Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 12 giugno 2011
Serbi manifestano contro adesione a Nato
Libia: striscione contro portaerei Usa
Russia, preoccupazione per incrociatore USA nel Mar Nero
MOSCA - L’entrata al Mar Nero dell’ incrociatore americano “Monterey”, dotato del sistema antimissilistico Aegis, per partecipare all’esercizio militare congiunto con l’Ucraina “Sea Breeze - 2011 ", suscita nella parte russa una serie di questioni, lo ha rilevato il Ministero degli Esteri della Russia.
Il"Monterey" è stato inviato alle acque europee dall'amministrazione statunitense nel quadro della "strategia di graduale adattamento”, per la formazione del segmento europeo del sistema globale di difesa antimissile.
La prima fase del programma prevede lo schieramento nell’ Adriatico, nel Mar Egeo e nel Mediterraneo di navi americane al fine di difendere i paesi del Sud Europa da eventuali minacce missilistiche.
Secondo la versione degli Stati Uniti, le navi potrebbero essere avanzate anche nel Mar Nero, in caso di bisogno, come, as esempio, l’aggravamento della situazione nella regione ", - si legge nei commenti del Ministero degli esteri russo diffusi domenica, il 12 giugno.
"Lasciando da parte la questione irrisolta circa l'architettura di un possibile sistema europeo antimissili ai sensi delle decisioni del vertice di Lisbona NATO-Russia, Mosca vorrebbe capire quale " inasprimento " aveva in mente il comando americano, facendo passare dal Mediterraneo ad Est la principale unita’ del sistema territoriale di difesa missilistica in fase di formazione all’opera dell’ Alleanza Atlantica, "- e’ quanto si chide a Mosca.
"Se stiamo parlando della solita" visita "in questa regione molto sensibile, allora perché è stata scelta la nave con questa versione particolare delle armi? E quale ruolo è stato assegnato ai sistemi antimissile" Monterey " dallo scenario esercizi" Sea Breeze - 2011 nel corso delle quali venivano messe a punto le operazioni anti-pirateria secondo gli standard della NATO "?" - chiede il Ministero degli Esteri.
"La parte russa ha più volte sottolineato che non lascera’ senza attenzione la comparsa nelle immediate vicinanze dei suoi confini degli elementi delle infrastrutture strategiche USA che saranno considerati una minaccia alla sicurezza nazionale" - ha ricordato il Ministero degli Esteri.
Benigni: “Mi dovrebbero fare cittadino onorario di Arcore”
Il popolare comico scherza su Silvio e i quattro referendum di domani ad una cerimonia dedicata ad Umberto Eco
‘A me che parlo da 17 anni di Berlusconi perche’ non mi danno la cittadinanza onoraria di Arcore? La voglio chiedereufficialmente‘. Cosi’, scherzando, Roberto Benigni ha esordito alla celebrazione per il conferimento della cittadinanza onoraria diSan Leo ad Umberto Eco. Celebrazione durante la quale l’attore e regista toscano ha letto anche brani tratti da opere dello stesso Eco. ‘Quando Eco mi ha chiesto di venire qui – ha sorriso di fronte alla platea assiepata alla Rocca di San Leo – ho risposto quattro volte si‘. Quattro si‘, quattro volte si’: si’, si’, si’, si’‘. DOVREI ESSER CITTADINO DI ARCORE – In un articolo, tempo fa, Eco ha detto di San Leo: una rocca e due chiese – ha scherzato Benigni -. Mi hanno chiesto di Arcore – ha aggiunto – dovrei rispondere un uomo e trenta escort’. Secondo il regista de ‘La vita e’ bella’, ‘San Leo era nelle Marche e ora in Romagna. Anche ad Arcore, per le cose che stanno accadendo la’, sta cambiando provincia: sara’ sotto provincia di Las Vegas. Stanno intitolando una strada a Berlusconi – ha proseguito -: gli ingegneri hanno cominciato e stanno aspettando l’autorizzazione a procedere’. Benigni, ancora, non ha mancato di scherzare, riferendosi ironicamente al presidente del Consiglio, pur senza nominarlo direttamente. ‘Qui a San Leo ho visto la cella di Cagliostro, un personaggio straordinario che riusciva a manipolare le teste degli altri, un sacco di donne. Si e’ dichiarato il piu’ grande alchimista degli ultimi 150 anni – ha ironizzato -, ha giurato sui figli e la moglie ha detto: guardate e’ malato. Anche Cagliostro – ha argomentato nuovamente – ha avuto questa storia con la nipote di Luigi XVI…’. Davanti alla platea, Benigni ha poi concluso scherzando ancora sulla cella di Cagliostro dicendo che ‘ora la cella e’ vuota. Trovarne uno cosi’. La cella e’ libera, Bossi ci vuol fare una centrale nucleare’.
Continua ...
Iran: morto giornalista in sciopero fame
La satira di Guzzanti è possibile solo su Sky
La prima tentazione sarebbe quella di stabilire chi è il miglior comico, all'interno della famiglia Guzzanti, padre compreso. Personalmente non avrei dubbi, è «Quelo»: ieri Rutelli-Sordi e oggi un semidio vichingo screditato e sfiduciato; ieri Rocco Smitherson, regista «de paura», e oggi fiero piduista, capace di un piano di risanamento nazionale ma incapace di destreggiarsi con tre Olgettine mezze nude, mandate via dalla villa di Arcore: «Non so che dargli da mangiare a 'ste donne. Non ho mai avuto un animale a casa. E il pesce rosso, l'unica bestia che c'avevo, me lo fece fuori la Banda della Magliana. Che 'ie dò a queste?».
