martedì 22 febbraio 2011

Passatempi ...

Morti sospette tra militari italiani: vaccini letali?

morti sospette tra militari italiani vaccini letali 1018 Morti sospette tra militari italiani: vaccini letali?di Alessia Ferla

La Procura di Roma ha aperto nei giorni scorsi un fascicolo in relazione a morti sospette tra i militari dell’Esercito italiano. Il procedimento è stato aperto come un ‘modello 45′, riguardante fatti non costituenti reato. Le indagini dei magistrati sono partite in seguito ad un esposto presentato dal parlamentare del Pd, Maurizio Turco. Secondo l’accusa i vaccini somministrati ai militari avrebbero favorito lo sviluppo di forme tumorali.

Gli atti depositati all’attenzione degli inquirenti dal parlamentare fanno riferimento al decesso di Francesco Rinaldelli, morto nel 2008 per un linfoma di Hodgkin, ma anche a quello di altri ragazzi, tra cui quella diFrancesco Finessi, ucciso nel 2001 dallo stesso linfoma.

Il procuratore aggiunto Leonardo Frisani e il pubblico ministero Elisabetta Ceniccola intendono allargare l’indagine considerato che nella denuncia di Turco si ipotizza che l‘insorgenza dei tumoripotrebbe essere stata determinata dalla somministrazione di vaccini.

Nell’ambito dell’indagine è stato sentito come persona informata dei fatti Andrea Rinaldelli, circa la vicenda che ha riguardato il figlio Francesco: “ho raccontato la mia storia, quella di Francesco. Lui è partito volontario per gli alpini che aveva 22 anni, nel febbraio del 2004 ad ottobre è tornato che aveva un linfoma di Hodgkin. Abbiamo fatto di tutto. È stato sottoposto a diversi cicli di chemioterapia e ad autotrapianto. Poi si è tentato con un trapianto dalla sorella, ma non c’è stato nulla da fare”. Come si legge su Il Resto del Carlino, il papà di Francesco, morto il 16 marzo del 2008, spiega che il figlio aveva saputo del caso di Finessi e la famiglia si era informata.

La madre di Francesco Finessi, Santa Passaniti, ha rilasciato la sua testimonianza in un’intervista a Striscia la notizia.

Continua ...

http://informarexresistere.fr/morti-sospette-tra-militari-italiani-vaccini-letali.html

Unità d’Italia – Borghezio: “Garibaldi alleato dei mafiosi, ne fucilerei il cadavere”

Borghezio 300x235 Unità d’Italia – Borghezio: “Garibaldi alleato dei mafiosi, ne fucilerei il cadavere”

Lo dice chiaro, Mario Borghezio, la sua è una provocazione. Già, ma anche alle provocazioni c’è un limite. E Borghezio invece sembra che ogni volta tenti di spararla più grossa della precedente. Intervistato durante il programma Klaus Kondicio, infatti, l’esponente della Lega Nord ha dichiarato che ”Garibaldi entrò a Napoli scortato dai mafiosi e dai camorristi. Per questo andrei a fucilarne il cadavere e non certo a celebrarlo“. “Mi si perdoni la provocazione – ha aggiunto poco dopo – Questi sono fatti storici, la gente deve sapere che Garibaldi pagò le pensioni alle mogli dei mafiosi“. Un po’ come fanno gli attuali camorristi che pagano un fisso al mese ai parenti degli sgherri o di quanti sono in carcere.

Il ciclone Borghezio, però, non si ferma. Garibaldi sarebbe addirittura “l’icona di ‘Roma ladrona’, un alleato della mafia, uno che ha portato i mafiosi nel Palazzo e non ha favorito il popolo e la gente per bene, come numerosi storici hanno inequivocabilmente accertato“. Sarebbe curioso chiedere a Borghezio di citare le sue fonti, senza limitarsi a parlare di “numerosi storici”.

Incalzato da Klaus Davi, Borghezio ha poi dichiarato che Gabribaldi “è un personaggio da dimenticare, l’imposizione per decreto di queste festività (il 17 marzo, ndr) è un atto totalitario e violento”. Forse Borghezio non sa che le feste nazionali non si decidono a tavolino davanti a un caffè ma necessitano tutte di un decreto ad hoc.

