domenica 12 giugno 2011

Serbi manifestano contro adesione a Nato

(ANSA) - BELGRADO - Un migliaio di persone hanno manifestato pacificamente nel pomeriggio a Belgrado contro la Nato, alla vigilia di una conferenza militare organizzata dall'Alleanza Atlantica nella capitale serba. 'Mai nella Nato' era lo slogan del raduno, indetto dal Partito democratico della Serbia (Dss, conservatore, all'opposizione) e da varie ong. La grande maggioranza dei serbi e' contraria all'eventuale adesione, memore dei bombardamenti che l'Alleanza Atlantica effettuo' nella primavera 1999.

Libia: striscione contro portaerei Usa

(ANSA) - NAPOLI - Uno striscione con la scritta 'Fuori la guerra e la porterei nucleare dal porto di Napoli, giu' le mani dalla Libia' e' stato esposto dal movimento Stop the War sulle mura di Castel dell'Ovo, a Napoli. Da ieri, nel golfo c'e' la portarei Usa George HW Bush, la piu' grande base militare mobile del mondo. 'Un vero e proprio arsenale -denuncia Stop the war- che prefigura l'azione di terra in suolo libico. Ma anche una centrale nucleare con a bordo reattori piu' pericolosi di quelli di Fukushima'.

Russia, preoccupazione per incrociatore USA nel Mar Nero

Russia, preoccupazione per incrociatore USA nel Mar Nero

MOSCA - L’entrata al Mar Nero dell’ incrociatore americano “Monterey”, dotato del sistema antimissilistico Aegis, per partecipare all’esercizio militare congiunto con l’Ucraina “Sea Breeze - 2011 ", suscita nella parte russa una serie di questioni, lo ha rilevato il Ministero degli Esteri della Russia.

Il"Monterey" è stato inviato alle acque europee dall'amministrazione statunitense nel quadro della "strategia di graduale adattamento”, per la formazione del segmento europeo del sistema globale di difesa antimissile.

La prima fase del programma prevede lo schieramento nell’ Adriatico, nel Mar Egeo e nel Mediterraneo di navi americane al fine di difendere i paesi del Sud Europa da eventuali minacce missilistiche.

Secondo la versione degli Stati Uniti, le navi potrebbero essere avanzate anche nel Mar Nero, in caso di bisogno, come, as esempio, l’aggravamento della situazione nella regione ", - si legge nei commenti del Ministero degli esteri russo diffusi domenica, il 12 giugno.

"Lasciando da parte la questione irrisolta circa l'architettura di un possibile sistema europeo antimissili ai sensi delle decisioni del vertice di Lisbona NATO-Russia, Mosca vorrebbe capire quale " inasprimento " aveva in mente il comando americano, facendo passare dal Mediterraneo ad Est la principale unita’ del sistema territoriale di difesa missilistica in fase di formazione all’opera dell’ Alleanza Atlantica, "- e’ quanto si chide a Mosca.

"Se stiamo parlando della solita" visita "in questa regione molto sensibile, allora perché è stata scelta la nave con questa versione particolare delle armi? E quale ruolo è stato assegnato ai sistemi antimissile" Monterey " dallo scenario esercizi" Sea Breeze - 2011 nel corso delle quali venivano messe a punto le operazioni anti-pirateria secondo gli standard della NATO "?" - chiede il Ministero degli Esteri.

"La parte russa ha più volte sottolineato che non lascera’ senza attenzione la comparsa nelle immediate vicinanze dei suoi confini degli elementi delle infrastrutture strategiche USA che saranno considerati una minaccia alla sicurezza nazionale" - ha ricordato il Ministero degli Esteri.

Benigni: “Mi dovrebbero fare cittadino onorario di Arcore”

Il popolare comico scherza su Silvio e i quattro referendum di domani ad una cerimonia dedicata ad Umberto Eco

