lunedì 21 novembre 2011

Usa, candidato repubblicano: Iran non ha bomba atomica

Usa, candidato repubblicano: Iran non ha bomba atomica

WASHINGTON – Il candidate repubblicano in vista della corsa alla Casa Bianca, Ron Paul, ha affermato che non c'e' alcuna prova che l’Iran abbia costruito l’arma nucleare.

L’ha detto in un’intervista con la CBS mettendo poi in guardia contro qualsiasi attacco alla Repubblica islamica: "Teheran non ha bomba atomica. Non esiste alcuna prova ... E’ molto pericoloso ricorrere alla forza per risolvere la questione iraniana". Il rappresentante del Texas ha anche criticato la politica estera degli Stati Uniti affermando che l'attuale governo e' responsabile delle azioni ostili che vengono cmpiute ai danni dei cittadini americani. Paul ha promesso di ritirare tutte le truppe degli Usa attualmente in missione all'estero se vincera' le prossime elezioni presidenziali.

Francia, Le Pen chiede la legge sulla pena di morte

Francia, Le Pen chiede la legge sulla pena di morte

La presidente del Fronte nazionale francese, Marine Le Pen, ha dichiarato ieri domenica 20 novembre di voler indire un referendum sulla pena di morte, in caso di vittoria alle elezioni presidenziali del 2012.

Secondo l’Irib, Marine Le Pen ha detto che penso che chi uccide i nostri figli deve rischiare la pelle, pronunciandosi a favore di un ritorno alla pena di morte per gli omicidi commessi sui minori. La candidata del Fronte nazionale non ha utilizzato mezzi termini per esprimere il suo punto di vista : Occorre combattere con vigore e fermezza lo stato di degrado della società francese Bisogna smetterla con gli psichiatri che liberano i criminali», ha affermato la candidata, aggiungendo che «la giustizia ha più bisogno di criminologi che di psichatri . In caso di vittoria alle presidenziali del 2012, Marine Le Pen organizzerà un « referendum per domandare ai francesi di fare una scelta fra la pena di morte e l’ergastolo».

Sul fronte della politica estera, Marine Le Pen ha rinnovato il suo impegno a far cessare l’immigrazione massiccia in Francia, di cui il governo in carica, nella pesona dell’attuale ministro dell’Interno, Claude Guéant, sarebbe a suo giudizio altamente responsabile.

Piazza Tahrir, un campo di battaglia: 40 i morti

Piazza Tahrir, un campo di battaglia: 40 i morti

Terzo giorno di scontri: lanci di pietre e pezzi di cemento

IL CAIRO - Dopo un fine settimana di sangue sono riprese a pieno ritmo questa mattina le violenze in piazza Tahrir, al Cairo. Le migliaia di persone presenti sulla piazza, una stima parla di quattromila, hanno reagito bersagliando gli agenti con pietre e pezzi di cemento, mentre ad accrescere il caos è stato un incendio scoppiato in un palazzo di 6 piani, in cui è rimasto intrappolato un numero imprecisato di persone. I dimostranti hanno cercato di scalare i muri esterni per prestare loro soccorso, mentre l’intervento dei vigili del fuoco è stato ostacolato dalle forze dell’ordine che hanno lanciato lacrimogeni sulla folla. Nel frattempo è guerra di numeri: secondo Hani Korshed, portavoce del “Gruppo 6 aprile”, una delle formazione dell’opposizione, i morti nei tre giorni di scontri sarebbero oltre 40. Per il ministero della Salute, invece, i morti accertati sono 33, mentre più di 1500 i feriti. Intanto, piazza Tahrir è sempre più un campo di battaglia vero e proprio. Secondo alcune fonti, ad alimentare i tumulti non sarebbero solo semplici attivisti politici, ma anche i “baltaguiya”, cioè “delinquenti comuni” in lingua araba, infiltratisi tra la gente per fare irruzione e per attaccare la polizia. Secca la replica di Mahmoud al-Afifi, esponente sempre del movimento giovanile “6 Aprile”, a questa accusa: “Tra noi non ci sono infiltrati”, ha affermato Afifi. “Come possono al ministero dell’Interno distinguere tra un infiltrato e un militante? Nemmeno le loro pallottole sanno fare differenze”, ha ironizzato.