Lasciando da parte le dichiarazioni riferite a Garibaldi – i lettori sapranno giudicarle con il loro senso critico – viene da chiedersi come sia possibile per un partito nazionale come la Lega Nord accettare che taluni esponenti si lascino andare a sparate simili. La famosa “Roma ladrona” a cui fanno spesso riferimento, inoltre, è la stessa da cui da decenni ormai percepiscono un lauto stipendio. Una contraddizione di cui purtroppo spesso si dimenticano.

Bossi: contrario a ritorno immunita'

(ANSA) - ROMA - 'Sono contrario al ripristino dell'immunita' parlamentare'. Lo afferma il leader della Lega Bossi. 'Considero Napolitano abbastanza amico', aggiunge il ministro, secondo il quale il decreto milleproroghe alla fine passera'. La maggioranza sta crescendo e dunque 'per adesso' si va avanti con Berlusconi, dice Bossi, favorevole a 'mettere la fiducia' sul decreto relativo al fisco comunale. Infine il giudizio sui finiani ('si sono volatizzati') e su Berlusconi ('su Gheddafi una pessima uscita').

Libia: fonti, stop attivita' porti

(ANSA) - LONDRA - Sono state sospese le attività nei principali porti mercantili libici a causa delle violenze nel Paese. Lo riferiscono fonti di società marittime che operano nel Paese, precisando che si tratta in particolare dei porti di Tripoli, Bengasi e Misurata.

Madonna mia..

Nave da guerra libica a largo Malta

(ANSA) - LA VALLETTA - Una nave da guerra libica, con 200 marinai a bordo, incrocia al largo della Valletta, sotto la sorveglianza di unità militari maltesi. Lo rendono noto fonti militari locali. I libici hanno comunicato via radio di aver ammainato la bandiera libica, ma non hanno chiesto asilo politico, secondo le fonti. Il governo maltese sta tenendo una riunione d'emergenza.

Berlino, ebreo si finge neonazi per 4 anni e smaschera SS che gli sterminò la famiglia

Berlino, 22 febbraio 2011 - Si è finto neonazi per quattro anni ed è riuscito a smascherare l’aguzzino delle SS che aveva sterminato 28 membri della sua famiglia. Protagonista dell’incredibile vicenda è lo storico americano ebreo Mark Gould, 43 anni, che l’ha raccontata alla Bild.

Gould si trasferì in Germania nel 2006 con il preciso intento di denunciare la responsabilità nella Shoah di Bernhard Frank, 97 anni, ex Obersturmbannfuehrer di Hitler, che si fregia del titolo di dottore e dalla fine della guerra vive indisturbato in Assia.

Frank non fu un nazista qualsiasi, ma l’ultimo comandante dell’Obersalzberg, il nido dell’aquila sulle Alpi bavaresi, residenza di vacanza di Hitler, e anche il braccio destro di Heinrich Himmler, il capo delle SS che mise in atto la soluzione finale decisa dal Fuhrer.

Lo storico statunitense ha spiegato al quotidiano di Amburgo come, dopo aver partecipato a numerose manifestazioni di veterani delle SS in Germania, sia riuscito a conquistarsi la simpatia di Frank, fino a intrattenere un rapporto epistolare con lui.

Continua a leggere su: http://qn.quotidiano.net/esteri/2011/02/22/463130-berlino_ebreo_finge_neonazi_anni.shtml#ixzz1EiERkXtf

Fli, emorragia continua: via altri 6 E un senatore passa da Pd ad Api

Roma, 22 febbraio 2011 - A meno di colpi di scena dell’ultimo minuto, Futuro e libertà subirà oggi una nuova, pesante ‘scissione’. Il capogruppo al Senato Pasquale Viespoli, Andrea Ronchi e quattro o cinque senatori hanno infatti comunicato in mattinata ai ‘mediatori’ futuristi l’intenzione di lasciare Fli.

L’annuncio dovrebbe arrivare dopo la riunione dei senatori che si terrà nel primo pomeriggio a Palazzo Madama. È in atto invece un estremo tentativo di mediazione con Adolfo Urso, al cui destino è legata anche la permanenza in Fli del coordinatore siciliano Pippo Scalia. Urso ieri ha incontrato Bocchino, senza però che la riunione sbloccasse la situazione. È possibile che sia lo stesso Gianfranco Fini a incontrare oggi Urso.