‘A me che parlo da 17 anni di Berlusconi perche’ non mi danno la cittadinanza onoraria di Arcore? La voglio chiedereufficialmente‘. Cosi’, scherzando, Roberto Benigni ha esordito alla celebrazione per il conferimento della cittadinanza onoraria diSan Leo ad Umberto Eco. Celebrazione durante la quale l’attore e regista toscano ha letto anche brani tratti da opere dello stesso Eco. ‘Quando Eco mi ha chiesto di venire qui – ha sorriso di fronte alla platea assiepata alla Rocca di San Leo – ho risposto quattro volte si‘. Quattro si‘, quattro volte si’: si’, si’, si’, si’‘. DOVREI ESSER CITTADINO DI ARCORE – In un articolo, tempo fa, Eco ha detto di San Leo: una rocca e due chiese – ha scherzato Benigni -. Mi hanno chiesto di Arcore – ha aggiunto – dovrei rispondere un uomo e trenta escort’. Secondo il regista de ‘La vita e’ bella’, ‘San Leo era nelle Marche e ora in Romagna. Anche ad Arcore, per le cose che stanno accadendo la’, sta cambiando provincia: sara’ sotto provincia di Las Vegas. Stanno intitolando una strada a Berlusconi – ha proseguito -: gli ingegneri hanno cominciato e stanno aspettando l’autorizzazione a procedere’. Benigni, ancora, non ha mancato di scherzare, riferendosi ironicamente al presidente del Consiglio, pur senza nominarlo direttamente. ‘Qui a San Leo ho visto la cella di Cagliostro, un personaggio straordinario che riusciva a manipolare le teste degli altri, un sacco di donne. Si e’ dichiarato il piu’ grande alchimista degli ultimi 150 anni – ha ironizzato -, ha giurato sui figli e la moglie ha detto: guardate e’ malato. Anche Cagliostro – ha argomentato nuovamente – ha avuto questa storia con la nipote di Luigi XVI…’. Davanti alla platea, Benigni ha poi concluso scherzando ancora sulla cella di Cagliostro dicendo che ‘ora la cella e’ vuota. Trovarne uno cosi’. La cella e’ libera, Bossi ci vuol fare una centrale nucleare’.

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http://www.giornalettismo.com/archives/129249/benigni-mi-dovrebbero-fare-cittadino-onorario-di-arcore/

Iran: morto giornalista in sciopero fame

(ANSA) - TEHERAN - Reza Hoda-Saber, un noto giornalista e attivista politico dell'opposizione iraniana, e' morto per una crisi cardiaca durante uno sciopero della fame in carcere. Lo scrive oggi il sito dell'opposizione Kaleme. La sorella di Hoda-Saber, Firuzeh, citata dall'agenzia Isna, ha confermato la notizia dicendo di avere riconosciuto il corpo del fratello.

La satira di Guzzanti è possibile solo su Sky

La prima tentazione sarebbe quella di stabilire chi è il miglior comico, all'interno della famiglia Guzzanti, padre compreso. Personalmente non avrei dubbi, è «Quelo»: ieri Rutelli-Sordi e oggi un semidio vichingo screditato e sfiduciato; ieri Rocco Smitherson, regista «de paura», e oggi fiero piduista, capace di un piano di risanamento nazionale ma incapace di destreggiarsi con tre Olgettine mezze nude, mandate via dalla villa di Arcore: «Non so che dargli da mangiare a 'ste donne. Non ho mai avuto un animale a casa. E il pesce rosso, l'unica bestia che c'avevo, me lo fece fuori la Banda della Magliana. Che 'ie dò a queste?».

In questo momento, una satira così, piena di rabbia e di amarezza, di sarcasmo e di irrisione, poteva andare in onda solo nella «zona franca» di Skyuno («Aniene», venerdì, ore 21.10). Fosse andata su Raitre, come un tempo, tutto l'edificio di Viale Mazzini, amianto compreso, sarebbe già stato raso al suolo dal consigliere Verro. Eppure Corrado Guzzanti, aiutato nei testi da Andrea Purgatori e nella recitazione da Marco Marzocca e Max Paiella, ha fatto solo il suo lavoro: lo ha fatto bene, distillando risate e veleni, nonsensi e canzoni.

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http://www.corriere.it/spettacoli/11_giugno_12/grasso_fil-di-rete_satira-guzzanti-solo-su-sky_83d8860c-94c2-11e0-b80f-3da7c892fae6.shtml

Bin Laden: cacciatore tesori cerca salma

(ANSA) - ROMA - La caccia ad Osama bin Laden non è ancora finita e potrebbe spostarsi sott'acqua. Il cacciatore di tesori californiano Bill Warren ha deciso infatti di lanciare una missione nel Mar Arabico alla ricerca della salma del leader di al Qaida. L'eccentrico imprenditore con la passione per i relitti di navi dice di non credere al presidente Barack Obama e spera di localizzare, recuperare e fotografare il corpo dello sceicco del terrore per poi effettuare il test del Dna a bordo di una nave.

