giovedì 4 agosto 2011

Le macchinette che danno soldi in cambio di bottiglie vuote. La mappa in Italia


- di Maria Ferdinanda Piva -
Ce ne sono alcune anche in Italia, soprattutto – l’avreste mai detto? – nella zona diNapoli. Ritorno sulla macchinetta che in Svezia “mangia” bottiglie e lattine e in cambio dà un buono sconto per la spesa. Il post ha avuto ampia diffusione, e il video originale su Youtube è cliccatissimo: 35 mila visite in pochissimi giorni.
Alla maggioranza di noi italiani, la macchinetta sembra fantascienza: eppure è comune nell’Europa del Nord. Ne esistono comunque otto esemplari – pochini senza dubbio – sul patrio suolo. E ora vi dico dove.
La Rd Italia è esclusivista per l’Italia della Tomra Asa, leader mondiale per la produzione di macchinari che incentivano la raccolta differenziata.
Ha sede a Napoli, e in zona ha installato tre macchinette. Altrettante sono vicino a L’Aquila, una nel municipio di Aquilonia (Avellino) e una presso un distributore di benzina alle porte di Vicenza: l’unico nell’Italia settentrionale. Ecco la loro ubicazione su Google Maps, tratta dal sito aziendale.

Visualizza Raccoglitori Automatici Pet e Alluminio in una mappa di dimensioni maggiori
Visualizza Raccoglitori Automatici Pet e Alluminio in una mappa di dimensioni maggiori
Sul sito internet dell’azienda c’è anche un contatore secondo il quale esse – mentre scrivo – hanno avviato al riciclaggio 500.000 bottiglie di plastica e 71.000 lattine. Ognuna frutta un buono sconto di pochissimi centesimi: ma, insomma, tutto fa brodo.
Non ho trovato scritto però quanto costano queste apparecchiature. E soprattutto, non vorrei sembrarvi talebana ma la raccolta differenziata e il riciclaggio sono secondo me il male minore: non il sommo bene.
Certo, si risparmiano spazio in discarica e materie prime. Però la lavorazione della “materia seconda” consuma inevitabilmente energia e produce inquinamento.
Resto sempre della stessa idea: il problema dei rifiuti si risolve innanzitutto riducendo i rifiuti (vuoto a renderespesa sfusa e alla spina), e in subordine – certo – con la raccolta differenziata e il riciclaggio. Però tutto fa brodo, esattamente come i pochi centesimi di buono sconto in cambio di una bottiglia o di una lattina.
La foto è tratta dalla brochure aziendale

Il deputato agli arresti con diecimila euro al mese


Si chiama Gaspare Vitrano, è del Pd. E starà ai domiciliari senza poter partecipare all’Assemblea regionale siciliana
Rinuncia all’auto blu, all’ufficio personale, a duemila euro in piu’ in busta paga come spetta a chi ricopre il ruolo di ‘deputato-segretario’ ma si tiene lo scranno di parlamentare a Palazzo dei Normanni, che gli vale l’indennita’ da 10mila euro netti al mese, perche’ glielo consente la legge. Gaspare Vitrano, pero’, lavorera’ da Roma, perche’ in Sicilia al momento non puo’ mettere piede.
DIVIETO DI DIMORA – Il tribunale del Riesame gli ha imposto il divieto di dimora nell’isola dopo avergli revocato gli arresti domiciliari: e’ accusato di avere intascato tangenti da un imprenditore che doveva investire nel fotovoltaico. Quello di Vitrano, che era stato sospeso da deputato e dal Pd dopo l’arresto, e’ destinato a diventare un ‘caso’. All’Assemblea regionale non ci sono precedenti e gia’ c’e’ chi nei corridoi parla di ‘vulnus’. Ieri durante la seduta dell’Assemblea, il presidente Francesco Cascio ha comunicato il suo reintegro, leggendo un dispositivo del commissario dello Stato, ‘cui l’Ars aveva chiesto un parere prima di prendere atto del provvedimento di revoca della sospensione’, ha spiegato il segretario generale del Parlamento piu’ antico d’Europa, Giovanni Tomasello.
Continua ...

