venerdì 18 giugno 2010

La Cassazione: cricca "spregiudicata"

Nell'inchiesta per le opere G8"intreccio di interessi illegittimi". ROMA-La "cricca" coinvolta negli appalti per la Scuola dei Marescialli dei carabinieri di Firenze e per altre opere, si muoveva in una «situazione in attuale divenire, caratterizzata dall’utilizzazione spregiudicata di un sistema di relazioni professionali e personali che ha realizzato una rete di interessi intrecciati» non legittimi. Lo sottolinea la Cassazione che ha appena depositato le motivazioni della decisione con la quale lo scorso 10 luglio ha deciso il trasloco dell’inchiesta fiorentina a Roma confermando le misure cautelari per Fabio De Santis, Guido Cerruti, e Francesco De Vito Piscicelli. La Cassazione ha argomentato «di un sistema di potere in cui appare normale accettare e sollecitare utilità di ogni genere e natura da parte di imprenditori del settore delle opere pubbliche, settore nel quale quei pubblici ufficiali hanno potere di decisione e notevole potere di influenza, e gli imprenditori aspettative di favori, nel quale De Santis è, con altri, protagonista, De Vito Piscicelli in consolidato rapporto, Cerruti anch’egli in stabile e consolidato rapporto in particolare con De Santis e altri dei coindagati, disponibile a cogliere l’occasione palesemente anomala». I magistrati della procura di Roma intanto sono già al lavoro sui documenti, in tutto 40 faldoni, ricevuti ieri da Firenze sull’appalto della Scuola marescialli dei carabinieri. Il procuratore aggiunto Alberto Caperna e i sostituti Ilaria Calò e Roberto Felici, che lavoreranno sui documenti per tutto il week end, stanno esaminando gli atti per poter chiedere al gip e ottenere entro il 30 giugno l’eventuale conferme delle misure cautelari nei confronti dell’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis (attualmente in carcere), dell’imprenditore Francesco Maria De Vito Piscicelli (domiciliari) e dell’avvocato Guido Cerreti (obbligo di dimora).
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http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201006articoli/56013girata.asp

Brancher ministro del Federalismo - Pd e Di Pietro all'attacco

Lo ha nominato il Cdm, ha già giurato. Il leader IDV: "Coinvolto in Tangentopoli". I democratici: "Nomina inutile e si sottrae ai processi". Udc: "Siamo sconcertati".
ROMA - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato su proposta del Presidente del Consiglio Berlusconi il decreto di nomina di Aldo Brancher a ministro senza portafoglio. Il neo ministro, che sarà titolare dell'Attuazione del Federalismo, ha già giurato al Quirinale.Antonio Di Pietro va all'attacco: "Ricordo molto bene Brancher coinvolto in Tangentopoli per fatti molto gravi, e a me pare che il messaggio che si manda ai cittadini sia uno solo: il delitto paga e che conviene fare il delinquente perchè magari si diventa anche ministro". Anche il Pd è critico. "La nomina è una inutile duplicazione di poltrone e un affronto agli italiani a cui vengono chiesti dal governo enormi sacrifici", dice Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Pd. "Vorremo capire per quale motivo - prosegue l'esponente democratico - esistendo un ministero per i Rapporti con le regioni, sia stato nominato un ministro per il Federalismo". E la capogruppo del Pd nella commissione Giustizia della Camera, Donatella Ferranti aggiunge: "Con questa nomina - aggiunge Ferranti - Brancher potrà a pieno titolo evitare di comparire all'udienza del 26 giugno del processo Antonveneta che lo vede indagato per appropriazione indebita in relazione a soldi incassati dall'ex numero uno di Banca Popolare di Lodi, Giampiero Fiorani"."C'è da rimanere sconcertati davanti alla nomina di un nuovo ministro per il Federalismo, quando già esistono tre dicasteri come quelli di Calderoli, Bossi e Fitto". Così Lorenzo Cesa, segretario dell'Udc. "Se di fronte ai drammatici problemi degli italiani, la risposta del governo è un ministero in più per Brancher, c'è da mettersi le mani nei capelli...".
http://www.repubblica.it/politica/2010/06/18/news/brancher_ministro_del_federalismo-4947129/