India: Guru Ramdev interrompe digiuno

(ANSA) - NEW DELHI - Il guru indiano Baba Ramdev, in sciopero della fame per protestare contro la corruzione, ha deciso di interrompere il suo digiuno dopo otto giorni. Due giorni fa Ramdev, che viaggia su un aereo privato e ogni giorno inchioda davanti alla televisione 30 milioni di persone, era stato ricoverato d'urgenza in un ospedale di Dehradun, città dello Stato di Uttarakhand, per evidenti problemi alla pressione sanguigna ed al battito cardiaco.

Referendum, l'affluenza alle 12 è all'11,6%. Si vota oggi e domani

Roma, 12 giu. (Adnkronos/Ign) - Ha superato l'11% l'affluenza alle urne dei referendum alle ore 12, secondo i dati del Viminale relativi a tutti gli 8.092 comuni in cui si vota. Nel dettaglio, il dato relativo al primo quesito sull'acqua è dell'11,64%. Anche il secondo quesito sull'acqua ha fatto registrare l'11,64%. Il nucleare è all'11,63% e il legittimo impedimento è all'11,63%. Il prossimo dato sarà quello relativo alle 19. Seggi aperti da questa mattina alle 8 fino alle 22 di stasera e poi dalle 7 alle 15 di domani.
E' il quorum il vero scoglio che i sostenitori puntano a superare: l'ultimo referendum abrogativo che ha raggiunto il quorum risale infatti al 1995.

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Giappone: Fukushima, tracce di stronzio trovate in falde acquifere

Tokyo, 12 giu. - (Adnkronos/Dpa) - La contaminazione radioattiva proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima sta peggiorando. Lo ha annunciato la Tepco, la societa' che gestisce l'impianto, riferendo che nei campioni prelevati dalle falde acquifere nei pressi dei reattori 1 e 2 della centrale, sono presenti tracce di stronzio che superano di 240 volte i limiti massimi consentiti. Secondo quanto riferisce l'agenzia Kyodo, si tratta del primo rilevamento di questo tipo e potrebbe essere stato provocato da una fuga di materiale radioattivo.

Referendum, seggi aperti oggi e domani. Italia al voto per 4 quesiti

De Magistris al seggio
Roma, 12 giu. (Ign) - Seggi aperti da questa mattina alle 8 per i quattro referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento. Si voterà fino alle 22 di stasera e poi dalle 7 alle 15 di domani.

E' il quorum il vero scoglio che i sostenitori puntano a superare: l'ultimo referendum abrogativo che ha raggiunto il quorum risale infatti al 1995.

Referendum popolare n. 1 Scheda di colore rosso - Modalità e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: Abrogazione. Il quesito prevede l'abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati.

Referendum popolare n. 2 Scheda di colore giallo - Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito: Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l'abrogazione delle misure che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore.

Referendum popolare n. 3 Scheda di colore grigio - Abrogazione dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n.34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 3011, n.75: Abrogazione parziale di norme. Il quesito propone l'abrogazione delle nuove misure che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.

Referendum popolare n. 4 Scheda di colore verde - Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale. Il quesito propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.

Ciascun elettore ha diritto di esprimere il voto, con la matita copiativa, tracciando un segno sul riquadro corrispondente alla risposta da lui prescelta [''SI'' o ''NO'']. Votando SI, il cittadino esprime la volontà di abrogare le norme sottoposte a referendum; votando NO esprime la volontà di mantenere in vigore le norme sottoposte a referendum. E' possibile ritirare, e quindi votare, anche solamente la scheda per uno o per alcuni dei quesiti referendari. Affinché il referendum sia valido, deve recarsi alle urne il 50% più uno degli aventi diritti al voto. Le operazioni di scrutinio avranno inizio domani lunedì 13 giugno subito dopo la chiusura della votazione e l'accertamento del numero dei votanti per ciascun referendum.

I quesiti referendari "interesseranno, sul territorio nazionale, sulla base dei dati riferiti al 45esimo giorno antecedente la votazione e suscettibili di lievi modificazioni al termine della revisione straordinaria delle liste elettorali attualmente in corso, 47.357.878 elettori, di cui 22.734.855 maschi e 24.623.023 femmine. Le sezioni saranno 61.601".