Appello Di Pietro, aboliamo province

(ANSA) - ROMA - Sono in tanti a difendere le Province perche' si sistemano 30 o 40 consiglieri, si da' lo stipendio a oltre cento presidenti, si attivano un mare di consulenze, di incarichi, di contratti e contrattini. Insomma, e' una spesa pubblica inutile, dispendiosa e molte volte familistica''. Con queste parole Antonio Di Pietro lancia un appello video sul suo blog nel quale torna alla carica sull'abolizione delle Province e della legge elettorale ''porcellum''.

I pedofili online sono in aumento con la complicità di leggi tolleranti


Si registra un incremento del 73% dell'attività di contrasto a questa nuova forma di riduzione in schiavitù dei bambini. Il business dei pedopornografi trova alimento dall'aiuto di provider compiacenti e dalle legislazioni permissive di molti paeri, anche europei

ROMA - Anche a luglio, nonostante una flessione rispetto al mese precedente, si conferma la crescita della pedofilia on line nell'anno in corso: rispetto al mese di luglio dello scorso anno, infatti, si registra un incremento del 73% dell'attività di contrasto a questa nuova forma di riduzione in schiavitù dei bambini.

Il business dove c'è tolleranza. È quanto emerge dal consueto appuntamento con il rapporto mensile dell'Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno 1che evidenzia come le immagini delle violenze sessuali sui bambini vengano diffuse, prevalentemente, attraverso l'utilizzo di spazi e servizi Internet di Paesi Europei e Nordamericani (91% dei casi emersi); sempre più evidente, inoltre, è l'ingresso dei Paesi Asiatici nel mercato criminale della pedofilia on line che coinvolge, in maniera crescente, Hong Kong, Thailandia, Cina e Giappone. La maggior parte delle segnalazioni inviate dall'Organizzazione nel mese di luglio si riferisce a materiali pedopornografici diffusi da providers di Paesi Bassi, Stati Uniti e Germania: la distribuzione geografica dell'offerta di pedofilia on line riflette la logica della "convenienza" del pedobusiness di localizzare le proprie attività nei paesi con legislazioni più permissive e presso gli Internet Service Providers ritenuti, di volta in volta, più tolleranti.

In Olanda il provider preferito. È evidente, quindi, come abbia un'importanza cruciale il ruolo degli Internet Service Provider nel garantire la legalità sulla rete e nel contrastare la diffusione della pedofilia on line. A conferma di tale evidenza, vale la pena sottolineare che la maggior parte delle segnalazioni inviate da Telefono Arcobaleno dall'inizio dell'anno a oggi, si riferisce a materiali pedopornografici ospitati da un unico provider olandese, che gestisce uno dei servizi di on line storage preferito dai pedofili. "Pur riconoscendo la sensibilità e il senso di responsabilità della maggioranza degli Internet Service Provider, - ha detto Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno - che nella maggior parte dei casi provvedono a oscurare in tempi brevi i siti segnalati, dobbiamo sottolineare il pesante debito di intervento di molti ISP nell'attività sistematica di prevenzione e di controllo con riguardo alla pubblicazione dei materiali illegali nei propri spazi. Un comportamento attivo da parte dei Provider  - ha aggiunto Arena - potrebbe, invece, praticamente azzerare la presenza di siti pedofili e fare, quindi, la differenza nella lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini sulla rete" Il Rapporto completo è disponibile nel sito internet di Telefono Arcobaleno2.

CRISI: ECONOMIST, BERLUSCONI PIETRIFICATO. NON HA SOLUZIONI

(ASCA) - Roma, 4 ago - ''Silvio Berlusconi sembra non avere risposte alla profonda crisi economica dell'Italia''. E' dura la critica che l'Economist fa al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che viene paragonato a un ''coniglio pietrificato davanti ai fari della macchina''.

Secondo le anticipazioni dell'Economist, che uscira' domani, il discorso tenuto da Berlusconi davanti al Parlamento e' stato ''un'occasione mancata per influenzare il corso degli eventi''.

Restano i dubbi sulla manovra da 40 miliardi e l'Economist crede che ''il debito dell'Italia sia troppo grande perche' si riesca a salvare''.

Lo Statuto del Lavoro e' definito dal settimanale britannico come ''la proposta piu' radicale'' fatta da Berlusconi nel suo discorso ''sempre che venga accettata dai sindacati e dai datori di lavoro''. Il presidente del Consiglio vuole restare in carica fino al 2013 ma, per l'Economist ''e' ampiamente dimostrato che lui e' parte del problema''. La credibilita' di Berlusconi, scrive l'Economist, e' ''in discesa'', il premier appare ''apatico''. Giudizi dettati anche dal silenzio del presidente del Consiglio nei giorni scorsi sulla crisi finanziaria dell'Italia.

