lunedì 7 aprile 2014

Negli USA spariscono persone a grappoli - Che cosa sta succedendo?

Spariscono persone a grappoli - Che cosa sta succedendo? 
Grappoli di persone sono semplicemente scomparsi, a volte 2 o 3, ma fino a 20 e 30 persone stanno scomparendo dalle stesse sedi negli Stati Uniti nei parchi nazionali, a volte proprio da sotto il naso le persone che sono con loro.
 
Giovani, vecchi e in mezzo, alcuni di loro si trovano in luoghi che sono definiti come “inaccessibili”, o in aree dove erano già stati cercati.



Strana è ancora la reazione delle agenzie federali competenti per i documenti pubblici in cui la risposta non è solo “No, per l’INFERNO, no”!

L’abbigliamento viene trovato riverso al momento della scomparsa, a volte ben piegato, altre volte no. Dopo aver compilato l’evidenza di queste sparizioni, si dimostra che ci sono circa 30 diversi luoghi in cui la sparizione di questi gruppi di persone si è verificata.
 

Ogni anno in Messico ci sono migliaia di desaparecidos. E neppure i quartieri ricchi della capitale sembrano al sicuro

‘Affrontare un incubo. La sparizione forzata di persone in Messico’ questo è il titolo del nuovo rapporto di Amnesty International diffuso ai mezzi di comunicazione internazionali, che fa il punto e denuncia la gravissima situazione della sparizione di persone nel paese. Sono oltre 26mila le persone scomparse o delle quali non si sa più nulla, secondo il registro della Procura della Repubblica. Sebbene già questo sia di per sé un numero impressionante - oltre 4mila persone l’anno - si teme che sia molto più alto, per l’approssimazione e per la mancanza di metodologia e procedure chiare e trasparenti nella raccolta dei dati da parte delle istituzioni pubbliche.

Si tratta sia di vere e proprie sparizioni forzate (il nome, con cui si indicano le sparizioni di persone avvenute ad opera e con la complicità di agenti dello Stato) ma si tratta anche di sparizioni di persone dovute al crimine organizzato o al narcotraffico e in una piccola percentuale sono anche casi di persone che si sono allontanate spontaneamente dalle loro famiglie.

In ognuno di questi casi la responsabilità dello Stato è gravissima, la Convenzione Internazionale contro la sparizione di persone firmata e ratificata dal Messico, vuole infatti che lo Stato si adoperi immediatamente per far luce su ogni caso di sparizione, forzata o meno che sia.
 

Difficilmente la polizia indaga su di loro e, quando questo avviene, quasi mai riesce a concludere qualcosa. [Fonte & Fonte] 

Persone scomparse: 27 mila, due al giorno. Il 70% sparisce di sua volontà 

Dagli anni ’70 ad oggi sono 27 mila le persone inghiottite da un buco nero in Italia, di cui 2 mila solo negli ultimi due anni. Due al giorno e a contarli così fa più impressione, la giusta impressione. Persone che sono scomparse e di cui non si è più ritrovata alcuna traccia. Di queste 15 mila sono maggiorenni e 12 mila minorenni. La stragrande maggioranza, il 70 per cento, scompare “volontariamente”, cioè decide autonomamente di lasciare la vecchia vita per fuggire altrove. Tra questi persone “frustrate” dalla vita, persone che si sentono incapaci, non all’altezza. E poi storie di figli contesi e matrimoni falliti. Ma tra i molti scomparsi una fetta significativa è fatta dagli anziani malati di Alzheimer che più che scomparire si perdono.

Ma dove vanno a finire quelli che spariscono? E perché lo fanno, almeno quelli che scelgono di farlo? Il punto è proprio questo: quelli che scelgono di farlo sono la stragrande maggioranza, quasi il 70% del totale, contro un 20% che “si perde” a causa di disturbi psicologici gravi, e con la rimanenza divisa tra incidenti, omicidi occultati, accadimenti non spiegati o spiegabili.
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http://informatitalia.blogspot.it/2014/04/negli-usa-spariscono-persone-grappoli.html

25.000 euro se ti sposi entro la fine del 2015

Approvato dalla Comunità Europea il primo Piano per le politiche familiari che ha delineato una serie di azioni ed interventi da attuarsi all’interno dei piani e programmi regionali e locali dei paesi membri per la famiglia, secondo le risorse disponibili.