Il corpo elettorale della circoscrizione estero interessato alle consultazioni referendarie è di 3.236.990 elettori: il dato è suscettibile di variazione in relazione all'eventuale ammissione al voto disposta dalle autorità consolari competenti.

Il ministero dell'Interno ricorda che gli elettori residenti in Italia, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire un documento di riconoscimento e la tessera elettorale personale.

Nel mirino Iva e rendite finanziarie meno Irpef, via al "fattore famiglia"

I tecnici del Tesoro sono al lavoro sulle misure fiscali. Potrebbe essere elevata la "no tax area" per i nuclei numerosi e con anziani o disabili

di ROBERTO PETRINIROMA - Una quadratura, magica, del cerchio. Che consentirebbe di evitare il diktat di Bruxelles (niente tagli di tasse in deficit), di accontentare le richieste di Berlusconi e di soddisfare l'ambizione intellettuale di Tremonti padre dello slogan che vuole dirottare la tassazione "dalle persone alle cose". "Parliamone", ha detto il ministro dell'Economia, ieri agli industriali riuniti a Santa Margherita Ligure, riferendosi allo scambio tra più Iva e meno Irpef. L'obiettivo è la riforma a pressione invariata o a "costo zero". La scommessa è condurla in porto. Diligentemente gli uffici hanno già scritto, nero su bianco, la bozza della legge delega sul fisco che sarà varata dal consiglio dei ministri tra fine giugno e i primi di luglio, contestualmente o dopo la manovra triennale da 40 miliardi volta a raggiungere il pareggio dei conti pubblici nel 2014. Quattro le linee guida (più una quinta ancora in bilico, l'omologazione all'Europa della tassazione delle rendite finanziarie escludendo il risparmio familiare): a) rivisitazione aliquote Irpef; b) aumento Iva; c) revisione della base imponibile e superamento Irap; d) quoziente familiare e riforma detrazioni. Un "manifesto normativo" da realizzare in dodici mesi, per mettere in atto la riforma in vista delle prossime elezioni: l'intenzione è quella di ridurre l'Irpef ed elevare di un punto l'Iva dando vita ad una "partita di giro" di 9 miliardi. Ma le variabili, visto che si tratta di centinaia di prodotti, sono molte: attualmente le aliquote sono tre (4, 10 e 20%). Potrebbero salire tutte di un punto, potrebbe emergere una aliquota intermedia del 12 oppure i beni di lusso potrebbero avere una aliquota superiore al 21. Il risparmio andrà, a seconda del mix, dai 6 ai 9,5 miliardi. Con queste risorse si potrà mettere mano al taglio dell'Irpef per le prime due aliquote (oggi al 23 e al 27% fino a 28 mila euro) per il costo di 2-3 miliardi oppure si potrebbe sforbiciare solo la prima di due punti, ma per tutti i redditi.
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Torture, stragi e fosse comuni in un video gli orrori di Gheddafi

Documento di "Report": così i fedelissimi del raìs cacciano i ribelli. Un generale ordina al suo cameraman personale di riprendere tutto per mostrare le immagini al colonnello

