venerdì 30 dicembre 2011

Asse militare tra Roma e Berlino con missili e droni


Sistemi missilistici e satellitari, apparati per le guerre elettroniche, bombe e munizioni “intelligenti”, aerei e velivoli terrestri senza pilota. Dal prossimo anno, piccole, medie e grandi industrie d’Italia e Germania avvieranno progetti congiunti di sviluppo dei più avanzati strumenti di guerra.
Il 16 dicembre, è stato firmato a Berlino un accordo di collaborazione strategica tra la Federazione delle industrie italiane per la difesa e la sicurezza (AIAD) e la BDSV, l’omologa associazione tedesca del comparto militare.
L’accordo che punta a promuovere la ricerca, la progettazione e la produzione di tecnologie belliche aerospaziali, navali e terrestri, è stato messo a punto dopo mesi di negoziati fra i rappresentanti deiministeri della Difesa dei due paesi, con il supporto dei manager delle maggiori holding industriali. E segue di pochi giorni la lettera d’intenti firmata dai ministri della difesa, Giampaolo Di Paola e Thomas de Maizière, che prefigura, insieme ai nuovi progetti dei mercanti d’armi, una più strettacooperazione operativa tra le forze armate italiane e tedesche.
Le aziende dei due paesi hanno collaborato in passato ad alcune importanti produzioni, per esempio i veicoli di terra senza pilota (UGV - Unmanned Ground Vehicles) commissionati dall’Agenzia europea della difesa a Fiat Iveco Rheintmetall. Il 14 dicembre 2011, proprio alla vigilia del memorandum AIAD-BDSV, Alenia Aeronautica (gruppo Finmeccanica) e Cassidian (una controllata della franco-tedesca-spagnola EADS – European Aeronautic Defense and Company) hanno firmato un accordo preliminare di collaborazione nel campo dei velivoli senza pilota UAS MALE (Medium-Altitude-Long-Endurance) e UCAV (Unnammed Combat Air Vehicle).
 
“Alenia e Cassidian intendono rafforzare il proprio know-how al fine di creare una partnership strategica e garantirsi un ruolo di primaria importanza nel mercato degli UAS”, hanno spiegato i manager della società di Finmeccanica.
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Non tocchi il cane ...


Come abbracciare un bambino


Pray


Euro, denuncia del Codacons: “10 anni duri per gli italiani”


Euro, denuncia del Codacons: “10 anni duri per gli italiani”

Il ceto medio ha perso potere d'acquisto pari a 39,7%

ROMA – A gennaio l’Euro compie dieci anni, dieci anni costati cari agli italiani: dal 2002 ad oggi la perdita del potere d'acquisto per il ceto medio è stata del 39,7%. Una famiglia di quattro persone in questi anni, ha subito una stangata di circa 10.850 euro per l’aumento dei prezzi, i rincari delle tariffe, manovre economiche, caro-affitti, caro-carburanti. A rivelarlo è uno studio del Codacons, che ha analizzato i dieci anni della moneta.
Il coordinamento delle Associazioni perla Difesa dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, oggi si toglie un sassolino dalla scarpa: “Nel 2002 il Codacons fu la prima associazione che denunciò gli aumenti selvaggi e le speculazioni da changeover - spiega il presidente Carlo Rienzi - allora venimmo accusati di euroscetticismo e di terrorismo mediatico, oggi tutti ci danno ragione, perché la prova di ciò che è successo è sotto gli occhi di chiunque, a partire dagli stessi commercianti, prime vittime della loro stessa politica suicida".
Fra i prodotti che hanno subito i maggiori rialzi di prezzo ci sono la confezione di caffè da 250 grammi (+136,5%), il supplì (+123,9%), un chilo di biscotti frollini (+113,3%), la giocata minima del lotto (+92,3%).
E per il nuovo anno la prospettiva non è migliore. A lanciare l’allarme è l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori che, in base alle previsioni Istat, prevede un 2012 difficile. I beni alimentari aumenteranno, così come lo spostamento in treno che costerà 81 euro in più. Chi si sposta con i mezzi pubblici sarà costretto a pagare il 28% in più (48 euro), mentre per servizi bancari, mutui e bolli i costi cresceranno di 93 euro. I carburanti, il cui costo è in costante crescita 1, peseranno per 192 euro e altri 192 euro si dovranno pagare per i derivati del petrolio, plastica e prodotti per la casa. Crescono del 6% l'assicurazione auto (78 euro) e del 3% le tariffe autostradali (53 euro). Più salate le bollette di gas, luce, acqua e rifiuti, che aumentano rispettivamente dell'11,12,  5-6 e 9-10%, facendo uscire dal portafoglio familiare 260 euro complessivi. Anche scaldarsi costerà di più (+12%, pari a 195 euro) e l'incremento dell'Iva sottrarrà dalle tasche altri 93 euro.

