Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 30 ottobre 2011
Ingroia ospite di Diliberto "Io, magistrato partigiano"
Parla al congresso del Pdci. "Io non mi sento del tutto imparziale, ma se devo scegliere, sto dalla parte di quelli che difendono la Costituzione". Attaccano Cicchitto, Gasparri e Santelli
Antonio Ingroia
Banche italiane al contrattacco "Calcoli sbagliati, possibili ricorsi legali"
L'Abi scriverà una lettera di protesta all'Eba, contestando il modo in cui è stata misurata la loro solidità. Bankitalia ha votato contro le misure. Domani incontro banchieri-Napolitano
di ANDREA GRECOE la Mondadori si prende il poker on line
In palese conflitto d’interesse, Segrate si butta nel business
Ne avevamo parlato già qualche tempo fa,oggi il Corriere della Sera e stasera Report ci ritornano. La Mondadori lancia gambling, piattaforma di giochi on line, entrando in un business – insieme alle Poste – regolato da quel governo dove siede sullo scranno più alto il suo “nudo proprietario”:
Glaming è controllata al 70% dalla Mondadori e al 30% da un altro soggetto, la Fun Gaming, il cui capitale è a sua volta custodito in due scatole: Buel srl (51%) e Entertainment and gaming invest (49%). Per quanto riguarda la seconda, è inutile affannarsi a cercare di scoprire il proprietario. Le quote sono infatti custodite in una fiduciaria. La Buel è invece di proprietà di una vecchia conoscenza del mondo della televisione come Marco Bassetti. Il quale, incidentalmente consorte del sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi, si ritrova ora in società con il premier Silvio Berlusconi, ossia il proprietario della Mondadori, in un business molto appetitoso, a giudicare dal bombardamento di spot che pubblicizzano sul piccolo schermo questo genere di divertimento.
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http://www.giornalettismo.com/archives/162967/e-la-mondadori-si-prende-il-poker-on-line/
Usa: neve, oltre 3 mln persone al buio
(ANSA) - NEW YORK - Il bilancio della tempesta di neve che si e' abbattuta sulla costa est degli Stati Uniti si aggrava: il numero di persone senza elettricita' sale a oltre 3 milioni. Lo riporta l'Associated Press. A New York solo le persone senza corrente sono 200.000, contro le 617.000 del New Jersey, le 650.000 del Massachusetts, le 285.000 del New Hampshire e le 150.000 del Maine.
Napoli, campagna contro la casta: pizza a 100 euro per i politici. E D'Antoni paga
«Licenziamenti, c'è rischio terrorismo»
Sacconi: «Temo che la violenza verbale arrivi all'omicidio, spero non si torni all'era Biagi»
Maurizio Sacconi |
«PROTEZIONI PER I LAVORATORI» - Sacconi ha anche voluto chiarire che "licenziamenti facili" «è un termine assolutamente falso». «Noi discutiamo di come incoraggiare l'impresa a intraprendere, ad assumere, ad ampliarsi, a crescere anche attraverso l'idea che se poi le cose non andassero bene, se si rivelassero difficili, l'impresa come ha fatto il passo in avanti potrebbe fare magari anche un mezzo passo indietro - ha spiegato il ministro -, ma con protezioni per i lavoratori perché nella nostra cultura c'è una solida consuetudine a dare protezione per i lavoratori più che in altri Paesi».