di VINCENZO NIGROROMA - Cosa sarebbe accaduto se dal 19 marzo i caccia della Nato non avessero fermato le truppe di Gheddafi in avanzata verso Bengasi? Se i Mirage francesi e i Tornado britannici non avessero bombardato i carri armati e i pick-up dei miliziani di Gheddafi pronti a fare terra bruciata di ogni città e villaggio in mano ai ribelli? Un documento televisivo davvero essenziale per capire la guerra di Libia verrà messo in onda questa sera da Report (Rai 3, ore 21). Sono immagini e foto catturate dalla mini-telecamera affidata a un uomo della scorta di un generale di Gheddafi, un fedelissimo che per giorni ha combattuto ordinando al suo cameraman personale di riprendere tutto, per mostrare al colonnello la sua totale fedeltà. Un filmato che documenta il lavoro sporco dei gheddafiani, i rastrellamenti, le fosse comuni, le uccisioni. La telecamera della guardia del corpo del generale Jubran el Warfalli è stata ritrovata dai ribelli che hanno perquisito le auto della colonna del generale, colpite il 22 marzo mentre fuggivano sotto il fuoco dei caccia della Nato. El Warfalli è morto prima di riuscire a consegnare le prove dei suoi omicidi, della sua efficienza, al colonnello Gheddafi. E quei 10 minuti di filmato montati da Report sono solo una goccia tra le ore di girato che Report è riuscita ad ottenere dalla Libia, arrivate in Italia grazie al lavoro di dissidenti anti-regime. L'esordio del servizio è destinato a lui, il generale el Warfalli: "Jubran, sei un fiore appena sbocciato", lo esalta uno dei suoi uomini salutandolo mentre quello nel deserto si arrampica su uno dei fuoristrada della colonna militare pronta a fare terra bruciata dei ribelli a Ben Jawad. Siamo a metà marzo, poco prima del giorno 19, quando la Nato inizierà a combattere per difendere i ribelli. El Warfalli sta guidando l'offensiva strategica per riconquistare le città che, da Bengasi andando verso Ovest, verso la Sirte, si sono ribellate a Gheddafi. Sono battaglie che hanno devastato città come Ben Jawad, Ras Lanuf, Adjedabia, che hanno portato i gheddafiani alle porte di Bengasi, fino a infiltrarsi nella periferia della capitale dei ribell
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Siria in fiamme, le truppe di Damasco entrano nella città di Jisr al-Shughour

(Xinhua)
Damasco, 12 giu. (Adnkronos) - Le forze di sicurezza siriane stanno entrando nella città di Jisr al-Shughour, nel nord del Paese. Lo riferisce la Bbc.
Testimoni hanno riferito di avere udito colpi di arma da fuoco e di avere visto abitazioni in fiamme, mentre le truppe governative muovevano all'interno della città, dopo un bombardamento durato 24 ore. Il governo di Damasco ha annunciato di voler ristabilire l'ordine dopo aver denunciato l'uccisione di 120 militari delle proprie forze di sicurezza, sebbene gli abitanti della città abbiano invece riferito che le uccisioni sono avvenute a seguito di un ammutinamento e dei successivi scontri tra i militari siriani.

Secondo alcune fonti le truppe farebbero parte di una unità di elite comandata dal fratello del presidente siriano Bashar al-Assad, Maher.L'avanzata delle truppe governative ha spinto altri abitanti a lasciare la città per raggiungere il confine con la Turchia, già attraversato negli ultimi giorni da almeno 4mila persone. Dal lato turco del confine sono già stati allestiti due campi per i profughi e un terzo si sta rapidamente riempiendo di persone in fuga dalla Siria.

Gli Stati Uniti hanno affermato che la repressione messa in atto dal regime di Damasco ha innescato una crisi umanitaria e hanno chiesto che al Comitato internazionale della Croce Rossa sia consentito l'accesso nel nord del Paese.

Quattro motivi (più uno) per votare

di EUGENIO SCALFARIL'anteprima (rispetto al voto referendario di oggi e di domani) si è svolta ad "Annozero" di giovedì scorso. È stata l'ultima apparizione di questo "talk show" televisivo dove, per l'occasione, Michele Santoro aveva convocato i ministri Brunetta e Castelli da un lato e Bersani e Di Pietro dall'altro. Sullo schermo apparivano poi i cancellieri del Tribunale di Milano e i figli dei magistrati uccisi dalle Brigate rosse trent'anni fa, i cui ritratti campeggiano sulla facciata del palazzo di giustizia milanese. C'era anche il figlio dell'avvocato Ambrosoli, ucciso dalla mafia su commissione di Michele Sindona. Travaglio aveva letto il suo intervento sul legittimo impedimento con il racconto di quanto avviene nelle democrazie "serie" nei rapporti tra magistratura e politica e quanto avviene in Italia. Il confronto è devastante. C'era stata anche l'apparizione di Beppe Grillo che - dopo il suo consueto attacco contro la casta politica - incitava i suoi grillini a partecipare al voto referendario. Dopo l'esordio di Santoro sui suoi rapporti con la Rai, lo spettacolo - perché di grande spettacolo si è trattato - è cominciato con le riprese sulla riunione dei "Servi liberi" promossa da Giuliano Ferrara martedì scorso al cinema Capranica di Roma. Comparivano i volti e si ascoltavano le frasi dei direttori dei giornali berlusconiani e soprattutto di Ferrara, della Santanché e di Alessandra Mussolini.
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Nanni Moretti torna alla politica e recita la scena finale del Caimano