Con l'anno nuovo raffica di aumenti su luce, gas e viaggi


Rincari sulle bollette e sui pedaggi autostradali.

MILANO - Sarà un capodanno all'insegna dei rincari per gli italiani: dal primo gennaio sono in arrivo nuovi aumenti per le famiglie. A salire saranno le bollette di luce (+4,9%) e gas (+2,7%) : lo ha deciso l'Autorità per l'energia.
AUTOSTRADE- Dal primo gennaio chi viaggia in autostrada pagherà in media il 3,51% in più rispetto a oggi. A renderlo noto è la stessa società Autostrade per l'Italia in una nota dove viene spiegato che l'incremento «avviene in base Convenzione Unica vigente» e servirà finanziare sia nuovi investimenti sia quelli necessari all'ammodernamento della rete.

Iraq: corteo di massa a Baghdad per celebrare ritiro truppe Usa

Baghdad, 30 dic. - (Adnkronos/Aki) - Migliaia di iracheni hanno manifestato oggi a Baghdad per celebrare il ritiro delle truppe statunitensi dal Paese dopo circa nove anni. I manifestanti hanno intonato slogan contro la "occupazione" che e' iniziata nel 2003 e hanno definito il giorno del ritiro come ''il giorno della liberazione''.

Wsj, "Così la Merkel 'licenziò' Berlusconi" il Quirinale e Berlino smentiscono


A ottobre la telefonata del cancelliere a Napolitano: "Non credo che il Cavaliere abbia la forza necessaria per rilanciare la crescita". La reazione del Pdl: "Non siamo una colonia tedesca". Il Quirinale: "Nessuna ingerenza"

ROMA - Dovete cambiare premier se Berlusconi non si dimostra abbastanza forte: l'appello, che suonava molto simile a un ultimatum, arrivò a ottobre da Berlino, direttamente dal telefono del cancelliere Angela Merkel, e fu diretto a Giorgio Napolitano. Della chiamata era già giunta notizia, ma alcuni dettagli della telefonata sono stati rivelati solo oggi dal Wall Street Journal. E sull'articolo del quotidiano statunitense è arrivata anche la smentita del Colle, seguita da un comunicato del governo di Berlino che dice: "Accurata la ricostruzione del Quirinale".

La telefonata. La Merkel, secondo il Wsj, avrebbe detto a Napolitano che "gli sforzi contro il deficit sono apprezzabili", ma erano necessarie riforme molto più aggressive per rilanciare la crescita. Definendosi poi preoccupata, temendo che Berlusconi non fosse abbastanza forte da metterle in cantiere.

E ancora: la Merkel ringraziò in anticipo Napolitano per ciò che avrebbe fatto "nell'ambito dei suoi poteri" per promuovere una riforma. Certo, spiegava il Presidente, "non è rassicurante" che il premier fosse sopravvissuto a un voto di fiducia solo pochi giorni prima. 
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http://www.repubblica.it/politica/2011/12/30/news/wsj_merkel_napolitano-27391313/?ref=HREA-1

"Ministro, facciamo già le iscrizioni online"



ROMA - Il Ministero dell'istruzione centralizza la gestione delle iscrizioni, ne ha parlato il nostro sito 1. Ma cosa succede ai quei comuni che hanno già lavorato in questo senso? Alessandra Moretti, vicesindaco di Vicenza e assessore all'Istruzione, ha scritto preoccupata a Francesco Profumo.

"Mi rivolgo a Lei dopo aver letto le anticipazioni sulla Circolare Ministeriale per le iscrizioni on line al primo anno delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Al riguardo, ritengo utile informarLa sulla realtà del Comune di Vicenza che ha attivato, da qualche anno, una procedura informatica per la gestione unitaria delle iscrizioni ai diversi ordini di scuola, a partire da quella dell'Infanzia.

