lunedì 23 maggio 2011

Falcone/Bersani:Una volta gli eroi morivano per la costituzione

Ora si cambia la legge per salvare una persona

Crotone, 23 mag. (TMNews) - Pierluigi Bersani parla nel pomeriggio a Crotone dopo aver già parlato ed attaccato il premier ed il centro destra. Intervenendo ad una manifestazione a sostegno del candidato a sindaco Peppino Vallone, affrontando il tema della legalita' ha detto: "Oggi e' l'anniversario della morte di Falcone. Noi ce lo ricordiamo e ci ricordiamo di Livatino, di tutti i magistrati, di tutte le forze dell'Ordine, dei cittadini perbene che sono morti, degli amministratori sotto aggressione. Ce lo ricordiamo in questo giorno con un attimo di riflessione vera".
"Certo- ha aggiunto il segretario del PD- bisogna anche capire e vedere come e' cambiata la scena dai tempi in cui c'erano persone che sacrificavano la loro vita per salvare la Costituzione e le leggi. Siamo arrivati in tempi in cui si sacrificano le Costituzioni e le leggi per salvare la pellaccia di una persona sola''.
Poi il segretario del Partito Democratico ha ironizzato sulla candidata del centro destra, la senatrice, ex pd, Dorina Bianchi: "I ballottaggi sono appuntamenti strani perche' a volte si immagina di poterli fare a tavolino. Ma abbiamo visto tantissime volte che non e' cosi. A questo punto, a Crotone il ballottaggio vuole dire: o il sindaco e' Peppino o quella la'" - ha aggiunto Bersani- facendo riferimento, senza pero' citarla per nome, alla candidata del centrodestra Dorina Bianchi. ''O Crotone vuole come sindaco una persona perbene - ha detto ancora il segretario del Pd - o una che non sa che cosa pensa''.

Elettori Pdl contro il partito: “Dirigenti idioti! Così perdiamo”

I sostenitori del premier non gradiscono il decentramento dei ministeri e i ricatti della Lega

Sul sito ufficiale del Popolo della Libertà gli elettori berlusconiani manifestano il loro disappunto per una campagna elettorale caratterizzata dagli attriti con gli alleati della Lega e dalle divergenze interne al partito. I messaggi postati sul guestbook Spazio Azzurro, ottimo termometro delle reazioni dei sostenitori del Cavaliere, parlano chiaro.

IL RICATTO DELLA LEGA – “Mi dispiace, ma Berlusconi ci ha rovinati – tuona Francesco - non abolendo il canone Rai fa solo gli interessi suoi e della sinistra. Bye bye”. I toni sono un po’ sopra le righe, pervasi di rabbia, a tratti volgari. “Prima delle elezioni settimane e settimane con la Lega che attaccava Berlusconi e lo criticava. Defezioni dentro il Pdl. Ora Lega ed ex-An in Pdl litigano. Idioti!”, grida Alfampfer. Un altro, dall’emblematico nickname Masochisti, rincara: “E’ mai possibile che dobbiamo sempre creare polemiche tra noi? Cosa c’entrano i ministeri? Stavolta era Bossi che doveva starsene zitto. Siamo proprio dei coglioni”. R.P. è sconsolato: “Ministeri? Dipartimenti? Ogni occasione è buona per far casino e litigare. Se volete far vincere Pisapia ditelo…”. Giuliana da Roma se la prende direttamente con Berlusconi: “Da 15 anni voto per lei, se sposta qualsiasi cosa da Roma i voti dei romani non li avrà più. Lei è sotto il ricatto della Lega e non ci piace…”.

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http://www.giornalettismo.com/archives/126519/elettori-pdl-contro-partito/

Dl Omnibus: il nuovo imbroglio si chiama “fiducia”

Dl Omnibus: il nuovo imbroglio si chiama “fiducia”

Le opposizioni insorgono: “Il governo teme i cittadini”

ROMA - Si vede quando i Ministri della Repubblica Italiana hanno da fare. E così, poichè sono disponibili solo per l'inizio di questa settimana, il governo decide di tranciare la discussione sul decreto Omnibus, in scadenza il 30 maggio, cioè lunedì prossimo, imponendo il voto di fiducia.
Il decreto (si chiama Omnibus perchè contiene un po' di tutto, in aperto contrasto con la Costituzione Italiana) prevede tra le sue norme l'aumento delle accise sulla benzina, la proroga per un anno degli incroci tra proprietà di Tv e di giornali e soprattutto la moratoria sul nucleare.
Ed è soprattutto su questo punto che c'è la protesta dell'opposizione. Infatti la norma prevede la sospensione del progetto di costruzione delle centrali nucleari fino a che "non saranno stati assicurati standard rigorosi di sicurezza". Ovviamente si tratta dell'ennesimo trucco, questa volta per aggirare il referendum sul nucleare del prossimo 12 e 13 giugno.
E' un trucco destinato a fallire: se la Corte di Cassazione non stravolge la propria giurisprudenza non basta una moratoria, ma per cancellare il referendum ci sarebbe bisogno di una legge che andasse nella direzione voluta dai promotori del referendum stesso. Resta comunque il tentativo di confondere i cittadini italiani con queste misure.
LA REAZIONE DELLE OPPOSIZIONI E NON SOLO
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Parroco arrestato: orge con minori