All'Auditorium di Roma serata dedicata al regista con il racconto dei suoi film attraverso le immagini e le musiche suonate dal vivo. Nel bis l'artista sale sul palco e ripropone i passi più significativi del film ispirato a Berlusconi, più attuali che mai: "Questo cittadino è più uguale degli altri perché i cittadini gli hanno dato la facoltà di governare..."

di SILVIA FUMAROLAROMA - C'è la sua storia di regista, con le manie da perfezionista sul set, ma è solo al bis, che Nanni Moretti in scena all'Auditorium Parco della musica a Roma, torna a parlare di politica. Senza citare Silvio Berlusconi, senza dire una parola sul governo, ma recitando alcuni dialoghi del "Caimano", il film del 2006 sull'ascesa di un imprenditore alla politica. Suonano tremendamente attuali quelle battute col pubblico ministero (interpretato da Anna Bonaiuto) mentre oggi si vota al referendum il quesito sul legittimo impedimento. Moretti nel film dice: "Devo incontrare il leader greco", e il magistrato gli ricorda che "si è sottratto più e più volte alla corte". Il "Concerto Moretti" (il racconto dei film attraverso le immagini e le musiche suonate dal vivo dall'orchestra diretta dagli autori delle colonne sonore, Franco Piersanti e Nicola Piovani), col pubblico entusiasta, e una standing ovation finale, si chiude così, con Moretti che recita: "In quest'aula c'è scritto: la legge è uguale per tutti, ma forse questo cittadino è più uguale degli altri perché i cittadini gli hanno dato la facoltà di governare. Sono stato eletto il popolo e solo i miei pari mi possono giudicare".
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L'ira del Cavaliere "Così precipita tutto"

di CARMELO LOPAPA"Giulio sta giocando la sua partita, ma la legge di riordino fiscale si farà entro l'estate, ormai è deciso. Il resto sono chiacchiere". La tirata di Tremonti ha turbato solo in parte il week-end di sole e mare del premier Berlusconi a Villa Certosa. Avvertimento che certo stona, alle orecchie del Cavaliere, appena 48 ore dopo l'accordo che sembrava siglato con il ministro dell'Economia sui tempi della riforma delle tasse. I più vicini al premier fanno notare come, pur tra distinguo e vincoli, per la prima volta l'inquilino di via XX Settembre anzi ha parlato di riforma fiscale. Anche se per farla "non si potrà aumentare il deficit". Insomma, a fine giornata non era la sortita davanti ai giovani industriali a impensierire il presidente del Consiglio. Piuttosto le sciabolate volate a distanza fra Maroni e Tremonti. E le possibili ricadute sul governo. Da una parte il ministro dell'Economia, che frena comunque sulla riforma. Dall'altra, il capo del Viminale, parecchio innervosito dalla nuova ondata di sbarchi, che lo attacca. Sostenendo che serve più coraggio, che se la riforma non si fa allora si vivacchia e che "per i governi è devastante tirare a campare". Tremonti a fine giornata era particolarmente infastidito dalle critiche del collega, nel suo staff è serpeggiato perfino il sospetto che l'affondo di Maroni sia stato concordato col premier. Veleni e sospetti. È lo scontro frontale tra due antagonisti nella corsa alla successione, due aspiranti naturali alla premiership. Sta di fatto che ieri pomeriggio Berlusconi sembrava preoccupato da un altro aspetto della faccenda. Ovvero dal rischio che tra i due ministri fosse in corso in realtà un pericoloso gioco delle parti. Se la riforma non si fa perché non ci sono le condizioni, come vuole Tremonti, e se andare avanti così equivarrebbe a vivacchiare e sarebbe inutile, come sostiene Maroni, allora a rimetterci da qui a breve sarebbe il governo. E chi lo guida. Magari in occasione della verifica del 22 giugno, evocata ieri a sorpresa dal ministro dell'Interno. Un quadro che - nella lettura confidata dal Cavaliere ai pochi che lo hanno sentito dalla residenza estiva - è destinato a farsi più fosco se i quattro referendum raggiungessero il quorum. Ipotesi che perfino i suoi sondaggi hanno reso fondata.
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Ecco la nuova giunta de Magistris: Prof, PM, Fedelissimi e Quote rosa

