domenica 27 giugno 2010

Attenzione alle sigarette made in Usa: triplicano il rischio tumori

Uno studio approfondito ha dimostrato che il tabacco più scuro utilizzato per le 'bionde' americane aumenta considerevolmente i rischi per la salute.
NEW YORK - Per una volta il 'Made in Usa' non è motivo di orgoglio per gli americani. Da ieri le 'bionde' come Malboro, Camel o Newport prodotte negli Stati Uniti sono sotto accusa perchè contengono un livello di nitrosamine – composti notoriamente cancerogeni - tre volte maggiore delle sigarette fumate in Canada, Australia o Gran Bretagna. La rivelazione shock è stata diffusa grazie ad una ricerca condotta dal Center for Disease Control and Prevention, l'Ente Federale preposto al controllo a alla prevenzione delle malattie. “Speriamo che questo studio indirizzi i produttori di tabacco a prestare maggiore attenzione alla composizione delle 'bionde'”, ha detto il Dott. James Pirkle, vice direttore del centro scientifico. I ricercatori hanno studiato 126 fumatori, analizzando le sigarette e il livello di nitrosamine nella loro bocca, nei polmoni e nell'urina, e sono arrivati alla conclusione che le 'bionde' americane sono più cancerogene perchè create con tabacco più scuro, mentre quelle fumate da canadesi, australiani e inglesi contengono un tabacco più chiaro, ottenuto con un diverso procedimento di aromatizzazione. Lo studio condotto dai ricercatori del Central Disease apre una nuova stagione nel controllo del 'tabacco selvaggio'. Fino all'anno scorso, quando il Congresso Usa ha approvato la 'Tobacco Bill', la legge che attribuisce alla Food and Drug Administration (Fda) la verifica dei contenuti e della vendita dei prodotti a base di tabacco, pare che le sigarette fossero sottoposte a meno accertamenti del cibo per animali. La legge, fortemente voluta ed approvata da Obama, ha segnato la fine dell'epoca in case produttrici erano libere di autoregolarsi.
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http://qn.quotidiano.net/salute/2010/06/03/340625-attenzione_alle_sigarette.shtml

Dal Canada l'ordine di Berlusconi "Brancher si deve sacrificare"

Pdl nel caos. I big: questo pasticcio ci costerà molto caro Il premier ora teme contraccolpi sulle intercettazioni e anche sull'iter del lodo Alfano.
HUNTSVILLE - Arriva in sala stampa con l'umore sotto i tacchi, stanco e teso. I boschi di Muskoka, le marmotte davanti al cottage, nulla lo può distogliere dall'incendio che da due giorni divampa in Italia sul caso Brancher. Silvio Berlusconi si aspetta la domanda sullo scontro con il Quirinale e l'accoglie con gelido distacco: "Ripeto quanto detto ieri dal mio portavoce Paolo Bonaiuti: nessun commento di nessun tipo". Del resto, il premier aveva con puntiglio chiesto ai giornalisti "attenersi ai temi del vertice, trascurando le nostre piccole questioni nazionali". Anche la vicenda Brancher una piccola questione? "Esattamente", taglia corto il Cavaliere. Il problema sollevato da Napolitano, sembra intendere, non merita che il silenzio. Così, quando il cronista di questo giornale gli chiede un commento sulla dura nota del Quirinale sul neoministro Brancher, a Berlusconi scappa la pazienza: "Io potrei rispondere in maniera fantasiosa, come fantasiosi sono di solito gli articoli di Repubblica che mi riguardano: completamente infondati".
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http://www.repubblica.it/politica/2010/06/27/news/berlusconi_brancher-5186534/

Napoli, primario muore al Cardarelli dopo undici ore di lavoro

NAPOLI (27 giugno) - Filippo Minieri, primario del reparto di chirurgia endovascolare dell'ospedale Cardarelli di Napoli, è morto in seguito a un malore accusato dopo 11 ore di lavoro. Arresto cardiocircolatorio, la causa del decesso. La polizia ha acquisito il referto clinico e la salma di Minieri è stata trasferita al Policlinico per l'autopsia disposta dall'autorità giudiziaria. Lo scrive Il Mattino oggi in edicola.«L'ultimo doloroso episodio di morte bianca avvenuto all'ospedale Cardarelli non può lasciare indifferenti, bisogna rivedere i carichi di lavoro dei medici per evitare altre tragedie - commenta Gabriele Peperoni, presidente dell'Ordine dei medici di Napoli - Siamo vicini alla sua famigliaIl problema va affrontato. Non si può lavorare a ritmi così sostenuti, il personale medico è sotto stress, sono necessarie forze fresche, chi ha ruoli di responsabilità dovrà tenerne conto».
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=108350&sez=HOME_INITALIA