Usa, tempesta di neve nel nord est: tre morti, 2 milioni di persone senza elettricità
Spie e "falchi" contro Woodcock la rete dell'inchiesta si allarga
Convocati nelle prossime ore due magistrati, tre poliziotti e un cancelliere
L'ex spione del Sisde, cancelliere presso il tribunale di Melfi, Nicola Cervone, firmò con lo pseudonimo Sicofante l'esposto anonimo che doveva delegittimare il pm Henry John Woodcock. In quell'esposto, «veniva dato atto di alcuni contatti telefonici intercorsi tra l'utenza cellulare 320... attivata da Di Tolla Pasquale (ispettore della Mobile di Potenza, collaboratore del pm anglonapoletano, ndr) ma di fatto in uso al dottor Woodcock, e l'utenza cellulare 338... attivata dal predetto Woodcock, con altra utenza cellulare in uso alla giornalista Federica Sciarelli, nonché l'annotazione nella quale si dava atto di contatti telefonici intercorsi tra il dottor Iannuzzi e la giornalista Federica Sciarelli». Una centrale spionistica, di depistaggi, di produzione di fango. E' impressionante leggere l'avviso a comparire del procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, con il quale si convocano nelle prossime ore gli indagati dell'associazione segreta guidata dal sostituto procuratore generale di Potenza, Gaetano Bonomi. Due magistrati, tre sottufficiali di polizia giudiziaria impegnati a fare la guerra a un pubblico ministero, Woodcock, e a quei magistrati di Potenza che avevano deciso di lavorare senza fare sconti a nessuno. E con loro altri comprimari coinvolti in questa ragnatela di impunità e di ripetute violazioni della legge. E' una inchiesta esplosiva, che nei prossimi giorni potrebbe giungere a conclusioni clamorose. I due sostituti procuratori generali Gaetano Bonomi e Modestino Roca, in concorso con Pietro Gentili, responsabile dell'aliquota di carabinieri della polizia giudiziaria della Procura di Potenza, e Luisa Fasano, all'epoca capo della Mobile di Potenza, avevano costituito «un'associazione finalizzata a diffamare il dottor Woodcock, il dottor Vincenzo Montemurro (pm, ndr) e il dottor Alberto Iannuzzi (gip, ndr), nonché finalizzata all'acquisizione di dati cognitivi da parte della locale Procura generale e segnatamente del dottor Bonomi, di notizie concernenti attività investigative in corso di svolgimento».
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http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/427252/
Piero Grasso: “Le candidature politiche servono per ottenere l’immunità”
Il procuratore capo della Direzione nazionale antimafia interviene a Palermo durante un incontro su giustizia e pentitismo: "Non tocca alla magistratura fare le liste o curare operazioni di cosiddetta 'bonifica politica' però i cittadini che votano candidati discutibili puntano a un vantaggio personale, fanno parte del meccanismo del voto di scambio"
Tempesta di neve sulla costa Est degli Usa
Black out elettrico gigantesco, centinaia di migliaia di persone al buio, voli interrotti a New York, centinaia di alberi caduti anche nella metropoli. E' la terza volta negli ultimi cento anni che nevica così ad ottobre negli Stati Uniti
(afp)
La cooperazione italiana cancellata Ma le spese militari aumentano
Con la legge di stabilità si colpisce il lavoro delle Ong. Si continuano a finanziare i 180 milioni di euro per il trattato Italia Libia e i 750 milioni per le missioni militari internazionali. Si confermano i 375 milioni l'anno per la costruzione delle fregate italo-francesi e i 70 milioni per il consorzio europeo di aeronautica militare
di PAOLA AMICUCCIROMA - Ancora un taglio, questa volta quasi mortale, alla cooperazione italiana e una conferma degli investimenti in spese militari per il 2012. E' la denuncia fatta dalle ong italiane sulla legge di Stabilità, in questi giorni in discussione al Senato, che prevede di decurtare del 51% i fondi della cooperazione allo sviluppo gestiti dal Ministero degli Affari Esteri, passando da 179 milioni di euro stanziati nel 2011 a un nuovo record negativo con soli 86 milioni destinati alle attività di solidarietà internazionale. Si salvano le risorse alle spese militari. Ad essere salvaguardate invece dalle manovre estive di stretta sui conti pubblici saranno gli investimenti in spese militari. Si continuano a finanziare i 180 milioni di euro per il trattato Italia Libia e i 750 milioni di euro per le missioni militari internazionali, relativi a soli sei mesi di operazioni militari all'estero. Si confermano i 375 milioni l'anno per la costruzione delle fregate italo-francesi FREEM e i 70 milioni per il consorzio europeo di aeronautica militare. Un unico appello congiunto. Le reti delle ong italiane, riunite in un unico appello congiunto, chiedono ai parlamentari di fermare la distruzione della cooperazione. Anche perché già oggi la Farnesina ha