mercoledì 16 giugno 2010

Anm: "Resa alla criminalità" - Governo respinge critiche Osce

Palamara: "Il ddl mette in ginocchio le inchieste". Centaro e Casellati contro le "interferenze" dell'organismo internazionale che esprimeva preoccupazione.
ROMA - Il ddl intercettazioni è oggi al centro di un vertice del partito di maggioranza, per discutere iter ed eventuali modifiche. E i magistrati tornano all'attacco: "Il ddl di riforma delle intercettazioni mette in ginocchio l'attività investigativa e significa arrendersi alla criminalità", ha detto il presidente dell'Anm, Luca Palamara, intervenendo a Radio anch'io. Con il "depotenziamento" di questo strumento investigativo "non scopriremo più gli autori di molti reati". Per questo Palamara assicura che il sindacato delle toghe continuerà "a far sentire la propria voce, coordinandosi con le forze di polizia" e ricorrendo anche a "forme di protesta". "La privacy dei cittadini - insiste Palamara - non c'entra nulla con il ddl" e il problema della pubblicazione di intercettazioni non rilevanti ai fini delle indagini si sarebbe potuto risolvere prevedendo "un'udienza filtro in cui le parti discutono di quello che dev'essere trascritto".E continua a suscitare l'irritazione del governo il richiamo di ieri sul ddl da parte dell'Osce 1 "è un'interferenza intollerabile da parte di un organismo internazionale che peraltro interviene mentre è ancora in corso l'esame del provvedimento", dice Roberto Centaro, relatore al Senato del ddl sulle intercettazioni. Centaro, poi, ha anche espresso la convinzione che alla Camera il ddl sulle intercettazioni e la manovra economica possano "andare avanti in contemporanea", e ha assicurato che i parlamentari del pdl sono pronti a lavorare anche sino a Ferragosto per l'approvazione del provvedimento.
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http://www.repubblica.it/politica/2010/06/16/news/palamara_ddl-4881674/

Mafia, affari anche sulle case all'asta

La cosca di San Lorenzo ha speso appena 200.000 euro per una splendida residenza dell'Addaura con piscina. In un colloquio il modo per pilotare le vendite di ville e appartamenti. PALERMO. Per acquistare una bellissima villa all'Addaura (240 metri quadrati con tanto di piscina e giardino), gli uomini delle cosche spesero appena duecentomila euro. Meno di mille al metro quadrato per uno dei posti più belli ed esclusivi di Palermo, nemmeno fosse un casolare diroccato sul pizzo di una montagna. E non era di certo l'unico affare. Le mani di Cosa Nostra erano anche sulle aste giudiziarie di ville e di case. Una talpa aiutava i boss, svelando in anticipo il tutto. Toccava poi alla mafia "scoraggiare" gli eventuale concorrenti. Ulteriori approfondimenti nell'edizione cartacea del Giornale di Sicilia in edicola oggi, 16 giugno 2010.

"Manda l'autista a comprare la coca": indagato Cintola

C'é anche il nome del parlamentare dell'Udc fra i clienti della rete di spacciatori palermitani bloccati la notte scorsa dalla sezione narcotici della squadra mobile che ha portato all'arresto di 29 persone. PALERMO. Ha mandato l'autista a comprare la cocaina, secondo l'accusa. Ed è per questo che il deputato regionale Salvatore Cintola, 68 anni, dell'Udc, è indagato per peculato. C'é infatti anche il nome del parlamentare fra i clienti della rete di spacciatori palermitani bloccati la notte scorsa dalla sezione narcotici della squadra mobile che ha portato all'arresto di 29 persone. Secondo i magistrati, Cintola, mentre era a Palazzo dei Normanni, sede dell'assemblea regionale siciliana, avrebbe dato disposizioni alla segretaria per acquistare la cocaina. E i soldi, circa mille euro in contanti, li avrebbe mandati con l'autista in auto blu. E' per questo che il deputato è stato indagato. Come consumatore di stupefacenti non gli viene contestato alcun reato. Agli atti dell'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Marcello Viola e dall'aggiunto Teresa Principato, ci sarebbero le conversazioni intercettate al telefono fra uno spacciatore e la segretaria di Cintola, che discutono dell'acquisto di cocaina destinata al politico. Nel 2004, dopo l'ennesimo dialogo, i poliziotti fecero irruzione nella segreteria del parlamentare, ex assessore regionale al Bilancio nel governo guidato da Salvatore Cuffaro, sequestrando dieci grammi di droga. L' indagine è emersa adesso, nell'ambito dell'operazione antidroga della notte scorsa. Cintola è stato indagato nei mesi scorsi anche per corruzione dopo le dichiarazioni di Massimo Ciancimino su alcune tangenti pagate per i lavori di metanizzazione nei comuni siciliani.
http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/115233/

