ROMA - Che siano esempi eloquenti dei cambiamenti climatici in atto, oppure no, sta di fatto che il maltempo diffuso, a tre giorni dal solstizio d'estate, non è esattamente ciò che ci si possa aspettare, se non altro osservando le statistiche. Il caldo che grava ancora su parte dell'Italia ha dunque le ore contate. Fra domenica e lunedì un nucleo di aria fredda attraverserà la nostra Penisola e, in alcune zone montuose, oltre i 1700 metri, porterà addirittura la neve. Del resto, una graduale discesa delle temperature di 5, 6° - rispetto alla media stagionale - si è già avvertita, anche in concomitanza con le forti precipitazioni che si sono avute nei giorni scorsi e che hanno messo a dura prova l'agricoltura in molte zone del Settentrione, mentre la calura al Centro sud si è sempre mantenuta, quasi ovunque, su livelli contenuti, tanto che i 33-35° sono stati raggiunti solo sulla Puglia. La situazione fino a lunedì. L'estate, dunque, stenta a decollare ed anzi sembra intenzionata a propinarci addirittura il freddo, anche se limitatamente al Nord. Un nucleo di aria fredda, infatti, appena staccatosi dal circolo polare, sta viaggiando rapidamente verso le nostre latitudini e raggiungerà le Alpi dopodomani, domenica, con addirittura probabili nevicate intorno ai 1700 metri. Attraverserà poi tutta l'Italia con il suo strascico di piogge che, tra domani e domenica, interesseranno quasi tutta la Penisola con le temperature che scenderanno di 4-8° al Nord Italia, 2-3° al Centro-Sud con valori massimi di 12° ad Aosta, 15° a Cuneo, 15, 16° a Trento, 17° a Torino e Bergamo, 22° a Roma e Napoli. Un ulteriore calo ci sarà lunedì, di 2-3° gradi sul medio Adriatico e su quelle meridionali. In rapida risalita invece sulle regioni di Nordovest.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/18/news/l_estate_si_ostina_a_tardare_arriva_il_freddo_e_pure_la_neve-4950976/
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