(ANSA) - GENOVA - La procura di Genova contestera' a don Riccardo il reato di induzione alla prostituzione. La nuova contestazione e' nata dalle parole di un ragazzino egiziano che ha detto agli inquirenti di aver partecipato a un'orgia con il parroco e con un altro minorenne albanese. Per questo rapporto il giovane egiziano, che nella vicenda e' indagato, avrebbe ricevuto denaro.

Indignados a Parigi come a Madrid

(ANSA) - PARIGI - L'appello a indignarsi dei giovani spagnoli, che da gorni gridano il loro malcontento a Madrid, sbarca a Parigi dove - sulla scia del best-seller 'Indignez-vous' (Indignatevi) - un gruppo di attivisti è accampato da quattro giorni in piazza della Bastiglia, luogo simbolo della rivoluzione francese. Diventata, sul modello della Puerta del Sol, la 'Paris del Sol'. "Indignatevi", Rivoluzione", "Yes we camp", si legge su alcuni striscioni.

Spagna: successo separatisti baschi di Bildu preoccupa Madrid

Madrid, 23 mag. - (Adnkronos/Dpa) - Le elezioni locali spagnole non hanno segnato soltanto una sconfitta per il partito socialista di Jose' Zapatero al governo, ma hanno anche portato ad un ritorno dei separatisti nei Paesi baschi. La novita' e' stato il successo del nuovo partito Bildu, che ha ottenuto il 25% del voto basco e governera' con la maggioranza assoluta in 88 comuni dei paesi Baschi e la Navarra. Bildu e' arrivato secondo dopo il piu' moderato Partito Nazionalista Basco (Pnv), giunto al 30%. Il risultato preoccupa a Madrid sia i socialisti al governo che i popolari all'opposizione e il quotidiano conservatore El Mundo parla di "grosso problema politico".

Musica: 'Concerto Grosso n.3', Bacalov e i New Trolls insieme sul palco

Roma, 23 mar. - (Adnkronos) - Luis Bacalov e i New Trolls insieme sul palco per 'Concerto Grosso n.3'. Sono passati circa 40 anni dall'ultimo lavoro che il compositore Premio Oscar scrisse per la band in due album, 'Concerto Grosso per i New Trolls' e 'Concerto Grosso N.2', che hanno segnato i grandi successi della storica band di Gianni Belleno, Giorgio D'Adamo, Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo.

Bacalov e la storica band saranno ancora insieme, non solo per il terzo album di Concerto Grosso che uscira' ad inizio luglio con 7 canzoni inedite, ma anche per un tour che li vedra', in alcuni dei migliori teatri italiani, per la prima volta sullo stesso palco. Il maestro si esibira' infatti insieme alla formazione oggi operativa sul mercato con il nome La Legenda dei New Trolls, che vede protagonisti i 4 componenti da sempre autori ed interpreti di tutti i brani pubblicati con il nome orginario della band New Trolls.

Amministrative: Di Pietro, Idv presenta esposto per danno erariale

Roma, 23 mag. (Adnkronos) - ''L'Italia dei Valori presentera' domani stesso un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. E' assurdo che i cittadini paghino di tasca loro per le violazioni commesse dai responsabili dei Tg del servizio pubblico che ubbidiscono ai diktat di Palazzo Chigi e non informano correttamente gli italiani''. Lo annuncia il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

Amministrative: Rizzo Nervo, Tg1 recidivo non tiene conto di diffide Agcom

Roma, 23 mag. (Adnkronos) - "Non era mai accaduto che la Rai venisse pesantemente sanzionata per ben tre volte dall'Agcom per violazione della legge sulla par condicio in campagna elettorale. Il Tg1 in particolare e' recidivo e non ha tenuto conto delle diffide dell'Autorita'". Cosi' il consigliere d'amministrazione della Rai, Nino Rizzo Nervo, commenta le sanzioni comminate al Tg1 e al Tg2 dall'Agcom per l'intervista a Silvio Berlusconi trasmessa venerdi' 20 maggio.

Premier in tv, l'Agcom multa 5 Tg. ''Violati i regolamenti elettorali''

(Adnkronos)
Roma, 23 mag. (Adnkronos) - Maxi-sanzione a Tg1 e Tg4 da parte dell'Agcom che ha comminato ai due telegiornali, in quanto 'recidivi', la multa nella misura massima prevista dalla legge, 258.230 euro. Sanzioni di 100mila euro ciascuno sono state inflitte a Tg2, Tg5 e Studio Aperto.