Gran Bretagna: indagine su Bloody Sunday, soldati inglesi colpevoli

LONDRA - La tanto attesa indagine sulla strage del 1972 in Irlanda del Nord divenuta nota col nome di Bloody Sunday ha stabilito la colpevolezza dei soldati britannici autori della carneficina. Secondo la rete satellitare in lingua inglese PressTv, l’indagine durata ben 12 anni e costato 191 milioni di sterline ha annunciato che le 13 vittime dell’incidente sono state uccise illegalmente. L’indagine, che finalmente rivela la verità su quel tragico giorno del 1972, rivela che le vittime avevano partecipato ad una marcia assolutamente pacifica a Derry, in Irlanda del Nord quando le truppe britanniche hanno aperto il fuoco su di loro; gli spari delle truppe, dice l’indagine, non erano autorizzate perchè i protestanti non erano armati.
http://italian.irib.ir/notizie/politica/item/82349-gran-bretagna-indagine-su-bloody-sunday-soldati-inglesi-colpevoli

"Così ci incontrammo a Palazzo Chigi per ottenere gli appalti"

E’ vero, il 12 maggio del 2009 siamo andati a Palazzo Chigi. Dove abbiamo incontrato il sottosegretario Gianni Letta. Tre giorni dopo è nato il Consorzio “Federico II”». L’11 giugno. Cinque giorni fa. A L’Aquila. Davanti al procuratore Alfredo Rossini si è presentato, accompagnato dal suo legale, Ettore Barattelli, presidente del «Consorzio Federico II». Da giorni e pubblicamente aveva manifestato la volontà di chiarire, di precisare, di poter raccontare la sua verità ai magistrati abruzzesi. La storia del Consorzio «Federico II» e degli appalti post-terremoto era uscita sui media, dopo gli arresti della «cricca» dei «Grandi eventi». L’imprenditore sostiene che gli appalti vennero ottenuti grazie alle entrature politiche e a quell’incontro che si svolse a Palazzo Chigi. Se Barattelli conferma quanto era emerso dalle «carte» di Firenze, Guido Bertolaso invece smentisce tutto. Sì, ieri l’indagato per concorso in corruzione dalla Procura di Perugia, sentito dai pm Claudio Sottani e Alessia Tavernesi in una caserma della Finanza di Perugia, ha smentito la storia della casa di via Giulia. I passaggi della difesa, riassunti in un comunicato del Dipartimento della Protezione civile: «Nel 2003, per motivi personali, Bertolaso si trasferisce in un Collegio universitario della Congregazione Propaganda Fide. Ma gli orari del collegio sono incompatibili con il suo lavoro. Un collaboratore della Congregazione, Francesco Silvano, gli offre la casa di via Giulia. Lui pagava regolarmente le bollette». Nessuna casa all’estero o a Positano. Guido Bertolaso spara ad alzo zero. Si difende mettendo in discussione le verità dell’architetto Angelo Zampolini (e la testimonianza del proprietario di casa di via Giulia che ha confermato che Zampolini gli portava mensilmente l’affitto). E si appella al mondo dell’informazione: «Basta con la macelleria mediatica». Torniamo all’imprenditore Ettore Barattelli, che si presenta alla Procura dell’Aquila per essere ascoltato dagli inquirenti e fa mettere a verbale: «Fui contattato da altri imprenditori abruzzesi per costituire un consorzio d’imprese e accettai subito. Ci rivolgemmo ai dirigenti della Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila perché volevamo entrare in contatto con la Btp. Sapevamo che se l’avessimo coinvolta avremmo avuto diverse occasioni per vincere appalti.
Leggi tutto:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201006articoli/55946girata.asp

La gag italiano

Triste è un presidente del Consiglio che è nascosto dietro un muro di rispondere alle domande della stampa. Triste è un paese che ha paura della verità. Per scoprire cosa accade in Italia dovrà leggere la stampa estera e di ascoltare le notizie emessi da canali di news internazionali. Quale sarà l'Italia? Censurato anche questi mezzi? Ho vissuto in Brasile, sotto la dittatura degli anni sessanta e settanta e in quel periodo, la Corriere della Sera è stato venduto in edicola con la notizia che non piaceva al regime ha colpito con un pennarello nero. Sarà lo stesso in Italia? Ancora una volta il futuro della democrazia è in pericolo in Italia. Quanto tempo.
http://www.elpais.com/articulo/opinion/ley/mordaza/italiana/elpepiopi/20100616elpepiopi_7/Tes