25.000 euro se ti sposi entro la fine del 2015
Fra le misure previste dal Piano anche un incentivo di 25 mila € per tutte le coppie che decideranno di convogliare a nozze entro la fine dell’anno 2015 a norma dell’articolo 5 del D.L. 201/2014 (c.d. Salva famiglia).
 
Secondo i dati Istat europei negli ultimi due anni le nozze hanno subito un calo pari a 6.013.613 celebrazioni in meno. Due anni fa sono state celebrati 13.230.613 matrimoni, l’anno successivo poco più di 7.217.000, pari a 3,6 nozze ogni mille abitanti. Secondo il rapporto Istat “Il matrimonio in Europa”, con dati riferiti al 2013, ci si sposa meno e più tardi perché si rimane in famiglia più a lungo: i giovani hanno difficoltà a trovare il lavoro e la casa e quando si decidono a compiere il grande passo hanno già in media 35 anni, almeno dieci in più rispetto all’età delle nozze dei propri genitori.
LE MODALITA’ PER RICEVERE L’INCENTIVO COMUNITARIO
Per ricevere i 25 mila Euro previsti dalla Comunità Europea, sarà sufficiente presentare i documenti che attestano che la data delle nozze è stata fissata entro la fine del 2015 (prenotazione sala ricevimenti, prenotazione al Comune per la celebrazione ed eventualmente quella relativa al rito religioso; sono escluse le nozze islamiche celebrate presso le moschee, in quanto non rientrano nei canoni e folklore dell’Europa) presso lo Sportello Unico Europeo (SUE), presente in tutte le Prefetture.
Fonte: Il Giornale del Corriere
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Scoperto traffico segreto di virus. "In atto un business delle epidemie"

Accordi segreti tra scienziati e aziende, con ceppi di virus di aviaria spediti in Italia per posta in un traffico illegale. E' l'ipotesi dell'inchiesta dei Nas e della Procura di Roma. Indagata anche la scienziata Ilaria Capua, in parlamento con Scelta Civica, che si difende: "Solo diffamazioni".

Accordi segreti tra scienziati e aziende, con ceppi di virus di aviaria spediti in Italia per posta in un traffico illegale. E' l'ipotesi dell'inchiesta dei Nas e della Procura di Roma. Indagata anche la scienziata Ilaria Capua, in parlamento con Scelta Civica, che si difende: "Solo diffamazioni".
Ilaria Capua si difende e nega alcun illecito in merito all'inchiesta della Procura di Roma su un traffico di virus che, secondo 'L'Espresso', la vedrebbe indagata. "Mi ritengo gravemente offesa dalle notizie palesemente diffamatorie divulgate sull'ultimo numero dell'Espresso sui trafficanti di virus" replica la scienziata e deputata di Sc. "La mia storia professionale - prosegue - dimostra che ho costantemente combattuto le epidemie con grandissima dedizione ed innegabile impegno morale".
L'articolo pubblicato dall'Espresso ipotizza un traffico internazionale di virus, con ceppi dell'aviaria spediti dall'estero in Italia in plichi anonimi, senza nessuna autorizzazione e violando tutte le norme di sicurezza, per produrre vaccini. E con il rischio di diffondere l'epidemia. Il sospetto degli inquirenti, secondo l'Espresso, è l'esistenza di un business delle epidemie che, correndo il rischio di gravi conseguenze sanitaria, segue una strategia commerciale. Gli inquirenti ipotizzano perfino che la diffusione dell'influenza tra il pollame del Nord Italia sia stata direttamente legata alle attività illecite di alcuni manager.
Nell'indagine, secondo il settimanale, sono finiti anche nomi illustri, primo fra tutti quello di Ilaria Capua, oggi deputata in forza a Scelta Civica. La Capua e alcuni funzionari dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) di Padova sarebbero stati iscritti nel registro degli indagati per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, all’abuso di ufficio e inoltre per il traffico illecito di virus. Ilaria Capua respinge tutte le accuse: conferma di conoscere il manager della filiale italiana di Merial coinvolto nella vicenda ma spiega "di non aver mai venduto ceppi virali. Sono dipendente di un ente pubblico e non vendo nulla personalmente".
http://www.affaritaliani.it/cronache/traffico-virus070414.html