L'estate si ostina a tardare arriva il freddo e pure la neve

ROMA - Che siano esempi eloquenti dei cambiamenti climatici in atto, oppure no, sta di fatto che il maltempo diffuso, a tre giorni dal solstizio d'estate, non è esattamente ciò che ci si possa aspettare, se non altro osservando le statistiche. Il caldo che grava ancora su parte dell'Italia ha dunque le ore contate. Fra domenica e lunedì un nucleo di aria fredda attraverserà la nostra Penisola e, in alcune zone montuose, oltre i 1700 metri, porterà addirittura la neve. Del resto, una graduale discesa delle temperature di 5, 6° - rispetto alla media stagionale - si è già avvertita, anche in concomitanza con le forti precipitazioni che si sono avute nei giorni scorsi e che hanno messo a dura prova l'agricoltura in molte zone del Settentrione, mentre la calura al Centro sud si è sempre mantenuta, quasi ovunque, su livelli contenuti, tanto che i 33-35° sono stati raggiunti solo sulla Puglia. La situazione fino a lunedì. L'estate, dunque, stenta a decollare ed anzi sembra intenzionata a propinarci addirittura il freddo, anche se limitatamente al Nord. Un nucleo di aria fredda, infatti, appena staccatosi dal circolo polare, sta viaggiando rapidamente verso le nostre latitudini e raggiungerà le Alpi dopodomani, domenica, con addirittura probabili nevicate intorno ai 1700 metri. Attraverserà poi tutta l'Italia con il suo strascico di piogge che, tra domani e domenica, interesseranno quasi tutta la Penisola con le temperature che scenderanno di 4-8° al Nord Italia, 2-3° al Centro-Sud con valori massimi di 12° ad Aosta, 15° a Cuneo, 15, 16° a Trento, 17° a Torino e Bergamo, 22° a Roma e Napoli. Un ulteriore calo ci sarà lunedì, di 2-3° gradi sul medio Adriatico e su quelle meridionali. In rapida risalita invece sulle regioni di Nordovest.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/18/news/l_estate_si_ostina_a_tardare_arriva_il_freddo_e_pure_la_neve-4950976/

Unipol, Ghedini al governo "Mandate gli ispettori in procura"

Il legale del premier, convocato dai pm come persona informata sui fatti, non si era presentato. Ora chiede un'azione disciplinare nei confronti del sostituto Meroni, che accusa di "comportamenti inqualificabili". ROMA - "Il ministro della Giustizia mandi gli ispettori in procura a Milano". E' la reazione dell'avvocato di Berlusconi e deputato Pdl, Niccolò Ghedini, alla convocazione dei pm che vogliono ascoltarlo in merito alla vicenda Unipol-Consorte.In un'interrogazione di 8 pagine presentata al ministro della Giustizia Angelino Alfano, Ghedini chiede che si valutino provvedimenti disciplinari nei confronti del sostituto procuratore Massimo Meroni. Nel documento il legale del premier parla anche di "comportamenti inqualificabili" da parte del pubblico ministero.La vicenda è quella della famosa intercettazione nella quale l'ex segretario dei Ds Piero Fassino, al telefono con l'allora numero uno di Unipol Giovanni Consorte, pronuncia la frase "Abbiamo una banca". Una conversazione mai trascritta né finita negli atti di un'inchiesta, quindi teoricamente sconosciuta, e che invece venne pubblicata in prima pagina su "Il Giornale". Per quella vicenda è indagato il fratello del presidente del consiglio 1, Paolo Berlusconi, editore del quotidiano milanese.Su quei fatti, la procura di Milano ha convocato Ghedini per poterlo ascoltare, in qualità di persona informata dei fatti. Convocazione alla quale Ghedini non ha dato seguito, motivo per il quale il pm Meroni ha chiesto alla Giunta della Camera di poter disporre l'accompagnamento coatto nei confronti dell'avvocato. http://www.repubblica.it/politica/2010/06/18/news/unipol_ghedini_al_governo_mandate_gli_ispettori_in_procura-4956036/

Regione, nessun taglio previsto in Sicilia

Mentre nel resto d'Italia e in Parlarmento si assiste ad un sostanzioso ridimensionamento dei costi, nell'Isola sembra muoversi poco o nulla. di FILIPPO PACE. PALERMO. Al Parlamento sono in arrivo dei tagli, in Sicilia niente. Risultato: dalle nostre parti la politica continua a costare tanto, anzi troppo. Accade, così, che decine di parlamentari Ars intaschino laute indennità aggiuntive, oppure che i dirigenti generali della Regione sfiorino in alcuni casi 170 mila euro lordi annui. Tutto ciò mentre un vento di austerity soffia persino nella culla dei privilegi, vale a dire il Parlamento nazionale: qui, infatti, i presidenti di Camera e Senato (rispettivamente Gianfranco Fini e Renato Schifani) hanno annunciato misure di riduzione della spesa soprattutto per il trattamento economico dei parlamentari e del personale.
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http://www.gds.it/gds/sezioni/politica/dettaglio/articolo/gdsid/115566/

G8/Governo respinge dimissioni De Gennaro, conferma piena fiducia

Roma, 18 giu. (Apcom) - "Piena e completa fiducia" a Gianni De Gennaro, dopo la condanna in merito ai fatti della Diaz. A confermarla "collegialmente" è stato il consiglio dei ministri questa mattina, come si legge nel comunicato finale della riunione. Il capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, si legge ancora, "aveva correttamente e con alto senso dello Stato messo a disposizione del Presidente del Consiglio il proprio incarico" ma "il Consiglio, manifestando vivo apprezzamento e plauso per il lavoro finora svolto, ha invitato il Prefetto De Gennaro a proseguire con lo stesso spirito e con lo stesso impegno nel suo incarico al vertice dei Servizi di Informazione e Sicurezza". Già ieri il ministro dell'Interno Roberto Maroni e il ministro della Giustizia Angelino Alfano avevano espresso la loro stima e fiducia all'ex capo della polizia, condannato in secondo grado a 1 anno e 4 mesi per i disordini del G8 di Genova del 2001.
http://www.apcom.net/newscronaca/20100618_172801_22888fe_91101.shtml