Nel mirino la giornata di venerdì 20 maggio, nella quale si è avuta la trasmissione, in prime time, da parte dei notiziari Tg1, Tg2, Tg5, Tg4 e Studio Aperto, di interviste al presidente del Consiglio. ''Sul puntol'Autorità aveva chiesto lo scorso 21 maggio chiarimenti urgenti alle emittenti interessate. Considerate le osservazioni pervenute da Rai e Mediaset'', si legge in una nota, la Commissione servizi e prodotti dell'Autorità ''ha ritenuto che le interviste, tutte contenenti opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale, ed omologhe per modalità di esposizione mediatica, abbiano determinato una violazione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall'Agcom''.

L'esame odierno da parte da parte della Commissione è avvenuto, precisa la nota, ''anche alla luce degli esposti presentati''. ''L'Autorità ribadisce -prosegue la nota- che vige il dovere di equilibrio e completezza di informazione fino alla conclusione della campagna elettorale con i ballottaggi in corso''.

L'Autorità ha infine chiarito che ''il divieto di diffusione di sondaggi sulle intenzioni di voto rimane in vigore su tutto il territorio nazionale fino allo svolgimento del secondo turno delle elezioni amministrative''.

Sono esterrefatto. L'Agcom ha multato tutte le tv che hanno fatto un'intervista al Premier che non parlava dal giorno delle elezioni. In altre parole, secondo l'Autorità, il capo del governo non doveva essere intervistato'', il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, commentando la sanzione comminata alla testata dall'Agcom per l'intervista a Silvio Berlusconi trasmessa venerdì 20 maggio. ''Quindi il criterio giornalistico è stato messo da parte e ne è stato introdotto un altro dai contorni confusi - aggiunge Minzolini - che non è neppure quello della par condicio, visto che l'equilibrio in Tv era assicurato dalla natura e dai tempi delle presenze dei politici dell'opposizione nelle edizioni del Tg sia dei giorni precedenti che di quelli successivi. Come possono confermare i dati''.
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“Cucchi mi disse: gli agenti mi hanno picchiato”

L’assistente di polizia penitenziaria Bruno Mastrogiacomo testimonia al processo per la morte di Stefano

Quando Stefano Cucchi, dopo la convalida del suo arresto per droga, entro’ in carcere a Regina Coeli, disse all’agente dell’ufficio casellario della struttura penitenziaria ‘che lo avevano arrestato per droga e che era stato menato all’atto dell’arresto’.

I CARABINIERI - La prima volta disse ‘che era stato picchiato dai carabinieri’; in un secondo momento sottolineo’ solo che ‘era accaduto all’atto dell’arresto’, senza andare oltre. Lo ha detto l’assistente della polizia penitenziaria Bruno Mastrogiacomo, sentito come testimone al processo per la morte di Cucchi avvenuta una settimana dopo quell’arresto. ’Cucchi mi disse – ha aggiunto Mastrogiacomo – che fino a quando, durante il suo arresto, era stato in piedi, era riuscito a parare qualche colpo; poi non piu”. L’agente, sollecitato con domande sui tratti somatici e sulle movenze di Cucchi quando lo vide, ha precisato che ‘era violaceo in viso, tumefatto, rossastro sotto gli occhi, ma non so dire se erano lividi.

I SERVITORI DELLO STATO - Tant’e’ che mi venne spontaneo chiedergli ‘Ma hai fatto un frontale con un treno?’. Poi, aveva un segno rosso all’altezza dell’osso sacro. Camminava a fatica, trascinava un po’ la gamba e non poteva stare seduto’. Un’altra frase di Cucchi e’ rimasta impressa alle forze dell’ordine. Portato con urgenza al pronto soccorso del ‘Fatebenefratelli’ due giorni dopo l’arresto, nel lamentarsi per dolori alla schiena, disse all’agente Mauro Cantone: ‘I servitori dello Stato mi hanno fatto questo. Lo diro’ al mio avvocato’. Dal ‘Fatebenefratelli’ fu poi portato al reparto detenuti del ‘Pertini’. E, secondo Cantone, li’, all’agente della penitenziaria che lo accolse, Cucchi disse ‘Accetto il ricovero, accetto tutto; basta che mi fate parlare con il mio avvocato’.