Il secondo Cdm Monti dà via libera a Roma Capitale

Parte l’ira della Lega. Soddisfatti Alemanno e Polverini

ROMA – È con il via libera al decreto legislativo su Roma Capitale che il nuovo governo Monti può dirsi nel pieno della sua attività. Dopo circa due ore di riunione si è concluso il secondo Consiglio dei ministri della squadra capitanata dal Professore: la conclusione è stata l’approvazione dello schema di decreto legislativo relativo a Roma. Si tratta di un provvedimento previsto dalla delega sul federalismo fiscale, approvata due anni e mezzo fa, e che per questo necessitava di un passaggio in Cdm entro oggi, pena la decadenza delle norme previste. Il decreto si presenta di notevole importanza per la Giunta capitolina, dal momento che va a ridisegnare le funzioni e le competenze dell’amministrazione della città: ne accresce i poteri sulla disciplina di commercio, edilizia, urbanistica e trasporti, con particolare attenzione per la tutela del patrimonio archeologico, per la realizzazione di opere pubbliche e per le politiche ambientali. In altre parole, dà via libera alla Città Eterna e stabilisce quali sono i poteri che vengono trasferiti dallo Stato a Roma Capitale e quali, con legge regionale, verranno ceduti dalla Regione Lazio. Dopo questo primo passaggio, il provvedimento passerà all’esame delle Camere, per tornare poi in Cdm, entro 90 giorni, per l’ok definitivo. “Ce l’abbiamo fatta”: grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco, Gianni Alemanno, e dalla governatrice della Regione Lazio, Renata Polverini: entrambi presenti alla riunione dell’esecutivo. Non è mancata una frecciatina da parte del sindaco capitolino al Carroccio, reo di aver colpevolmente rallentato l’iter del provvedimento: “Questa era una riforma preparata dal governo Berlusconi, ma che è rimasta bloccata per gli atteggiamenti della Lega Nord. Anche oggi - ha aggiunto il sindaco - leggiamo commenti contrari, ma noi diciamo che la riaffermazione dell’unità nazionale passa attraverso il riconoscimento di Roma Capitale”. La reazione più dura arriva, infatti, dalla Lega, che in questo modo ha dovuto incassare un grosso colpo. “Se il buongiorno si vede dal mattino questo è un pessimo giorno”, è l’immediata risposta del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Penso - ha detto Zaia - che quantomeno esteticamente si dovrebbe istituire la condizione della pariteticità, un decreto per il Nord e uno per il Sud”.

Riesame Bari conferma arresto Lavitola

(ANSA) - BARI - Il tribunale del Riesame di Bari ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il latitante Valter Lavitola. I giudici hanno ritenuto sussistenti sia i gravi indizi di colpevolezza sia le esigenze cautelari. L'ex direttore dell'Avanti e' accusato di aver indotto Gianpaolo Tarantini a mentire ai pm baresi che indagano sulle escort che Gianpi ha portato nelle residente dell'ex premier Berlusconi.

Fiat disdice tutti gli accordi sindacali a partire dal primo gennaio 2012

Fiom: andremo avanti con azioni legali e denunce. Uilm: serve subito un incontro con l'azienda. Fismic: rompere indugi, contratto nazionale entro fine anno