VIESPOLI: SCELTE CORAGGIOSE - Pasquale Viespoli, capogruppo di Fli in Senato, insorge al solo sentir parlare di ‘manovre di palazzo’ o di ‘potere finanziario del premier’ che avrebbe influito su alcuni cambi di gruppo parlamentare da parte di senatori e deputati e, poche ore prima di una riunione del gruppo dei finiani a Palazzo Madama, parla di scelte “coraggiose e disinteressate”.
“Quel che è certo è che tutti qui hanno fatto scelte disinteressate e coraggiose - dice Viespoli - Ogni scelta andrà quindi rispettata perchè sarà una scelta politica. Non so a chi si riferisse Fini quando parlava di potere finanziario di Berlusconi, ma non credo parlasse di quei parlamentari che hanno fatto scelte in difesa di una cultura di centrodestra”.

Continua a leggere su: http://qn.quotidiano.net/politica/2011/02/22/463121-emorragia_continua_altri.shtml#ixzz1EiDy2uNH

Ettore Bertolini e Alessia Lai all'IRIB: disordini di Teheran orchestrati dagli Usa (audio)

Ettore Bertolini e Alessia Lai all'IRIB: disordini di Teheran orchestrati dagli Usa (audio)
TEHERAN - In occasione della trasmissione Tavola Rotonda di questa settimana e' stato esaminato il tema dei disordini di lunedi 14 a Teheran. Gli ospiti il direttore di Agenzia Stampa Italia Ettore Bertolini e la giornalista del quotidiano Rinascita Alessia Lai. Una discussione che ha avuto sviluppo interessanti. Ecco l'audio della prima parte della trasmissione andata in onda mercoledi' mattina sulle frequenze della nostra radio.

Libia: Hamas denuncia il ''massacro'' del regime contro manifestanti

Libia: Hamas denuncia il ''massacro'' del regime contro manifestanti

GAZA - Hamas, alla guida di Gaza, ha condannato duramente ''il massacro'' perpetrato contro i manifestanti anti-governativi in Libia dalle forze del leader Muammar Gheddafi. ''Condanniamo con forza la repressione organizzata dal regime di Gheddafi contro il proprio popolo che sta protestando pacificamente'', ha spiegato Hamas in una nota. ''Questo regime ha usato la propria forza contro la folla e chiediamo al popolo palestinese, ai musulmani e agli arabi di condannare questo massacro'', ha aggiunto.

Libia/ Iran condanna massacro di innocenti per mano del regime

Libia/ Iran condanna massacro di innocenti per mano del regime

TEHERAN – L’Iran ha condannato il “massacro di innocenti” in Libia, chiedendo alla comunita' internazionale di intervenire per interromperli. Lo ha dichiarato Ramin Mehmanparast, portavoce del ministero degli Esteri, citato oggi dagli organi di informazione. “Le violenze estreme utilizzate contro il popolo libico sono inaccettabili e noi le condanniamo”, ha dichiarato Mehmanparast, “Le notizie sui raid aerei compiuti contro dimostranti e quartieri residenziali e il massacro d’ innocenti sono spiacevoli e sorprendenti, chiediamo alle organizzazioni internazionali di agire per fermarli”. “La Repubblica islamica considera che la rivolta del popolo libico e le sue giuste richieste rappresentino la prosecuzione del risveglio islamica nella regione e segue con preoccupazione l’evoluzione in questo Paese”, ha proseguito il portavoce. La Libia è scossa dal 15 febbraio da un movimento di contestazione nei confronti del regime di Muammar Gheddafi, violentemente represso ieri anche nella capitale Tripoli, mentre l’organizzazione Human Rights Watch aveva parlato ieri mattina di un bilancio di 233 morti dall’inizio della contestazione.