Il prefetto di Roma: «Vogliono cancellare le prefetture, così si torna al fascismo»

ROMA (27 giugno) - «Ma vi rendete conto di quello che sta accadendo? Questo è il momento più delicato da quando faccio il prefetto. Stanno provando a cancellare le prefetture o a fondere la funzione del prefetto con quella del questore. Per l’Italia significa tornare indietro di oltre sessant’anni. Ai tempi del fascismo, quando la questura era una divisione della prefettura».Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro è appena uscito da una riunione sulla situazione occupazionale nella Capitale. Ha il volto scuro. Raggiunge il suo ufficio al secondo piano di Palazzo Valentini, smette i panni del prefetto e indossa quelli del sindacalista. E si lascia andare come non ha mai fatto.
Prefetto che sta succedendo?
«Succede che nelle commissioni parlamentari stanno continuamente presentando dei maliziosi emendamenti per eliminare le prefetture d’Italia o ridurle trasferendo le funzioni agli enti locali o alle questure».
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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=108355&sez=HOME_INITALIA

Da Porta Portese alle isole: la lista dei beni che gli enti locali potranno vendere

Fabbricati e terreni per 3 miliardi: verranno trasferiti conil federalismo demaniale. C'è anche il cinema di Moretti.
ROMA (27 giugno) - Dal mercato di Porta Portese alle isole. L'Agenzia del demanio mette nero su bianco la lista dei beni dei quali gli enti locali, a partire dai comuni, possono fare richiesta in base al federalismo demaniale. Fabbricati e terreni che possono ottenere a titolo gratuito, con l'obiettivo della loro valorizzazione ma anche della vendita, a patto che l'introito sia destinato all'abbattimento del debito pubblico. Tanto è vero che accanto a ogni "bene", viene indicato un "valore di inventario", che ammonta complessivamente a poco più di tre miliardi. L'elenco provvisorio messo a punto dall'agenzia del Demanio e di cui l'Ansa è in possesso, è composto di 11.009 schede per un totale di 19.005 cespiti. È quello del Lazio e in particolare di Roma il territorio più ricco, con beni che, oltre allo storico mercato di Porta Portese vanno dal cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti al museo di Villa Giulia, all'intero Idroscalo di Ostia dove morì Pier Paolo Pasolini.
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Cantanti, politici, imprenditori: a San Marino i conti di 1.170 italiani

Evasione e riciclaggio, 40 indagati. Nella lista c'è anche Zucchero.
ROMA (27 giugno) - Da Zucchero Fornaciari a Gioacchino Gabbuti, già direttore dell’Ice, oggi amministratore e direttore generale della spa romana ”Atac patrimonio”. E’ lungo 1170 nomi l’elenco dei ”correntisti” della Smi Bank, la banca di San Marino sospettata di riciclaggio. E adesso la lista, datata 2009, ottenuta dalla procura di Roma soltanto giovedì con una rogatoria internazionale, è all’attenzione della Finanza e dell’Agenzia delle entrate. Un catalogo di possibili evasori. Ma tutto è ancora da accertare.C’è Giovanni Di Giorgi, consigliere regionale del Lazio del Pdl, Valter Mainetti, amministratore di ”Sorgente” e immobiliarista”, proprietario della galleria Alberto Sordi. E ancora Giuseppe Gazzoni Frascara, l’ex presidente del Bologna calcio grande accusatore di Luciano Moggi, in lista insieme al figlio Tommaso. Poi il presidente del Cesena, Igor Campedelli. L’ex protagonista del motomondiale Gino Borsoi. E i ”capitani” d’industria, Berloni e Guzzini, cinque componenti della famiglia Nasi, azionisti Fiat imparentati con gli Agnelli, Luigi De Simone Niquesa, figlio di Francesco, il re delle acque minerali (Uliveto e Rocchetta). E l’ex calciatore Lorenzo Marronaro, oggi procuratore.
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Pedofilia: ministro belga, "Reazione Bertone eccessiva"