''Lo stesso non si puo' dire per il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, il cui accento sul rigore fiscale e' stato, fino a poco tempo fa, visto dagli investitori come cruciale'' ma il suo coinvolgimento nello scandalo Milanese lo rende ''vulnerabile''.

Melania Rea e quegli indirizzi di trans nel computer di Parolisi


Si parla di altri moventi a proposito dell’omicidio della donna. Intanto l’indagato non risponde al Gip
E’ durato poco meno di mezzora l’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip di Teramo Giovanni Cirillo, di Salvatore Parolisi, indagato per l’omicidio della moglie Melania Rea: il caporal maggiore dell’esercito si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere come gia’ accaduto dinanzi al precedente Gip, quello ‘incompetente’ per territorio, di Ascoli.
IL GIP E L’INTERROGATORIO – Il Gip Cirillo e il sostituto procuratore Davide Rosati, che coordina le indagini sul delitto della mamma ventinovenne di Somma Vesuviana, hanno lasciato da poco il carcere teramano di Castrogno dove si e’ tenuto l’interrogatorio. In questo momento Parolisi e’ a colloquio con i suoi avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile.  Il Gip Cirillo e il sostituto procuratore Davide Rosati, che coordina le indagini sul delitto della mamma ventinovenne di Somma Vesuviana, hanno lasciato da poco il carcere teramano di Castrogno dove si e’ tenuto l’interrogatorio. In questo momento Parolisi e’ a colloquio con i suoi avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile.
Continua ...

Com’è invecchiato (male) Silvio?



Secondo il Corriere i dittatori non peggiorano con l’età. Allora Berlusconi è il più democratico di tutti
Davvero originale l’articolo con cui il Corriere della Sera oggi affronta il compleanno di Barack Obama: 50 anni per il presidente degli Stati Uniti d’America, che potevano essere certo molto più allegri vista la congiuntura economica, la crisi di fiducia proprio negli Stati Uniti, l’accordo definitivo sul debito che tarda a chiudersi, i problemi incrociati fra Democratici e Repubblicani. Doveva essere la festa che celebrava la tregua, la celebrazione del sospiro di sollievo, e invece non lo è stato. Un Barack Obama con i capelli più bianchi di quanto fosse previsto festeggia la metà dei suoi cento anni in una Chicago più triste.
COME INVECCHIANO I LEADER – Per il Corriere della Sera, è il peso della democrazia. I dittatori, dice il Corriere, che presenta i risultati di uno studio che comproverebbe questa tesi, non invecchiano mai – e le foto lo dimostrano. I leaders democratici, invece, sentono il peso dell’età.
«A segnare i volti delle persone sono i conflitti psichici più che i problemi reali. E il conflitto interiore è tipico dell’”io democratico” che deve confrontarsi con diverse componenti: la responsabilità verso i propri elettori, verso il Paese». Più rughe gli vengono, più il leader è democratico? «In un certo senso sì – dice Vegetti Finzi scorrendo le immagini che trovate in questa pagina—E’ vero che il dittatore o l’autocrate somatizzano meno. Perché hanno una personalità monolitica, megalomane. Guardate Assad: è uguale a sette anni fa. Blair in sei anni di guerra in Iraq è invecchiato il doppio. Il despota non conosce conflitto interiore. Ha un problema, come dire, tecnico: sopprimere i nemici, punto. Pensate a Saddam Hussein, o a Mussolini. I despoti invecchiano meglio,ma quando crollano lo fanno di colpo». Il potere logora di più chi lo ha ricevuto dai cittadini. E soprattutto gli uomini. Dalla tedesca Angela Merkel all’argentina Cristina Kirchner, le donne leader «somatizzano » meglio «perché sono meno fragili – dice la psicologa — Hanno la forza materna e al tempo stesso l’autorevolezza paterna della carica che ricoprono. In questo senso la figura più emblematica è la Merkel, con la sua forza tranquilla e i suoi pessimi tailleur». E gli uomini al potere? Lo sappiamo: c’è chi si tinge i capelli trapiantati.
Continua ...