Questo modello supporta la ratio sottesa al Piano territoriale Scolastico della città, ovvero il patto siglato tra ente locale e tutte le scuole cittadine e finalizzato a promuovere pari opportunità formative anche attraverso la valorizzazione delle scuole di quartiere, la mobilità sostenibile dei bambini e una gestione oculata delle risorse edilizie esistenti. Questa modalità, che assicura a tutte le famiglie della città una completa e puntuale informazione sulle diverse tipologie scolastiche (servizi, orari, modelli didattici etc), è stata molto apprezzata anche perché ha consentito di arginare il fenomeno delle "migrazioni" da parte delle famiglie italiane verso le scuole del centro cittadino considerate elitarie rispetto a quelle di periferia che, come conseguenza, rischiano di diventare dei ghetti.

La politica di questo Assessorato è sempre stata, infatti, orientata a rafforzare nei cittadini la valorizzazione delle differenze, proprio per favorire la coesistenza e la contaminazione di una pluralità di culture - e quindi un dialogo tra diversità - all'interno della stessa classe, oltre che per permettere una gestione sostenibile da parte degli insegnanti italiani.

Dopo questa premessa, che spero possa averLe chiarito il lavoro e lo sforzo fatti in questi anni al fine di restituire dignità a tutte le scuole e a tutti i quartieri della città, sono a chiederLe di considerare l'inserimento, all'interno di una specifica direttiva, della possibilità, per quei Comuni che hanno consolidato un sistema informatico attivo, di poter continuare ad utilizzare le procedure esistenti, assicurando comunque il trasferimento dei dati nel Portale ministeriale".

Anarchici annunciano nuova offensiva "Dai pacchi passeremo alle pallottole"


Minacce a Violante e D'Alema in una lettera recapitata all'Adnkronos firmata dalla Federazione Anarchica Informale. "Colpiremo con efficacia e durezza, dopo Equitalia ora tocca al Pd"

ROMA - "Dai pacchi passeremo finalmente alle pallottole, dopo Equitalia il Pd". E' quanto si legge in una lettera, recapitata alla sede centrale del Gruppo Adnkronos in Piazza Mastai a Roma, siglata dalla 'cellula Eat e Billy' della Fai, Federazione Anarchica Informale.

"La nostra lotta contro il finto governo tecnico dei banchieri e dei professori spalleggiati dalla politica collusa e corrotta è arrivata ad una svolta!!! Colpiremo con efficacia e durezza - si legge nella missiva - per dare un segno tangibile di solidarietà ai compagni operai che hanno passato le feste sui tetti e sulle gru senza stipendi e tredicesime lottando contro la cieca politica del governo bancario-politico-universitario. Colpiremo soggetti come Luciano Violante e Massimo D'Alema che con le loro Fondazioni finanziate dai poteri forti occulti, creano alleanze politico-industriali bipartisan per mantenere potere e gestire sottobanco la politica ai danni del popolo italiano!!".

La cellula 'Eat e Billy' che sigla la lettera farebbe riferimento a due anarchici detenuti in Indonesia dall'ottobre scorso dopo aver dato alle fiamme un bancomat. La stessa 'firma' compariva anche nella rivendicazione del pacco bomba esploso nella sede romana di Equitalia il 9 dicembre scorso 1.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2011/12/30/news/fai_annuncia_nuovi_attacchi-27409309/

Eversione, lettera della Fai all'Adnkronos: ''Dai pacchi passeremo alle pallottole''

Roma, 30 dic. (Adnkronos) - ''Dai pacchi passeremo finalmente alle pallottole, dopo Equitalia il Pd''. E' quanto si legge in una lettera, recapitata alla sede centrale del Gruppo Adnkronos in Piazza Mastai a Roma, siglata dalla cellula 'Eat e Billy' della Fai, Federazione Anarchica Informale.
''La nostra lotta contro il finto governo tecnico dei banchieri e dei professori spalleggiati dalla politica collusa e corrotta è arrivata ad una svolta!!! Colpiremo con efficacia e durezza - si legge nella missiva - per dare un segno tangibile di solidarietà ai compagni operai che hanno passato le feste sui tetti e sulle gru senza stipendi e tredicesime lottando contro la cieca politica del governo bancario-politico-universitario. Colpiremo soggetti come Luciano Violante e Massimo D'Alema che con le loro Fondazioni finanziate dai poteri forti occulti, creano alleanze politico-industriali bipartisan per mantenere potere e gestire sottobanco la politica ai danni del popolo italiano!!''.
La cellula 'Eat e Billy' che sigla la lettera farebbe riferimento a due anarchici detenuti in Indonesia dall'ottobre scorso dopo aver dato alle fiamme un bancomat.
La stessa 'firma' compariva anche nella rivendicazione del pacco bomba esploso nella sede romana di Equitalia il 9 dicembre scorso.