Hebron: coloni e soldati israeliani feriscono 8 civili palestinesi

Hebron: coloni e soldati israeliani feriscono 8 civili palestinesi
HEBRON (ISRAELE) - Le rassicurazioni che Barack Obama ha dato agli israeliani hanno funzionato, a quanto pare. Dopo che il Presidente americano ha assicurato che quella sui confini israeliani fermi ai territori conquistati nel 1967 era una boutade e che gli Stati Uniti non avrebbero mai permesso la creazione di uno Stato palestinese indipendente, Israele ha ripreso la sua azione di uccidere i palestinesi e prendere le loro terre. L'obiettivo è stato Hebron, nome ebraico della città palestinese di al Khalil. E' stata ideata una trappola perfetta. Un gruppo di coloni israeliani, residenti nel vicino insediamento illegale, hanno cominciato a scagliare pietre contro le vicine abitazioni palestinesi, infrangendo vetri e colpendo chi capitava. Quando i palestinesi sono scesi in strada li hanno attirati via e a quel punto sono balzati fuori i soldati israeliani, sparando sulla folla con proiettili rivestiti di gomma e lanciando gas lacrimogeni. Alla fine, otto civili, tra cui quattro bambini, sono stati ricoverati in ospedale con serie ferite, mentre più di dieci sono le persone rimaste intossicate dai gas lacrimogeni lanciati. Intanto il governo di Tel Aviv procede con le costruzioni su territorio palestinese: è stata autorizzata la costruzione di altri 294 appartamenti a Beitar Illit, colonia israeliana a sud di Gerusalemme, ottenuta prendendosi suolo palestinese. Mentre ad Efrat, poco lontano, è stato autorizzata la costruzione di un centro commerciale. Anche qui, è un trucco per requisire altro spazio: mentre il centro commerciale sarà in costruzione, con la scusa di dover difendere i coloni che vi andranno, verrà requisito tutto il terreno per un raggio di centinaia di metri. E se ci sono case palestinesi, queste verranno abbattute.

Ex br Fallico trovato morto in cella

(ANSA) - VITERBO - L'ex brigatista rosso Luigi Fallico e' stato trovato morto nella sua cella nel carcere di Mammagialla a Viterbo. La scoperta e' stata fatta questa mattina dagli agenti di polizia penitenziaria. Il decesso di Fallico, 59 anni, romano, soprannominato il 'corniciaio' o 'il gatto', sarebbe avvenuto nel corso della notte: 4 o 5 ore prima della scoperta da parte delle guardie che, vedendolo ancora a letto, sono entrati per chiedergli se si sentisse male. Non ci sarebbero segni di violenza sul corpo.

Ruby: premier non sara' in aula il 31/5

(ANSA) - MILANO - Silvio Berlusconi non potra' essere in aula al processo Ruby che riprendera' a Milano il 31 maggio perche' impegnato all'estero, in Bielorussia. Lo ha detto durante l'udienza per il caso Mills, uno dei suoi difensori, l'avvocato Niccolo' Ghedini, che inoltre ha anticipato che il presidente del Consiglio, per la stessa ragione, non potra' nemmeno partecipare all'udienza preliminare per la vicenda Mediatrade il 30/5.

Mills: udienza rinviata a 18/6

(ANSA) - MILANO - Rinviata al 18 giugno l'udienza del processo Mills a carico del premier per sentire il teste Diego Attanasio che non si e' presentato in aula. Lo ha deciso il Tribunale di Milano. Scontro tra pm e collegio, prima di fissare la data: sull'ipotesi di rinvio del processo all'udienza del 20 giugno, gia' in calendario, e di recupero a settembre dell'udienza odierna, il pm ha chiesto di sospendere la prescrizione ('se non si fa e' contro la legge'). Richiesta che il collegio ha ritenuto un torto.

Usa: tornado in Missouri,almeno 89 morti

(ANSA) - NEW YORK - Un tornado ha devastato Joplin, cittadina nel Missouri americano, causando almeno 89 morti. ''Il 75% della citta' e' virtualmente distrutto'', da comunicato la Croce Rossa Usa. Il tornado e' arrivato con una ondata di maltempo che ha spazzato tutto il Midwest. Ma a Joplin e' andato in scena l'inferno: anche l'ospedale della citta' e' stato colpito e le autorita' hanno deciso l'evacuazione della struttura. Auto e trattori sono stati 'lanciati' dalla furia del vento contro alberi e case.

Telethon,20 patologie geniche verso cura

(ANSA) - ROMA - 'Sono una ventina le malattie genetiche rare e meno rare vicine alle cura o per cui sono iniziati dei trial clinici, grazie alla ricerca sostenuta da Telethon. Tra queste c'e' anche la talassemia' e l'Ada-Scid, prima malattia ereditaria al mondo curata con la terapia genica. A ricordarlo e' Fulvio Bruno, direttore della raccolta fondi per Telethon, aggiungendo che a fine giugno una commissione medico-scientifica selezionera' i bandi per assegnare 16 milioni di euro alle nuove ricerche.

