giovedì 4 agosto 2011

Com’è invecchiato (male) Silvio?



Secondo il Corriere i dittatori non peggiorano con l’età. Allora Berlusconi è il più democratico di tutti
Davvero originale l’articolo con cui il Corriere della Sera oggi affronta il compleanno di Barack Obama: 50 anni per il presidente degli Stati Uniti d’America, che potevano essere certo molto più allegri vista la congiuntura economica, la crisi di fiducia proprio negli Stati Uniti, l’accordo definitivo sul debito che tarda a chiudersi, i problemi incrociati fra Democratici e Repubblicani. Doveva essere la festa che celebrava la tregua, la celebrazione del sospiro di sollievo, e invece non lo è stato. Un Barack Obama con i capelli più bianchi di quanto fosse previsto festeggia la metà dei suoi cento anni in una Chicago più triste.
COME INVECCHIANO I LEADER – Per il Corriere della Sera, è il peso della democrazia. I dittatori, dice il Corriere, che presenta i risultati di uno studio che comproverebbe questa tesi, non invecchiano mai – e le foto lo dimostrano. I leaders democratici, invece, sentono il peso dell’età.
«A segnare i volti delle persone sono i conflitti psichici più che i problemi reali. E il conflitto interiore è tipico dell’”io democratico” che deve confrontarsi con diverse componenti: la responsabilità verso i propri elettori, verso il Paese». Più rughe gli vengono, più il leader è democratico? «In un certo senso sì – dice Vegetti Finzi scorrendo le immagini che trovate in questa pagina—E’ vero che il dittatore o l’autocrate somatizzano meno. Perché hanno una personalità monolitica, megalomane. Guardate Assad: è uguale a sette anni fa. Blair in sei anni di guerra in Iraq è invecchiato il doppio. Il despota non conosce conflitto interiore. Ha un problema, come dire, tecnico: sopprimere i nemici, punto. Pensate a Saddam Hussein, o a Mussolini. I despoti invecchiano meglio,ma quando crollano lo fanno di colpo». Il potere logora di più chi lo ha ricevuto dai cittadini. E soprattutto gli uomini. Dalla tedesca Angela Merkel all’argentina Cristina Kirchner, le donne leader «somatizzano » meglio «perché sono meno fragili – dice la psicologa — Hanno la forza materna e al tempo stesso l’autorevolezza paterna della carica che ricoprono. In questo senso la figura più emblematica è la Merkel, con la sua forza tranquilla e i suoi pessimi tailleur». E gli uomini al potere? Lo sappiamo: c’è chi si tinge i capelli trapiantati.
Continua ...

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