BRUXELLES - ''La reazione del segretario di Stato Vaticano e' stata un po' esagerata''. Cosi' il ministro della Giustizia belga, Stefaan De Clerck, ha giudicato la reazione di Tarcisio Bertone, dopo le perquisizioni per il caso pedofilia condotte dalla polizia federale, giovedi' scorso, nell'arcivescovado di Mechelen-Bruxelles e nella vicina cattedrale. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Pedofilia-ministro-belga-Reazione-Bertone-eccessiva/27-06-2010/1-A_000115033.shtml

G20, a Toronto scontri tra polizia e black bloc: 412 persone arrestate

Toronto, 27 giu. - (Adnkronos/Ign) - La polizia anti-sommossa canadese ha arrestato almeno 412 persone durante i disordini scoppiati la notte scorsa a margine delle manifestazioni, in gran parte pacifiche, contro la riunione del G20 in corso a Toronto a cui hanno partecipato circa 10mila persone. La polizia, riportano i siti di informazione canadese, e' riuscita a circondare un piccolo gruppo di black bloc nel centro della citta', dopo che negli scontri erano state date alle fiamme auto della polizia e distrutte vetrine dei negozi. I siti descrivono scene di guerriglia urbana, dopo che piccoli gruppi di black bloc si sono staccati nel primo pomeriggio dalla manifestazione principale e pacifica. Le forze dell'ordine sono intervenute con spray urticanti e lacrimogeni.
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Allarme inquinamento - Coste e isole a rischio

VENEZIA - Crescono i reati di inquinamento e abusivismo sulle coste italiane, sono a rischio aree di pregio e le isole minori. L'allarme viene lanciato da Legambiente nel rapporto 'Mare Nostrum 2010' presentato oggi a Venezia. "Cattiva depurazione, inquinamento e cementificazioni abusive restano i mali endemici del mare italiano, che niente e nessuno sembra poter scalfire", spiega Legambiente. Il rapporto è stato presentato in occasione della partenza della Goletta Verde, la campagna di monitoraggio delle acque marine dell'associazione ambientalista.Le percentuali. Il 2009 ha visto una crescita dell'abusivismo edilizio del 7,6% rispetto all'anno precedente. L'inquinamento per scarichi fognari illegali, cattiva depurazione e inquinamento da idrocarburi è aumentato addirittura del 45%. I sequestri sono saliti del 46,2% passando dai 4.049 del 2008 ai 5.920 del 2009. Calati invece del 40% circa i reati accertati fra la costa e il mare, 8.937 infrazioni nel 2009 a fronte delle 14.544 del 2008, una diminuzione determinata soprattutto dalla riduzione di reati accertati nel campo della pesca (-72,4%) e della nautica da diporto (- 76,6%).
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http://www.repubblica.it/ambiente/2010/06/26/news/legambiente-rapporto_mare2010-5178994/

Berlusconi: "Per il G8 probabile un'azione di Israele contro l'Iran"

HUNTSVILLE (Canada) - Di fronte al fatto che l'Iran "non garantisce una produzione pacifica del nucleare i membri del G8 sono preoccupati e ritengono assolutamente probabile una reazione anticipata israeliana". E' un allarmante scenario internazionale quello che scaturisce dalle parole del premier italiano Silvio Berlusconi pronunciate al termine del vertice del G8 in Canada. Sulle tensioni sullo scacchiere mediorientale, secondo Berlusconi, si addensa ora anche l'ombra dell'attacco preventivo di Israele di fronte alla sordità di Teheran ad ogni appello a ridiscutere il piano di sviluppo nucleare.
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http://www.repubblica.it/esteri/2010/06/26/news/berlusconi_g8-5182245/

Santoro: oggi in Rai comandano soltanto le lobby e gli amici dei potenti

ROMA - Botta e risposta sulla Rai tra Michele Santoro e Vittorio Feltri ieri sera a Santa Margherita Ligure (Genova), dove i due giornalisti si sono incontrati insieme a Paolo Mieli e Marcello Sorgi in occasione del Premio Internazionale di Giornalismo Santa Margherita. «Se nel passato ai vertici dell'informazione pubblica c'erano comunque persone di grande spessore, con radici profonde nel cattolicesimo o nel comunismo, oggi ai vertici ci sono gli amici dei potenti, i membri di una lobby», ha detto il conduttore di Annozero in un dibattito con un altro premiato della serata, Angelo Panebianco, e i membri della giuria, Vittorio Feltri, Paolo Mieli e Marcello Sorgi. Feltri ha detto di «non condividere neanche una virgola» di ciò che dice Santoro, ma anche ammesso di «seguire Annozero, perchè mi arrabbio molto, ma questo tiene vivo il mio interesse». Da Feltri, anche una curiosità: «Io, Santoro, l'ho sulla coscienza, perché ero nella commissione che lo giudicò agli esami di giornalismo». Gli altri due premiati di Santa Margherita sono stati Costanza Calabrese per la sezione giovani e Ilaria D'Amico che, per impegni professionali, non era presente ma si è collegata telefonicamente.