Sergio Marchionne

ROMA - Fiat Group Automobiles ha disdetto, dal primo gennaio 2012, tutti gli accordi sindacali vigenti e «ogni altro impegno derivante da prassi collettive in atto» in tutti gli stabilimenti automobilistici italiani. L'azienda ha scritto una lettera ai sindacati, nella quale si rende comunque disponibile «a promuovere incontri per finalizzare e valutare le conseguenze del recesso» e «alla eventuale predisposizione di nuove intese collettive». Uilm: ora subito incontro con l'azienda. «Chiederemo subito un incontro all'azienda per verificare gli effetti del recesso e con l'obiettivo di continuare ad assicurare ai lavoratori gli stessi trattamenti economici, anzi possibilmente migliorandoli, senza mettere in discussione i diritti - dice Rocco Palombella, segretario generale della Uilm - Noi abbiamo criticato l'uscita da Federmeccanica e questa è una reazione della Fiat. E' un fatto grave e ci preoccupa alla luce di una situazione economica molto delicata con l'aumento della cassa integrazione, non aiuta le parti a ritrovare un clima positivo». Quanto all'intenzione della Fiom di andare avanti sulla strada delle azioni legali, Palombella afferma: «Decisione legittima, ma noi vogliamo contrattare e tutelare con accordi i diritti dei lavoratori. Andremo avanti sulla strada negoziale». Fismic: rompere indugi, contratto nazionale entro fine anno. «La decisione della Fiat evidenzia la necessità di rompere i residui indugi e realizzare al più presto e comunque prima del 31 dicembre il contratto nazionale per i lavoratori dell'auto - dice il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo - Il rischio è che, in assenza di questo, la più grande azienda italiana proceda ad un regolamento unilaterale che sarebbe la vera fine delle relazioni sindacali nel Paese. Fiom: andremo avanti con azioni legali e denunce. «Finchè c'è lo Statuto dei lavoratori - dice il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini - la Fiat non può decidere quali sindacati stanno in fabbrica e quali no. Noi andremo avanti con le azioni legali e le denunce, ma dovremo anche mettere in campo un'azione sindacale non solo dentro la Fiat ma per tutta la categoria. La Fiat non ha il potere di decidere se dobbiamo esistere o meno». «Entro il 31 dicembre - dice Roberto Di Maulo, segretario generale del sindacato autonomo Fismic - bisogna realizzare il contratto auto. Era già un impegno, ora è urgente e pressante».

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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=170684&sez=HOME_ECONOMIA

AUSTRIA - Autorizzato il dolcificante naturale stevia

Niente calorie, niente carie. Il dolcificante naturale estratto dalla stevia rebaudiana, pianta originaria del Paraguay, ha ottenuto l'autorizzazione alla vendita, e ai primi di dicembre sarà disponibile anche in Austria. Il ministero della Sanità comunica che EFSA -l'Autorità europea per la sicurezza alimentare- sta per pubblicare il via libera sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria, dopo aver escluso il rischio di cancro o di genotossicità e dunque problemi di ferilità. Stevia è una possibile alternativa allo zucchero di canna o di barbabietola e potrà essere impiegata nella produzione di yogurt, bevande, cioccolata e dolciumi. E' soggetta a restrizioni poiché l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) suggerisce di non assumerne più di 4 milligrammi al giorno pro chilo di peso. In Usa e Giappone è sul mercato già da diversi anni.

Springsteen in tour, le prime date in Europa

Quattro concerti già definiti, entro una settimana tutti gli appuntamenti. Confermata l'uscita di un nuovo album

MILANO - Le voci, insistenti, sono ora confermate. Bruce Springsteen torna in tour nel 2012. Le prime date sono già state annunciate sul sito ufficiale del Boss e riguardano quattro concerti nell'estate 2012 in Gran Bretagna, tra i quali la partecipazione allo storico festival dell'isola di Wight e a un altro evento collettivo, Hard Rock Calling che si tiene ad Hyde Park, nel cuore di Londra. E' un primo annuncio parziale cui seguirà entro una settimana la definizione di tutte le tappe del tour che partirà dagli Usa, attraverserà l'Europa e, come da tradizione tornerà negli Stati Uniti per la chiusura. Le date europee, annuncia il sito ufficiale, saranno comprese tra metà maggio e fine luglio. Almeno due concerti (i primi della E Street Band senza la presenza di «Big Man» Clarence Clemons sul palco) dovrebbero essere in Italia, secondo i rumour fin qui non confermati ma verosimili (Firenze e probabilmente Milano San Siro, nonostante il precedente del processo subìto dall'organizzazione per un ritardo nell'ora di 1chiusura del concerto). Non viene precisato se nei concerti Springsteen sarà ancora accompagnato dalla E Street Band (in questo caso sarebbero i primi senza la presenza di «Big Man» Clarence Clemons sul palco). Confermata invece la realizzazione di un nuovo album (Arcade At Night) la cui uscita dovrebbe essere imminente.
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«I favori ai politici? Ero io il collettore»

Finmeccanica, le verità di Borgogni ai pm I nomi nelle carte, da La Russa a Giovanardi