Il NY Times: immagine di Berlusconi a pezzi "Governo di unità nazionale per salvare l'Italia"

Sull'Herald Tribune, edizione europea del quotidiano newyorkese, un editoriale sulla situazione italiana: "Il Parlamento dovrebbe votare contro il premier e varare un esecutivo di transizione per preparare il voto"
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Un governo di unità nazionale dovrebbe rimpiazzare l'attuale governo Berlusconi, per il bene dell'Italia. E' l'auspicio di un editoriale dell'Herald Tribune, edizione globale del New York Times, che aveva già giudicato più volte necessarie le dimissioni del leader del Pdl a causa degli scandali e dei processi in cui è sempre più coinvolto, ma ora indica anche espressamente la soluzione migliore per uscire dall'impasse in cui si trova il nostro paese.
"I governi italiani sono raramente noti per la loro efficienza", comincia l'editoriale, che non è firmato e dunque rappresenta l'opinione della direzione del più autorevole quotidiano d'America. "Ma perfino i problemi più urgenti del Paese vengono ignorati da quando un tribunale ha deciso che Silvio Berlusconi deve essere processato con l'accusa di prostituzione di una ragazza minorenne e abuso di potere per coprire lo scandalo". L'articolo osserva che questi sono tempi particolarmente difficili perché l'Italia possa permettersi una stasi di governo. Le nuove normative per l'euro attese nei prossimi mesi, lo sconvolgimento del vicino Nord Africa, dove l'Italia "contava su Gheddafi per il suo fabbisogno petrolifero e sul deposto presidente tunisino Ben Ali per contenere l'immigrazione", lo stato poco salutare delle finanze nazionali e l'anemica crescita economica, sono i problemi per noi più urgenti, secondo l'Herald Tribune.
Continua ...

Trentamila firme sul web per l'autodeterminazione

ROMA - Sono quasi trentamila le firme all'appello sul testamento biologico, contro la legge in discussione in Parlamento. "La Camera dei deputati sta discutendo una legge sulle disposizioni riguardanti la fine della vita che va proprio in questa direzione. Ma il legislatore non puo' impadronirsi della vita delle persone, negando loro la dignita' nel vivere e nel morire. Lo dice esplicitamente l'articolo 32 della Costituzione: la legge non puo' in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
L'appello è stato rilanciato ieri su Repubblica.it dallo scrittore Roberto Saviano.
Si puo' firmare a questo link, 2 tutte le informazioni sono contenute all'interno della pagina Pubblico di Repubblica.it. Nel frattempo sono arrivate altre prestigiose adesioni: gli scienziati Alessandro Pace, Pietro Rescigno, Gaetano Azzariti, Guido Alpa Gilda Ferrando, Maria Rosaria Marella, Enzo Roppo e Paolo Zatti; il presidente del Consiglio nazionale forense. Maria Vittoria Ballestrero.

Immigrati, la Ue risponde a Bossi "Smistamento? Non se ne parla

Da fonti diplomatiche la replica alla provocazione del Senatùr ("Nuovi sbarchi? Li mandiamo in Francia e Germania"). I governi del Nord Europa pronti a garantire risorse umane e finanziarie, non ad accogliere profughi. "L'Italia non volle i clandestini sbarcati a Malta. La Germania si tenne i 300mila dai Balcani"

BRUXELLES - Non accennano ad allentarsi le tensioni tra Italia e Unione europea sulla gestione dei nuovi e crescenti flussi di immigrati dal Nordafrica in conseguenza dell'instabilità dei vecchi regimi. Il nuovo testa a testa è acceso stavolta da una dichiarazione di Umberto Bossi. "Nuovi sbarchi di immigrati dal Maghreb? Speriamo non arrivino. Se arrivano li mandiamo in Francia e Germania". Queste le affermazioni del leader della Lega Nord, una provocazione in perfetto Bossi-style, chiusa da un poco convincente "Aspettiamo ordini dall'Europa" riguardo la posizione da tenere sulla situazione libica.
Dall'Europa non giungono ordini, ma segnali poco confortanti per Bossi e per chi nel governo sperava di vedersi spalancare le porte degli altri Paesi della Ue per una redistribuzione dei migranti che continuano ad approdare, ora dopo ora, sulle coste italiane. Fonti diplomatiche europee indorano l'amara pillola facendola precedere dalla parola "solidarietà". Quella che i governi degli Stati membri del Nord Europa esprimerebbero all'Italia, garantendo la loro disponibilità a fornire a Roma "materiale umano e mezzi finanziari" per fronteggiare l'emergenza. Ma nessuna apertura alla possibilità di uno smistamento di immigrati.
Continua ...