Napoli ancora emergenza rifiuti: ora che la mia Spazzy è tornata

Mi mancava. Con i suoi nauseabondi mausolei. Con i suoi mille culure. Qualcuno mi ha giurato stamane di aver visto una coppia di cinesi fotografare la Monnezza invece che il Maschio Angioino. Un oltraggio al pubblico pudore che in una foto racconterà una città. Ehi nessuno tocchi la mia Spazzy! Vorrei tradurlo in 10, 100, 1000 lingue. Questa volta è tornata senza propaganda, senza Bertolaso, senza emergenza. A quanto pare oggi la Monnezza è in silenzio. Il diapason dello scandalo non vibra più.
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Tutte le bugie di Berlusconi: il massacro della verità

Ditemi voi se è possibile che un capo di governo appaia in Tv agitando dei dati palesemente falsi, nella fattispecie citando un numero di 7 milioni e mezzo di cittadini intercettati dalla magistratura, bugia sulla quale si fonda la legittimità di fare una legge restrittiva gradita a tutti i ladri e delinquenti. I dati ufficiali del Ministero della Giustizia parlano di 130 mila decreti di intercettazioni all’anno, e l’80% sono intercettazioni per reati di mafia. Il costo è di 272 milioni di euro, ampiamente ripagati dal sequestro di beni mafiosi. E’ insopportabile che nell’ordinario svolgersi di un dibattito parlamentare sia lecito inquinarlo con dati falsi, senza che una istituzione dello Stato, indipendente (la Corte dei Conti ad esempio), sia in grado in tempo reale di censurare le false affermazioni, imporre una immediata rettifica con gli stessi tempi e modi e la stessa ampiezza con cui i dati falsi sono stati diffusi. L’ultima campagna elettorale, quella che 2 anni fa riportò B. al governo, fu incentrata su un presunto disastro economico creato dal Governo Prodi, senza che nessuno sia intervenuto d’autorità per annullare una campagna basata su dati falsi.
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Guru antidroga del Governo Berlusconi rinviato a giudizio per molestie sessuali su ospiti comunità recupero

Rinvio a giudizio per il fondatore della Comunita' Incontro per tossicodipendenti don Pierino Gelmini, accusato di molestie sessuali nei confronti di 12 giovani ospiti in passato della sua struttura ad Amelia. La decisione del gup di Terni, Pierluigi Panariello, e' arrivata oggi al termine della camera di consiglio. Questa mattina il legale di don Gelmini, l'avvocato Lanfranco Frezza, aveva chiesto per il suo assistito il non luogo a procedere. Il sacerdote ha scelto di non essere presente oggi in aula.Don Gelmini è sempre stato considerato la stella polare in materia di droghe dall'attuale Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dal sottosegretario con delega sulle politiche antidroga Carlo Giovanardi, e dal capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri.

Manovra economica. Da legalizzazione prostituzione almeno 80 milioni di gettito all'anno. Emendamento in Senato

Sono sempre stata dell'idea che sia necessario intervenire a livello normativo per un pieno riconoscimento dell’attivita’ di prestazione di servizi sessuali e remunerati tra persone maggiorenni consenzienti.Più volte ho proposto al Parlamento di affrontare la questione: l'ho fatto con la presentazione di un disegno di legge ed ora con un emendamento alla manovra economica sottoscritto anche dai senatori Emma Bonino e Marco Perduca: legalizzare significa anche e soprattutto regolarizzare in termini economici l'attivita' meretricia, che potra’ essere svolta in forma autonoma, dipendente o associata. Con un semplice calcolo approssimativo, su 70mila prostitute presenti nel nostro Paese (50% straniere, 20% minorenni) per 9 milioni di clienti, costo medio per prestazione di 30 euro -con ampia approssimazione per difetto-, con un giro d'affari di 90 milioni al mese, oltre un miliardo l'anno.
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http://www.aduc.it/articolo/manovra+economica+legalizzazione+prostituzione_17719.php

Governo: Di Pietro, Berlusconi riferisca perche' si e' inventato nuovo ministero

Bologna, 18 giu. - (Adnkronos) - "La nomina a ministro di Brancher e' un atto per il quale abbiamo depositato una interrogazione urgente al governo affinche' il presidente del Consiglio venga a riferire sulle reali ragioni per cui si e' inventato questo nuovo dicastero, dopo quello della Semplificazione e dopo che di federalismo se ne sta occupando direttamente il ministro Calderoli". Ad annunciarlo il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, a margine di un incontro oggi a Bologna per raccogliere le firme per i referendum su nucleare, privatizzazione dell'acqua, legittimo impedimento.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Governo-Di-Pietro-Berlusconi-riferisca-perche-si-e-inventato-nuovo-ministero_561294792.html