ROMA - Il Csm ha aperto un fascicolo su Fabio De Pasquale, uno dei pm milanesi impegnati nel processo Mediaset, e sul presidente del tribunale per i minori ed ex sindaco di Genova Adriano Sansa. Il Comitato di presidenza dell'organo di autogoverno della magistratura, "riunito oggi in via d'urgenza", ha quindi accolto la richiesta avanzata in mattinata dai consiglieri laici del Pdl Gian Franco Anedda e Michele Saponara. Un atto dovuto, come sottolineato dallo stesso Anedda, in tutti i casi in cui uno o più consiglieri sollecitino l'apertura di un fascicolo.
Due giorni fa era stato il ministro della Giustizia Angelino Alfano a invocare un'iniziativa del Csm sul De Pasquale, colpevole di aver definito "criminogeno" il Lodo che porta il nome del Guardasigilli e che garantisce l'immunità alle quattro più alte cariche dello Stato. Sulla questione Alfano aveva avuto un secco scambio di battute con il vice presidente del Csm Nicola Mancino.
Secondo la richiesta di Anedda e Saponara, l'indagine del Csm dovrà verificare se per De Pasquale non si sia determinata una situazione di incompatibilità ambientale o funzionale; cioè se non sia il caso di trasferirlo d'ufficio da Milano o dalle sue funzioni di pubblico ministero. De Pasquale aveva definito "criminogeno" il Lodo Alfano quando al processo Mediaset, che vede imputato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per la compravendita di diritti televisivi, aveva sollevato l'eccezione di costituzionalità sulla legge. E per questo era finito sotto gli strali del ministro: "E' inaccettabile che un pubblico ministero in pubblica udienza definisca 'criminogena' una legge dello Stato", aveva tuonato Alfano.
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