L'Idv inizia la raccolta firme contro il "porcellum"


L'Idv inizia la raccolta firme contro il 'porcellum'
ROMA - E' iniziata oggi ufficialmente la raccolta firme dell'Italia dei Valori per un referendum che abolisca il punto fondamentale del "porcellum": il divieto per i cittadini di scegliere il parlamentare che li rappresenta. In realtà il quesito è stato depositato presso la Corte di Cassazione lo scorso 11 luglio, e da allora sono scattati i 90 giorni previsti dallalegge per la raccolta firme. Oggi c'è stata una conferenza stampa, a cui hanno partecipato, oltre ai leader dell'Idv,  Mario Segni, Loredana De Petris (Sel), Enzo Palumbo del Partito Liberale, Nunzia Eleuteri dell'Unione Popolare e il presidente del comitato Andrea Morrone.
Durante la conferenza stampa, non è mancata qualche stilettata al Pd, che sulla raccolta firme mantiene un atteggiamento ambiguo: non ha ancora offerto la propria collaborazione, almeno come partito, ma non si è neanche dichiarato contro. Un atteggiamento ambiguo, che ha fatto dire a Di Pietro: "Tutti i giorni io parlo con Bersani. Il problema non è quante volte ci parlo, ma quante volte Bersani mi ascolta".
In ogni caso i tempi sono stretti: entro la prima settimana di ottobre dovranno essere consegnate in Cassazione almeno 500 mila firme, per poter effettuare il referendum tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2012, sempre se la Corte Costituzionale non avrà nulla da ridire. Tuttavia già l'anno scorso l'Idv raccolse proprio in questo periodo le firme per i referendum sul legittimo impedimento e sul nucleare; quindi hanno esperienza in merito. Il resto tocca ai cittadini italiani.

Gome trovare le tracce lasciate dagli universi paralleli


Identificate quattro aree nella radiazione cosmica di fondo compatibili con il modello proposto

Una rappresentazione delle bolle del multiverso
Una rappresentazione delle bolle del multiverso
MILANO - Prima era solo un'elegante teoria che molti scienziati consideravano pura ipotesi senza nessuna possibilità di essere dimostrata, ora c'è qualche traccia. La «teoria del multiverso», cioè di un numero infinito di universi (il nostro sarebbe uno dei tanti) contenuti in mega-bolle che si originano una dall'altra, ha trovato un sostegno in due articoli pubblicati in Physical Review Letters e Physical Review D da un gruppo di cosmologi dell'University College London (Ucl), Imperial College London e del Perimeter Institute for Theoretical Physics.
BOLLE - Il gruppo ha studiato e identificato quali forme assumerebbero nel nostro universo le eventuali tracce delle bolle di altri universi nel tessuto della radiazione cosmica di fondo (Cmb), che è ciò che resta del Big Bang che diede origine al nostro universo poco meno di 14 miliardi di anni fa. Gli scienziati hanno messo a punto un programma per osservare come apparirebbe il nostro universo con le collisioni cosmiche con altre bolle-universo oppure uno che non le contiene, e quale di questi due è il più simile con i dati ottenuti in sette anni di osservazioni del satellite Nasa Wmap, che studia in dettaglio la radiazione cosmica di fondo. Inoltre hanno evidenziato un limite massimo delle possibili tracce di bolle-universo che sono venute in contatto con il nostro che saremmo in grado di osservare nel tessuto della Cmb. Secondo Hiranya Peiris, del dipartimento di fisica e astronomia di Ucl e co-autrice degli articoli, dai dati osservati da Wmap sono state identificate quattro zone di forma circolare che hanno caratteristiche compatibili con il modello proposto dal gruppo di studio.
Continua ...

Spagna: gli 'indignados' tornano in piazza

Madrid, 4 ago. (Adnkronos/Dpa) - Gli 'indignados' del movimento spagnolo 15-M tornano nelle strade per protestare contro la situazione economica e politica nel Paese. La notte scorsa la polizia ha impedito a un migliaio di manifestanti di accedere alla Piazza madrilena di Puerta del Sol. Le forze dell'ordine hanno anche impedito che i manifestanti entrassero negli edifici del Parlamento. Si sono verificati alcuni scontri occasionali e una persona, secondo quanto riferiscono i media spagnoli, e' stata arrestata. Nuove manifestazioni sono annunciate per oggi.