Vietato filmare chi commette reati - un nuovo "macigno" sulle indagini

QUELLA foto di Balducci e Anemone seduti al ristorante, che da mesi ormai campeggia in tutti i giornali, se fosse stata in vigore la legge-bavaglio sulle intercettazioni, non l'avremmo mai vista perché non si sarebbe neppure potuta scattare. I carabinieri del Ros, per farla, avrebbero dovuto dimostrare, "sulla base di specifici atti di indagine", che il proprietario del ristorante "era a conoscenza dei fatti" su cui la magistratura stava indagando.Paradosso? No, la pura realtà. Per scoprirla basta consultare la legge nel capitolo dedicato "alle intercettazioni di immagini mediante riprese visive". Foto e video del tutto parificati alle stesse regole capestro per registrare una telefonata a meno che non ci sia in ballo la caccia a un latitante. "Una norma assurda, impensabile, ingestibile" denuncia il segretario dell'Anm Giuseppe Cascini che, dopo aver passato di nuovo al setaccio il testo nella versione fresca di stampa dell'atto Camera 1415-B, oggi farà esplodere il caso nella consueta riunione del mercoledì della giunta. La foto emblema della cricca? Quella e molto altro. Un elenco lunghissimo di divieti che metterà in crisi l'attività di pm e poliziotti. E pure l'ansia repressiva di Renato Brunetta, visto che il ministro della Funzione pubblica non si è ancora accorto che con la stretta sulle riprese video non sarà più possibile mettere una telecamera all'ingresso di un ufficio pubblico per controllare, nella zona in cui si convalida il passaggio dei badge, il fannullone di turno. Per non parlare del ministro dell'Interno Roberto Maroni che dovrà fare i conti, come spiega Cascini, con il fatto che "non si potrà più sistemare una telecamera in una piazza dove c'è lo spaccio di droga, o utilizzare in un dibattimento come mezzo di prova la ripresa realizzata da un privato in una banca o in una gioielleria". Per il semplice motivo che "anche quei filmati dovranno obbedire alle regole delle intercettazioni, e per realizzarli ci vorranno i "gravi indizi di reato"".
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http://www.repubblica.it/politica/2010/06/16/news/vietato_filmare_chi_commette_reati_un_nuovo_macigno_sulle_indagini-4876430/

Nuove Br Napoletane: proiettili per Gabriele e Caldoro

NAPOLI – Una busta con cinque proiettili calibro 38 e un volantino con minacce di morte ad alcuni politici è stato recapitato oggi all’ufficio di diffusione di Napoli del quotidiano “Cronache di Napoli”. Nel testo, caratterizzato da numerosi errori grammaticali, compaiono i nomi di Corrado Gabriele, assessore al lavoro della giunta Bassolino, Stefano Caldoro, attuale governatore della Regione Campania, Russo, attuale assessore alle politiche sociali e Severino Nappi, subentrato a Gabriele. Il filo conduttore che lega i politici nominati, della ex e dell’attuale Giunta Regionale, è proprio il lavoro: le “Nuove Bricate Rosse napoletane” sostengono che in tredici anni non è stato creato un solo posto di lavoro, e che sulle spalle dei disoccupati sono stati “rubati” centinaia di milioni di euro. La minaccia a Corrado Gabriele è esplicita, ritenuto colpevole di non aver creato “un posto di lavoro nelle file dei disoccupati dei movimenti di lotta”, e di averli “usati come cavie”, oltre che di aver “rubati centinaia di milioni” di euro “sulle loro spalle”. Le “Nuove Bricate rosse napoletane”, si legge ancora nel documento, sono nate “grazie a lui (Corrado Gabriele, ndr) e Severino Nappi, Caldoro, Russo e Mastella”. Di seguito, altre minacce esplicite per i politici citati, e un ultimatum: le sedicenti Nuove brigate rosse danno “sessanta giorni di tempo per risolvere il problema dei disoccupati di lunga durata”, minacciando di utilizzare autobombe se “un solo disoccupato non andrà a lavorare”. I disoccupati citati sono quelli del progetto I.So.La (successivamente Bros), ovvero quello coordinato proprio dall’ex assessore Corrado Gabriele e che avrebbe dovuto garantire, con esiti fallimentari, il reinserimento lavorativi di moltissimi ex detenuti.
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http://www.julienews.it/notizia/cronaca/nuove-br-napoletane-proiettili-per-gabriele-e-caldoro/49252_cronaca_2.html

Caso Mills-Tg1, il giornalista: “Volevo rettificare, Minzolini ha detto no”