Gli amici della plastica che hanno truffato Monti


Cosa ha davvero provocato la scomparsa delle norme sui sacchetti dal Milleproroghe?
Una mano misteriosa ha agito nell’ombra e ha fatto sparire dall’ultimo decretone governativo la norma che avrebbe definitivamente vietato l’uso di sacchetti di plastica non biodegradabili, introducendo sanzioni per chi non la rispetta e, soprattutto, vietando anche l’uso di una tipologia di sacchetti che alcuni produttori e parlamentari loro vicini sostengono essere a norma di legge, anche se evidentemente non lo sono.
SACCHETTI DI POLIETILENE – Si tratta di sacchetti prodotti usando la solita plastica, il polietilene, alla quale vengono aggiunti additivi che la rendono bio-sbrindellabile, più che biodegradabile. Con il risultato che la degradazione di un sacchetto fatto usando questo tipo di plastica, produce centinaia di pezzetti di plastica per nulla ecologici, destinati a perdurare nell’ambiente esattamente come accadeva con i vecchi sacchetti interi, con l’aggravante di poter essere ingoiati da un numero di animali molto più elevato di quelli che potrebbero ingerire accidentalmente un intero sacchetto di plastica e di essere molto più difficili da recuperare nel corso di pulizie e bonifiche. Gli additivi impiegati in questo processo peraltro sono ben poco ecologici, dato che s’impiega persino il tossicissimo cobalto.
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Iran: sabato terremo un'esercitazione missilistica nel Golfo Persico


Risale la tensione nello stretto di Hormuz. Teheran: «lanceremo missili a lungo raggio».

MILANO - Cresce nuovamente la tensione nello stretto di Hormuz,dopo le minacce di Teheran di sbarrarlo al traffico petrolifero e non solo. Minacce che avevano ricevuto la pronta risposta del Pentagono che aveva a sua volta replicato di essere pronto ad usare la forza.
ESERCITAZIONE - L'Iran ha annunciato infatti che lancerà missili di lungo raggio sabato durante un'esercitazione navale nel Golfo. Lo scrive l'agenzia semiufficiale Fars. «La marina iraniana effettuerà test su diversi tipi di missili, compresi quelli a lungo raggio, nel Golfo Persico», ha detto il comandante della Marina Mahmud Mussavi.

Quella telefonata di Merkel a Napolitano: sostituite Berlusconi per salvare l'Europa

Roma, 30 dic. (Adnkronos) - Angela Merkel motore del cambio di governo in Italia e la Germania che ''impone il suo potere su un'eurozona divisa''. In una ricostruzione della crisi che il Wall Street Journal pubblica oggi dopo aver condotto ''oltre due dozzine'' di interviste con persone coinvolte nei processi decisionali, si rende nota la telefonata della cancelliera tedesca al Presidente italiano Giorgio Napolitano avvenuta ''in una fredda serata dello scorso ottobre''.
Una telefonata in cui Merkel, violando la legge non scritta fra leader europei ovvero la non ingerenza negli affari interni dei reciproci Paesi, sottolinea che un fallimento di Silvio Berlusconi a rianimare l'economia italiana avrebbe messo a rischio l'intera Europa. Napolitano è l'intelocutore prescelto perché, scrive il quotidiano di Rupert Murdoch, ''in quanto presidente italiano, è la persona con l'autorità di nominare un nuovo premier se quello in carica non dovesse più avere il sostegno del parlamento''.
Nella sua telefonata Merkel ha detto al Presidente italiano che gli sforzi del governo erano ''apprezzati'', ma che l'Europa voleva davvero assistere a riforme tese ad aumentare la crescita economica più aggressive e che temeva che Berlusconi non fosse forte abbastanza per lanciarle. Napolitano ha risposto dicendo che ''non era rassicurante'' il fatto che Berlusconi fosse di recente sopravvissuto a un voto di fiducia per un solo voto. Merkel ha allora ringraziato Napolitano in anticipo per ''quanto era nei suoi poteri'' fare per promuovere le riforme. Napolitano, prosegue la ricostruzione del Wall Street Journal, ha colto il messaggio e giorni dopo, senza grandi clamori, ha iniziato a sondare i partiti politici per testare il loro sostegno a un nuovo governo, se Berlusconi non fosse riuscito a soddisfare l'Europa e i mercati.