Nigeria, video con ostaggio italiano rapito. Farnesina: stiamo verificando l'autenticità

Franco Lamolinara
Roma, 3 ago. - (Adnkronos) - Il video con le immagini del cittadino italiano e di quello britannico rapiti il 12 maggio scorso nel nord della Nigeria diffuso a mezzo stampa è al vaglio delle istituzioni preposte per poterne confermare l'autenticità. Lo riferisce la Farnesina, ricordando che il Governo italiano continua a seguire con la massima attenzione, attraverso l'Unità di Crisi del ministero degli Esteri e l'ambasciata ad Abuja, e in stretto raccordo con il Foreign Office inglese, la vicenda del sequestro di Franco Lamolinara e di un cittadino britannico.
Nel filmato, inviato all'ufficio dell'agenzia France Press in Costa d'Avorio, i due ostaggi, che appaiono inginocchiati e bendati, con tre uomini armati alle loro spalle, affermano di essere stati rapiti da Al Qaeda. I due, che lavoravano per un'impresa di costruzioni italiana, furono catturati a Birnin Kebbi, la capitale dello Stato nord occidentale del Kebbi, al confine col Niger.
Come in tutti i precedenti casi di sequestro che hanno coinvolto connazionali all'estero, il ministero degli Esteri, nel mantenere l'usuale riserbo sull'intensa attività politico diplomatica in corso, auspica ogni possibile collaborazione, su questa linea, con gli organi di stampa.

Missile libico sparato contro nave italiana Tripoli conferma: obiettivo era Bersagliere

Tripoli, 4 ago. - (Adnkronos/Aki) - Il governo libico ha confermato questa mattina alla Cnn che il missile sparato ieri e caduto nei pressi di una nave italiana al largo delle coste della Libia era proprio diretto a colpire la Bersagliere.
Il portavoce del governo libico Moussa Ibrahim ha confermato alla Cnn che il missile è stato lanciato ieri da truppe fedeli a Muammar Gheddafi. Un segnale, quello di ieri, per attestare come ''il nostro esercito ha capacità sorprendenti che non abbiamo ancora usato'', ha detto Ibrahim.
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ieri aveva escluso che la fregata fosse l'obiettivo del missile sparato da Tripoli e aveva ipotizzato un errore di lancio della contraerea: ''Prendo atto di quello che dice il governo libico ma in ogni caso le loro parole appaiono, in tutta evidenza, mera propaganda'', dice all'ADNKRONOS.
''Prima di esprimere un'opinione - spiega La Russa - ho ascoltato i nostri vertici militari e mi sono rigorosamente attenuto alla loro valutazione''. ''A Gheddafi - fa notare ancora il ministro della Difesa - conviene sostenere una sua capacità di offesa verso la nave italiana ma a me sembra insuperabile quello che mi hanno detto i nostri esperti. La distanza di 2 km tra la caduta del razzo e la nave 'Bersagliere', risulta incompatibile con le affermazioni propagandistiche di Gheddafi''.
''In ogni caso - rimarca La Russa - non va sottovalutata alcuna minaccia. Perciò ho raccomandato ai nostri militari di tenere alta la guardia. Peraltro in ogni missione si corrono pericoli, penso a quello che quotidianamente avviene in Afghanistan dove ogni giorno è una concreta minaccia ai nostri soldati''. ''Ai militari impegnati in Libia - conclude il ministro della Difesa - va quindi tutta la mia vicinanza e il mio plauso''.
"Fanno un po' di propaganda", dice anche il ministro degli Esteri, Franco Frattini. "Lasciamogliela fare - prosegue - apprendiamo anche che hanno fatto un'alleanza con gli islamisti radicali dopo che per sei mesi ci hanno raccontato che i ribelli erano con gli islamisti radicali", dice ancora il ministro che conclude: "Hanno questo strumento di propaganda, non ci preoccupiamo più di tanto".