Berlusconi come Gheddafi, le tribù che lo appoggiano si stanno scannando tra loro

Berlusconi come Gheddafi, le tribù che lo appoggiano si stanno scannando tra loro

ROMA - “Lo scontro a viso aperto sulla proposta di trasferire alcuni ministeri a Nord come a Sud, assieme alle reciproche accuse fra Pdl e Lega, e fra la Moratti e Formigoni sui risultati elettorali di Milano, fa sì che il paragone tra Berlusconi a Gheddafi abbia un suo fondo di verità, visto che ormai le tribù che lo appoggiano (Lega, Cl, Forza Italia, ex An, Responsabili, Noi Sud) si stanno letteralmente scannando tra loro”.

Lo dichiara in una nota l’eurodeputato Potito Salatto, membro dell’assemblea nazionale di Fli. “Il consiglio che si può dare al premier, se ha a cuore realmente questa nostra Italia è di imitare il presidente della Tunisia che, senza spargimenti di sangue, ha saputo intelligentemente ritirarsi prima di un disastro politico, sociale ed economico del suo Paese.

In Italia potremmo così evitare che la sinistra, data finora per sconfitta, riprenda a governare sulle ceneri del berlusconismo”.

Il welfare tutto sulle spalle delle donne "Sottoccupate fuori, sfruttate in casa"

Ma ai giovani non va meglio: la quota dei Neet (che non studiano né lavorano) è al 22,1%, oltre 2,1 milioni. Ed è una condizione "che permane nel tempo". Mentre un terzo dei giovani occupati ha un contratto precario. In aumento i disoccupati anche tra gli stranieri
di ROSARIA AMATO

ROMA - Una donna che poco dopo i 50 anni è diventata nonna e divide il suo tempo tra i nipotini, i genitori anziani, il lavoro fuori casa, il lavoro in casa e un figlio trentenne che ha perso un lavoro precario e mal retribuito nel biennio della crisi. Una giovane madre che ha firmato le dimissioni in bianco al momento dell'assunzione e festeggia da disoccupata il primo anno di vita del figlio. Una laureata sottoinquadrata che guadagna pochissimo ma ha dovuto accettare il part-time perché era l'unico modo di lavorare. Un'anziana ultrasessantaquattrenne assorbita dal lavoro domestico al quale dedica 3 ore e 36 minuti in più del suo compagno che invece ha finalmente tempo da dedicare a se stesso negli anni della pensione. E' questo il poco confortante ritratto delle donne italiane che emerge dal Rapporto Annuale dell'Istat 1, presentato stamane a Montecitorio dal presidente Enrico Giovannini. Siamo il Paese con il più basso tasso di occupazione femminile dopo Malta e l'Ungheria. Ma anche quello nel quale le donne sono più "spremute". Sulle loro spalle si appoggia il welfare che non c'è, sostituiscono la mancanza di asili nido e le tante insufficienze dell'assistenza agli anziani. Una situazione che non può durare ancora a lungo: "La catena di solidarietà femminile tra madri e figlie su cui si è fondata la rete di aiuto informale rischia di spezzarsi", avverte l'Istat.
Non se la passa bene neanche l'altro anello debole della catena, i giovani. Sui quali si è scaricato il peso della crisi, di un mercato del lavoro riformato solo a metà, delle imprese che stentano a crescere e che sostituiscono crescita e investimenti con un abbattimento selvaggio del costo del lavoro, a carico esclusivamente dei meno garantiti. E se dalla Spagna arrivano le proteste degli "indignados" 2, da noi continua a crescere il numero dei NEET ("not in education, employment or training": in una parola, giovani nullafacenti), che nel 2010 avevano superato i 2,1 milioni, 134.000 in più rispetto a un anno prima, il 22,1% della fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni (l'anno prima erano il 20,5%). Il 65,5% dei NEET è inattivo, il 34,5% è costituito da disoccupati. L'87,5% degli uomini vive con i genitori, contro il 55,9% delle donne, che invece per il 38,3% sono partner in una coppia con o senza figli. La condizione di NEET, sottolinea l'Istat, "permane nel tempo: oltre la metà resta tale per almeno due anni". Ma stenta anche chi lavora: tra i giovani è sempre più diffusa la condizione di precarietà: la quota di lavoratori con contratti a tempo determinato o collaborazioni ha raggiunto "il 30,8% del totale dei giovani occupati, mantenendosi oltre il milione di unità". La precarietà ha favorito l'espulsione dal mondo del lavoro: nel biennio 2009-2010 si registrano 501 mila occupati in meno nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 29 anni.
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L'Italia si sente sempre più povera di ILVO DIAMANTI