La lobby della plastica salva le buste della spesa


Il sacchetto inquinante fuori dal milleproroghe
C’è su tutti i giornali, ma chi se ne occupa meglio è Sara Nicoli del Fatto Quotidiano: i sacchetti di plastica, che sarebbero dovuti sparire per effetto di una norma contenuta nel decreto Milleproroghe, hanno salvato in extremis la propria esistenza. Grazie a un’intensissima azione di lobbying messa a punto nelle ultime ore:
È successo che ieri, subito dopo l’annuncio di Monti dell’inizio della nuova fase del governo, il vicepresidente di Legambiente, Stefano Ciafani, ha rotto l’in – cantesimo dei buoni propositi dell’esecutivo denunciando che dal “m i l l e p ro ro g h e ” e ra sparita la norma attesa da anni dagli ambientalisti (e non solo da loro). L’articolo in questione stabiliva i corretti parametri di biodegradabilità nell’ambiente e compostabilità dei cosiddetti “shopper” (secondo la norma europea EN13432 e annunciato ufficialmente dal governo il 23 dicembre); a parere di Ciafani, “la messa al bando dei sacchetti di plastica rischia così di essere seriamente compromesso consentendo scappatoie ai produttori”. Ecco, appunto, i produttori. Il sospetto – anzi, la prova – porta l’attenzione verso la Federazione Gomma Plastica, presieduta da Angelo Bonsignori, organismo rappresentato in Confindustria.
Solo una settimana fa, il 21 dicembre, Bonsignori aveva rilasciato un’accorata intervista al S o l e 2 4 O re denunciando un’imminente catastrofe occupazionale nel settore della produzione dei sacchetti legata, ovviamente, all’imminente uscita di scena degli shopper:
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La (prossima) tassa su alcool e junk food


In una bozza del patto sulla salute il balzello in preparazione
Come in Francia. Il ministro della Salute Renato Balduzzi lavora a una tassa di scopo per l’edilizia sanitaria. Con un progetto in testa. Quello di finanziare così la crescita del sistema sanitario nazionale. Ne parla, tra gli altri, Francesco Borgonovo su Libero:
Va bene che la sobrietà va di moda, e che bisogna adeguarsi ai sobri costumi del governo. Però qui si esagera: rischiamo di pigliarci pure l’imposta sull’alcol. Non è mica uno scherzo, i signori professori ci stanno pensando davvero. Allo studio del ministero della Salute e delle Regioni c’è una tassa di scopo che servirebbe a finanziare il «Programma straordinario sull’edilizia sanitaria, previsto dall’articolo 20 della legge 67/88». In una bozza che il ministro Renato Balduzzi ha inviato ieri alla Conferenza delle Regioni in cui si discuteva il «Patto per la salute», fa capolino il balzello sulle bevande alcoliche e sul cosiddetto junk food, cioè il cibo spazzatura, quello che ti fa ingrassare solo a guardarlo. Quindi, immaginiamo, patatine fritte, dolciumi assortiti e merendine, magari anche i panini del Mc Donald’s. Probabilmente, però, chi si aspettava una dieta rigorosa per lo Stato non pensava che sarebbe toccato ai cittadini di dimagrire. Piuttosto, si sperava in un taglio degli sprechi, nella riduzione degli sperperi pubblici. Invece no, cari cittadini, bisognerà mettersi tutti a regime. Niente porcherie da azzannare con gusto, niente bottiglie da stappare. In tempi di crisi, certi lussi non sono concessi. E chi vuole indulgere nel vizio, pagherà caro.
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 http://www.giornalettismo.com/archives/183749/la-prossima-tassa-su-alcool-e-junk-food/

Fisco, quelle 720 eccezioni alla regola


Detrazioni e sconti valgono 253 miliardi di euro. E contribuiscono alla confusione del contribuente
Sono 720 le eccezioni alla regola del fisco. Valgono oltre 253 miliardi di euro e spaziano dalle detrazioni per i figli a carico agli sconti per le donazioni alla Biennale di Venezia, dagli alleggerimenti per i mutui prima casa alle agevolazioni per il settore cinematografico.
LA GIUNGLA – Una vera e propria ‘giungla’ – inizialmente le voci di erosione fiscale erano indicate nel bilancio dello Stato in 242 – che dovra’ essere razionalizzata entro l’anno. Scongiurato infatti il taglio lineare di tutte le detrazioni, per evitare un altro aumento dell’Iva sara’ necessaria una revisione e razionalizzazione degli sconti. Secondo quanto si apprende, i tecnici starebbero lavorando da qualche settimana a questo dossier e sarebbero inoltre previsti controlli piu’ serrati proprio sull’utilizzo delle cosiddette ‘tax expenditures’.
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Iran: Hormuz, domani test missili a lungo raggio nel Golfo Persico

Teheran, 30 dic. - (Adnkronos/Aki) - L'Iran iniziera' a testare domani missili a lunga gittata nel Golfo Persico. Lo ha annunciato il vice comandante della Marina iraniana, contrammiraglio Mahmoud Mousavi, citato dall'agenzia di stampa iraniana Fars.