Ecco la nuova giunta de Magistris: Prof, PM, Fedelissimi e Quote rosa
Lunedì verrà presentata la giunta comunale di Luigi De Magistris. Le certezze della prima ora sembrano essere confermate con le nomine diTommaso Sodano all’ambiente, Marco Esposito allo Sviluppo, Riccardo Realfonzo al Bilancio-Partecipate,Alberto Lucarelli ai beni comuni,Sergio D’Angelo alle politiche sociali eGiuseppe Narducci alla sicurezza e alla trasparenza degli appalti. Su Narducci e D’angelo il sindaco ci ha giocato la faccia. Il primo, pubblico ministero in aspettativa e criticato fortemente negli ultimi giorni dall’ANM per la sua scelta di coordinare un assessorato, il secondo ha dato man forte a Luigi De Magistris virando le critiche rivolte alla scorsa giunta di palazzo San Giacomo sul Governo nazionale per i mancati pagamenti dei debiti del comune verso il terzo settore. Luigi de Magistris ha saldato in anticipo un debito con chi ha schierato i bisognosi dalla sua parte nella fase del ballottaggio. Le altre nomine riguardano Giuseppina Tommasielli alle politiche giovanili e Bernardo Tuccillo al patrimonio, Alessio Postiglione, spin doctor vincente nella campagna elettorale, entrerà a far parte dellostaff politico del nuovo sindaco, Marzia Bonacci, invece, continuerà ad affiancare Luigi de Magistris nel ruolo diportavoce: tre fedelissimi dell’ex europarlamentare sin dagli albori della sua carriera politica che non tradiranno l’ex pm anche in caso di cattive acque. Le quote rosa della giunta de Magistris si completano con le designazioni diAntonella Di Nocera alla Cultura, presidente di Arcimovie, molto attiva sui problemi delle periferie e di Annamaria Palmieri all’educazione. Anna Donati potrebbe occuparsi dei trasporti, del Giudice subentrerà al dimissionario Fortini nell'ASIA. A chiudere il quadretto del nuovo esecutivo campano c’è il neo assessore all’urbanistica Luigi de Falco, architetto e quindi un tecnico che dovrà risolvere gli atavici problemi della città partenopea in seno all'urbanistica e mai risolti dopo Lauro.

Claps: sangue su maglia e' di Restivo

(ANSA) - ROMA - E' superiore al 99,99% - e puo', dunque, essere considerata una certezza - la probabilita' che il sangue maschile rilevato sulla maglia di Elisa Claps sia proprio di Danilo Restivo, imputato del delitto. La studentessa fu uccisa 18 anni fa a Potenza, il cadavere e' stato ritrovato solo lo scorso anno nel sottotetto di una chiesa della citta'. La superperizia genetico-forense e' stata eseguita dal Ris.

I dialoghi tra Briatore e Santanchè su Ruby acquisiti dalla Procura di Milano

Dall'inchiesta genovese su irregolarità fiscale al fascicolo del «bunga bunga» di Mora, Fede e Minetti

Flavio Briatore
Flavio Briatore
MILANO - Sono entrate a far parte del fascicolo su Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti per il «caso Ruby» le intercettazioni trasmesse ai pm di Milano dalla Procura di Genova, che pochi mesi fa «ascoltava» Flavio Briatore lì indagato nell'inchiesta sulla regolarità o meno dell'inquadramento fiscale del suo yacht «Force blue». Il deposito di questi nuovi atti non risulta aver determinato né nuovi indagati né ulteriori addebiti agli stessi imputati.

«QUI CROLLA TUTTO» - Gli audio, depositati venerdì alle difese dei tre imputati dell'udienza preliminare del 27 giugno ma già in parte segnalati nella loro esistenza giorni fa dal Secolo XIX e Il Fatto, non appartengono agli imputati, ma sono commenti che Briatore affida ad esempio alla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Daniela Santanchè. Racconti da «bene-informato» che stupiscono e deludono la stessa deputata. «Va bè. Ma allora qua crolla tutto», commenta l'onorevole che si dice «senza parole» e chiede, come riferisce il quotidianoRepubblica che ha pubblicato alcuni dialoghi intercettati: «Ma perché?». La risposta la conosce Briatore: «È malato Dani», dice. «Il suo piacere è vedere queste qui, stanche che vanno via da lui. Stanche, dicono. Oh, che poi queste ormai lo sanno. Dopo due botte cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate». Lo scambio risale a due mesi fa.