Brancher, una rinuncia finta come un ministro del federalismo

E alla fine lo sventurato si arrese. Aldo Brancher rinuncia al legittimo impedimento e annuncia che si presenterà dai giudici, al termine di quella che stava per diventare una vera e propria crisi politica e, soprattutto, una questione di opinione pubblica nella quale il governo stava facendo una pessima figura. Tanto pessima da beccarsi le critiche aperte e severe, nonostante i Mondiali di calcio che forse dovevano fungere da arma di distrazione di massa, di giornali non ostili e anche di elettori del Popolo della Libertà oltre che della Lega. Tanto secche e nette da costringere il “ministro del federalismo” a dire che rinunciava. Ma a cosa, di preciso? Brancher ha fatto il bel gesto di rinunciare a qualcosa a cui invece, come aveva ricordato il Quirinale, non aveva alcun diritto, visto che il suo dicastero, per nascita, non lo prevedeva. Insomma, è un po’ come se l’uomo più brutto del mondo avesse annunciato che vabbeh, per stavolta Angelina Jolie poteva anche risparmiarsi di venire a letto con lui. Rinunciamo, sorvoliamo, ma solo per questa volta eh? Che non diventi un vizio, però, quello di negare a qualcuno diritti che non avrebbe, a rigor di legge. E’ proprio vero che da queste parti la situazione è grave, ma non seria (cit.). Di più: qui il bello è che la situazione si aggrava. E contemporaneamente diventa sempre meno seria.
http://www.giornalettismo.com/archives/69878/brancher-rinuncia-finta-ministro/

Sconfitto l’onorevole Pd che voleva il ritiro de “Il caso Genchi”

L’ufficio del Garante della privacy ha respinto il reclamo dell’On. Sandro Gozi contro il libro Il caso Genchi di Edoardo Montolli, edito da Aliberti. Il deputato del Pd si era rivolto al Garante chiedendo di vietare “l’ulteriore diffusione del volume”, sostenendo che all’interno fossero stati trattati illecitamente i suoi dati personali. L’autore aveva scritto di lui a proposito dell’indagine Why Not, svolta anche a suo carico dal pm Luigi de Magistris, dando però conto della successiva archiviazione che lo riguardava. “Riscontrati, dunque, – scrive il Garante nel provvedimento – i necessari aggiornamenti del caso, ad avviso di questo Ufficio, il trattamento di dati oggetto di contestazione può trovare un fondamento nell’esercizio dell’attività giornalistica e di manifestazione del pensiero a cui fanno riferimento l’art. 137 del Codice e il relativo codice di deontologia. Esso si riferisce infatti nella ricostruzione di fatti emergenti da un’indagine giudiziaria complessa e particolarmente discussa i quali, pur se non aventi rilevanza penale, possono comunque rivestire un interesse generale, a maggior ragione quando riferiti anche a personaggi di rilievo pubblico (art.6 codice di deontologia cit.). In questo quadro, non emergono nel libro riferimenti a vicende personali del reclamante eccedenti e non pertinenti rispetto a tali fatti”. Non c’è stata, dunque, alcuna violazione della privacy. E il libro non dovrà essere tolto dal mercato».
http://www.giornalettismo.com/archives/69757/sconfitto-lonorevole-pd-che-voleva-il-ritiro-de-il-caso-genchi/

G20/ Toronto, 150 arresti dopo scontri fra polizia e Black Bloc

Toronto (Canada), 27 giu. (Ap) - E' di 150 persone arrestate il bilancio degli scontri fra manifestanti e polizia avvenuti nella città canadese di Toronto, dove è in corso il vertice del G20. I disordini sono scoppiati nel corso di una marcia pacifica, quando un gruppo di "black bloc", armati di mazze da baseball e martelli, si è staccato dal corteo principale ha iniziato a sfondare vetrine e finestre, dando fuoco ad alcune auto: la polizia ha risposto con gas lacrimogeni e spray urticanti.