Dido - White Flag

Dido - Life For Rent

Elisa - Una poesia anche per te

LOTTO


RICERCATORI


Nullatenenti in Porsche e commercianti in jet Il “bestiario” 2011 dell’evasione fiscale


Dall'universitario esentato dalla retta, ma sempre a bordo di un'auto di lusso, allo chef milionario con ristorante senza licenza. Dallo scultore del toro di Wall Street al campione di ciclismo alla pornostar. Fino ai soliti noti.
Dove vada la finanza globale, a quanto pare, nessuno lo sa. Dove corra il suo simbolo, invece, è finalmente chiaro: fugge dal Fisco italiano a gambe levate. Il celebre toro di bronzo di Wall Street da 3,2 tonnellate è stato scolpito da un siciliano di Vittoria, Arturo Di Modica, che ha un contenzioso col fisco per 5 milioni di redditi mai dichiarati, a dispetto di una residenza (ufficialmente) negli States. E’ uno dei casi clamorosi di evasione balzati agli onori delle cronache nel 2011, l’anno in cui l’Italia ha smesso di sorridere sui furbetti del fisco e ha iniziato a capire che gli evasori d’Italia – piccoli e grandi che siano – non sono più un male endemico, ma un lusso che il Paese non si può più permettere: costano almeno 150 miliardi di euro l’anno, il 18 per cento del Pil.

Le norme sulla privacy bancaria del governo Monti (forse) daranno un’ulteriore arma nelle mani della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate per combattere il fenomeno e stanare nuovi campioni dello sport nazionale. Nel frattempo, chi è rimasto fermo a Valentino Rossi & co troverà ottimi spunti per aggiornare il file grazie al 2011, anno straordinario di italiche evasioni. Che non può prescindere da Silvio Berlusconi, il quale da capo del governo invocava il carcere per gli evasori oltre i 3 milioni di euro 
e da contribuente ha cercato di evitare le accuse di frode fiscale per 16 (milioni). Non stupisce allora che tra i governati, anche quest’anno, si sia registrato un campionario eccellente di evasori seriali, smaccati nell’impunità al limite dell’immaginabile.

Tra i seriali organizzati del 2011 hanno tenuto banco per mesi le ‘liste’ di clienti di contabili e commercialisti scoperti quasi per caso dai militari delle Fiamme Gialle. Storie di curatori di beni molto solerti nel dirottare le ricchezze verso paradisi fiscali e filiali svizzere, la ‘lista Pessina‘ e la ‘lista Falciani‘. La prima è relativa ai clienti di un avvocato svizzero che tra i 500 clienti e presunti evasori annovera anche la cantante Marcella Bella cui è stata contestata un’evasione fiscale da 2,5 milioni. La seconda, scoperta a ottobre, ha ben 7mila nominativi e ha portato all’accertamento di redditi non dichiarati per 570 milioni di euro e un’Iva evasa di 2,6. Ma più di tutto sorprende il campionario dei capitani coraggiosi dell’evasione, di quelli che per proprio conto e quasi per caso si sono dimenticati di essere ricchi sfondati. Se da dicembre si risale l’anno e si passano al setaccio le cronache, viene fuori davvero di tutto, uno spaccato sconvolgente del fenomeno con tutte le declinazioni possibili, le categorie professionali, economiche, umane. Roba da farci un dizionario, anzi, un “bestiario” come si usava nel basso Medioevo. Ci sono i campioni come Davide Rebellin, accusato di avere una residenza fittizia nel Principato di Monaco utile a distrarre dal Fisco 2,5 milioni e i campioncini del calcio, pagati in nero a 15mila euro al mese. Ci sono amministratori e politici di qualsiasi livello di governo. E ancora industriali, professionisti, ristoratori di fama internazionale e perfino pornostar. Un’evasione generalizzata e senza senza età. Ci sono gli anziani con l’hobby dell’aereo di lusso che non atterra mai sul 730 e gli studenti universitari che chiedevano rette diminuite per fasce di reddito da fame ma all’ateneo andavano inPorsche.

COSI’ FAN TUTTI: IL BESTIARIO DEGLI EVASORI 2011 
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