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http://www.corriere.it/politica/11_giugno_11/dialoghi-briatore-su-ruby-acquisiti-dalla-procura-milano_028e667c-93fd-11e0-9db6-651cd37b13cb.shtml

Vulcano Cile, disagi voli in Australia

(ANSA) - - ROMA, 12 GIU - Le ceneri del complesso vulcanico in Cile hanno attraversato l'Oceano Pacifico, e per precauzione la compagnia aerea di bandiera australiana Qantas ha cancellato 22 voli da e per l'isola-stato di Tasmania e per l'isola meridionale della Nuova Zelanda. Una portavoce di Qantas, citata da Bbc, ha detto che è "troppo pericoloso" volare nelle zone del Pacifico dov'é presente la nuvola di ceneri provenienti dal complesso vulcanico Puyehue-Cordon-Caulle, in eruzione da oltre una settimana.

"Vilipendio all'ordine giudiziario per le frasi sui magistrati", Berlusconi è indagato

(Adnkronos)
Modena, 11 giu. (Adnkronos) - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Modena per vilipendio all'ordine giudiziario.

Il fascicolo è stato aperto dal pm Enrico Stefani che l'ha trasmesso alla Procura di Monza per competenza.

All'inizio di maggio un ambulante di nome Paolo Vaccari ha raccolto alcune dichiarazioni del premier inviandole in Procura. In quelle frasi Berlusconi definisce i magistrati ''toghe rosse'', ''talebani'', ''eversori'', ''brigatisti'', ''associazione a delinquere'' e ''cancro da estirpare''.

Siccome dall'esposto non è possibile determinare dove queste frasi siano state dette il fascicolo è stato inviato per competenza alla Procura di Monza per la residenza di Berlusconi.

Europride, in piazza un milione di persone

Lady Gaga all'Europride
Roma, 11 giu. (Adnkronos/Ign) - L'orgoglio omosessuale invade Roma: in 500 mila hanno sfilato per le vie della Capitale tra colori e musica. Poi, in serata, l'arrivo della star più attesa dell'Europride che manda in delirio la folla radunata sotto il palco del Circo Massimo.
Sulle note di 'A far l'amore comincia tu', famosa canzone di Raffaella Carrà, diventata un simbolo per gay, lesbiche e trans, è partito da piazza della Repubblica il corteo dell'Europride che ha sfilato nelle vie della Capitale per raggiungere il Circo Massimo. La parata, una lunga scia di colori, palloncini, balli e musica, è composta da 39 carri allegorici con ballerini e drag queen. Tra gli slogan e gli striscioni 'Proteggimi, assicurami, reprimimi, pensionami, e soprattutto fammi sposare', 'Uguali nell'amore, diversi nei diritti, insieme per difenderli', 'L'amore tra uguali non è così diverso'.

In testa al corteo sventolano numerose bandiere dell'Arcigay con i colori dell'arcobaleno. Ad aprire la parata cinque motociclisti: alcuni vestiti di pelle, altri indossano una maglietta del Gam (Gruppo alternativo motociclisti). Tra i manifestanti alcuni sfilano in abiti da sposa, o tenendosi per mano ed indicando la maglietta con la freccia 'io voglio lui'. Ci sono anche un grande carro dei Radicali con Marco Pannella e alcune associazioni di genitori omosessuali. Le 'Famiglie Arcobaleno' partecipano a bordo di una riproduzione di un trenino delle giostre insieme a moltissimi bambini figli di genitori omosessuali. Il loro slogan è: "E' l'amore che crea una famiglia". Tra i carri sfila pure un cartello con la mappa della situazione legale in Europa sui diritti di lesbiche, gay, bisex e trans.

"Siamo arrivati a 500mila" hanno annunciato gli organizzatori dall'altoparlante, interrompendo la musica per un attimo. Il corteo attraversando via Cavour ha raccolto molti applausi di cittadini che stavano assistendo alla manifestazione ai lati della strada. Una festa che ha contagiato le strade di Roma. "Siamo cittadini, non occupanti di suolo pubblico" spiega una coppia lesbica che sfila "con l'orgoglio, sotto il sole della democrazia e della verità".
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