Pubblica amministrazione. Corte dei Conti: corrotta e fraudolenta

La frode e la corruzione sono patologie 'che continuano ad affliggere la pubblica amministrazione'. Lo afferma il Procuratore generale della Corte dei Conti, Mario Ristuccia, nella sua relazione alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario.
In particolare, Ristuccia fa riferimento ai fenomeni di corruzione e di frodi 'in materia di aiuti e contributi nazionali e dell'Unione Europea'. E, aggiunge, 'i dati al riguardo non consentono ottimismi'. Una situazione, quindi, prosegue Ristuccia, 'di cattiva amministrazione che, nonostante i progressi pur conseguiti in termini di efficienza, continuano a caratterizzare in negativo l'immagine complessiva dell'apparato amministrativo, generando nel comune sentire dei cittadini, soprattutto nei tempi presenti di diffusa difficolta' economica, una forte attesa di contrasto ad opera degli organi a tale compito preposti dall'ordinamento'.

Le navi da guerra iraniane passate per Suez sono nel Mediterraneo

Hanno percorso il tratto per la prima volta dal '79, sono dirette in Siria. Per Israele è una "provocazione".

Il Cairo, 22 feb. (TMNews) - Due unità da guerra della Marina iraniana dirette in Siria hanno attraversato il Canale di Suez e si trovano nelle acque del Mediterraneo.
Il transito era stato autorizzato venerdì scorso dal ministero della Difesa del Cairo. Secondo l'agenzia di Stato egiziana, la Mena, il via libera del Cairo è subordinato al fatto che le due navi non trasportino né armi né altri materiali di natura nucleare o chimica.
Si tratta del primo transito attraverso il Canale per delle unità da guerra iraniane dal 1979, anno della nascita della Repubblica Islamica. Secondo l'agenzia ufficiale iraniana Fars le due unità in questione sono una nave appoggio di classe Kharg e una fregata lanciamissili di classe Alvand, entrambe di fabbricazione britannica.

La notizia del passaggio delle due unità era stata anticipata mercoledì dal ministro degli Esteri isrealiano Avigdor Lieberman, che aveva definito l'iniziativa una "provocazione". Sempre secondo fonti dello Stato ebraico le due navi sono dirette in Siria.

Emergenza Libia, ecco gli aerei italiani in stato di allerta

Alzato il livello, F-16 e Eurofighter pronti all'impiego

Sono questi i caccia F-16 ed Eurofighter italiani in allerta per la grave situazione in Libia. Nelle basi di polizia aerea dell'Aeronautica militare, al 37° stormo di Trapani-Birgi, al 36° di Gioia del Colle, nel Barese è stato alzato il livello di allerta dopo l'atterraggio sull'isola di Malta di due elicotteri e due aerei libici disertori, i cui piloti si sono rifiutati di sparare sulla folla dei rivoltosi. Gli uomini dell'Aeronautica italiana, in caso di allarme, sono pronti ad andare in volo entro pochi minuti, effettuando il cosiddetto "scramble" per intercettare eventuali aerei che dovessero sconfinare, senza autorizzazione nello spazio aereo nazionale. L'innalzamento dello stato d'allerta - ha spiegato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa - è un atto dovuto in considerazione della gravità della situazione nel paese africano. "Non si tratta di nulla di più di quanto avviene per casi meno eclatanti", ha sottolineato da Abu Dhabi, dove è in visita ufficiale.

Guarda il video:

http://www.tmnews.it/web/sezioni/videonews/20110222_video_17091238.shtml

LIBIA: DI PIETRO, BERLUSCONI HA UMILIATO ITALIA

(ASCA) - Roma, 22 feb - ''Per quanto riguarda i rapporti con la Libia, fino ad oggi il comportamento del governo Berlusconi e' stato deplorevole. Il Presidente del Consiglio ha umiliato il nostro Paese, ha fatto il baciamano a Gheddafi, ha portato avanti accordi economici poco chiari, dando cosi' credibilita' ad un dittatore che oggi e' alla fine del suo impero. Non intendiamo assolutamente togliere le castagne dal fuoco a Berlusconi che si e' reso complice di un despota sanguinario. Noi abbiamo l'obbligo e il dovere di aiutare il popolo libico a liberarsi, e dobbiamo farlo in un rapporto unitario con l'Unione europea''. Lo ha affermato in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

“Il Premier? Un vecchio milionario che si fa le straniere”

Andare con giovani marocchine è il contributo italiano alla Rivoluzione araba. Lo dice il New York Times.