In questo momento, una satira così, piena di rabbia e di amarezza, di sarcasmo e di irrisione, poteva andare in onda solo nella «zona franca» di Skyuno («Aniene», venerdì, ore 21.10). Fosse andata su Raitre, come un tempo, tutto l'edificio di Viale Mazzini, amianto compreso, sarebbe già stato raso al suolo dal consigliere Verro. Eppure Corrado Guzzanti, aiutato nei testi da Andrea Purgatori e nella recitazione da Marco Marzocca e Max Paiella, ha fatto solo il suo lavoro: lo ha fatto bene, distillando risate e veleni, nonsensi e canzoni.
Continua ...
Bin Laden: cacciatore tesori cerca salma
India: Guru Ramdev interrompe digiuno
Referendum, l'affluenza alle 12 è all'11,6%. Si vota oggi e domani
Giappone: Fukushima, tracce di stronzio trovate in falde acquifere
Referendum, seggi aperti oggi e domani. Italia al voto per 4 quesiti
Nel mirino Iva e rendite finanziarie meno Irpef, via al "fattore famiglia"
I tecnici del Tesoro sono al lavoro sulle misure fiscali. Potrebbe essere elevata la "no tax area" per i nuclei numerosi e con anziani o disabili
di ROBERTO PETRINITorture, stragi e fosse comuni in un video gli orrori di Gheddafi
Documento di "Report": così i fedelissimi del raìs cacciano i ribelli. Un generale ordina al suo cameraman personale di riprendere tutto per mostrare le immagini al colonnello
di VINCENZO NIGROROMA - Cosa sarebbe accaduto se dal 19 marzo i caccia della Nato non avessero fermato le truppe di Gheddafi in avanzata verso Bengasi? Se i Mirage francesi e i Tornado britannici non avessero bombardato i carri armati e i pick-up dei miliziani di Gheddafi pronti a fare terra bruciata di ogni città e villaggio in mano ai ribelli? Un documento televisivo davvero essenziale per capire la guerra di Libia verrà messo in onda questa sera da Report (Rai 3, ore 21). Sono immagini e foto catturate dalla mini-telecamera affidata a un uomo della scorta di un generale di Gheddafi, un fedelissimo che per giorni ha combattuto ordinando al suo cameraman personale di riprendere tutto, per mostrare al colonnello la sua totale fedeltà. Un filmato che documenta il lavoro sporco dei gheddafiani, i rastrellamenti, le fosse comuni, le uccisioni. La telecamera della guardia del corpo del generale Jubran el Warfalli è stata ritrovata dai ribelli che hanno perquisito le auto della colonna del generale, colpite il 22 marzo mentre fuggivano sotto il fuoco dei caccia della Nato. El Warfalli è morto prima di riuscire a consegnare le prove dei suoi omicidi, della sua efficienza, al colonnello Gheddafi. E quei 10 minuti di filmato montati da Report sono solo una goccia tra le ore di girato che Report è riuscita ad ottenere dalla Libia, arrivate in Italia grazie al lavoro di dissidenti anti-regime. L'esordio del servizio è destinato a lui, il generale el Warfalli: "Jubran, sei un fiore appena sbocciato", lo esalta uno dei suoi uomini salutandolo mentre quello nel deserto si arrampica su uno dei fuoristrada della colonna militare pronta a fare terra bruciata dei ribelli a Ben Jawad. Siamo a metà marzo, poco prima del giorno 19, quando la Nato inizierà a combattere per difendere i ribelli. El Warfalli sta guidando l'offensiva strategica per riconquistare le città che, da Bengasi andando verso Ovest, verso la Sirte, si sono ribellate a Gheddafi. Sono battaglie che hanno devastato città come Ben Jawad, Ras Lanuf, Adjedabia, che hanno portato i gheddafiani alle porte di Bengasi, fino a infiltrarsi nella periferia della capitale dei ribellSiria in fiamme, le truppe di Damasco entrano nella città di Jisr al-Shughour
Quattro motivi (più uno) per votare
Nanni Moretti torna alla politica e recita la scena finale del Caimano
All'Auditorium di Roma serata dedicata al regista con il racconto dei suoi film attraverso le immagini e le musiche suonate dal vivo. Nel bis l'artista sale sul palco e ripropone i passi più significativi del film ispirato a Berlusconi, più attuali che mai: "Questo cittadino è più uguale degli altri perché i cittadini gli hanno dato la facoltà di governare..."
di SILVIA FUMAROLA
L'ira del Cavaliere "Così precipita tutto"
Ecco la nuova giunta de Magistris: Prof, PM, Fedelissimi e Quote rosa
Claps: sangue su maglia e' di Restivo
I dialoghi tra Briatore e Santanchè su Ruby acquisiti dalla Procura di Milano
Dall'inchiesta genovese su irregolarità fiscale al fascicolo del «bunga bunga» di Mora, Fede e Minetti
Flavio Briatore |
«QUI CROLLA TUTTO» - Gli audio, depositati venerdì alle difese dei tre imputati dell'udienza preliminare del 27 giugno ma già in parte segnalati nella loro esistenza giorni fa dal Secolo XIX e Il Fatto, non appartengono agli imputati, ma sono commenti che Briatore affida ad esempio alla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Daniela Santanchè. Racconti da «bene-informato» che stupiscono e deludono la stessa deputata. «Va bè. Ma allora qua crolla tutto», commenta l'onorevole che si dice «senza parole» e chiede, come riferisce il quotidianoRepubblica che ha pubblicato alcuni dialoghi intercettati: «Ma perché?». La risposta la conosce Briatore: «È malato Dani», dice. «Il suo piacere è vedere queste qui, stanche che vanno via da lui. Stanche, dicono. Oh, che poi queste ormai lo sanno. Dopo due botte cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate». Lo scambio risale a due mesi fa.
Continua ...