ROMA - Ha già risposto a tre interrogatori e un nuovo appuntamento è fissato per i prossimi giorni. Lorenzo Borgogni, responsabile delle relazioni istituzionali di Finmeccanica, ha deciso di collaborare con i magistrati di Napoli titolari dell'inchiesta sugli appalti esteri ottenuti dalla holding specializzata in sistemi di difesa. Ma i suoi verbali sono stati trasmessi anche agli inquirenti romani che indagano sulle «commesse» gestite dalle società controllate e dall'Enav e nei suoi confronti avevano sollecitato l'arresto, negato però dal giudice. Le prime rivelazioni del manager, che proprio ieri ha deciso di autosospendersi dall'incarico, riguardano soprattutto soldi e favori concessi ai potenti. E coincidono con quanto è stato già raccontato dal consulente Lorenzo Cola che ormai da mesi parla dei rapporti tra affari e politica. Rivelazioni ancora coperte da molti «omissis», ma l'ordinanza di arresto dell'amministratore delegato di Enav Guido Pugliesi e di due manager rivela che è proprio sui nomi di ministri e parlamentari che avrebbero ottenuto soldi e favori che si stanno concentrando le verifiche. Le indagini entrano dunque in una nuova fase cruciale, che potrebbe portare nei prossimi giorni a svolte clamorose.

Lorenzo Borgogni (Emblema)Lorenzo Borgogni (Emblema)
«Collettore per i politici» Borgogni lo ha specificato nel primo verbale: «Io sono il collettore di rapporti con i politici per conto di Finmeccanica e mi sono sempre occupato di trasferire le loro richieste alle società del Gruppo. Nomine, assunzioni, appalti: sono in grado di ricostruire quanto è accaduto negli ultimi anni». Le sue indicazioni hanno già portato all'acquisizione di numerosi documenti negli uffici di piazza Monte Grappa e in altre aziende. L'attenzione degli investigatori è concentrata sui contratti stipulati durante questa gestione, anche perché Borgogni è stato esplicito: «Ho sempre agito d'accordo con il presidente Pier Francesco Guarguaglini, del quale sono uno dei collaboratori più stretti». Ha poi fornito indicazioni sui partiti di riferimento specificando come i politici che hanno chiesto e ottenuto favori e utilità appartengono a tutti gli schieramenti: destra, sinistra e centro. Finora ha però negato di aver mai gestito passaggi di denaro. E ha aggiunto: «Mi sono sempre occupato di grossi affari a livello centrale, ma non posso essere preciso su quanto avveniva a livello locale, perché le aziende che si trovano sul territorio trattano direttamente con i politici di riferimento della Regione o del Comune dove operano, anche se si tratta di personaggi di livello nazionale».

La prima convocazione di Borgogni davanti ai pubblici ministeri Vincenzo Piscitelli, Henry John Woodcock e Francesco Curcio risale al marzo scorso. L'indagine è quella sul deputato del Pdl Marco Milanese, all'epoca consigliere politico del ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Nel corso di una perquisizione è stato acquisito un appunto scritto a penna con i nomi di alcuni politici associati alle nomine di consiglieri di amministrazione. Sul foglietto ci sono i nomi del ministro della Difesa Ignazio la Russa, del deputato della Lega Giancarlo Giorgetti, c'è un Romani che potrebbe essere il ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani. E poi un lungo elenco di aziende con accanto una rosa di candidati.

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http://www.corriere.it/cronache/11_novembre_21/i-favori-ai-politici-ero-io-il-collettore-fiorenza-sarzanini_b5007d7e-1411-11e1-ab68-9c5b3cac959b.shtml

Etichette alimentari. Arriva il Regolamento comunitario

Domani sara' pubblicato il nuovo Regolamento comunitario sulle etichette alimentari. Essendo un Regolamento, a differenza delle Direttive, dovrebbe essere immediatamente recepito nel nostro ordinamento. Il Regolamento introduce nuovi requisiti in materia di etichettatura. Le indicazioni obbligatorie dovrebbero in particolare riguardare l'identita' dei prodotti alimentari, la loro composizione e le loro caratteristiche nutrizionali, la loro origine e la loro utilizzazione sicura (durata, impatto e rischi di conseguenze nocive sulla salute). Tali informazioni dovranno essere facilmente leggibili e comprensibili per il consumatore. Le indicazioni obbligatorie sono stampate in caratteri di almeno 3 mm. L'etichettatura nutrizionale deve includere indicazioni obbligatorie quali: * il valore energetico; * la quantità di alcune sostanze nutritive che rientrano nella composizione, i grassi, gli acidi grassi saturi, i carboidrati con specifico riferimento agli zuccheri e al sale. Sara' obbligatorio indicare il Paese di origine per la carne suina, ovina, caprina e il pollame. La carne bovina e' gia' stata "normata" dopo lo scandalo della mucca pazza. Si dovra' indicare se il prodotto e' scongelato, se l'involucro degli insaccati e' commestibile, il nome degli oli vegetali, le sostanze allergiche, ecc.