C'È INSODDISFAZIONE in Italia. Un'insoddisfazione sorda ma non più muta. Trapela da mille segnali, piccoli e grandi. Le proteste sociali che si susseguono, da mesi.
In modo ostinato e insistente. Nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. L'abbiamo riconosciuta, da ultimo, nel voto amministrativo. Che ha rivelato cambiamenti profondi. E inattesi. Dietro a tanta insoddisfazione si colgono tanti motivi, di natura diversa. Uno, però, risulta evidente. L'ascensore sociale è in discesa, da troppo tempo. Per usare un ossimoro. I dati dell'Osservatorio di Demos-Coop, al proposito, sono espliciti. Anzitutto, la classe sociale (percepita dagli italiani). Per la prima volta, da quando conduciamo i sondaggi dell'Osservatorio, la piramide si rovescia completamente. Senza "mediazioni". Infatti, le persone che si collocano nella "classe operaia" oppure fra i "ceti popolari" superano, per estensione, quelle che si sentono "ceto medio". Dalla cetomedizzazione degli anni Ottanta - un neologismo ostico ma suggestivo, coniato da Giuseppe De Rita - si sta scivolando verso una sorta di "operaizzazione". Singolare destino, visto che da tempo si predica l'estinzione della classe operaia. Tuttavia, l'indicazione del sondaggio è esplicita. Il 48% del campione nazionale dice di sentirsi "classe operaia" (39%) oppure "popolare" (9%). Il 43%: "ceto medio". Il 6%, infine, si definisce "borghesia" o "classe dirigente". È l'unico settore sociale stabile. (Le classi privilegiate, d'altronde, sentono la crisi meno delle altre. Anche se la temono.) Invece, il peso del "ceto medio" è sceso di 5 punti negli ultimi tre anni e di 10 negli ultimi cinque. Simmetricamente, l'ampiezza di coloro che si sentono "classe operaia" oppure "popolare" è cresciuta di 3 punti negli ultimi tre anni e di 9 negli ultimi 5. Prima causa: lo slittamento dei lavoratori autonomi (artigiani e commercianti). Metà di essi oggi si posiziona nei ceti popolari. Lo stesso avviene per circa un terzo di impiegati e tecnici.
Peraltro, l'insoddisfazione verso l'economia e il mercato del lavoro, secondo il sondaggio Demos-Coop, non è mai stato tanto elevata. Verso l'economia: nel 2004 coinvolgeva il 59% della popolazione, oggi il 71%. Verso il lavoro: nel 2004 era espressa dal 60% della popolazione, oggi inquieta il 75%. La delusione sociale: investe tutti. La novità assoluta è che il senso di declino sociale non riguarda i "soliti noti". Operai, pensionati e disoccupati, su tutti. Ma risucchia altri gruppi, che si è soliti collocare (e fino a qualche anno fa si collocavano) più in alto. Nei ceti medi. Perfino nelle classi dirigenti.
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MINISTERI: BELISARIO (IDV), E' NUOVA COMPRAVENDITA

(ASCA) - Roma, 23 mag - ''Dopo quella parlamentare, e' partita anche la compravendita ministeriale: per restare incollato alla poltrona il Presidente dei ricattati e' costretto ad assegnare dicasteri come fossero provvigioni. A quando un Ministero in via Olgettina?''. Lo afferma il presidente dei senatori Idv, Felice Belisario.
''In realta' - prosegue Belisario - la spartizione dei Ministeri e' solo uno spot elettorale mal riuscito, la propaganda degli imbonitori di centrodestra si rivela una coperta troppo corta per nascondere la mancanza di proposte per il Paese: ora ogni Regione reclama un Ministero per se' mentre Alemanno e Polverini sbraitano contro la Lega ladrona di poltrone, alla faccia della coesione tra Carroccio e Pdl''. ''Il governo millanta di disseminare i Ministeri ai quattro venti sperando cosi' di raccogliere voti: lo sviluppo economico a Milano, quello del lavoro a Torino, a Napoli il Ministero del Turismo e gli Esteri a Palermo, per la gioia del subacqueo Frattini. Ma chi semina vento, raccoglie tempesta: per questi barbari l'Unita' d'Italia e Roma capitale sono un optional e a furia di fare fumo stanno bruciando il Paese: per questo - conclude Belisario - dobbiamo cacciarli prima che sia troppo tardi per rilanciare seriamente lo sviluppo economico e rafforzare la coesione sociale''.

CAPACI: DI PIETRO, SI FACCIA LUCE SU PAGINA BUIA

(ASCA) - Roma, 23 mag - ''Nel diciannovesimo anniversario della strage di Capaci, chiediamo a gran voce che venga fatta luce su quella pagina buia della nostra storia. E' questo il solo modo per commemorare il sacrificio di Giovanni Falcone, della moglie e degli agenti della scorta. Falcone fu il primo a denunciare l'intreccio perverso tra mafia, politica e affari. Un intreccio che, a distanza di anni, ha trovato conferme e su cui occorre non abbassare la guardia''. E' quanto afferma il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro.
''L'azione della magistratura e delle forze dell'ordine - prosegue Di Pietro - va sostenuta con risorse logistiche ed economiche. Oggi piu' che mai e' necessario che il ricordo di Giovanni Falcone sia un monito, non solo per le nuove generazioni, ma per tutti coloro che all'interno delle istituzioni attaccano quotidianamente, sia verbalmente sia con provvedimenti punitivi, la magistratura''.
''I capisaldi del lavoro di Giovanni Falcone sono stati la legalita', la giustizia e il senso dello Stato pertanto, per onorare la sua memoria, occorre che la politica segua questi principi con i fatti e garantisca l'autonomia della magistratura, come sancito dalla Costituzione'', conclude Di Pietro.