La dice lunga sulla miserabile risposta europea alla Primavera Araba il fatto che il personale contributo del Primo Ministro Italiano SilvioBerlusconi agli affari Nord Africani – nella relazione sessuale con una giovane marocchina chiamata Ruby – vinca il premio come performance più abbietta. Ma anche il suo Ministro degli Esteri Franco Frattini non scherza, quando, di fronte alla rivolta in Tunisia dice che la priorità è arginare il fondamentalismo islamico e il terrorismo.” Questo scriveva ieri Roger Cohen sul New York Times. Insomma, in buona sostanza Frattini nei confronti degli Stati Uniti vuole essere più realista del re, e tutelare l’anima antiterroristica americana anche quando gli stessi USA non ne sentono la necessità.

DESPOTA ARABO – E questo perché il governo italiano non ha piacere di rivedere il proprio atteggiamento fin troppo amichevole nei confronti delle dittature della fascia nordafricana. Che credevate, che gli americani, che ci dissezionano da anni, non se n’erano accorti? “Il vecchio multimilionario Berlusconi – con i suoi capelli troppo scuri e il suo servile entourage e il suo controllo dei media e le sue ville e il suo svilimento dello Stato Italiano – ha mutuato i costumi dei despoti Arabi contro i quali i popoli di Egitto, Tunisia, Libia e Barhein si stanno stanno battendo. Come loro (i despoti) lui ha confuso se stesso con lo stato, introducendo il culto della propria personalità.” Questo giudizio è una spietata analisi della situazione italiana che nemmenoWikileaks, nonché una pietra tombale sulla capacità di discernimento di tutti gli italiani.

Continua ...

http://www.giornalettismo.com/archives/114948/il-premier-un-vecchio-milionario-che-si-fa-le-straniere/

La guerra futura tra Cina e Usa

Il Pentagono esprime preoccupazione per il rischio di conflitti che potremmo trovarci a combattere nei prossimi decenni. Conflitti nucleari, ovviamente.

Fino a qualche tempo fa tutti davano per improbabile una guerra tra Cina eStati Uniti. Ora le cose sono cambiate e la possibilità di un conflitto nucleare che abbia come protagonista la Cinanon è considerata così assurda. Lo pensa anche il Pentagono, secondo il quale laCina sta potenziando i propri armamenti e si sta dotando di attrezzature sempre più sofisticate, paragonabili a quelle degli americani. Gli esperti del Pentagono riferiranno le proprie preoccupazioni in questo senso al Congresso, giacché ritengono che gli Stati Uniti debbano prepararsi ad affrontare un conflitto con la Cina nei prossimi decenni. Qual è il sistema migliore per evitare le guerre? La risposta è una sola: la democrazia.

ARMI NUCLEARI – Un generale cinese, Zhu Chenghu, ha di recente affermato che il suo paese è in grado di distruggere centinaia di città americane con armi nucleari se i due stati arrivassero ai ferri corti per la questione di Taiwan. In seguito ha aggiunto che si trattava di un parere personale, però l’ha detto. E che dire delle immagini satellitari della base segreta cinese sull’isola di Hainan nel Mare Cinese del Sud? A ciò va aggiunto che i paesi occidentali e ilGiappone, con l’arrivo della crisi mondiale dalla quale si è salvata solo la Cina, hanno venduto a questo paese sempre più volentieri le proprie tecnologie. Insomma, la Cina non si sta certo preparando a un conflitto con l’Occidente, ma sta raggiungendo una posizione economica e politica che potrebbe minare il primato statunitense, creando i possibili presupposti per un confronto armato, che diventa più probabile in presenza di un regime, come quello che attualmente governa la Cina.