Usa, dieci cose sulle violenze della polizia

Tutta la verità sull’intervento alla manifestazione pacifica dell’UC Davis Come vi raccontavamo venerdì, sono stati sospesi i due agenti che hanno spruzzato spray urticante al peperoncino negli occhi di una quindicina di studenti inermi, seduti a terra per un pacifico sit-in. L’amministrazione dell’Università della California Davis, dove si è verificato l’episodio, ha aperto un’inchiesta. Nel campus era in corso una protesta del movimento Occupy Wall Street. Il blogStudentActivism riporta dieci particolari che dovremmo conoscere sulla vicenda.
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Processo Ruby: tutte le ragazze di Arcore saranno "parti offese"

Processo Ruby: tutte le ragazze di Arcore saranno 'parti offese'

MILANO - Nuovo rinvio, per il processo a carico di Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede, ancora in fase preliminare. Infatti il Tribunale ha deciso di inviare la notificazione del rinvio, in qualità di parti offese, a tutte le ragazze individuate dalle indagini che sono state portate ad Arcore dai tre imputati. Secondo il Tribunale, infatti, tutte le ragaze che si sono prostituite hanno ricevuto una violazione della "tutela della libertà della persona umana". Per certi versi è una sentenza che può fare storia, dato che non si era mai fatta in Italia una distinzione simile. L'effetto pratico è che in teoria tutte le ragazze possono presentarsi alla prossima udienza con un avvocato e chiedere un risarcimento danni contro i tre imputati. Cosa che invece già hanno fatto Chiara, Ambra e Imane, le tre ragazze che hanno riferito alla Procura ciò che avveniva durante gli ormai famosi "bunga bunga". Invece si è opposta alle costituzioni di parte civile (appunto, la richiesta di risarcimento danni, ndr) la difesa di Nicole Minetti, che vengono ritenute non giustificate dalla situazione. Fuori dal Tribunale, ressa di cronisti davanti agli avvocati della Difesa e della Parte Civile. In particolare gli avvocati di Mora (che oggi non era presente, avendo fatto pervenire la rinuncia a presenziare) hanno fatto presente che il loro assistito è in un tale stato di depressione, a causa dello stato di detenzione in cui è attualmente, che per loro è difficile anche comunicare e stabilire una linea difensiva da adottare.

Piazza Affari chiude a meno 4,74 %

La minaccia sul debito francese spinge giù la Borsa di Milano Francia a rischio declassamento, in difficoltà tutte le piazze europee

(Ansa)(Ansa)
MILANO - Il primo giorno del governo Monti alla prova dei mercati si chiude con un dato molto negativo. Piazza Affari chiude cedendo 4,74 punti percentuali, al termine di una giornata tutta in salita. Non tutte le colpe però questa volta sono sulle spalle dell'Italia: il trend negativo della giornata borsistica europea è dovuto soprattutto ai segnali che vedono la Francia come il prossimo Stato che potrebbe essere contagiato dalla crisi del debito. Turbolenze europee che approdano anche oltreoceano. Wall Street perde terreno, il Dow Jones cede oltre 311 punti, pari al meno 2,64 per cento, il Nasdaq cade di 67,84 punti, meno 2,63 per cento e lo Standard & Poor's 500 cede 30,56 punti, meno 2,51 per cento. Negli Usa, i media riportano inoltre che il supercomitato incaricato di stendere una legge mirata a ridurre il deficit di bilancio di almeno 1,2 trilioni di dollari negli ultimi dieci anni non è riuscito a raggiungere un accordo sulla riduzione del deficit, a causa di profonde divisioni sulle tasse e sulle politiche di spesa. Notizie che peggiorano le aspettative degli investitori.

PIAZZA AFFARI - Partita male, Piazza Affari ha perso terreno col passare delle ore. A determinare il risultato negativo la minaccia incombente sulla Francia, ma anche lo stacco di cedola di alcune blue chips il cui peso complessivo è stato valutato nello 0,57% dell'intero mercato borsistico.