USA: TORNADO DEVASTA ZONA NEL MISSOURI, ALMENO 24 MORTI

(ASCA-AFP) - Chicago, 23 mag - Un tornado ha devastato ieri la citta' di Joplin, nel Missouri, distruggendo case, negozi e una scuola e causando la morte di almeno 24 persone.
Il tornado si e' abbattuto al confine con l'Oklahoma ed il Kansas a meno di un mese da un altro terribile tornado costato la vita a 354 persone in 7 stati Usa.
''E' una zona di guerra'', ha detto Scott Meeker, direttore del Joplin Globe. ''Ci sono centinaia di feriti al Memorial Hall'', ha aggiunto. Il bilancio delle vittime e' ancora provvisorio, visto che in molte zone le linee telefoniche restano interrotte. Il presidente Usa Barack Obamaha presentato le proprie ''profonde condoglianze'' ai familiari delle vittime affermando che sono pronti gli aiuti necessari per gli americani che ne hanno bisogno.

“Don Seppia ci provava con i miei figli, la Chiesa sapeva e non ha fatto nulla”

23 maggio 2011

L’accusa di un medico in pensione: i bimbi avevano dai 10 ai 15 anni

La Curia sapeva del vizietto di Don Riccardo Seppia, ma ha messo tutto a tacere? E anche la polizia ne era a conoscenza? Così sembrerebbe, a dar retta al racconto di un medico, padre di tre figli, che ha denunciato alla Curia e alle forze dell’ordine un episodio di stalking capitato a casa sua, e riportato dal Giornale:

Il nome di don Riccardo Seppia, il parroco di Sestri Ponente in carcere da dieci giorni con l’accusa di abuso su minore e cessione di stupefacenti, era già stato scritto nei fascicoli della Procura di Genova. Da diciassette anni,poi dimenticato inmezzoagli scaffali.Èil racconto di un padre riportato dal Secolo XIX ad aprire un nuovo ed inquietante capitolo di questa sciagurata storia. Tutto comincia nel 1994, quando nella casa delgenitore di tre ragazzini di Quinto, nel levante genovese, iniziano ad arrivare delle strane telefonate. «Chiamate ossessive, ad ogni ora», rivela il medico ora in pensione al quotidianoligure, dopo essersi presentato in Procura. A quei tempi i suoi bimbi avevano 10 e 13 anni le femmine, 15 il maschio. Se la cornetta l’alzava lui, si sentivano solo respiri,ma se toccava ai piccoli, allora il maniaco parlava. «Con loro perdeva ogni freno e pronunciava frasi blasfeme, pornografiche.Non riusciva a fermarsi e ogni volta sconvolgeva i ragazzi».

Non ebbe alcun dubbio all’epoca a firmare una denuncia contro ignoti, il magistrato diede il via libera per mettereil telefono sotto controllo e le indagini partirono:

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Premier: con sinistra Milano islamica

(ANSA) - ROMA - 'Milano non puo', alla vigilia dell'Expo', diventare una citta' islamica, una zingaropoli assediata dagli stranieri a cui la sinistra da' il diritto di voto'. E' l'appello del premier agli elettori milanesi tramite il sito del Pdl. 'Non vogliamo consegnare Milano a una sinistra autoritaria e clientelare', si legge ancora. E lancia l'affondo sul candidato del Cs: non possiamo avere 'un sindaco che pare vada a prendere il caffe' ogni giorno con i centri sociali'.

Caso Mills: slitta alle 14.30 decisione su calendario

Milano, 23 mag. - (Adnkronos) - Slitta alle 14.30 la decisione sulla prossima data utile sul processo Mills che vede imputato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. I giudici avevano dato tempo, fino alle 11.30, al legale del premier di stabilire una data utile per sentire il testimone chiave Diego Attanasio che per motivi di salute oggi non era in Aula.

Caso Mills: slitta alle 14.30 decisione su calendario

Milano, 23 mag. - (Adnkronos) - Slitta alle 14.30 la decisione sulla prossima data utile sul processo Mills che vede imputato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. I giudici avevano dato tempo, fino alle 11.30, al legale del premier di stabilire una data utile per sentire il testimone chiave Diego Attanasio che per motivi di salute oggi non era in Aula.