bloccato l'erogazione dei contributi alle seconde e terze annualità dei progetti delle ong in corso, quindi già approvati e messi a bilancio. In pratica, i fondi che erano dovuti nel 2011 non sono più resi disponibili dal Ministero del Tesoro, lasciando in gravi difficoltà le ong che hanno avviato progetti di cooperazione, ora a rischio di completamento. Chiudono diversi progetti. Con i previsti 86 milioni di euro per la cooperazione italiana si arriverà a chiudere le attività in moltissime regioni finora assistite: nel 2009 con le stesse risorse si era intervenuti in soli due dei 61 paesi in cui l'Italia ha portato il suo aiuto, Etiopia e Afghanistan. Ma della cifra supersite solo una minima parte, 20 milioni di euro, andrà realmente alle nuove iniziative di cooperazione allo sviluppo. Il ruolo internazionale dell'Italia è ormai ai minimi termini, soprattutto se messo a confronto con quanto le ONG italiane hanno raccolto nel 2010 in attività di fund rasing dai cittadini italiani, quattro volte di più di quanto il Governo ha messo oggi a Bilancio. "Una scelta irresponsabile". "L'opera di dismissione della cooperazione è una azione di irresponsabilità politica da parte del Governo" - sottolinea Francesco Petrelli, presidente dell'Associazione delle ONG Italiane - rischia di interrompere e vanificare un lavoro prezioso delle Ong e di pregiudicare il ruolo e la credibilità internazionale del nostro Paese". A preoccupare ulteriormente le ong è la scelta di destinare il 50% di un imprevisto tesoretto di 750 milioni di euro legato all'asta pubblica delle frequenze ad alcuni ministeri, tra cui soprattutto Interno e Difesa. Uno stanziamento di 1,2 miliardi di euro aggiuntivi andranno a politiche giovanili, addestramento militare, ospedali universitari non statali, rete ferroviaria, festeggiamenti della ricorrenza del 4 novembre.“I gay? Rinchiudiamoli insiemi ai neri su un’isola”
Dichiarazioni shock di un esponente dei Veri Finlandesi, formazione di estrema destra
“I gay? Rinchiudiamoli su un’isola insieme ai neri, così vedrete che società perfetta ne nascerà”. La dichiarazione shock arriva da un esponente dei Veri Finlandesi, il partito di estrema destra che aveva trionfato alla recenti legislative della Finlandia. Teuvo Hakkarainen, non nuovo a questo tipo di provocazioni che gli sono costati perfino richiami dal suo partito, non certo tollerante su diritti di omosessuali e immigrati, scandalizza di nuovo, riproponendo una sorta di ghetto dove rinchiudere l’incubo degli intolleranti di destra, chi ha la pelle scura e chi ama persone dello stesso sesso.
CACCIAMO I GAY E I NERI - Teuvo Hakkarainen ha proposto di mandare su un’isola finlandese, l’isola di Åland, tutti gli omosessuali e i neri residenti nella sua Nazione, così che la sinistra e tutti quelli che difendono le minoranze etniche e sociali possano vedere che tipo di meravigliosa società ne nascerebbe. E’ questa la sintesi di un’intervista shock, nella quale il parlamentare dei Veri Finlandesi rispondeva alle critiche di un partito moderato che rappresenta la minoranza svedese che risiede in Finlandia. ” Il mio partito è da sempre accusato di non prendere abbastanza in considerazione i diritti delle minoranze. Vediamo allora se raggruppandole tutte insieme ne nascerebbe una società perfetta.”Hakkarainen non è nuovo a questo tipo di provocazioni: in passato aveva contestato il diritto di adozione delle coppie omosessuali sostenendo che così ci sarebbe il problema di un doppio gay, mentre aveva utilizzato la parola “negri” per denunciare gli abusi del diritto di asilo commessi dai clandestini, un fatto che gli era costato perfino un richiamo dal presidente del suo partito, che sulla politica anti stranieri ha costruito l’intera immagine dei Veri Finlandesi.
DESTRA ESTREMA IN SCANDINAVIA - Dopo la Danimarca e la Svezia, dopo i successi di Marine Le Pen in Francia e i trionfi delle forze populiste in altri Paesi membri della Ue – con la costante eccezione della Germania – ora anche Helsinki ha subito la forza dell’onda reazionaria. I Veri Finlandesi giurano sulle tradizioni della Patria, vogliono incentivare la finlandestità, rifiutano tanto l’aborto quanto i matrimoni omosessuali, sono contro il sesso fuori dal matrimonio e le donne prete, e ovviamente contro gli stranieri e l’Unione Europea. Alle ultime legislative hanno fatto boom, e Teuvo Hakkarainen è un po’ il Mario Borghezio di questo partito. L’isola di Åland ha comunque evidenziato come convivano senza problemi più di 90 diverse etnie sul suo territorio, mentre il ministro di Giustizia finlandese, esponente del partito della minoranza svedese, ha definito terribili le dichiarazioni del parlamentare di estrema destra, evidenziando come queste rappresentino una forte degenerazione dei valori della società contemporanea.