Qualche mese fa il telegiornale diretto da Minzolini definiva assolto invece che prescritto l’avvocato inglese. Sia Paolo Di Giannantonio e Maria Luisa Busi parlano della mancata rettifica: “Gli spettatori del telegiornale ancora aspettano“ Torna alla ribalta la cattiva informazione del primo telegiornale del paese sul caso Mills: il giornale diretto da Augusto Minzolini per ben due volte nel febbraio scorso aveva definito assolto l’avvocato David Mills, processato per essere stato corrotto da Mediaset affinchè testimoniasse il falso nel processo All Iberian.
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http://www.giornalettismo.com/archives/67879/caso-mills-tg1-giornalista-volevo/

La rivolta delle regioni e i forchettoni in salsa padana

Avevamo capito che, grazie al governo Berlusconi, pungolato dalla forza propulsiva della Lega Nord, partito di lotta e di governo, grazie alla legge che porta il nome di Roberto Calderoli, grazie alla grande vittoria alle regionali dei cavalieri Cota e Zaia, eravamo entrati nel paradiso del federalismo fiscale. Poi però è arrivata la manovra “prefettizia”, varata senza neppure consultare le regioni e le autonomie locali, in palese violazione proprio della legge Calderoli. Una manovra che scarica il peso dei tagli di spesa pubblica per il 50% sulla finanza regionale, responsabile di appena il 7% della spesa complessiva al netto della spesa sanitaria. Senza contare che una parte dei tagli lineari previsti per i ministeri sarà scaricata indirettamente sulle regioni, come nel caso dei trasporti e della non autosufficienza. Che taglia in modo uniforme le risorse per tutte le regioni, colpendo di più chi ha già risparmiato in passato e non ha più nulla da tagliare, premiando chi finora ha davvero sprecato. Che taglia le risorse della riforma Bassanini, lasciando però alle Regioni le funzioni assegnate – dal trasporto pubblico locale alla difesa del suolo – senza i soldi per finanziarle, in palese violazione della Costituzione.
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http://www.giornalettismo.com/archives/67889/rivolta-delle-regioni-forchettoni/

Nuclerare: Cina in maggio fuga radioattiva a Daya Bay

PECHINO - "Una fuga estremamente piccola" di radioattivita' si e' verificata in uno dei due reattori della centrale nucleare di Daya Bay, nel sud della Cina. L'episodio il 23 maggio scorso. L'ammissione arriva dalla China Guangdong Nuclear Power Group, che gestisce l' impianto, in un comunicato pubblicato oggi dalla stampa cinese. Secondo la compagnia sarebbe aumentato " leggermente il livello di radioattivita' nell'impianto di raffreddamento dell'Unita' 2''senza comunque mettere a rischio la popolazione. I due reattori sarebbero ora regolarmente in fuzione "in piena sicurezza." L'episodio era gia' stato denunciato dall'emittente Radio Free Asia che trasmette da Hong Kong e in seguito confermata dal governo dell' ex-colonia britannica. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Nuclerare-Cina-maggio-fuga-radioattiva-Daya-Bay/16-06-2010/1-A_000112445.shtml

Maltempo: Francia, 10 morti in inondazioni

DRAGUIGNAN - Dieci morti in Francia per le inondazioni che hanno colpito ieri il dipartimento del Var in seguito a piogge torrenziali. Diverse localita', fra cui Draguignan, sono state invase da torrenti d'acqua fangosa. 4 i dispersi. (RCD)
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Maltempo-Francia-morti-inondazioni/16-06-2010/1-A_000112421.shtml

Mentana firma per La7, sarà direttore del tg al posto di Antonello Piroso

Roma, 15 giu. - (Adnkronos/Ign) - Enrico Mentana avrebbe firmato oggi un contratto con La7 per diventare il nuovo direttore di Tg La7 al posto di Antonello Piroso. Lo scoop è pubblicato da Dagospia, il sito di Roberto D'Agostino.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Mentana-firma-per-La7-sara-direttore-del-tg-al-posto-di-Antonello-Piroso_545880221.html

Intercettazioni, Osce: ''Italia rinunci al ddl''. Farnesina: ''Intervento inopportuno''

Vienna, 15 giu. (Adnkronos/Ign) - L'Osce chiede all'Italia di rinunciare al disegno di legge sulle intercettazioni o modificarlo per apportare emendamenti in linea con gli standard internazionali di libertà di espressione e i parametri dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. In un comunicato, la responsabile Osce per la libertà dei media, Dunja Mijatovic, si dice "preoccupata per il fatto che il Senato ha approvato una legge che potrebbe seriamente ostacolare il giornalismo investigativo in Italia, malgrado i ripetuti avvertimenti arrivati dal mio Ufficio". "I giornalisti - prosegue quindi la dichiarazione della Mijatovic - devono essere liberi di riferire su tutti i casi di pubblico interesse e devono poter scegliere come condurre un'inchiesta responsabile".
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Intercettazioni-Osce-Italia-rinunci-al-ddl-Farnesina-Intervento-inopportuno_544211195.html