"Traspiranti e antigraffio". Tavoli, divani e porte per cani, gatti e uomini

Il modello 'Tavolato' della Petsmood. Un originale tavolino con sotto la cuccia per il cane
Roma, 3 ago. - (Ign) - In mostra a Parigi al salone della moda casa francese 'Maison et Objet' dal 9 al 13 settembre la collezione di arredamento‘omologata per uomini e animali' Petsmood della Misk Design. Mobili fatti su misura anche per i cani e i gatti sempre più presenti nelle nostre case. Sono loro, infatti, a dettare l'ultima moda in fatto di arredi in Francia. Ma il fenomeno interessa tutta Europa e sta prendendo piede anche in Italia, dove in oltre la metà delle famiglie ha un animale da compagnia: un vero 'membro della famiglia' con cui condividere e organizzare i propri spazi. La società francese, Misk Design ha quindi sviluppato una gamma di arredamento, chiamata 'Petmood', dedicata a chi vuole accogliere al meglio il proprio compagno a quattro zampe, pur conservando e, perché no, valorizzando il design del proprio arredamento.
"Petsmood è la prima marca di arredamento per noi 'umani' e i nostri amici animali - spiega Gianluca Sansone della Misk Design a Ign, testata online dell'Adnkronos - Tutti gli arredi sonno, concepiti con un'attenzione particolare per entrambi: i tessuti dei cuscini ad esempio presentano un aspetto visivo e tattile un po' vellutato per offrire un piacere a noi 'umani' e allo stesso tempo sono in cotone 100% per garantire la traspirazione degli animali. Anche le finiture degli arredi sono state scelte tutte per poter essere belli per noi, ma anche straordinariamenteresistenti al contatto con le unghie dei nostri amici a quattro zampe".
Dal team di artisti del Papiro Art arriva invece la porta con il passaggio 'decorato' in onore del micio di casa. "La porta può essere lavorata nel colore o decorazione che si vuole - spiega Rosaria Scalzo del laboratorio romano a Ign, testata online dell'Adnkronos -. Si lavora con stucco e resina la parte che interessa. Si fa un ritratto del gatto stilizzato e ci si assicura un oggetto d'arredo assolutamente unico che piacerà anche ai vostri 'ospiti felini'".

Afghanistan, quattro militari italiani feriti in una esplosione vicino a Herat

(Xinhua)
Roma, 4 ago. (Adnkronos/Ign) - Quattro militari italiani della Task Force Center sono rimasti feriti a seguito dell'esplosione di un ordigno improvvisato (Ied), a circa 10 km a sud dell'aeroporto di Herat, in Afghanistan. Per uno dei quattro è stato necessario un intervento chirurgico. '
"Alle 12.19 (ora locale) -spiega una nota dello Stato Maggiore della Difesa- quattro militari italiani, a bordo del loro veicolo (VTLM 'Lince'), sono rimasti feriti a causa dell'esplosione di un ordigno al loro passaggio durante un'attività pianificata nel villaggio di Siah Vashian (Distretto di Herat). I militari, appartenenti alla Task Force Center su base 11° reggimento Bersaglieri, non versano in pericolo di vita".
''Hanno riportato solo fratture varie agli arti inferiori", aggiungono fonti delle Difesa sottolineando che le famiglie dei militari feriti sono state informate delle loro condizioni di salute. I bersaglieri erano impegnati in una attività di controllo del territorio in un villaggio a 15 KM a sud-est di Herat e a 5 km a est di Camp Arena, dove ora sono ricoverati presso il Role 2, l'Ospedale Militare.
I presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, hanno espresso subito "auguri di pronta guarigione" ai militari feriti ma l'episodio di oggi riapre la polemica sulla missione in Afghanistan. "Avremmo dovuto essere lì per portare la pace e, invece, ogni giorno i nostri soldati rischiano di morire inutilmente, giacché lì si sta facendo una guerra civile e non solo una lotta al terrorismo'', dichiara Antonio Di Pietro (IdV) ricordando che "Bin Laden è ormai morto e sepolto da tempo, e che inizialmente lo scopo della nostra missione su quei territori era di colpirlo". "Oggi questa incapacità del governo italiano di assumersi le proprie responsabilità - aggiunge-, di fatto, e sempre più evidente e fa emergere l'ipocrisia del giorno dopo, in cui si esprime cordoglio o solidarietà per una cosa che si poteva e si doveva evitare''. E conclude: "Questa irresponsabilità dell'esecutivo, che non sa prendere decisioni e a non sa allontanarsi da questa logica della guerra, lo rende inadatto a guidare in nostro Paese''.
Continua ...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Afghanistan-quattro-militari-italiani-feriti-in-una-esplosione-vicino-a-Herat_312317729809.html

Omicidio Rea, Parolisi non risponde al gip di Teramo. Effettuati due sopralluoghi