A Palermo le 'navi della legalità' dedicate a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Palermo, 23 mag. (Adnkronos/Ign) - Sono arrivate questa mattina al porto di Palermo le due 'navi della legalità' dedicate a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con a bordo oltre 2.500 studenti provenienti da tutta Italia. A poppa delle due navi campeggiano le gigantografie di Borsellino e Falcone, con accanto il logo del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Ad attendere le migliaia di studenti i bambini delle scuole elementari con palloncini verdi, bianchi e rossi.

"Caro Giovanni le tue idee cammineranno sulle nostre gambe". Dietro a questa promessa che campeggia su due striscioni portati dagli studenti, la folla di giovani che ha viaggiato tutta le notte sulle navi della legalità è scesa al porto di Palermo. Dietro i due striscioni i ragazzi con le magliette e il cappellino con la scritta 'il mondo che vorrei' e sul retro 'Giovanni e Paolo due italiani' con la foto dei due giudici con alle spalle il tricolore.

"E' sempre più bello arrivare a Palermo a bordo delle 'navi della legalità' e trovare questa accoglienza con i palermitani che ricevono migliaia di studenti italiani per unire tutti nel nome dell'Italia, nella lotta alla mafia e della legalità - ha detto il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso - E' stato bellissimo e continueremo sempre finché avremo le forze per realizzare questi eventi bellissimi".

Nell'aula bunker dell'Ucciardone è arrivata Maria Falcone, sorella del giudice assassinato dalla mafia 19 anni fa nella strage di Capaci. "Oggi girando per le scuole è impressionante notare come il ricordo di Giovanni e Paolo sia più forte che all'indomani delle stragi - ha osservato - Da questa giornata mi aspetto che il messaggio di legalità di Giovanni e Paolo diventi sempre più forte".

Conti pubblici: Brunetta, piu' di una manovra nei prossimi mesi

Roma, 23 mag. (Adnkronos) - Il governo si accinge a realizzare piu' di una manovra nei prossimi mesi. A riferirlo e' il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta. "Di manovre, nel senso di azioni per il controllo dei conti pubblici e di sviluppo se ne dovranno fare piu' di una nei prossimi mesi perche' la politica economica non finisce con l'estate", ha detto il ministro rispondendo ai giornalisti.

Milano: rapinatore di auto bloccato da Pisapia, arresto convalidato

Milano, 23 mag. (Adnkronos) - Arresto convalidato per Domenico M., il 36enne che sabato scorso e' stato bloccato dal candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia, mentre tentava di rubare un'auto in via Monti a Milano. Per l'uomo si sono aperte le porte del carcere, il 31 maggio lo attende invece il processo.

Mafia: Alfano, collusi in Parlamento vanno cacciati via

Palermo, 23 mag. - (Adnkronos) - I collusi che siedono in Parlamento "se ne devono andare e le leggi sono fatte per cacciarli, quando uno viene condannato deve andare via. Se poi i partiti politici hanno la forza di cacciarli prima e' ancora meglio, lo dico chiaramente". Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano rispondendo all'aula bunker di Palermo alla domanda di uno dei partecipanti alla commemorazione di Giovanni Falcone.

Mafia: Grasso, pentiti e intercettazioni fondamentali per combatterla

Palermo, 23 mag. - (Adnkronos) - I pentiti e le intercettazioni sono fondamentali per combattere il fenomeno mafioso. Lo ha sottolineato il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso intervenuto nell'Aula bunker dell'Ucciardone a Palermo alla commemorazione della strage di Capaci.

Il Cavaliere spiazzato dal Senatur "Sfascia tutto, pensa al dopo-voto"

"Proprio ora che dovremmo batterci uniti, abbiamo guerre intestine e minacce di crisi". Pugno di ferro sul partito: basta con i personalismi

di CARMELO LOPAPA
LO strappo del Senatur sui ministeri, le minacce di crisi dei suoi a Roma. Stretto nella tenaglia a una settimana dai ballottaggi, Berlusconi lo descrivono furente.
Col Pdl che sembra sgretolarsi nel momento più rischioso per la tenuta dello stesso governo. "Umberto sta tirando la corda, pare che giochi davvero allo sfascio, che dia già per persa Milano e pensi al dopo" si sfoga il premier coi dirigenti milanesi che lo accompagnano all'ospedale San Carlo, dove nel tardo pomeriggio va a far visita alla madre dell'assessore aggredita sabato.
E di fronte al fantasma di un Bossi in realtà intenzionato a staccare la spina dopo il 29 maggio, non è un caso se per tutta la giornata i dirigenti pidiellini rilanceranno nelle loro dichiarazioni il refrain dettato da Arcore. Lo stesso che in serata ripeterà davanti ai microfoni il presidente del Consiglio: l'esito del ballottaggio sarà ininfluente sulla tenuta della maggioranza e del governo.
Continua ...