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http://www.corriere.it/economia/11_novembre_21/borsa-andamento_6559d1dc-1414-11e1-ab68-9c5b3cac959b.shtml

Nucleare: Londra taglia tutti i legami con le banche iraniane

'Preoccupazione' per programma nucleare militare Iran Milano, 21 nov - Londra ha fatto sapere di aver rotto i legami tra il settore finanziario britannico e le banche iraniane, compresa la banca centrale, per rimarcare la sua "preoccupazione" in merito allo sviluppo del programma nucleare militare. Si tratta della prima volta che il Regno Unito impone una sospensione di questo tipo con "il settore bancario di un intero paese" afferma il comunicato diffuso quattro giorni dopo l'adozione da parte dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) di una risoluzione contro l'Iran. Tmm-Y- 21-11-11 17:07:49 (0270)ene 3

Nucleare: Londra taglia tutti i legami con le banche iraniane

'Preoccupazione' per programma nucleare militare Iran Milano, 21 nov - Londra ha fatto sapere di aver rotto i legami tra il settore finanziario britannico e le banche iraniane, compresa la banca centrale, per rimarcare la sua "preoccupazione" in merito allo sviluppo del programma nucleare militare. Si tratta della prima volta che il Regno Unito impone una sospensione di questo tipo con "il settore bancario di un intero paese" afferma il comunicato diffuso quattro giorni dopo l'adozione da parte dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (AIEA) di una risoluzione contro l'Iran. Tmm-Y- 21-11-11 17:07:49 (0270)ene 3

Dandini firma con La7, nel prime time del sabato con la squadra di 'Parla con me'

(Adnkronos)
Roma, 21 nov. (Adnkronos/Ign) - Dopo il divorzio dalla Rai e una lunga trattativa, Serena Dandini ha firmato con La7, la rete di Telecom Italia Media. A partire da gennaio 2012, condurrà un nuovo programma di prime time il sabato, dalle 21.30 alle 24.00, e due brevi appuntamenti, dalle 19.30 circa, che anticiperanno l'edizione serale del TG di sabato e domenica.

Ad affiancare Serena Dandini ci saranno Dario Vergassola, Elio e le storie tese, Max Paiella, Paola Minaccioni e Federica Cifola, Diego Bianchi (Zoro), Ascanio Celestini, Andrea Rivera, Lillo e Greg. Il regista sarà Igor Skofic. La stessa squadra con cui lavorava per 'Parla con me' su Rai3.

Il titolo della nuova trasmissione non è ancora stato definito. Il programma sarà prodotto e interamente realizzato da Fandango Tv. Gli autori sono buona parte degli autori storici della conduttrice e di 'Parla con me'. Vi figurano la stessa Serena Dandini, Andrea Salerno e Dario Vergassola.

Con la firma annunciata oggi si chiude una lunga trattativa iniziata all'indomani del divorzio ufficiale da Viale Mazzini sancito dalla decisione di settembre del Cda Rai di chiudere alla possibilità della realizzazione di 'Parla con me' da parte di un produttore esterno.

"Anche a me dispiace per Rai ma non c'è stato verso e a La7 mi hanno accolto a braccia aperte" dice Dandini rispondendo ai commenti su Twitter. Ancora, riferendosi al rapporto con la Rai, Dandini twitta poi che è "come con gli amori, se non ti amano...". Quanto all'impegno, per lei nuovo, in uno show del sabato sera, afferma ironica che "al sabato solo dei pazzi ma tant'è..." e conclude, per ora, digitando: "Squadra al completo, cominciate a mandarmi le foto dei vostri divani".

"La7 non ha mai proposto prima uno show del sabato sera - ha detto all'Adnkronos il direttore di La7, Paolo Ruffini - con Serena Dandini realizzeremo qualcosa di alternativo al sabato sera delle grandi reti, con una logica che è comune anche ad un altro progetto, quello di confezionare un programma per la domenica pomeriggio, qualcosa di nuovo come lo fu a suo tempo 'L'altra domenica' di Rai2".

Ruffini sottolinea di essere "contento, molto contento" dell'arrivo di Serena Dandini sulla sua rete. Uno show da lei condotto nella prima serata del sabato non potrà certo rispettare gli stilemi del sabato tv e Ruffini neanche lo vorrebbe ma, sottolinea il direttore di La7, "è la collocazione che fa il format". Come dire che la Dandini non ballerà nel suo show? Ruffini ride e risponde: "Non credo proprio".