Ascoli Piceno, 4 ago. (Adnkronos) - Due sopralluoghi sono stati effettuati questa mattina dai pm di Teramo nella caserma e nell'abitazione di Salvatore Parolisi a Folignano.
Il primo sopralluogo è stato eseguito nella caserma del 235esimo Rav Piceno di Ascoli, dove il caporal maggiore dell'Esercito, unico indagato per l'omicidio della moglie, prestava servizio come istruttore di reclute femminili prima di essere arrestato. Il secondo esame riguarda invece l'abitazione in cui Parolisi viveva con la moglie, Melania, e la figlia.
In caserma, l'attenzione degli inquirenti si è soffermata sugli oggetti contenuti nell'armadietto di Parolisi. A quanto si apprende da fonti investigative, il nuovo esame, disposto dal magistrato, servirà a fare luce su alcuni particolari emersi nelle indagini.
Proprio questa mattina il caporal maggiore è stato sottoposto in carcere all'interrogatorio di garanzia ma ancora una volta ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Parolisi non ha infatti risposto al gip del Tribunale di Teramo, dopo che la competenza territoriale dell'inchiesta è stata spostata dalla procura di Ascoli Piceno alla procura abruzzese. Rispetto alla procura di Ascoli Piceno, che già gli aveva contestato l'omicidio aggravato dal grado di parentela e dalla crudeltà, quella abruzzese ha aggiunto quella di aver ''profittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa''.
"Abbiamo fiducia solo nella giustizia, perché quella in Salvatore Parolisi già non c'è più, è decaduta da tempo", ha detto Michele Rea, fratello di Melania. "Non siamo sorpresi - spiega all'Adnkronos - che Salvatore si sia avvalso anche davanti al gip di Teramo della facoltà di non rispondere perché è la strategia concordata con i suoi avvocati. Ora attendiamo il Riesame e gli sviluppi dell'inchiesta". "Fino a prima dell'arresto - dice ancora Michele Rea - abbiamo ragionato con il cuore poi gli sviluppi delle indagini, che dal nostro punto di vista sono state scrupolose, hanno portato alla luce nuovi elementi e tutto è cambiato".


Crisi, parti sociali: agire subito

Roma, 4 ago. (Adnkronos) - ''Il momento è grave. Va affrontato con la massima determinazione, senza cercare scuse o scappatoie''. Così Confindustria, sindacati e tutte le altre parti sociali neldocumento comunitario consegnato al governo.
E' cominciato poco dopo le 11 l'incontro a Palazzo Chigi tra il governo e le parti sociali. Per il governo sono presenti al tavolo, oltre al premier Berlusconi e al ministro dell'Economia Tremonti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta, i ministri per lo Sviluppo economico Romani, delle Infrastrutture Matteoli, del Lavoro Sacconi, della Funzione pubblica Brunetta, per la Semplificazione Calderoli, per i Rapporti con le regioni Fitto, dell'Istruzione Gelmini, dell'Agricoltura Romano. Mentre sono36 le organizzazioni, tra sindacati e mondo delle imprese, che prendono parte all'incontro. Tra i presenti il leader di Confindustria Emma Marcegaglia, e i segretari generali della Cgil Susanna Camusso, della Cisl Raffaele Bonanni, della Uil Luigi Angeletti, dell'Ugl Giovanni Centrella.
E "la gravità del momento non consente pause. Noi siamo a disposizione nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Riteniamo che il Consiglio dei ministri debba assumere decisioni rapidamente e sottoporle al Parlamento senza soluzioni di continuità", è la richiesta che arriva dalle parti sociali e contenuta nel documento unitario messo a punto al termine dell'incontro che ha preceduto il tavolo di confronto con il governo e letto all'esecutivo dal leader di Confindustria, Emma Marcegaglia.
"Ora siamo a un bivio - si legge ancora nel testo comune messo a punto durante un pre-vertice di stamattina - Occorre un drastico programma per rilanciare la crescita. Un programma da attuare subito. Siamo pronti ad assumerci tutte le responsabilità ma il governo deve prendere in mano il timone della politica economica".
"Non possiamo andare tutti in vacanza e parlare a settembre" della crisi. "Pensiamo che il governo e il parlamento debbano continuano a lavorare", sostiene Marcegaglia. In ogni caso, ''si è aperto un negoziato, l'agenda è stata condivisa''. Quanto al giudizio sull'azione di governo, dice: ''Aspettiamo di capire come si muoverà nei prossimi giorni''.
Continua ...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Crisi-parti-sociali-agire-subito_312317271125.html