propria situazione di emergenza sanitaria ed economica".
Intanto De Magistris fa sapere di avere già a disposizione un piano alternativo per i rifiuti, fondato sull’autonomia della città.
Milano: Pisapia si appresta a licenziare i consulenti esterni
MILANO - Alle prese con la necessità di tagliare sul bilancio per tappare i buchi creati dalla precedente amministrazione, pare che il sindaco di Milano Giuliano Pisapia abbia deciso di iniziare tagliando l'enorme numero di "consulenti esterni" che la Moratti sin dal 2006 chiamò - senza bando, senza concorso e senza un esame delle qualifiche - per sostituire dirigenti comunali che invece avevano vinto un regolare concorso. I primi a cadere sotto la mannaia del SIndaco, secondo le anticipazioni del Giornale, dovrebbero essere 32 persone che nei giorni immediatamente precedenti le elezioni avevano avuto un provvidenziale prolungamento del contratto. Praticamente come ultimo atto della Giunta Moratti prima di uscire. E nell'articolo il quotidiano milanese grida allo spoil system, alla volontà di cacciare 32 persone colpevoli solo di aver lavorato con la Moratti, perchè, dice l'articolo, "si parla infatti di altrettante famiglie che con un preavviso di sole due settimane resteranno senza lo stipendio". Peccato che i toni del quotidiano erano esattamente opposti 5 anni fa, quando la Moratti chiamò decine di persone pagate con lauti stipendi, senza avere alcuna esperienza, qualifica o qualità degne di nota, licenziando dall'oggi al domani altrettanti dirigenti comunali, di solito durante le vacanze estive di agosto. Allora lo spoil system era assolutamente giusto, perchè il sindaco doveva avere persone di cui fidarsi, intorno a sè.
Arresto Papa: la Giunta per le autorizzazioni rinvia senza decidere
ROMA - Alla fine la Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati ha deciso di non decidere su Alfonso Papa, nei cui confronti pende una richiesta di arresti domiciliari emessa dalla Procura di Napoli. Nella discussione di oggi si sono contrapposte l'idea portata avanti da Maurizio Paniz, del Pdl, di votare immediatamente contro la richiesta, in quanto è evidente il fumus persecutionis; e l'idea del relatore Francesco Sisto, sempre del Pdl, di rinviare per permettere alla Giunta di acquisire da Napoli la richiesta di arresto firmata dai Pm titolari dell'inchiesta. Alla fine è passata quest'ultima proposta, con un solo voto di maggioranza, grazie all'assenza del deputato di Fli Giuseppe Consolo.
In realtà, il documento richiesto non ha alcun interesse per una Giunta che volesse fare solo il proprio dovere di valutare l'esistenza o meno del "fumus persecutionis". Deve solo effettuare una valutazione sulla veridicità delle prove allegate dal Pm. Questa naturalmente è la teoria; la pratica dice che dal 2008 mai è stata concessa una autorizzazione a procedere ai magistrati verso chicchessia e per qualunque motivo.
In realtà, il documento richiesto non ha alcun interesse per una Giunta che volesse fare solo il proprio dovere di valutare l'esistenza o meno del "fumus persecutionis". Deve solo effettuare una valutazione sulla veridicità delle prove allegate dal Pm. Questa naturalmente è la teoria; la pratica dice che dal 2008 mai è stata concessa una autorizzazione a procedere ai magistrati verso chicchessia e per qualunque motivo.
Libia,Francia e Gb contrarie a stop raid
(ANSA) - ROMA - Francia, Gran Bretagna e Nato respingono la proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini di uno stop delle ostilita' in Libia per consentire la creazione di corridoi umanitari. Secondo Parigi ''una pausa permetterebbe a Gheddafi di riorganizzarsi''. Londra ha invitato ad ''intensificare'' i raid. Mentre la Nato ha assicurato: ''Continueremo le operazioni''. La Farnesina ha poi puntualizzato che quella evocata da Frattini non era una ''proposta specifica'' ma solo ''un'ipotesi di lavoro''.
Francia: si apre il processo a John Galliano
Parigi, 22 giu. (Adnkronos) - Si apre oggi davanti al tribunale correzionale di Parigi il processo allo stilista britannico John Galliano chiamato a rispondere di ingiurie e diffamazione a carattere antisemita. Galliano rischia fino a sei mesi di carcere e 22.500 Euro di ammenda. Il 24 febbraio scorso lo stilista aveva lanciato insulti razzisti e antisemiti contro una coppia di frequentatori del locale la Perle, nel Marais a Parigi. Poi era stato sottoposto ad un alcotest dalla polizia risultato positivo.
Carceri: Pannella, grazie ad Alfano per aver ascoltato nostre posizioni
Roma, 22 giu. - (Adnkronos) - "In mattinata ho ricevuto la gradita visita preannunciatami del ministro della Giustizia Angelino Alfano, con il quale ci siamo intrattenuti per circa un'ora. Nel corso della comunicazione oltre ad informarsi sulle mie condizioni e prospettive di salute, abbiamo affrontato il tema principe non solamente di noi Radicali, ma anche per il ministro Alfano, della crisi istituzionale e sociale del nostro Paese: quello della giustizia e della sua appendice carceraria, in relazione al problema posto dal critico rapporto con diritti umani, civili, costituzionali a tutti drammaticamente evidenti". Lo rende noto Marco Pannella.
Libia: Rasmussen, Nato proseguira' operazioni
Bruxelles, 22 giu. - (Adnkronos) - La Nato proseguira' le operazioni in Libia perche' altrimenti diventeranno "innumerevoli le perdite di civili". Lo ha affermato in un videomessaggio il segretario generale dell'Alleanza Anders Fogh Rasmussen.
P4, Bersani: ''Una palude maleodorante. Al Paese serve una ventata d'aria fresca''
Roma, 22 giu. (Adnkronos/Ign) - "Siamo in una palude, anche maleodorante''. Il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani commenta così quello che sta emergendo dall'inchiesta sulla loggia P4condotta dai pm di Napoli Henry John Woodcock e Francesco Curcio. Ministri, sottosegretari, imprenditori, giornalisti sono i protagonisti della rete di Luigi Bisignani, tutti immortalati nelle quindicimila pagine dell'inchiesta.
Tensione in piazza Montecitorio alla manifestazione dei precari
Roma, 22 giu. (Adnkronos) - Momenti di tensione oggi in piazza Montecitorio tra forze dell'ordine e i precari di scuola e università che da giorni manifestano davanti alla Camera. E' stata lanciata una bomba carta, oltre a diversi oggetti in direzione del Palazzo.
Qualcuno ha gridato 'dimissioni' rivolto al premier Silvio Berlusconi che stava svolgendo la sua informativa in aula. Le camionette di polizia e carabinieri si sono mosse e c'è stato un accenno di intervento delle forze dell'ordine in assetto antisommossa quando alcune transenne di protezione sono state abbattute.
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